Originariamente inviato da ludega
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Stiamo discutendo del fatto che, nel Super 35 "fuori standard" e nel Techniscope, nel negativo di camera non c'è nessuna immagine impressionata oltre le tre (o due) perforazioni, ergo non c'è nulla da reinquadrare. Il fotogramma viene adattato alle perforazioni standard con una stampa ottica, che lo rende compatibile con la proiezione. Questo per il Super 35; nel Techniscope, invece, l'immagine nelle due perforazioni viene resa anamorfica "stirandola" con un procedimento ottico; in tale modo si crea un positivo 1,37 (tipo cinemascope) che può essere proiettato nei cinema usando il normalissimo obbiettivo anamorfico da proiezione. Nei casi citati, quindi, non esiste la possibilità di fare l'open matte, come nell'esempio dell'immagine che hai postato.
Sono sistemi nati, tra gli altri motivi anche più importanti, per risparmiare il metraggio e dunque il costo della pellicola negativa per la ripresa; se il fotogramma fosse esposto per la sua intera superficie 1,37, che risparmio ci sarebbe?

Questo stavo cercando di spiegare. Spero, adesso, di esserci riuscito meglio

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