UP
Questo è quel cinema che non ti aspetti. Partendo subito con gli aspetti migliori, la prima parte del film è cinema allo stato puro, di quelli fatti bene, capaci di raccontare una storia solo con delle immagini e musica e nessun dialogo. Tutto il passaggio musicale della vita di Fredriksen e sua moglie Ellie, dal loro primo incontro da bambini, fino alla vecchiaia, è un cinema di serie A, veramente notevole, malinconico e quasi struggente. Il passaggio successivo, ossia affrontare la perdita, la vecchiaia e il mondo che prosegue intorno a lui, anche questo è scritto maledettamente bene. Addirittura sono rimasto scioccato dall'aggressione equivoca che Fredricksen provoca verso un operaio, con tanto di SANGUE in vista, roba da non crederci! Tutto questo è cinema adulto, fatto per adulti e solo per loro, ad uso e consumo. Ovviamente, essendo un film per famiglie, anche se alcuni negano la realtà, chiaramente devono inserire quegli elementi che permettano all'infante di usufruire del prodotto senza che si stufino. L'elemento cardine per veicolare tutto ciò viene dal bambino Russel, paffuto e impacciamo, tutto sommato gradevole, ma soprattutto dall'avventura assurda che ne consegue dopo e non mi riferisco alla casa volante, ma all'avventura estremamente fantasiosa, che va da animali mai scoperti (il che mi suona strano che nessun esploratore abbia mai scoperto questi animali in sud america), cani parlanti tramite dei collari comandati da un esploratore palesemente ispirato ad Howard Hughes (o magari è una mia fantasia). Quello che mi suona strano è come possa essere ancora vivo questo esploratore, Munze, dopo decenni e considerando che il protagonista e su per giù 75 anni ed era un bambino all'epoca di munze, quest'ultimo dovrebbe avere quasi 100 anni e mi riesce difficile crederlo... Ma vabbhe. Anche la presunta malvagità di Munze, è inserita molto a calci nel personaggio, quasi che si debba per forza avere un cattivo in questa storia, proprio per compiacere la parte infantile del pubblico. Tuttavia queste sono critiche un pò inutili, alla fine lo spettacolo funziona piuttosto bene, risultando spettacolare, divertente, eccitante. Ho apprezzato anche la risoluzione finale che si è dato al cattivo, coa che onestamente non ricordavo da molto tempo in casa disney... Non mi è per niente piaciuto il design dei personaggi, che sembrano fatti a forma di cubi smussati, veramente insopportabili, ma vabbhe, chiedere caratterizzazioni estetiche meno paffute è un pò troppo per la disney nei film animati. Insomma, piuttosto soddisfatto, ma continuo a non vedere quell'aurea cosmica astrale che molti vedono in questi prodotti, che sono sempre imbrigliati all'esigenza del target.
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Questo è quel cinema che non ti aspetti. Partendo subito con gli aspetti migliori, la prima parte del film è cinema allo stato puro, di quelli fatti bene, capaci di raccontare una storia solo con delle immagini e musica e nessun dialogo. Tutto il passaggio musicale della vita di Fredriksen e sua moglie Ellie, dal loro primo incontro da bambini, fino alla vecchiaia, è un cinema di serie A, veramente notevole, malinconico e quasi struggente. Il passaggio successivo, ossia affrontare la perdita, la vecchiaia e il mondo che prosegue intorno a lui, anche questo è scritto maledettamente bene. Addirittura sono rimasto scioccato dall'aggressione equivoca che Fredricksen provoca verso un operaio, con tanto di SANGUE in vista, roba da non crederci! Tutto questo è cinema adulto, fatto per adulti e solo per loro, ad uso e consumo. Ovviamente, essendo un film per famiglie, anche se alcuni negano la realtà, chiaramente devono inserire quegli elementi che permettano all'infante di usufruire del prodotto senza che si stufino. L'elemento cardine per veicolare tutto ciò viene dal bambino Russel, paffuto e impacciamo, tutto sommato gradevole, ma soprattutto dall'avventura assurda che ne consegue dopo e non mi riferisco alla casa volante, ma all'avventura estremamente fantasiosa, che va da animali mai scoperti (il che mi suona strano che nessun esploratore abbia mai scoperto questi animali in sud america), cani parlanti tramite dei collari comandati da un esploratore palesemente ispirato ad Howard Hughes (o magari è una mia fantasia). Quello che mi suona strano è come possa essere ancora vivo questo esploratore, Munze, dopo decenni e considerando che il protagonista e su per giù 75 anni ed era un bambino all'epoca di munze, quest'ultimo dovrebbe avere quasi 100 anni e mi riesce difficile crederlo... Ma vabbhe. Anche la presunta malvagità di Munze, è inserita molto a calci nel personaggio, quasi che si debba per forza avere un cattivo in questa storia, proprio per compiacere la parte infantile del pubblico. Tuttavia queste sono critiche un pò inutili, alla fine lo spettacolo funziona piuttosto bene, risultando spettacolare, divertente, eccitante. Ho apprezzato anche la risoluzione finale che si è dato al cattivo, coa che onestamente non ricordavo da molto tempo in casa disney... Non mi è per niente piaciuto il design dei personaggi, che sembrano fatti a forma di cubi smussati, veramente insopportabili, ma vabbhe, chiedere caratterizzazioni estetiche meno paffute è un pò troppo per la disney nei film animati. Insomma, piuttosto soddisfatto, ma continuo a non vedere quell'aurea cosmica astrale che molti vedono in questi prodotti, che sono sempre imbrigliati all'esigenza del target.
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