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Stranger Things - Netflix

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  • Originariamente inviato da Naihir Visualizza il messaggio

    C'è una sottile differenza io lo noto e non me ne frega una cippa l'ho solo scritto perché era una roba stupida come l'elenco che avevi fatto



    eh sono 4 stagioni che il sottosopra lo fanno nero.. in effetti potevano sovvertire tutto e farlo bianco



    si chiama costruzione dei personaggi, ma capisco che se piacciono serie dove in 6 episodi non riescono a costruire nulla sui personaggi, possa passare per beautiful



    ed è per questo che quei personaggi sono scritti bene.

    quando per la loro morte ti dispiace, significa che hanno centrato il bersaglio.

    costruire una storia con personaggi che svolgono egregiamente il loro ruolo, succede!

    togli la
    Spoiler! Mostra
    , e gli togli metà del suo eroismo e del motivo per cui tutti ne parlano.



    cioè io ho chiuso gli occhi per i ragazzini che entrano nella base? nemmeno me la ricordo sinceramente questa cosa... la stagione 3 la reputo la peggiore LOL

    Reva che sbatte il culone è di un imbarazzo totale.

    se proprio vogliamo fare questo giochetto, guarda Eddie un personaggio inserito nella 4a stagione e ti dava la sensazione che fosse nella storia da sempre.

    Reva è una marchetta aziendale che gira per 6 episodi e urla come una isterica.. un personaggio nuovo completamente vuoto.

    c'è una bella differenza... e non è che ST è esente da difettucci, allungamenti di brodo o parti noiosette, ma qui si gioca proprio un altro campionato suvvia.
    Guarda, rispondo solo a questo perché del resto non mi importa nulla.
    Far parlare tanto i personaggi non significa costruirli bene. In particolare qui significa praticamente distruggerli, visto che questi personaggi diventano poco più che comparse nel ruolo che hanno all'interno della storia. Le loro questioni morali andrebbero bene se fossero inserite in un contesto di sviluppo narrativo. Ma visto che hanno la sola funzione di strappare una lacrima ai telespettatori e poi vengono dimenticate perché i personaggi ne risultano totalmente svuotati e decostruiti allora, si, diventa Beautiful.
    Il motivo per cui dico che fanno morire i personaggi migliori si riferisce proprio al fatto che sono gli unici personaggi che, per via del loro arco limitato e con un inizio e una fine predeterminati, hanno uno sviluppo e una caratterizzazione vera. Di cui i Duffer sono capaci.
    Io boh... ho molto apprezzato la prima stagione di ST e questa quarta risolleva un po' lo show dopo il nulla cosmico della seconda e della terza stagione ma come si faccia a non vedere che è genuflessa al gradimento del pubblico (e di conseguenza con una costruzione dei personaggi totalmente artificiosa), io non lo capisco. Eppure siamo su un forum di cinema, dove certe dinamiche produttive dovremmo averle capite un po' tutti.

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    • Ma questo ragionamento non lo capisco, proprio perché siamo su un forum di cinema sappiamo che ogni prodotto mainstream (secondo me anche qualcosa d'autore ma lascio il beneficio del dubbio) per parlare a quanto più pubblico possibile inserendo gli elementi giusti, poi ci sono prodotti che funzionano e quelli che non funzionano, ma pensare che ci sia qualcosa finanziato per avere un ritorno e poi scritto per fregarsene di questa logica è impossibile.

      Posto questo, la questione "il personaggio è scritto così per la logica commerciale" mi sbatte fino ad un certo punto, nel senso che posso rilevarlo se e solo se non funziona a schermo, ma se funziona vuol dire che hanno fatto il loro lavoro e che tutto sembra ben messo in scena.

      Così vale per Strangers Things, così vale per un anime, così vale per un oscuro telefilm su amazon Prime, così vale per CSI (lo fanno ancora?) così vale per ogni cosa. A meno che non sia roba fatto su donazione che stacca biglietti gratuiti e paga in visibilità.

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      • Originariamente inviato da StoneAngel Visualizza il messaggio
        così vale per CSI (lo fanno ancora?) così vale per ogni cosa
        guarda...sarà da tipo dieci anni che ogni volta che accendo (quelle poche volte) la tv e giro su italia 1 me lo trovo SEMPRE in onda, dalle 17 alle 21 diventa CSI Channel

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        • sta cosa di beautiful per me continua a non avere senso.

          sembra sempre che se una serie si permette di donare un po' di minutaggio a tratteggiare i rapporti e i sentimenti tra i personaggi, questo sia automaticamente uno spreco di tempo perché "ufff ma quando parte l'azione? uuufff io voglio vedere il mostro!"; le puntate durano tanto proprio per dare al pubblico (qualsiasi tipologia esso sia) tempo di affezionarsi a tutti e di carpire al volo le dinamiche che ci sono tra i personaggi,

          poi indubbiamente sono molti e qualcuno se lo sono gestito meno bene, delle passate stagione (tutta la Cali Crew con i fattoni e Will il piagnina) ma quello che già abbiamo avuto nelle scorse stagioni mica scompare così di botto. E' un background che fa sempre parte di quei personaggi. Mike rimane un bel personaggio nel contesto della serie, così come lo è Will o suo fratello.

          Non è che se oggi io, Stone angel, McFly e te usciamo e siamo protagonisti di una grande avventura, dove McFly fa l'eroe, quando poi ritorniamo si fa una canna e dorme per tutto il viaggio di ritorno, diventa un totale scemo. Sono sfaccettature dei personaggi, oggi tocca a Steve, poi Mike, la prossima Will.. eccecc è l'insieme che conta.

          A me i personaggi dopo 4 stagioni continuano a piacere tutti e la forza di saper aggiungerne di nuovi che riescono subito ad entrare nelle dinamiche già elaborate, dimostra che i Duffer ci sanno fare molto quando si tratta di parlare al cuore. Su questi ragazzi continuerei a vedere veramente tante tipologie di avventure, forse l'unica che mi ha sempre un po' disturbato è proprio Undi per via di questi poteri da cinecomic a tratti esagerati.

          Certo, non siamo ai livelli di un LOST dove un cast di 13 e passa personaggi, riusciva ad essere magnificamente tratteggiato in tutte le 6 stagioni, ma li c'erano comunque 24 episodi mica 8. ST è un prodotto figlio di questi tempi del binge watching e dello streaming, per me è già un mezzo miracolo che un prodotto così mainstream, non vada avanti solo per il nome ma ancora per la forza dei suoi personaggi... con la terza avevo perso le speranze.
          "So the son saves the father and the father saves the son and it works out perfectly.
          And I draw that line all the way from Phantom Menace to Return of the Jedi.
          That’s the story of Star Wars." - Dave Filoni


          # I am one with the Force and the Force is with me #

          -= If You Seek His Monument Look Around You =-

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          • Vista l'8°puntata. Si avverte effettivamente qualche lungaggine di troppo nel dare spazio all'intero pool di personaggi attraverso dialoghi non sempre necessari all'economia della storia e al suo ritmo, in particolare la linea narrativa che vede protagonisti gli adulti emerge ancora una volta come la più debole del lotto, mi aspettavo che nei laboratori del campo di prigionia russo saltasse fuori qualche segreto, ma di fatto nulla di che.
            Mille Bobby Brown in grande spolvero, come d'altronde già lo era nel precedente episodio. La scena con l'elicottero davvero fighissima (Zabriskie Point). Poi i Journey sul finale yesss

            Dopo questa lunga chiamata alle armi adesso mi sparo l'episodio finale, sto gasatissimo perché so già che ci sarà una "certa canzone" comparsa in classifica tra le prime posizioni della Top 50 Global di Spotify qualche giorno fa (doppio yesssss!!).

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            • Originariamente inviato da StoneAngel Visualizza il messaggio
              Ma questo ragionamento non lo capisco, proprio perché siamo su un forum di cinema sappiamo che ogni prodotto mainstream (secondo me anche qualcosa d'autore ma lascio il beneficio del dubbio) per parlare a quanto più pubblico possibile inserendo gli elementi giusti, poi ci sono prodotti che funzionano e quelli che non funzionano, ma pensare che ci sia qualcosa finanziato per avere un ritorno e poi scritto per fregarsene di questa logica è impossibile.

              Posto questo, la questione "il personaggio è scritto così per la logica commerciale" mi sbatte fino ad un certo punto, nel senso che posso rilevarlo se e solo se non funziona a schermo, ma se funziona vuol dire che hanno fatto il loro lavoro e che tutto sembra ben messo in scena.

              Così vale per Strangers Things, così vale per un anime, così vale per un oscuro telefilm su amazon Prime, così vale per CSI (lo fanno ancora?) così vale per ogni cosa. A meno che non sia roba fatto su donazione che stacca biglietti gratuiti e paga in visibilità.
              Non ho detto quello che hai capito tu.
              Intercettare i gusti del pubblico può essere funzionale ad un prodotto. Non abbiamo 15 anni. Siamo andati oltre lo "gne gne è roba commerciale e quindi cacca pupu".
              Lo sbagliato è ad esempio trasformare Jonathan in un idiota e svuotarlo di ogni aspetto del personaggio costruito nel tempo, perché il pubblico preferisce Steve. Questo non è fare un prodotto commerciale. Questo è snaturare un'opera.

              Stranger Things sya gestendo malissimo i suoi personaggi.

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              • Originariamente inviato da Naihir Visualizza il messaggio
                sta cosa di beautiful per me continua a non avere senso.

                sembra sempre che se una serie si permette di donare un po' di minutaggio a tratteggiare i rapporti e i sentimenti tra i personaggi, questo sia automaticamente uno spreco di tempo perché "ufff ma quando parte l'azione? uuufff io voglio vedere il mostro!"; le puntate durano tanto proprio per dare al pubblico (qualsiasi tipologia esso sia) tempo di affezionarsi a tutti e di carpire al volo le dinamiche che ci sono tra i personaggi,

                poi indubbiamente sono molti e qualcuno se lo sono gestito meno bene, delle passate stagione (tutta la Cali Crew con i fattoni e Will il piagnina) ma quello che già abbiamo avuto nelle scorse stagioni mica scompare così di botto. E' un background che fa sempre parte di quei personaggi. Mike rimane un bel personaggio nel contesto della serie, così come lo è Will o suo fratello.

                Non è che se oggi io, Stone angel, McFly e te usciamo e siamo protagonisti di una grande avventura, dove McFly fa l'eroe, quando poi ritorniamo si fa una canna e dorme per tutto il viaggio di ritorno, diventa un totale scemo. Sono sfaccettature dei personaggi, oggi tocca a Steve, poi Mike, la prossima Will.. eccecc è l'insieme che conta.

                A me i personaggi dopo 4 stagioni continuano a piacere tutti e la forza di saper aggiungerne di nuovi che riescono subito ad entrare nelle dinamiche già elaborate, dimostra che i Duffer ci sanno fare molto quando si tratta di parlare al cuore. Su questi ragazzi continuerei a vedere veramente tante tipologie di avventure, forse l'unica che mi ha sempre un po' disturbato è proprio Undi per via di questi poteri da cinecomic a tratti esagerati.

                Certo, non siamo ai livelli di un LOST dove un cast di 13 e passa personaggi, riusciva ad essere magnificamente tratteggiato in tutte le 6 stagioni, ma li c'erano comunque 24 episodi mica 8. ST è un prodotto figlio di questi tempi del binge watching e dello streaming, per me è già un mezzo miracolo che un prodotto così mainstream, non vada avanti solo per il nome ma ancora per la forza dei suoi personaggi... con la terza avevo perso le speranze.
                Ecco! Hai fatto l'esempio perfetto. Lost era TOTALMENTE incentrato sui personaggi. TOTALMENTE. Anzi la gente che non l'ha capito pensava che parlasse dei misteri dell'isola e invece fin dalla prima puntata, anzi fin dal titolo, parlava dei suoi personaggi. E ogni dialogo era una pennellata d'artista con un preciso fine funzionale alla trama. Gli autori di Lost non è che se ne sbattevano degli ascolti, non è che non ascoltassero il feedback degli spettatori (è passata alla storia come la prima serie tv a giocare così con il pubblico) e di certo non è che non abbiano cambiato niente in corsa, anzi. Però hanno sempre tenuto conto dei personaggi che avevano creato, dei dialoghi che avevano scritto e delle relazioni intercorse fra i vari personaggi.
                Quello! Quello significa caratterizzare dei personaggi. Quando invece parlano per parlare, per creare ad hoc il momento commovente, con interazioni, rapporti e ruoli che si modificano a seconda della convenienza, non tenendo conto del pregresso o di dove si voglia andare a parare, ecco, quello è Beautiful.

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                • Originariamente inviato da MrCarrey Visualizza il messaggio
                  Vista l'8°puntata. Si avverte effettivamente qualche lungaggine di troppo nel dare spazio all'intero pool di personaggi attraverso dialoghi non sempre necessari all'economia della storia e al suo ritmo, in particolare la linea narrativa che vede protagonisti gli adulti emerge ancora una volta come la più debole del lotto, mi aspettavo che nei laboratori del campo di prigionia russo saltasse fuori qualche segreto, ma di fatto nulla di che.
                  Mille Bobby Brown in grande spolvero, come d'altronde già lo era nel precedente episodio. La scena con l'elicottero davvero fighissima (Zabriskie Point). Poi i Journey sul finale yesss

                  Dopo questa lunga chiamata alle armi adesso mi sparo l'episodio finale, sto gasatissimo perché so già che ci sarà una "certa canzone" comparsa in classifica tra le prime posizioni della Top 50 Global di Spotify qualche giorno fa (doppio yesssss!!).
                  Vedi anche l'ultima, poi capirai che in realtà nel filone "russo" c'è qualcosa che servirà

                  Woody vabbè ma così non vale però.. parliamo di uno degli show più grandi e belli di sempre. Lì la costruzione dei personaggi rasenta quasi la perfezione (nonostante i tanti cambi di narrazione, nelle svariate stagioni) ma come ho detto è più facile lavorare entro un range di 24 episodi, che gli showrunner avevano modo di plasmare durante la pausa invernale, rispetto a delle serie che devono essere già pronte e costruite per funzionare in pochissimi episodi. Forse sarebbe più giusto chiamare in causa qualche serie formata da 8-10 episodi che punti forte sui personaggi, per capire realmente cosa in ST si sono persi per strada. Ribadisco che non percepisco la sensazione da beautiful (né quellla spaccamaroni di TWD quando prova a mettere il drama in bocca a personaggi che non riescono a crearlo) ma solo una preferenza personale che mi faceva dire "sono più interessato alla linea narrativa collegata strettamente a Vecna, piuttosto di quella di Undi, dei fattoni o in Russia" però poi il finale, ha saputo riunire egregiamente tutte le linee narrative, come una "ragnatela".
                  "So the son saves the father and the father saves the son and it works out perfectly.
                  And I draw that line all the way from Phantom Menace to Return of the Jedi.
                  That’s the story of Star Wars." - Dave Filoni


                  # I am one with the Force and the Force is with me #

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                  • NON HO VISTO queste puntate e quindi mi devo afferire ad esempi terzi , tipo "L'Isola dei Famosi" ( ne seguo la fenomenologia , mai visto una puntata nemmeno di questa), per addentrarmi nel discorso di "cosa funziona" in termini empatici e commerciali nella serialità video.

                    La tendenza è di puntare sulla versione "Vip" dei reality show, questo fa' guadagnare tempo credo (il discorso del numero di puntate a disposizione...) con personaggi già impostati e con storie biografiche avviate/conosciute. Ma poi è la permanenza nei palinsesti che genera il sostrato "epico" della loro "ri-valutazione" (?). Dunque sarà già "commuovente" un Nicolas Vaporidis che si "riscatta" vincendo lo show; od il #figliodicarmendipietro che estremizza la dinamica ultra stereotipa del figlio oramai cresciuto oberato ed impigreito da una mamma possessiva ed ansiosa. Per non dire degli idealtipi di minoranza (Il Disabile; La Trans; L'Omosessuale, L'Extracomunitario) "premiati" in quanto persone od in (grossa?) parte come delegati della loro "categoria".
                    Insomma, se si riesce a tirarla abbastanza per le lunghe _ anche dando uno spettacolo (di sé) dilatato e stucchevole_ si diventa "funzionanti". Poi se il popolino rimane tale può avvalersi del gadget sull'internet : tante volte gli capitasse di taggare Cattelan o di sentirsi "professionali" ed influencer come Bobo Vieri
                    "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                    • Originariamente inviato da henry angel Visualizza il messaggio
                      NON HO VISTO queste puntate e quindi mi devo afferire ad esempi terzi , tipo "L'Isola dei Famosi" ( ne seguo la fenomenologia , mai visto una puntata nemmeno di questa), per addentrarmi nel discorso di "cosa funziona" in termini empatici e commerciali nella serialità video.

                      La tendenza è di puntare sulla versione "Vip" dei reality show, questo fa' guadagnare tempo credo (il discorso del numero di puntate a disposizione...) con personaggi già impostati e con storie biografiche avviate/conosciute. Ma poi è la permanenza nei palinsesti che genera il sostrato "epico" della loro "ri-valutazione" (?). Dunque sarà già "commuovente" un Nicolas Vaporidis che si "riscatta" vincendo lo show; od il #figliodicarmendipietro che estremizza la dinamica ultra stereotipa del figlio oramai cresciuto oberato ed impigreito da una mamma possessiva ed ansiosa. Per non dire degli idealtipi di minoranza (Il Disabile; La Trans; L'Omosessuale, L'Extracomunitario) "premiati" in quanto persone od in (grossa?) parte come delegati della loro "categoria".
                      Insomma, se si riesce a tirarla abbastanza per le lunghe _ anche dando uno spettacolo (di sé) dilatato e stucchevole_ si diventa "funzionanti". Poi se il popolino rimane tale può avvalersi del gadget sull'internet : tante volte gli capitasse di taggare Cattelan o di sentirsi "professionali" ed influencer come Bobo Vieri
                      Beh, la segui con particolare attenzione questa fenomenologia

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                      • Originariamente inviato da Woody Visualizza il messaggio
                        Non ho detto quello che hai capito tu.
                        Intercettare i gusti del pubblico può essere funzionale ad un prodotto. Non abbiamo 15 anni. Siamo andati oltre lo "gne gne è roba commerciale e quindi cacca pupu".
                        Lo sbagliato è ad esempio trasformare Jonathan in un idiota e svuotarlo di ogni aspetto del personaggio costruito nel tempo, perché il pubblico preferisce Steve. Questo non è fare un prodotto commerciale. Questo è snaturare un'opera.

                        Stranger Things sya gestendo malissimo i suoi personaggi.
                        Questo è un difetto sicuramente ma alla fine credo pure che il personaggio non avesse molto da dire, semplicemente non l'hanno ammazzato, ma se ci fai caso questa serie fa risaltare per esempio Lucas, che tolta la prima stagione in cui fa il bastian contrario del gruppo poi è semplicemente uno che passa di là, hanno una gestione dei personaggi a turni, a seconda di quelli che servono loro di volta in volta. Detto tra noi però Johnathan io non me lo ricordo così memorabile, e via via diventato la spalla di Nancy e senza di lei è un po' perso.

                        È un difetto? Sì, certamente. Solo che è tipo il marchio di fabbrica dei Duffer dalla primissima stagione.

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                        • Naihir Beh il numero delle puntate c'entra fino ad un certo punto. In Lost, Frogurt ha avuto fondamentalmente UNA scena ("Non abbiamo nemmeno un fuoco"), Artz poco di più (la scena della dinamite e il professore nei flashsideways), Nikki e Paulo una puntata e personaggi come Boone e Shannon compaiono alla fine per una manciata di episodi. E sono tutti tratteggiati benissimo. Personaggi a tuttotondo o comunque che bucano lo schermo. Ma poi basta prendere Better Call Saul, che sono poche puntate, e il modo in cui sono costruiti i personaggi diventa quasi svizzero per i livelli di precisione.
                          Qui in ST secondo me fanno un disastro. Poi vabbé sarà anche un parere personale, per carità, ma io mi stavo tagliando le vene sui dialoghi. Di un'inconsistenza assoluta. In un'opera i dialoghi dovrebbero sempre essere funzionali, perché è narrativa, non la vita vera.

                          StoneAngel Infatti il "tesoretto" Stranger Things se l'è costruito nella prima bellissima stagione. E io sono convinto che anche la quinta sarà una bella stagione. Perché i Duffer avevano in testa l'inizio e la fine. Il problema è che poi ci hanno dovuto mettere di mezzo 3 stagioni dove hanno cazzeggiato (male) perché l'emittente lo chiedeva.
                          E non è una colpa di per sé. Per tornare a Lost anche Lindelof e Cusack si sono dovuti inventare di tutto per accontentare l'ABC. Ma si sono inventati la Dharma e il loop temporale che ha dato solidità al ruolo dei losties sull'isola, al perché erano così importanti per gli altri. Degli assoluti valori aggiunti per la serie, un qualcosa che ha aumentato la bellezza della serie. Qui invece si sono inventati "Aliens" (perché quello è la seconda stagione) e un mostro che poteva radere al suolo una città o avere difficoltà ad entrare in una capanna a seconda della convenienza della sceneggiatura (terza stagione) e una quarta stagione che, finalmente, qualcosa la racconta ma dove metà del minutaggio è filler beautifulliano. Che però gli è sfuggito di mano e ha distrutto i personaggi.

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                          • Premesso che i paragoni con Lost li capisco fino ad un certo punto, ne vidi tipo 5 episodi e non mi prese, parlo della prima visione Rai2, quindi non ho idea di che cosa si parli, ma visto che è passata alla storia come capolavoro seriale e io non ho intenzione di contestare la cosa non avendo elementi, non vedo comunque come il paragone regga giacché Stranger Things è una buonissima serie, scritta meglio secondo me dell'attuale panorama seriale, ma che certo non è un capolavoro nell'ambito.

                            E ci sta pure che non piaccia a tutti, come ogni cosa. Ma avendo rivisto da poco tutto Stranger Things penso comunque che abbia più pregi che difetti nel complesso di 4 stagioni.

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                            • Originariamente inviato da StoneAngel Visualizza il messaggio
                              Premesso che i paragoni con Lost li capisco fino ad un certo punto, ne vidi tipo 5 episodi e non mi prese, parlo della prima visione Rai2, quindi non ho idea di che cosa si parli, ma visto che è passata alla storia come capolavoro seriale e io non ho intenzione di contestare la cosa non avendo elementi, non vedo comunque come il paragone regga giacché Stranger Things è una buonissima serie, scritta meglio secondo me dell'attuale panorama seriale, ma che certo non è un capolavoro nell'ambito.

                              E ci sta pure che non piaccia a tutti, come ogni cosa. Ma avendo rivisto da poco tutto Stranger Things penso comunque che abbia più pregi che difetti nel complesso di 4 stagioni.
                              I Duffer sono sicuramente molto capaci. Si vede bene che, se volessero (e potessero), potrebbero fare delle grandi cose.

                              Quanto sei fortunato a non aver mai visto Lost. Io a volte vorrei perdere la memoria solo per poterlo rivedere senza saperne nulla.

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                              • Ma fidati che non prendo in mano Lost, ho avuto tante occasioni e l'idea di imbarcarmi in una roba di 6 stagioni non mi attira, o salgo a bordo subito o non le recupero mai. E in genere non è il mio genere. Se capisco bene è una serie dove c'è una trama che va dalla prima stagione alla sesta. Non puoi vederti chessò la stagione tre e basta e vederla come a se stante. Ecco, non sarebbe comunque la mia serie per approccio mio al medium.

                                Strange things molto più nelle mie corde, sì, vero, c'è la macrotrama ma se ti vedi la stagione tre da sola va benissimo. Come erano anche un po' le serie anni 90 che vedevo volentieri da giovane. Le robe tirare per le lunghe mi annoiano, meglio le stagioni col cattivo finale da eliminare.

                                Conta che su Lost parlo a vanvera, magari è così con le stagioni indipendizzabili e sono io che mi sono fatto l'idea sbagliata.

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