rivisto tempo fa " i laureati".
incredibile come già al primo film, Pieraccioni dimostri di non avere nulla da dire nel panorama della commedia italiana.
Difficile criticare il film senza l'astio per quanto ci proporrà in futuro il toscano, ma andiamo con ordine.
innanzitutto utilizza due frasi senza utilizzarne la fonte: una viene dal giovane holden (dove vanno le papere d'inverno) e l'altra la copia niente meno che da flaiano (i giorni inportanti nella vita sono 2 o 3....) senza specificarne la fonte, in modo che il pubblico meno scafato possa prenderla per farina del suo sacco. Per il reto quando cerca di filosoffeggiare a modo suo si inventa metafore banalissime ( i parenti sono come le lucciole) che andrebbero benissimo se fossero dette come degli aforismi lampo, con la secchezza di una battuta in mezzo a un discorso....invece il pieraccioni attore le dilata...si prende i suoi tempi come se stesse recitando "mattino" di Ungaretti, costellandola di intuili pause.
i personaggi più riusciti sono quello di tognazzi(a cui viene affidato il personaggio più cattivo) e ceccherini (che spesso salva con la sua faccia qualche scena). Solo che nel 95 woody allen con l'idea del tizio innamorato della cognata ci aveva gia fatto 3 film e difficilmente un toscanaccio come leonardo potrebbe ignorare che la figura del comico fallito che incolpa il pubblico era stata portata avanti da benvenuti in era una notte buia e tempestosa. Certo, difficile trovare personaggi davvero originali, ma ci si potrebbe limitare ad aggiornare ai tempi moderni certe figure classiche. Il personaggio di leonardo è invece vuoto. sappiamo come caratteristica principale soltanto che è divorziato ma pare dover fare solo da collante con la love story alle sfilacciature delle altre story line. Peggio ancora il personaggio del metronotte che una sua toryline davvero non ce l'ha. Molte scne sembrano anzi dei riempitivi per siparietti comici di dubbia riuscita ( il funerale della nonna ad esempio.....a livello di storia non serve a nulla, pare giusto per la gag dei parenti appiccicosi.....)
unica scena veramente riuscita: il modo con cui ceccherini brucia l'occasione di una vita (e volendo, anceh quella con cui assue l'aspirina).
incredibile come già al primo film, Pieraccioni dimostri di non avere nulla da dire nel panorama della commedia italiana.
Difficile criticare il film senza l'astio per quanto ci proporrà in futuro il toscano, ma andiamo con ordine.
innanzitutto utilizza due frasi senza utilizzarne la fonte: una viene dal giovane holden (dove vanno le papere d'inverno) e l'altra la copia niente meno che da flaiano (i giorni inportanti nella vita sono 2 o 3....) senza specificarne la fonte, in modo che il pubblico meno scafato possa prenderla per farina del suo sacco. Per il reto quando cerca di filosoffeggiare a modo suo si inventa metafore banalissime ( i parenti sono come le lucciole) che andrebbero benissimo se fossero dette come degli aforismi lampo, con la secchezza di una battuta in mezzo a un discorso....invece il pieraccioni attore le dilata...si prende i suoi tempi come se stesse recitando "mattino" di Ungaretti, costellandola di intuili pause.
i personaggi più riusciti sono quello di tognazzi(a cui viene affidato il personaggio più cattivo) e ceccherini (che spesso salva con la sua faccia qualche scena). Solo che nel 95 woody allen con l'idea del tizio innamorato della cognata ci aveva gia fatto 3 film e difficilmente un toscanaccio come leonardo potrebbe ignorare che la figura del comico fallito che incolpa il pubblico era stata portata avanti da benvenuti in era una notte buia e tempestosa. Certo, difficile trovare personaggi davvero originali, ma ci si potrebbe limitare ad aggiornare ai tempi moderni certe figure classiche. Il personaggio di leonardo è invece vuoto. sappiamo come caratteristica principale soltanto che è divorziato ma pare dover fare solo da collante con la love story alle sfilacciature delle altre story line. Peggio ancora il personaggio del metronotte che una sua toryline davvero non ce l'ha. Molte scne sembrano anzi dei riempitivi per siparietti comici di dubbia riuscita ( il funerale della nonna ad esempio.....a livello di storia non serve a nulla, pare giusto per la gag dei parenti appiccicosi.....)
unica scena veramente riuscita: il modo con cui ceccherini brucia l'occasione di una vita (e volendo, anceh quella con cui assue l'aspirina).
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