
L’intuito di sbirro di jack Sloane , sondando _con abrasiva determinazione_ le zone “grigie” che gli sono prossime, annoda eventi e personaggi di malaffare che si addensano attorno al luna park di Coney Island. Motivato da ingordigia e spirito di vendetta “The Mob” (Cit. Termine generico per indicare la criminalità organizzata) vuole scovare in particolare il Mago Frolic, le cui capacità extra-sensoriali (?) e gli arditi blitz _complice l’amico centauro Speedy_ inflitti ai gangsters sono diventati intollerabili. Ma tutta la comunità degli artisti del parco è pronta , decisa e coalizzata a voler respingere il pericolo, facendo ruggire le armi e tutte le altre risorse di cui dispongono…
Acchiappa l’intreccio poliziesco ( i testi sono sempre di Manfredi; mentre Barbati e Ramella curano i disegni), fatto di mosse astute che associano alleanze estemporanee basate su attori della vicenda diversissimi (o quasi) che si trovano ad avere interessi combacianti, compresi quelli di sbrigare un “giustizialismo” spiccio senza dare contagio ad una guerra “totale”. E per farlo ,servono uomini intelligenti ma di polso, più che di opportunisti di piccolo cabotaggio. Frolic , nom de plume, ha fatto e drammaticamente la Grande Guerra , ma piuttosto ora deve tenere a bada le sue inquietanti visioni premonitrici. E’ stato uno dei motori /tormentoni della mini-serie , dunque necessario ma pure preponderante all’invadenza di un soggetto altrimenti calcato nell’affascinante e realistica cornice d’epoca degli anni ’20. Dialoghi “sgarbati” perciò divertenti ed il finale ironicamente conciliante trascinano il fumetto ,imho, in territorio positivo, forte di una resa “registicamente” accattivante delle opulente tavole.
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