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Stranger Things - Netflix

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  • Mamma mia volevo spengere ogni volta che Vecna attaccava con uno dei suoi pipponi.
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    • Originariamente inviato da Sensei Visualizza il messaggio
      l'ammore salva il mondo, per sta cosa in Interstellar avete rotto il cazzo per anni, qui niente? Bravi ipocriti, così mi piacete
      di solito scrivo molto poco nell'angolo delle serie tv (non perchè non le guardo, anzi .... ma preferisco discutere dei film per il cinema), ma è difficile resistere ad un "assist" del genere, anche perchè io ero uno di quelli che citi in causa

      come al solito noto che "perdi la bussola" (sarà un campo magnetico del sottosopra? ) quando si tocca il "tuo" Nolan e, in questo caso, lo tiri in ballo tu stesso ma per me un po' a sproposito. Per quanto mi riguarda trovo che la serie ST sia un buon prodotto di intrattenimento "per ragazzi" ma principalmente apprezzabile (per ovvi motivi nostalgici) dagli "ex-ragazzi" che hanno vissuto l'adolescenza negli anni '80 o giù di lì. E' un prodotto ben realizzato, di ottima fattura tecnica, gradevole, fresco, citazionista e notevolmente sentimentale per il forte effetto nostalgia di cui sopra. E' volutamente pensato come un film alla Spielberg di quel decennio, spaziando poi liberamente tra Stephen King (che probabilmente è il riferimento privilegiato), John Carpenter e senza dimenticare gli omaggi musicali, la ricostruzione emotiva d'epoca, le mille allusioni anche all'oggi e le strizzate d'occhio alla cultura pop di quegli anni oggi divenuta (per molti) di culto. E' una serie leggera, non perfetta, piena di difetti ma anche di pregi, ma davvero gradevole, mai seriosa e mai pesante, anzi non si prende affatto sul serio.

      La reputo anche sopravvalutata (anche se capisco l'attaccamento morboso dei suoi fans), e trovo che la prima stagione sia finora la meglio riuscita, anche perchè più compatta, incisiva ed equilibrata. Mediocre la seconda, un tantino meglio la terza e la quarta ha fatto registrare netti miglioramenti (ma anche discreti rallentamenti, giri a vuoto, episodi troppo lunghi, situazioni protratte fino alla sfinimento ed inciampi di sceneggiatura). Troppo dilatata e stiracchiata, ma anche con degli ottimi momenti, un tono horror più cupo ed "adulto" ed un cattivo niente male (a patto che tenga chiusa la bocca, parla troppo e parla male, il doppiaggio italiano è veramente insopportabile). Molto intelligenti i riferimenti socio-culturali alla musica metal, al perbenismo dilagante nella provincia americana ed alla faziosità di certi comportamenti che derivano dalla vecchia legge del taglione ereditata dalla vecchia frontiera (ma non solo).

      I problemi di Interstellar sono ben altri e lì il fatto che "l'ammore salva il mondo", le melensaggini del finale e le sue estreme inverosimiglianze sono imperdonabili. E questo perchè il film di Nolan ha tutt'altro taglio e tutt'altra impostazione: è serioso, si prende maledettamente sul serio, è predicatorio ed ambisce ad essere qualcosa di alto, addirittura alla sua uscita "qualcuno" (lo stesso Nolan? non ricordo) scomodò Kubrick e Tarkovsky in ambito di "fantascienza colta". Per questo le troppe banalità insulse della parte finale non si reggono, io ricordo ancora che quando vidi la Chastain (che solitamente mi garba molto) gridare "eureka" scoppiai a ridere! Ma, magari, questo è un "problema" soltanto mio

      ergo, caro Sensei cosa c'entra adesso Nolan? di cosa stiamo parlando? cosa stai paragonando? mi sembri un po' il caro Walter Sobchak quando tira in ballo il Vietnam () perchè quello è un suo nervo scoperto ....
      "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


      Votazione Registi: link

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      • Che intendi per " perbenismo dilagante nella provincia americana" ( riferito agli anni ottanta o pure all' oggi)?
        "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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        • Originariamente inviato da henry angel Visualizza il messaggio
          Che intendi per " perbenismo dilagante nella provincia americana" ( riferito agli anni ottanta o pure all' oggi)?
          intendo in generale, anzi da quello che sento credo che oggi la situazione sia ancora peggiore. E' aumentato però il livello di ipocrisia ed il buonismo di facciata, specialmente da parte delle categorie "privilegiate"

          certo, almeno oggi ci sono almeno molti leggi di tutela di certe cose, almeno a livello teorico ma è comunque una cosa importante. Il problema sta poi sempre nel fatto di applicarle e farle rispettare nella vita quotidiana ed è una cosa che riguarda tutti noi. E' ovvio che certi problemi non sono soltanto americani come ci insegnava ai tempi il grande Bob Altman
          "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


          Votazione Registi: link

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          • Tornando su ST (per quanto mi riguarda alla prima stagione, l'unica che ho visto...), c'è una struttura governativa ubicata apposta "fuori mano" in una provincia anche piuttosto depressa (repressa?) dove si svolgono strane ed imprecisate ricerche...E dunque si lascia intendere che è una "tipica" mentalità provinciale NON dubitare della correttezza dello Stato , od è piuttosto il contrario?

            Posto invece che "Crazy Pizza" lo aprono a Milano e non a Offanengo, come mai si finisce sempre a parlare del cliente occasionale ciula che posta in rete l'oneroso scontrino fiscale del conto del locale per farsi compatire/spernacchiare sul web? Cioè i clienti milanesi "normali" che consumano senza lamentarsi dei prezzi senz'altro esosi non sono cretini in quanto non provinciali a prescindere?
            "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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            • I clienti milanesi "normali" non ci vanno da crazy pizza
              Ultima modifica di Yalun; 25 luglio 22, 08:29.
              Wars not make one great

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              • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
                di solito scrivo molto poco nell'angolo delle serie tv (non perchè non le guardo, anzi .... ma preferisco discutere dei film per il cinema), ma è difficile resistere ad un "assist" del genere, anche perchè io ero uno di quelli che citi in causa

                come al solito noto che "perdi la bussola" (sarà un campo magnetico del sottosopra? ) quando si tocca il "tuo" Nolan e, in questo caso, lo tiri in ballo tu stesso ma per me un po' a sproposito. Per quanto mi riguarda trovo che la serie ST sia un buon prodotto di intrattenimento "per ragazzi" ma principalmente apprezzabile (per ovvi motivi nostalgici) dagli "ex-ragazzi" che hanno vissuto l'adolescenza negli anni '80 o giù di lì. E' un prodotto ben realizzato, di ottima fattura tecnica, gradevole, fresco, citazionista e notevolmente sentimentale per il forte effetto nostalgia di cui sopra. E' volutamente pensato come un film alla Spielberg di quel decennio, spaziando poi liberamente tra Stephen King (che probabilmente è il riferimento privilegiato), John Carpenter e senza dimenticare gli omaggi musicali, la ricostruzione emotiva d'epoca, le mille allusioni anche all'oggi e le strizzate d'occhio alla cultura pop di quegli anni oggi divenuta (per molti) di culto. E' una serie leggera, non perfetta, piena di difetti ma anche di pregi, ma davvero gradevole, mai seriosa e mai pesante, anzi non si prende affatto sul serio.

                La reputo anche sopravvalutata (anche se capisco l'attaccamento morboso dei suoi fans), e trovo che la prima stagione sia finora la meglio riuscita, anche perchè più compatta, incisiva ed equilibrata. Mediocre la seconda, un tantino meglio la terza e la quarta ha fatto registrare netti miglioramenti (ma anche discreti rallentamenti, giri a vuoto, episodi troppo lunghi, situazioni protratte fino alla sfinimento ed inciampi di sceneggiatura). Troppo dilatata e stiracchiata, ma anche con degli ottimi momenti, un tono horror più cupo ed "adulto" ed un cattivo niente male (a patto che tenga chiusa la bocca, parla troppo e parla male, il doppiaggio italiano è veramente insopportabile). Molto intelligenti i riferimenti socio-culturali alla musica metal, al perbenismo dilagante nella provincia americana ed alla faziosità di certi comportamenti che derivano dalla vecchia legge del taglione ereditata dalla vecchia frontiera (ma non solo).

                I problemi di Interstellar sono ben altri e lì il fatto che "l'ammore salva il mondo", le melensaggini del finale e le sue estreme inverosimiglianze sono imperdonabili. E questo perchè il film di Nolan ha tutt'altro taglio e tutt'altra impostazione: è serioso, si prende maledettamente sul serio, è predicatorio ed ambisce ad essere qualcosa di alto, addirittura alla sua uscita "qualcuno" (lo stesso Nolan? non ricordo) scomodò Kubrick e Tarkovsky in ambito di "fantascienza colta". Per questo le troppe banalità insulse della parte finale non si reggono, io ricordo ancora che quando vidi la Chastain (che solitamente mi garba molto) gridare "eureka" scoppiai a ridere! Ma, magari, questo è un "problema" soltanto mio

                ergo, caro Sensei cosa c'entra adesso Nolan? di cosa stiamo parlando? cosa stai paragonando? mi sembri un po' il caro Walter Sobchak quando tira in ballo il Vietnam () perchè quello è un suo nervo scoperto ....
                Non critico da tempo le persone per i loro gusti cinematografico-seriali, però dopo questo commento ammetto di essere un pò spiazzato, mai avrei pensato che avresti gradito questa roba, stiracchiata e rimasticata, che rappresenta un decennio anni 80' in modo abbastanza distorto, d'altronde invece di basarsi sulla realtà per poi rifarsi all'immaginario, decide di partire da quest'ultimo, il risultato non può che essere sballato.
                Vecna niente male? Mah come design ok passiamolo pure, pare una specie di Swamph Thing di Alan Moore, però quando dialoga (cioè praticamente sempre), è insostenibile, complice pure il montaggio alternato che stiracchia il tutto complice la durata abnorme degli episodi, che riesce a far sprofondare tutto nel tedio (per diamine accoppa Max!!! Se parli parli e parli, è logico che poi fai figure di merda).
                Di musica so zero, quindi la scena del metallaro che suona, mi ha detto nulla.

                Chastain che grida eureka comunque dovrebbe far ridere o comunque sorridere, l'intento è quello d'altronde. Interstellar comunque tende al positivo e al solare, tutto è tranne che serioso, è una sorta di unicum nella filmografia di Nolan.

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                • Originariamente inviato da Yalun Visualizza il messaggio
                  I clienti milanesi "normali" non ci vanno da crazy pizza
                  Risposta demagogica, che si potrebbe accollare alla questione di come ST interpreta la Guerra Fredda...

                  Probabilmente il 99,9% dei milanesi NON possiede jeans gialli Gucci venduti a 1200€ in P.zza Duomo , ma se domani vendessero gli esercizi commerciali di Gucci, Cracco e Briatore ad un compratore straniero specie poco occidentale ed affatto cristiano gli "autorevoli commentatori" non la butterebbero certo su #stica**i ciò non riguarda le persone vere "che sudano" ma si griderebbe al declino del Paese smembrato ,inghiottito e privato d'Identità, signora mia, dalla complottarda dittatura del multiculturalismo (Giorgia salvaci Tu !).
                  "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                  • Originariamente inviato da Sensei Visualizza il messaggio

                    Non critico da tempo le persone per i loro gusti cinematografico-seriali...
                    Anche perché è una pessima cosa, lo dico in generale, prendo spunto perché m'ha fatto ridere la forma che hai usato.

                    Sembra tipo "ha smesso di rubare le mele dal giardino del prete?" che era una vecchia storiella (?) infantile.

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                    • Originariamente inviato da Sensei Visualizza il messaggio
                      Non critico da tempo le persone per i loro gusti cinematografico-seriali, però dopo questo commento ammetto di essere un pò spiazzato, mai avrei pensato che avresti gradito questa roba, stiracchiata e rimasticata, che rappresenta un decennio anni 80' in modo abbastanza distorto, d'altronde invece di basarsi sulla realtà per poi rifarsi all'immaginario, decide di partire da quest'ultimo, il risultato non può che essere sballato.
                      Vecna niente male? Mah come design ok passiamolo pure, pare una specie di Swamph Thing di Alan Moore, però quando dialoga (cioè praticamente sempre), è insostenibile, complice pure il montaggio alternato che stiracchia il tutto complice la durata abnorme degli episodi, che riesce a far sprofondare tutto nel tedio (per diamine accoppa Max!!! Se parli parli e parli, è logico che poi fai figure di merda).
                      Di musica so zero, quindi la scena del metallaro che suona, mi ha detto nulla.
                      beh, io ho parlato di serie gradevole, di certo non mi fa impazzire però sono riuscito a guardarla tutta senza interrompere, quindi i suoi difetti li ho trovati "sostenibili". Non userei superlativi ma nemmeno mi sembra la merda che dici tu. La rappresentazione degli anni 80 non mira al realismo ma all'omaggio a quel tipo di immaginario giovanile (tra Spielberg e Stephen King) ed alla cultura pop che ne è derivata. I giochi da tavolo, i fumetti, i poster dei film in camera, l'assenza di cellulari e di tecnologia, le biciclette, i walkman, i primi computer in basic, le VHS, i primi centri commerciali (in America, certo), gli approcci sentimentali impacciati e privi di cinismo, i secchioni, i "club" tra amici, ...., sono tutte cose che fanno il loro bravo effetto a chi ha vissuto quegli anni.

                      Su Vecna ho evidenziato anche io tutti i suoi difetti, ma l'aspetto ed il modo di uccidere l'ho trovato ben riuscito, così come la sua reale identità.
                      Il fatto che "di musica sai zero" ti danneggia molto, secondo me, perchè la musica è una componente importante nella serie. Ad esempio l'uso fatto della canzone di Kate Bush è un ottimo connubio di musica (quella musica) con le immagini e rende l'effetto romantico nostalgico molto più spiccato.
                      E' una "fiaba" fantasy horror avventurosa adolescenziale alla maniera dei vari ET, Goonies, etc e come tale va letta. Cercare altre chiavi di lettura secondo me la indebolisce, e non credo proprio che l'intento fosse quello. Nonostante questo non mancano le critiche agli estremismi della società americana ed ai giochi di potere, ma tutto avviene in modo blando e per nulla serioso, in stile monster-movie insomma.
                      Se dovessi dare un voto (ormai ho la fissa coi voti!) direi un 7 alla prima stagione, un 5,5 alla seconda, 6 alla terza e 6,5 alla quarta. E questo è quanto ....
                      Ultima modifica di David.Bowman; 25 luglio 22, 21:34.
                      "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                      Votazione Registi: link

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                      • Se vado al luna park mi aspetto le giostre, non un'esposizione del tornio da legno e la sua evoluzione nel corso del tempo

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                        • Un, le attrazioni da luna park poi diventano film , interpretati da un attore impegnato in una sgradevole ed assai mediatica causa divorzile ; che poi si mette a fare il musicista in Italia e gli " autorevoli commentatori" si chiedono quante impiegate delle poste di Offanengo se ne stanno a sudare sotto il sole pur di vederlo.
                          "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                          • henry angel che vuol dire risposta demagogica? Ma da dove ti arriva sta sicurezza di valutazione? Leggiti le rece di tripadvisor invece che gli articoli di gossip. Chi va li ci va per curiosità, ergo, i milanesi "normali" hanno la pizzeria di quartiere di fiducia o il kebbabaro di fiducia, "normalmente", a Milano, pagare una pizza più di 10 euro, è un crimine. Poi se vuoi continuare a ritenere "normale" un Briatore che spara le sue cazzate nell'unicità imprenditoriale più che la norma, fai pure.

                            ST non tratta la guerra fredda, è un fantasy ispirato alle serie anni 80 e alla cultura pop del periodo. Ad ogni nuova serie, stesse cririche e stessi discorsi. C'è gente che ancora ci cerca non so cosa e non so perchè ma questo è: una buona serie di intrattenimento che fisiologicamente genera antipatie, il più delle volte infondate e fuori misura.
                            Wars not make one great

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                            • E magari un offanenghese c' ha la pizzeria di fiducia ad Offanengo...Ma poi qualche recensore di pizzerie e serie tv ci vorrà vedere dentro ogni volta un provincialismo stantio e perbenista.
                              E se al pizzaiolo gli affari vanno male col lockdown?Sciopero! Manifestazione altamente simbolica!! Agitazione organizzata contro il governo ladro!!!
                              Dove la facciamo? IDEA: in Piazza Duomo a Milano ( ché alla Bovisa è da sfigati). Chiedi i permessi e mettiti in coda al comizio di Matteo, il grande comunicatore.
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                              • Be ma mi sembra chiaro che se manifesti perchè la tua attività va male per il lockdown (mica per la stagnazione economica in un sistema economico fallimentare... Per il lockdown) vai a rompere i coglioni in piazza Duomo così non fai lavorare manco i negozi di piazza Duomo. In Bovisa non è da sfigati, in Bovisa prendi i calci dai pizzaioli egiziani che durante il lockdown, invece di chiudere, facevano asporto, mai vietato.

                                ​​​​​​Ci siamo allineati... In tutto ciò, cosa c'entra il discorso con Stranger Things?
                                Wars not make one great

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