LOST ha una prima serie che si concentra immediatamente sul farci conoscere il passato dei personaggi in funzione di quello che gli accade sull'isola (hanno tutti più o meno un episodio centrico) la seconda, si concentra maggiormente sulla psicologia dei personaggi e la convivenza con se stessi, con il classico stratagemma del "uomo di fede, uomo di scienza" e il giochetto perverso dei numeri (è la mia stagione preferita insieme alla 5). La terza si addentra a farci conoscere la fazione dei nemici (che sino alla seconda stagione avevano un aura misteriosissima) e perché fanno certe cose. La quarta ribalta totalmente la storia e aggiunge elementi sci-fi nella serie che prima erano vagamente accennati. La quinta entra dentro quegli elementi sci-fi per poi collegarsi alla storia dell'isola. L'ultima chiude il cerchio, costruendo tutto quello che serve per chiudere in bellezza il percorso dei personaggi.
Sicuramente bisogna seguirla tutta ma una volta che si inizia e si superano le prime 10 puntate, penso che continuare diventerebbe una cosa del tutto automatica. A me ai tempi, la sinossi della serie non ispirava minimamente, poi per caso la iniziai ed è tipo diventata LA serie più importante della mia vita.
Stranger Things non gioca quel campionato, ovviamente. Ma ti cito GoT se sei riuscito a seguire quella serie, che per capirla devi comunque aver visto tutte le stagioni, secondo me potresti vedere anche LOST.
Su questo Woody ha completamnte ragione, la gestione dei personaggi di quella serie, credo sia proprio l'apice della scrittura ma questo perché appunto è un prodotto che aveva messo da subito in primo piano la caratterizzazione dei personaggi. Qualcosa di recente che mi ha fatto provare quella esperienza è stata DARK (che tra l'altro erroneamente molti accostavano a Stranger Things).
Qui in ST la parte fondamentale è quella di vivere una esperienza alla goonies, con questi ragazzetti che di volta in volta hanno delle fantastiche avventure in stile campagna di D&D. Poi la storia si è ingigantita, andando anche oltre Hawkins e quindi ha perso un po' del suo smalto fanciullesco, inserendo forse troppe storyline per diluire il tutto.. devo dire però che l'ultima puntata alla fine ha saputo condensare bene le divagazioni, con un senso (anche didascalico) abbastanza apprezzabile.
Certo è che se proprio devo scegliere: ho preferito il "viaggio" del Vol.1 piuttosto che l'epilogo delle ultime due puntate del Vol.2 ma, credo che questo dipenda anche molto dalle aspettative.
Sicuramente bisogna seguirla tutta ma una volta che si inizia e si superano le prime 10 puntate, penso che continuare diventerebbe una cosa del tutto automatica. A me ai tempi, la sinossi della serie non ispirava minimamente, poi per caso la iniziai ed è tipo diventata LA serie più importante della mia vita.
Stranger Things non gioca quel campionato, ovviamente. Ma ti cito GoT se sei riuscito a seguire quella serie, che per capirla devi comunque aver visto tutte le stagioni, secondo me potresti vedere anche LOST.
Su questo Woody ha completamnte ragione, la gestione dei personaggi di quella serie, credo sia proprio l'apice della scrittura ma questo perché appunto è un prodotto che aveva messo da subito in primo piano la caratterizzazione dei personaggi. Qualcosa di recente che mi ha fatto provare quella esperienza è stata DARK (che tra l'altro erroneamente molti accostavano a Stranger Things).
Qui in ST la parte fondamentale è quella di vivere una esperienza alla goonies, con questi ragazzetti che di volta in volta hanno delle fantastiche avventure in stile campagna di D&D. Poi la storia si è ingigantita, andando anche oltre Hawkins e quindi ha perso un po' del suo smalto fanciullesco, inserendo forse troppe storyline per diluire il tutto.. devo dire però che l'ultima puntata alla fine ha saputo condensare bene le divagazioni, con un senso (anche didascalico) abbastanza apprezzabile.
Certo è che se proprio devo scegliere: ho preferito il "viaggio" del Vol.1 piuttosto che l'epilogo delle ultime due puntate del Vol.2 ma, credo che questo dipenda anche molto dalle aspettative.
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