Io no assolutamente, come Ti ho risposto anche in privato ;-) .
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JULIA n.ro 296 Il Bersaglio
SBE. 116pp., b/n. 5,00€.
Testi_ Giancarlo Berardi e Lorenzo Calza / Disegni_ Ernesto Michelazzo.
Per legittima difesa, un uomo _di origini irlandesi_ stende due killer entrati a casa sua con l’evidente scopo di eliminarlo. Abile e pronto nell’uso delle armi , lo scampato ha d’altronde un passato nelle file mafiose di un conterraneo, prima di diventare un collaboratore di giustizia, inimicandosi ovviamente molti ex compari, ed entrare in un programma di protezione testimoni ( lui solo, giacché gli affetti famigliari gli si erano estraniati, suo malgrado) ,che tuttavia è ora terminato lasciandolo allo “sbaraglio”. La Procura, con Julia in aggiunta , mentre cerca di venire a capo della “stranezza”, si attiva per tenere al sicuro l’irlandese; a ben donde, dato che gli attentati alla sua persona ed alla sua famiglia si susseguono con ferocia…
Una storia che isola specificamente la questione della criminalità organizzata negli States importata e propagata dall’Irlanda Rep. , con uno spunto drammaturgico basilare ( la vasta rete di corruzione messa in atto dalla malavita , che fa’di quasi chiunque un possibile vettore per sopprimere il pentito. Non ne escono immuni imprenditori, politicanti, sbirri , prelati e sfere di potere che possono _ad esempio_ revocare le misure di sicurezza accordate a chi ha sbriciolato muri di omertà, sebbene da una posizione moralmente assai discutibile ( una dialettica di cui s’incarica, per coerenza, il Tenente Webb :-p ), e che d’altronde , in diverse forme,(lo) chiama a saldare un tributo di sangue.
Tra il ricorrente e ricercato equilibrio tra intrattenimento e pretese di aderenza alla reale l’episodio forse propende per la seconda opzione , ridimensionando la “spettacolarità” del contributo di Julia, qui “solo” facilitatrice di concomitanze che, a maggior ragione nel precipitare degli eventi, erano già destinate ad incontrarsi. Naturalmente , dato che la Mafia non è una esclusiva italiana (cit.) od irlandese , si accenna dell’ingiustizia fino ai massimi sistemi, coinvolgendo Julia a livello onirico in quella che forse è la trovata narrativa maggiormente originale dell’albo (;-) ). Di Michelazzo si riconosce agevolmente la spigolosità andante con cui appoggia linee e ruvidi tratteggi ; che tuttavia sa tirar fuori totali e sfondi estremamente meticolosi e benissimo distribuiti in senso di riproduzione della tridimensionalità . Ancora in omaggio una mini copertina card “da collezione”(imho).
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JULIA n.ro 296 Il Bersaglio
SBE. 116pp., b/n. 5,00€.
Testi_ Giancarlo Berardi e Lorenzo Calza / Disegni_ Ernesto Michelazzo.
Per legittima difesa, un uomo _di origini irlandesi_ stende due killer entrati a casa sua con l’evidente scopo di eliminarlo. Abile e pronto nell’uso delle armi , lo scampato ha d’altronde un passato nelle file mafiose di un conterraneo, prima di diventare un collaboratore di giustizia, inimicandosi ovviamente molti ex compari, ed entrare in un programma di protezione testimoni ( lui solo, giacché gli affetti famigliari gli si erano estraniati, suo malgrado) ,che tuttavia è ora terminato lasciandolo allo “sbaraglio”. La Procura, con Julia in aggiunta , mentre cerca di venire a capo della “stranezza”, si attiva per tenere al sicuro l’irlandese; a ben donde, dato che gli attentati alla sua persona ed alla sua famiglia si susseguono con ferocia…
Una storia che isola specificamente la questione della criminalità organizzata negli States importata e propagata dall’Irlanda Rep. , con uno spunto drammaturgico basilare ( la vasta rete di corruzione messa in atto dalla malavita , che fa’di quasi chiunque un possibile vettore per sopprimere il pentito. Non ne escono immuni imprenditori, politicanti, sbirri , prelati e sfere di potere che possono _ad esempio_ revocare le misure di sicurezza accordate a chi ha sbriciolato muri di omertà, sebbene da una posizione moralmente assai discutibile ( una dialettica di cui s’incarica, per coerenza, il Tenente Webb :-p ), e che d’altronde , in diverse forme,(lo) chiama a saldare un tributo di sangue.
Tra il ricorrente e ricercato equilibrio tra intrattenimento e pretese di aderenza alla reale l’episodio forse propende per la seconda opzione , ridimensionando la “spettacolarità” del contributo di Julia, qui “solo” facilitatrice di concomitanze che, a maggior ragione nel precipitare degli eventi, erano già destinate ad incontrarsi. Naturalmente , dato che la Mafia non è una esclusiva italiana (cit.) od irlandese , si accenna dell’ingiustizia fino ai massimi sistemi, coinvolgendo Julia a livello onirico in quella che forse è la trovata narrativa maggiormente originale dell’albo (;-) ). Di Michelazzo si riconosce agevolmente la spigolosità andante con cui appoggia linee e ruvidi tratteggi ; che tuttavia sa tirar fuori totali e sfondi estremamente meticolosi e benissimo distribuiti in senso di riproduzione della tridimensionalità . Ancora in omaggio una mini copertina card “da collezione”(imho).
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