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In arrivo il dvd di "My Beautiful Laundrette", regia S.Frears (GB 1985)
Gli Utenti meno giovani forse ricorderanno la recensione dell'epoca di "Ciak si gira"
in cui il redattore V.Guslandi esprimeva il suo privatissimo disagio per una scena di intimità gay.
Altri tempi (?).
Piace qui rimarcare come Hanif Kureishi nel prosieguo della carriera di romanziere-sceneggiatore abbia quasi imposto un sotto-filone narrativo, che vuole il proletario inglese fare sesso _per dirla alla Verdone_ strano, con l'aggiunta di velleità artistoidi.
Schema esportato ("Cosa voglio di più" di Soldini) e declinato (il già citato "Fish Tank")variamente...:biggrin:"...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"
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Originariamente inviato da Slask Visualizza il messaggioma l'impressione che ci siamo fatti del film finora non era di qualcosa di "folle e divertente" :uhhm:
"Il cinema è un arte soggettiva, quanto la musica, belli i 5 alti bello sentire pareri discordanti ai propri, ma alla fine sono io, uno schermo e tutto quello che ci passa di mezzo."
"Le barbarie sono lo stato naturale dell'umanità, la civiltà è solo un capriccio dell'evoluzione e delle circostanze". cit.
~FREE BIRD~
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Originariamente inviato da henry angel Visualizza il messaggioIn arrivo il dvd di "My Beautiful Laundrette", regia S.Frears (GB 1985)
Gli Utenti meno giovani forse ricorderanno la recensione dell'epoca di "Ciak si gira"
in cui il redattore V.Guslandi esprimeva il suo privatissimo disagio per una scena di intimità gay.
Altri tempi (?).
Il film è stato trasmesso in tv di recente (due/tre settimane fa, massimo un mese) dopo le 23, e quella scena era tagliata. Suppongo fosse una vecchia copia del film, magari censurata in "altri tempi", vista l'orribile qualità video/audio, ma non riterrei questa una scusante credibile, bensì inflazionata... quantomeno.
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Lunedì 12 Settembre
Crazy Stupid Love
7
Crazy Stupid Love riesce ad infondere un'importante lezione, ovvero che per fare una buona commedia romantica, bastano due semplici cose: una buona sceneggiatura e un buon cast (anche se in questo caso, di livello più che eccelso).
Il risultato è una pellicola semplice semplice, che diverte, emoziona e sorprende.
Perchè, innanzitutto, è scritta bene. E' vero, tocca i vari clichè del genere, ma più che altro li sfiora, poichè il più delle volte riesce nel difficile intento di essere poco prevedibile, sia nelle battute dei personaggi, che negli eventi in sè.
E dove riesce meglio, a mio avviso, è proprio nei momenti più importanti nella trama, nei colpi di scena, che a posteriori non dovrebbero risultare nulla di nuova, ma che, durante la visione, vengono proposti in una maniera a dir poco efficace, come una buona commedia degli equivoci richiede.
C'è l'ascesa e il declino del protagonista, c'è il consueto trionfo dell'amore finale, eppure intrattiene e diverte.
Insomma, non sarà 500 days of Summer, che sì offriva ben altri spunti e chiavi di lettura, ma non è neanche Appuntamento con l'amore, che sì, invece, toccava tutti gli inossidabili clichè senza alcuna deviazione.
Il tutto, retto da un cast che è un mix tra mostri sacri e giovani promesse. E, in questo caso, il paragone con l'ultimo film preso in questione, si fa a dir poco impietoso. Perchè se lì i vari Foxx o Garner sembravano tutti fuori parte e poco convinti, qui perfino Marisa Tomei, che appare sì e no 10 minuti, riesce ad essere straordinaria, lasciando un segno inderogabile nella pellicola.
Sono il duo Carrell & Moore, i protagonisti, a reggere il film, che hanno i personaggi più tradizionali, interpretati con sicurezza ed incisività tipica dei veterani.
A Gosling e Stone, invece, toccano sia le scene di coppia, sia le singole battute, migliori. I loro personaggi sono i più divertenti ed i più simpatici, interpretati in maniera altrettanto dinamica e irriverente. E se il primo, ormai, è più di una certezza (sembrano passati secoli da Young Hercules!), la seconda non fa che confermare di essere l'attrice di punta della nuova generazione, possedendo una tale espressività tanto unica quanto naturale.fedele seguace del team Apatow
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Originariamente inviato da ericrap Visualizza il messaggio‘Giocattolone che ogni tanto s’inceppa. Ma proprio De palma ci ha insegnato a non prenderlo sul serio’ (Grazzini, Corriere della Sera [cf. Wikipedia])… ecco questo (genuinamente bambino) non prendersi troppo sul serio mi sa che è proprio uno dei motivi per cui ho un debole per De Palma… che poi questo carattere ludico lo puoi vedere come indice di modernità (modernità… anni ’80, ma comunque forza propulsiva del suo Cinema), di un primo iniziare ad andare oltre gli schemi classici d’un tempo, di un riprendere il vecchio (e vecchissimo [Griffith]) e iniziare a ‘giocarci’ un po’, omaggiandolo con uno stile unico che sfrutta espressivamente (parlare di meri virtuosismi sarebbe blasfemia nel suo caso) ogni stratagemma cinematografico (piani sequenza, ralenty, zoom, split screen, musiche… fino ad arrivare allo you tube dell’ultimo ‘Redacted’)..
Oggi come oggi, se mi viene voglia di gustare un film che faccia del virtuosismo registico una delle sue principali peculiarità, preferisco qualsiasi film di uno come Ophuls... a De Palma.La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.
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Originariamente inviato da Variabile Ind.a me machete non mi ha fatto impazzire ma confrontato a questa roba...comunque bastava mettere alla regia qualcuno con un minimo di personalità e inventiva e ci sarebbe stato un netto miglioramento.Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.
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NOIR METROPOLITANO?!?!?
caro mio hai preso un granchio gigante giapponese...io parlo di drive angry con cage NON di drive di refn con gosling.
"Il cinema è un arte soggettiva, quanto la musica, belli i 5 alti bello sentire pareri discordanti ai propri, ma alla fine sono io, uno schermo e tutto quello che ci passa di mezzo."
"Le barbarie sono lo stato naturale dell'umanità, la civiltà è solo un capriccio dell'evoluzione e delle circostanze". cit.
~FREE BIRD~
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Originariamente inviato da SilenteLunedì 12 Settembre
Crazy Stupid Love
7
Crazy Stupid Love riesce ad infondere un'importante lezione, ovvero che per fare una buona commedia romantica, bastano due semplici cose: una buona sceneggiatura e un buon cast (anche se in questo caso, di livello più che eccelso).
Il risultato è una pellicola semplice semplice, che diverte, emoziona e sorprende.
Perchè, innanzitutto, è scritta bene. E' vero, tocca i vari clichè del genere, ma più che altro li sfiora, poichè il più delle volte riesce nel difficile intento di essere poco prevedibile, sia nelle battute dei personaggi, che negli eventi in sè.
E dove riesce meglio, a mio avviso, è proprio nei momenti più importanti nella trama, nei colpi di scena, che a posteriori non dovrebbero risultare nulla di nuova, ma che, durante la visione, vengono proposti in una maniera a dir poco efficace, come una buona commedia degli equivoci richiede.
C'è l'ascesa e il declino del protagonista, c'è il consueto trionfo dell'amore finale, eppure intrattiene e diverte.
Insomma, non sarà 500 days of Summer, che sì offriva ben altri spunti e chiavi di lettura, ma non è neanche Appuntamento con l'amore, che sì, invece, toccava tutti gli inossidabili clichè senza alcuna deviazione.
Il tutto, retto da un cast che è un mix tra mostri sacri e giovani promesse. E, in questo caso, il paragone con l'ultimo film preso in questione, si fa a dir poco impietoso. Perchè se lì i vari Foxx o Garner sembravano tutti fuori parte e poco convinti, qui perfino Marisa Tomei, che appare sì e no 10 minuti, riesce ad essere straordinaria, lasciando un segno inderogabile nella pellicola.
Sono il duo Carrell & Moore, i protagonisti, a reggere il film, che hanno i personaggi più tradizionali, interpretati con sicurezza ed incisività tipica dei veterani.
A Gosling e Stone, invece, toccano sia le scene di coppia, sia le singole battute, migliori. I loro personaggi sono i più divertenti ed i più simpatici, interpretati in maniera altrettanto dinamica e irriverente. E se il primo, ormai, è più di una certezza (sembrano passati secoli da Young Hercules!), la seconda non fa che confermare di essere l'attrice di punta della nuova generazione, possedendo una tale espressività tanto unica quanto naturale.
Venerdì comunque andrò a vederlo al cinema, e spero che con il doppiaggio non perda.
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A volersi sbizzarrire su significati viscerali di "Blow Out", si potrebbe considerare il finale, con la reazione di Jack, non emotiva ma premeditata. Lui aveva già perso un testimone ed amico a causa della sua involontaria "negligenza" (la pila surriscaldata...) e viene scornato una uguale seconda volta, cercata e voluta per riabilitarsi.
Sarebbe ben troppo cinico a dare le urla strazianti di una vittima per sonorizzare un filmetto ad uso di un pubblico dalla bocca buona, che poi è anche il target del delirante complottista-assassino, che lo contende anche al giornalista d'assalto.
Dal sottobosco pop ai massimi sistemi.
La domanda è (sempre) "perchè", ed è GRIDATA a DIO!
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a Melanconico: prendo atto della tua risposta e ti ringrazio.
Confermo l'aneddoto ma mi sta venendo il dubbio che sia riferibile a Stefano Lusardi. Scusa, ho pure io una memoria "d'epoca.:lingua:"...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"
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Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggioQuella definizione mi fulminò quando la lessi anni fa, quando ero molto preso con De Palma e il suo Cinema. Fu come una bomba che mi esplose nel cervello: dopo aver amato all'inverosimile tutto ciò che ruotava ALL'ESTERNO dei suoi films... le ossessioni, la violenza esplicita, i voyerismi, i virtuosismi estetici, un certo gusto per il torbido e il malsano, il criminale, dove tutto era così affascinante, mi sono, per così dire, svegliato e oggi mi rendo conto che ogni nuovo film di De Palma che vedo o rivedo mi lascia un vuoto interiore veramente notevole. Quella descrizione trovo che sia perfetta, non solo perchè corretta e traslabile in parte a tutto il suo modo di fare cinema, ma anche perchè mi aiutò a comprendere esattamente quello che non avevo colto a causa dell'estasi estetica ed epidermica che mi provocava la visione di molti suoi film, e che ora trovo chiara. Fondamentalmente, oggi, questa dimensione e approccio non lo considero abbastanza per soddisfarmi a pieno, e i suoi film per me rimangono vissuti in un'ottica di mero divertissment, certamente piacevole, ma non viscerale come un tempo.
Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggioOggi come oggi, se mi viene voglia di gustare un film che faccia del virtuosismo registico una delle sue principali peculiarità, preferisco qualsiasi film di uno come Ophuls... a De Palma.
[FONT=Tahoma][FONT=Verdana]Intanto però, già che hai appena visto ‘Blow out’… ti consiglio vivamente di passare al suo ‘sequel’: un vero cinefilo intenditore i film della filmografia di De Palma se li rivede sempre a coppie, manco fossero una serie di Torri Gemelle… e solo dopo eventualmente si decide a ‘demolirli’… Dio non voglia ovviamente, però in questo caso ho (cine-realistici) oscuri presagi, che già mi hai mezzo ‘demolito’ Blow out…
Originariamente inviato da henry angel Visualizza il messaggiourlando contro il cielo
A volersi sbizzarrire su significati viscerali di "Blow Out", si potrebbe considerare il finale, con la reazione di Jack, non emotiva ma premeditata. Lui aveva già perso un testimone ed amico a causa della sua involontaria "negligenza" (la pila surriscaldata...) e viene scornato una uguale seconda volta, cercata e voluta per riabilitarsi.
Sarebbe ben troppo cinico a dare le urla strazianti di una vittima per sonorizzare un filmetto ad uso di un pubblico dalla bocca buona, che poi è anche il target del delirante complottista-assassino, che lo contende anche al giornalista d'assalto.
Dal sottobosco pop ai massimi sistemi.
La domanda è (sempre) "perchè", ed è GRIDATA a DIO!
[FONT=Tahoma][FONT=Verdana]…indovinate indovinello…
[FONT=Tahoma][FONT=Verdana]p.s.: anche ‘lo specchio della realtà’ era un titolo molto stimolante (in chiave ‘cinetoy historica’)…"E' la vita mia: mille occhi, una foresta, una giostra di periferia"
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Mercoledì 14 Settembre
Super 8
[FONT=Calibri]Tra enormi alieni aracnidi, navicelle spaziali e l'immancabile mistero da serial tv, sono ormai ben note le preferenze e le fonti ispiratrici di JJ Abrams e, dopo aver reso omaggio a LucRas stuprando l'essenza di Star Trek, con uno stile finalmente adatto al grande schermo, il suo nuovo giocattolino dall'aria anni '80, tesse chiaramente le lodi al Cinema di Spielberg, rivelandosi in definitiva, senza inutili pretese, un buon esempio d'intrattenimento per famiglie.
[FONT=Calibri]
[FONT=Times New Roman]Voto: 6,5
"Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."
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Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggioMercoledì 14 Settembre
Super 8
[FONT=Calibri]Tra enormi alieni aracnidi, navicelle spaziali e l'immancabile mistero da serial tv, sono ormai ben note le preferenze e le fonti ispiratrici di JJ Abrams e, dopo aver reso omaggio a LucRas stuprando l'essenza di Star Trek, con uno stile finalmente adatto al grande schermo, il suo nuovo giocattolino dall'aria anni '80, tesse chiaramente le lodi al Cinema di Spielberg, rivelandosi in definitiva, senza inutili pretese, un buon esempio d'intrattenimento per famiglie.
[FONT=Calibri]
[FONT=Times New Roman]Voto: 6,5Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.
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