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  • Originariamente inviato da Sig. Creosote Visualizza il messaggio
    A Marv: sì, fai pure

    Non ho avuto il coraggio.

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    • OMBRE ROSSE (Stagecoach) 1939 di John Ford

      Una diligenza parte con sette passeggeri, ai quali si aggiungerà il ricercato Ringo, nel primo ruolo importante per un giovane John Wayne, in un viaggio attraverso il territorio minacciato dagli Apaches di Geronimo, sul piede di guerra.
      Archetipo del genere western, si tratta di un capolavoro senza tempo, nel quale la componente spettacolare e d’intrattenimento è sintetizzata in un inseguimento mozzafiato che si può definire solamente come un miracolo registico di Ford, ma che possiede la sua più grande qualità nelle numerose chiavi di lettura al quale si presta. Proprio questa peculiarità garantisce al film un’indiscutibile immortalità, rendendo Ombre rosse sia un western tipico sia un racconto morale universale, dove l’eterogeneità dei protagonisti di questo viaggio attraverso i sentieri selvaggi degli indiani rappresenta un lucido disegno della società, nel quale, all’interno del microcosmo della diligenza, diversi valori, ideologie e classi sociali si confrontano, si scontrano e, alla fine, collaborano, rappresentando simbolicamente un progresso della civiltà, la quale analisi risulta quindi essere critica e sfaccettata.
      In definitiva, un western che fa dell’analisi sociale attraverso la stereotipata caratterizzazione dei personaggi il suo perno, intorno al quale si erge la spettacolare cornice della Monument Valley, che rimarrà impressa nell’immaginario collettivo e ispirerà tutti i western a venire. Più che un classico, Ombre rosse è una leggenda.
      La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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      • CIRQUE DU FREAK
        Nulla di che, l'incipit è carino ma il tono è troppo da ragazzini.Non è peggio di Twilight(niente è peggio di T.) ma neanche troppo serioso quindi è il classico film per passare la serata.
        Vedendo poi la filmografia del regista non ci si aspetta da lui gran che in questo genere di film, anzi non ha nulla a che fare con il genere horror/fantasy.
        voto:6

        http://youtu.be/cCNHjJ8Prz4
        "Tutta la vita umana è sommersa nella non verità"

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        • Originariamente inviato da Maddux Donner Visualizza il messaggio
          Il signore del male era e rimane uno degli horro più belli di sempre, il secondo della trilogia dell'apocalisse, sicuramente il minore della trilogia dell'apocalisse, ma un un horror come si dovrebbe fare.
          horror di gran mestiere, altrochè :sisisi:

          Originariamente inviato da Sig. Creosote
          La trilogia dell'Apocallissa è fantastica. Tra i migliori film horror che abbia mai visto e gli unici che riescono veramente a spaventarmi.
          uno più bello dell'altro, in quella trilogia.

          Originariamente inviato da outis81
          Ma La cosa a mio parere è proprio il miglior Carpenter. Il film sembra un mix tra la tensione dell'Alien di Scott e la poetica della mutazione della carne di Cronenberg. A mio parere a livello registico Carpenter non riuscirà mai più ad essere così equilibrato e disturbante allo stesso tempo.
          concordo.

          Originariamente inviato da Marv Visualizza il messaggio
          Posso inserire questa citazione in firma?
          questo perchè gli incompetenti della distribuzione non lo hanno voluto chiamare col suo semplice, efficacissimo, e decisamente più funzionale titolo: Nelle fauci della follia.
          Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.

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          • Ma siete usciti dallo stesso fan club? No perché effetti speciali a parte, La Cosa a Il Seme Della Follia gli lustra le scarpe, nel complesso.
            [img width=420 height=160]http://i54.tinypic.com/23r77m9.jpg[/img]

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            • sono d'accordo, come già dissi tempo fa reputo Il seme della follia il miglior film di Carpenter, perchè più visionario, surreale e disturbante dal punto di vista psicologico. E' un Carpenter che gioca a fare Cronenberg asd. Si perde nel finale un po' pasticcione ma resta un ottimo film di genere. Invece non sono mai stato un grande fan de La cosa, davvero troppo eccessivo e "sempliciotto" per i miei gusti, pur riconoscendo la buona tensione di certe scene. Però, in un film horror claustrofobico, ambientato in un ambiente ristretto, devi puntare maggiormente sulle dinamiche psicologiche interne al gruppo ed alle atmosfere (Alien ha fatto scuola in tal senso) che all'effettaccio truce. :seseh:
              "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


              Votazione Registi: link

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              • Transformers 3
                6,5 migliore del secondo, ma non ci volev chissa che...
                Un week end da bamboccioni
                6,5 mi ha divertito e mi ha fatto venire voglia di stare un po con i miei cari amici..
                Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione[img width=420 height=68]http://i31.tinypic.com/14k8is3.jpg[/img]

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                • E' un Carpenter che gioca a fare Cronenberg asd
                  Si, esatto... per questo non è il migliore di Carpenter, a mio parere. Il migliore di Carpenter è "La Cosa", che è la summa del suo cinema, fatto di azione, personaggi taglienti, un grande sguardo al passato e al cinema di Hawks in particolare, nonché espressione massima delle sensazioni più pure di Carpenter.

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                  • Originariamente inviato da Marv Visualizza il messaggio
                    Il migliore di Carpenter è "La Cosa", che è la summa del suo cinema, r.
                    Ma per niente proprio. Se pure fosse la summa del SUO cinema non è per niente detto che sia anche il suo migliore (come in effetti non è).
                    [img width=420 height=160]http://i54.tinypic.com/23r77m9.jpg[/img]

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                    • Originariamente inviato da Beecher Visualizza il messaggio
                      Ma siete usciti dallo stesso fan club? No perché effetti speciali a parte, La Cosa a Il Seme Della Follia gli lustra le scarpe, nel complesso.
                      Certo che fare apparizioni sparute per scrivere frasi-sentenza inappellabili non è che sia proprio il massimo, eh...


                      Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
                      sono d'accordo, come già dissi tempo fa reputo Il seme della follia il miglior film di Carpenter, perchè più visionario, surreale e disturbante dal punto di vista psicologico. E' un Carpenter che gioca a fare Cronenberg asd.
                      Ecco, ma Carpenter non è Cronenberg.


                      Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
                      Si perde nel finale un po' pasticcione ma resta un ottimo film di genere
                      Un po' pasticcione? Sei stato fin troppo tenero...


                      Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
                      Però, in un film horror claustrofobico, ambientato in un ambiente ristretto, devi puntare maggiormente sulle dinamiche psicologiche interne al gruppo ed alle atmosfere (Alien ha fatto scuola in tal senso) che all'effettaccio truce. :seseh:
                      L'effettaccio truce è ben fotografato e disturbante, ben più del Seme, che a tratti sembra una parodia. E ti dirò, ho rivisto proprio in questa settimana sia La cosa che Alien, e a livello di tensione e di dinamiche tra personaggi se la giocano, siamo lì eh. Alien ha dalla sua il fatto di essere molto più raffinato da un punto di vista cinematografico: regia, fotografia e montaggio di gran classe. Poi certo, se Scott toglieva il gatto magari c'era un po' di tensione in più.


                      Originariamente inviato da Marv Visualizza il messaggio
                      Il migliore di Carpenter è "La Cosa", che è la summa del suo cinema, fatto di azione, personaggi taglienti, un grande sguardo al passato e al cinema di Hawks in particolare, nonché espressione massima delle sensazioni più pure di Carpenter.
                      Esatto, concordo.

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                      • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                        Certo che fare apparizioni sparute per scrivere frasi-sentenza inappellabili non è che sia proprio il massimo, eh...
                        Che senso ha questa tua uscita? Vabbè...
                        [img width=420 height=160]http://i54.tinypic.com/23r77m9.jpg[/img]

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                        • In realtà doveva esserci una emoticon, non voleva essere nulla di più di una battuta peccato che l'emoticon non ci sia ^^'

                          Dopo di che, che tu sia una persona notoriamente trattenuta nello scrivere, è cosa risaputa xD

                          Sulla questione dell'insindacabilità. Non è che stiamo confrontando Quarto potere a Transformers, siamo confrontando due film di Carpenter, e francamente non mi pare che ci sia un abisso tra i due film. Anche perché quelli che tu potresti ritenere come punti positivi, magari non sono oggettivamente tali, e possono essere discutibili. Dopo di che, in realtà io non ho la più pallida idea di come la pensi, perché non lo scrivi.

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                          • AURORA (Sunrise) 1927 di F.W. Murnau

                            Dopo essere stato sedotto da una femme fatale di città, un campagnolo decide di annegare la moglie, in modo da sbarazzarsene, ma sul più bello, non ne è in grado. Arrivati in città, i due si riconciliano e trascorrono momenti sereni e allegri che rievocano una seconda luna di miele. Sul tragitto di ritorno, vengono colti da una burrasca, e la moglie risulta dispersa. Viene poi tratta in salvo da un pescatore, e infine l'Uomo e la Donna si dichiarano amore con il sorgere del sole.
                            Primo film di Murnau in terra americana, e il risultato è strepitoso: un film espressionista tedesco girato a Hollywood. La prima parte del film è puro noir, a tratti terrificante, paradossalmente in qualche frangente anche più di Nosferatu. Il corpo centrale del film invece si caratterizza per un cambio netto di tono, da commedia tipicamente hollywoodiana mentre il finale apparentemente tragico si risolve con un happy ending ancora nel classico stile americano. La fotografia è sublime, come il montaggio calibrato alla perfezione, mentre si trovano pochissime didascalie per essere un film muto: effettivamente la potenza delle immagini parla benissimo da sè. La sequenza dove il marito viene "abbracciato" dallo spirito maligno dell'amante è tanto visionaria quanto stupefacente.
                            Insomma, la visionarietà di Murnau al servizio di una storia di riconciliazione "universale" in un film che mescola la ricerca espressionistica dell'immagine controllata dallo stile tipicamente tedesco con la drammaturgia melodrammatica tipicamente hollywoodiana. Vinse tre Academy, tra cui miglior film, alla prima cerimonia degli Oscar.
                            La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                            • IL DORMIGLIONE

                              Con questo film Allen si riconferma un genio supremo. Divertentissimo e innovativo. E il duo Keaton-Allen rimane imbattibile.

                              EASY A

                              (Ri)visto e rigradito decisamente. Rimane la più bella commedia del 2010 a mio avviso. Intelligente, mai banale, e freschissima. Consiglio vivamente la visione in lingua originale, decisamente più brillante ma anche per notare meglio l'eccezzionale interpretazione di Emma Stone.

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                              • La Cosa di Carpenter punta a suscitare sensazioni completamente opposte a quelle di Alien.
                                Da una parte abbiamo un essere che si nasconde in mezzo ai personaggi ed è a tutti gli effetti uno di loro creando un sospetto continuo e la certezza che anche il più vecchio compagno potrebbe essere la minaccia, dall'altra abbiamo un essere che si nasconde intorno ai personaggi con la sensazione di un pericolo incombente ed esterno.
                                Da una parte abbiamo il senso di claustrofobia dato dagli spazi angusti di una navicella all'interno del vuoto, dall'altra abbiamo un senso di isolamento dato da spazi infiniti e privi di civiltà.

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