LA REGINA DEGLI SCACCHI su Netflix
Mini serie in sette episodi .
Visto il pilot, di oltre un’ora e dall’ambientazione “vintage” ( Stati Uniti, dagli anni ’50 , fino al 1967); scritto e diretto da Scott Frank , che non è l’ultimo degli scappati di casa … E sembra aver messo su una variante dell’Amica Geniale , con dentro un orfanotrofio ( d’ispirazione religiosa : sai che divertimento…)e la dipendenza indotta _ossia somministrati dallo stesso istituto (!)_ e precoce dagli psicofarmaci di una ragazzina orfana, Beth Harmon (causa incidente stradale della mamma, che potrebbe pure essere un suicidio della genitrice sbarellata). A “distrarla” dall’intruppamento nel perbenismo puritano il bidello, classico burbero-ma-bonario che l’instrada al gioco degli scacchi ; all’inizio di malavoglia ma sveltamente sorpreso eppoi sbalordito dalla capacità di apprendimento di Beth, del cui talento farà ben presto partecipe il presidente del suo circolo scacchistico , a sua volta stracciato dalla prodigiosa ragazz(ett)a “interrotta”. L’inizio di una sbalorditiva carriera in un campo prettamente maschile ?
Gli scacchi sono un gioco statico e in genere “lento” quindi abbastanza anti-cinematografico, e dunque il grosso delle scene agguanta la vita nel befrotrofio, con puntatine oltre il cancello , alla scoperta dei …Maschi. Frank , efficace nel fissare i caratteri e i contorni della vicenda, opta per movimenti di macchina sinuosi ed ellittici , dando alle partite una certa accelerazione delle prese sulla scacchiera e un minimo di tecnicismi da “iniziati”. Si concede pure sequenze pressoché mute, come quella iniziale, per darci delle info sul carattere un po’ borderline della ormai signorina( poi partono i flashback) Harmon , a quanto pare impegnata in un torneo internazionale .
Mi pare guardabile. Proseguo.
Per altro su Youtube ho trovato pure questo :
P.s. Molto bellina la protagonista e brava anche la "Lei" bambina.
Mini serie in sette episodi .
Visto il pilot, di oltre un’ora e dall’ambientazione “vintage” ( Stati Uniti, dagli anni ’50 , fino al 1967); scritto e diretto da Scott Frank , che non è l’ultimo degli scappati di casa … E sembra aver messo su una variante dell’Amica Geniale , con dentro un orfanotrofio ( d’ispirazione religiosa : sai che divertimento…)e la dipendenza indotta _ossia somministrati dallo stesso istituto (!)_ e precoce dagli psicofarmaci di una ragazzina orfana, Beth Harmon (causa incidente stradale della mamma, che potrebbe pure essere un suicidio della genitrice sbarellata). A “distrarla” dall’intruppamento nel perbenismo puritano il bidello, classico burbero-ma-bonario che l’instrada al gioco degli scacchi ; all’inizio di malavoglia ma sveltamente sorpreso eppoi sbalordito dalla capacità di apprendimento di Beth, del cui talento farà ben presto partecipe il presidente del suo circolo scacchistico , a sua volta stracciato dalla prodigiosa ragazz(ett)a “interrotta”. L’inizio di una sbalorditiva carriera in un campo prettamente maschile ?
Gli scacchi sono un gioco statico e in genere “lento” quindi abbastanza anti-cinematografico, e dunque il grosso delle scene agguanta la vita nel befrotrofio, con puntatine oltre il cancello , alla scoperta dei …Maschi. Frank , efficace nel fissare i caratteri e i contorni della vicenda, opta per movimenti di macchina sinuosi ed ellittici , dando alle partite una certa accelerazione delle prese sulla scacchiera e un minimo di tecnicismi da “iniziati”. Si concede pure sequenze pressoché mute, come quella iniziale, per darci delle info sul carattere un po’ borderline della ormai signorina( poi partono i flashback) Harmon , a quanto pare impegnata in un torneo internazionale .
Mi pare guardabile. Proseguo.
Per altro su Youtube ho trovato pure questo :
P.s. Molto bellina la protagonista e brava anche la "Lei" bambina.
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