Quarto potere, di Orson Welles
Il topic di axeman mi ha ricordato questa mia grave lacuna. Non ho molto da dire, quando un film è monumentale, è monumentale, e le parole sono inutili (lungi da me volere mettere in discussione lo statuto di questo film, e d'altronde sarebbe noioso ribadirlo).
Un paio di annotazioni vorrei farle, se posso:
1) mi pare, anche leggendo in internet, che un elemento (tra i tanti straordinari) non sia stato menzionato: l'uso straordinario che Welles fa di Bach;
2) non sono d'accordo sul fatto che la bellezza del film stia nella sua "modernità". Innegabilmente il film presenta un montaggio e una sceneggiatura "moderni". Ma d'altra parte la grandezza del film, direi, sta nella sua NON modernità, e in ciò che si distanzia da essa. Un tratto tra tutti, la splendida fotografia. Non solo c'è una ricercatezza nelle inquadrature che ha poco di moderno (ma tanto di grande). Ma ovviamente lo stupendo bianco e nero permette di usare le luci in un modo tale che i moderni hanno dimenticato, o addirittura non saprebbero neanche fare. Se in più penso che questa è un'opera di esordio, mi viene quasi da provare invidia nei confronti di questo grande cineasta che ha esordito con un così grande film.
3) Infine, una piccola nota "polemica", se vogliamo. Trovo assolutamente fuori luogo diciture tipo "IL più grande film della storia del cinema". E non perché il film non sia grande (lo è, senza dubbio) o innovativo (idem come prima). Ma grande e innovativo è stato anche 2001, e monumentale lo è anche Apocalypse Now. Diciamo che questo Citizen Kane non si merita un superlativo assoluto, come non se lo merita nessun altro film. Ma certo si merita un superlativo relativo: tra i più grandi film della storia del cinema, senza dubbio.
Il topic di axeman mi ha ricordato questa mia grave lacuna. Non ho molto da dire, quando un film è monumentale, è monumentale, e le parole sono inutili (lungi da me volere mettere in discussione lo statuto di questo film, e d'altronde sarebbe noioso ribadirlo).
Un paio di annotazioni vorrei farle, se posso:
1) mi pare, anche leggendo in internet, che un elemento (tra i tanti straordinari) non sia stato menzionato: l'uso straordinario che Welles fa di Bach;
2) non sono d'accordo sul fatto che la bellezza del film stia nella sua "modernità". Innegabilmente il film presenta un montaggio e una sceneggiatura "moderni". Ma d'altra parte la grandezza del film, direi, sta nella sua NON modernità, e in ciò che si distanzia da essa. Un tratto tra tutti, la splendida fotografia. Non solo c'è una ricercatezza nelle inquadrature che ha poco di moderno (ma tanto di grande). Ma ovviamente lo stupendo bianco e nero permette di usare le luci in un modo tale che i moderni hanno dimenticato, o addirittura non saprebbero neanche fare. Se in più penso che questa è un'opera di esordio, mi viene quasi da provare invidia nei confronti di questo grande cineasta che ha esordito con un così grande film.
3) Infine, una piccola nota "polemica", se vogliamo. Trovo assolutamente fuori luogo diciture tipo "IL più grande film della storia del cinema". E non perché il film non sia grande (lo è, senza dubbio) o innovativo (idem come prima). Ma grande e innovativo è stato anche 2001, e monumentale lo è anche Apocalypse Now. Diciamo che questo Citizen Kane non si merita un superlativo assoluto, come non se lo merita nessun altro film. Ma certo si merita un superlativo relativo: tra i più grandi film della storia del cinema, senza dubbio.
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