

Dopo la fattiva collaborazione a “Lost”, Brian K. Vaughan torna alla scrittura di un comic , con “Saga”. Ne cura l’edizione italiana la Bao Publishing, che ha da poco mandato in libreria un volume , a colori con f.to leggermente ridotto rispetto all’originale Image, che raccoglie i primi sei capitoli della serie.
Il titolo ,apoditticamente, introduce ad una preclare costruzione cosmogonica , di stampo fantascientifico con creature umanoidi, mostruose , ectoplasmatiche e quant’altro e le fa scontrare in un contesto guerresco.
Il pianeta Landfall, il più grande della sua galassia ha un satellite nella sua orbita, Wreath.
I due mondi abitati sono in perenne conflitto, ma interdipendenti sul piano astronomico. Dunque i due popoli hanno esportato le operazioni belliche su altri pianeti, stringendo alleanze di comodo con le forme di civiltà che vi risiedono, o facendone strame col concorso di mercenari.
Sul periferico corpo celeste di Cleave si incontrano ed innamorano il fante Alana ed il soldato Marko, appartenenti alle fazioni contrapposte.
Disertano dai rispettivi eserciti e concepiscono una figlia, Hazel. Fatto che non passa inosservato alle alte sfere lunari, che temono ulteriori sovversioni e si adoperano per eliminare i due genitori. Nel mentre su Landfall stanno pensando la stessa cosa…
Non interessa certo a Vaughan mitizzare e suggellare L’Arte della guerra, ma al contrario prende le parti dei protagonisti nell’ottica pacifista ,e de-sacralizza le “star wars” con un irresistibile linguaggio “da strada” che punteggia le tribolazioni di Alana e Marko per ritirarsi a vita privata. La trama orizzontale della storia ,annodata dall’io narrante a posteriori di Hazel adulta fa presagire eventi di enorme portata che coinvolgeranno lei e i suoi genitori; impegnati a difendersi da molteplici insidie esterne, ma anche mettendo pepe alla loro vita di coppia innamorata ,” razzialmente” mista.
Un plauso anche alle impattanti tavole di Fiona Staples: un segno spigoloso che rifugge dai bamboleggiamenti da super-eroine Marvel/Dc (Alana sembra piuttosto una grintosa Valeria Solarino…), con chine decise se servono a scopi espressivi ( le pieghe della bocca, le ciglia inarcate…) e una colorazione pittorica, su una tavolozza a tinte tendenti allo scuro. Che di guerra e fredde lande spaziali si tratta, ma con Vaughan che modula alla grande il ritmo _ nella ulteriore difficoltà di dover introdurre personaggi e “cosi”_ , padroneggiando il drama con robustissime iniezioni di comedy, con consolidatà abilità a gestire entrambi i registri.
Divertente.Adatto ad un pubblico maturo.
Volume brossurato con alette, proposto al prezzo di copertina di 14,00€.
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