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Cinema Horror

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  • mr.fred
    ha risposto
    Stanno uscendo adesso e sono letteralmente... infernali.

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  • Gidan 89
    ha risposto
    Ma le recensioni de L'esorcista di Gordon Green? L'embargo scade direttamente domani perché il film è brutto?

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  • Maddux Donner
    ha risposto

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  • Sir Dan Fortesque
    ha risposto
    Originariamente inviato da Maddux Donner Visualizza il messaggio
    E' il prequel di Veronica, sempre di Paco Plaza, anche se non me lo ricordo per nulla.

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  • Maddux Donner
    ha risposto
    Il Convegno



    Il convegno (The Conference) è una commedia horror svedese diretta da Patrik Eklund con Katia Winter, Adam Lundgren e Eva Melander.

    Dal 13 ottobre 2023 su Netflix.

    TRAMA DEL FILM

    Durante un ritiro apparentemente innocuo, un gruppo mal sortito di dipendenti pubblici deve affrontare non solo i conflitti interni, ma anche un killer assetato di sangue.​

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  • Maddux Donner
    ha risposto

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  • Il Ciabattiere
    ha risposto
    Sì, consiglio di guardarlo e di tenere sott'occhio il regista.

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  • Maddux Donner
    ha risposto
    Originariamente inviato da Il Ciabattiere Visualizza il messaggio
    Buono No one will save you di Brian Duffield, su D+...
    Intendi sto coso?

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  • Il Ciabattiere
    ha risposto
    Buono No one will save you di Brian Duffield, su D+...mi è piaciuto il prologo dove domina il colore verde e già da subito la regia si prende i suoi tempi per far scegliere il vestito alla protagonista e poi farla arrivare alla destinazione dove ci troviamo già da subito davanti a una sorpresa.
    La predominanza del verde si potrebbe associare al fatto che la protagonista è distante dalla società quindi ha i colori della natura che di fatto la "isola" dall'avere amicizie ecc. anche per i suoi avvenimenti passati.
    Anche tutto il primo attacco è gestito molto bene, con tempi lenti e buona costruzione della tensione.

    E' praticamente un film muto dove tramite inquadrature su oggetti, foto, gesti dei personaggi ed espressioni facciale comprendiamo quanto successo senza bisogno di dialoghi, sotto quest'aspetto davvero brava Kaitlyn Dever e belli i movimenti di macchina che vanno suoi primi piani anche nelle situazioni concitate e di ansia.

    I difettini ci sono, il design degli alieni volendo è generico, qualche momento di tensione è un po' troppo veloce, l'alieno piccolo con le braccia lunghe specialmente non ha una bella resa, così come altri singoli momenti(non tutti gli attacchi sono ben gestiti) Volendo, tutta la parte centrale è un susseguirsi di attacchi senza sosta dove la regia fa anche un buon lavoro rallentando e velocizzando poi i tempi ma il susseguirsi di attacchi continui forse toglie un po' di respiro al tutto; anche se credo sia proprio l'intento del film far vivere la lunga odissea alla protagonista.

    Non mancano anche momenti più d'atmosfera con dei buoni quadri suggestivi come quello dell'albero verso il finale ma anche tutta la sequenza in rosso; ed anche quest'ultimo l'ho trovato buono.

    Buon sci-fi-horror e altro regista da mettere nell'elenco.

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  • Maddux Donner
    ha risposto

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  • Sir Dan Fortesque
    ha risposto
    Nuovo adattamento di Lovecraft prodotto da Yuzna e scritto dallo sceneggiatore di From Beyond e Re-Animator, dirige Joe Lynch (Mayhem, Everly), con Heather Graham che non sapevo che fine avesse fatto.

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  • Massi
    ha risposto
    Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio

    In altri tempi sarebbe stato un episodio di quelle serie antologiche tipo "Masters of horror" o roba simile.
    Sì avrebbe funzionato meglio anche se per quelli che sono i miei gusti sarebbe scivolato via probabilmente allo stesso modo. Forse l’unico episodio di una serie horror che negli ultimi anni mi ha veramente colpito è quello che riguarda un finto albergatore folle che ne fa passare di tutti i colori a un troll che perseguita l’ex ragazza sui social network. Però non ricordo né serie né titolo dell’episodio.

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  • Sir Dan Fortesque
    ha risposto
    Originariamente inviato da Massi Visualizza il messaggio
    Significant other
    Non è brutto, è abbastanza asciutto da schivare certa retorica (mi aspettavo finisse per essere un’allegoria piuttosto urlata sulle dinamiche di coppia con relativo discorso sull’accettazione dell’altro, ecc.) ma non mi pare abbia neanche così tanta “sostanza” sotto ogni punto di vista da risultare indimenticabile.​
    In altri tempi sarebbe stato un episodio di quelle serie antologiche tipo "Masters of horror" o roba simile.

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  • Maddux Donner
    ha risposto

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  • Massi
    ha risposto
    Let’s scare Julie
    Mi aspettavo di più non tanto per l’utilizzo per tutta la sua durata del (finto) piano sequenza, perché comunque chissenefrega, ma perché questa commistione di slasher/casa infestata sembrava sulla carta molto interessante. E invece per la maggior parte del tempo finisce per girare un po’ a vuoto, come la sua protagonista e di rimbalzo la telecamera che la segue. Insomma, mai fidarsi degli hipster. Bravissima Odessa A’zion, già protagonista del nuovo Hellriser e per quanto mi riguarda già tra le migliori attrici di genere che si possano trovare in giro.

    Significant other
    Non è brutto, è abbastanza asciutto da schivare certa retorica (mi aspettavo finisse per essere un’allegoria piuttosto urlata sulle dinamiche di coppia con relativo discorso sull’accettazione dell’altro, ecc.) ma non mi pare abbia neanche così tanta “sostanza” sotto ogni punto di vista da risultare indimenticabile.

    Speak no evil
    Film del disagio che fa il suo dovere fino in fondo e in maniera egregia. Allegoria umana e politica, se letto in maniera molto superficiale potrebbe far storcere il naso per alcune scelte dei protagonisti ma, come tutte le opere importanti, se visto con altri occhi produce soddisfazioni enormi. Il fatto che la visione autoriale venga supportata da un utilizzo del genere pressoché perfetto e per nulla “rinnegato”, come avviene spesso per taluni registi sin troppo tronfi (ricorda per alcune cose The invitation, probabilmente però alla lunga l’effetto disturbante rimarrà più impresso) per me lo eleva molto al di sopra della media. Purtroppo, in tempi in cui la concezione del cinema è molto “usa e getta” nonché da divano con il cellulare in mano, sospetto che anche questo finirà per passare inosservato, o addirittura criticato per quella prima lettura di cui sopra.

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