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  • La Talpa... parliamone... o meglio, limitiamoci ad annuire.
    Io e lo spionaggio non andiamo d'accordo, poi con un film complesso come questo divento proprio lento di comprendonio.
    Per parafrasare: non c'ho capito una s**a.

    Sono l'unico??

    A parte ciò, che dire, film molto elegante con un fantastico cast; Oldman offre una prova misurata, controllatissima. Il suo è un gran personaggio, ma tra lui, Fassbender, Gosling e DiCaprio avrei candidato prima uno di questi tre. Poco male.
    Molto bella la colonna sonora, mi ha ricordato quella di The Ghost Writer.

    Dovrei rivederlo (o magari semplicemente leggermi la trama) per esprimere meglio un parere... qualcun altro che l'ha visto?

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    • Se vai qualche pagina indietro trovi il mio commento, tranquilllo, anch'io non ci ho capito un ca**o, sono passate due/tre settimane e l'ho quasi rimosso del tutto dalla mente...però prima o poi lo riguarderò, magari leggendomi trama e tutti gli spoiler possibili, che poi appunto all'interno di un film simile non sono tali perchè niente t'intriga o ti sorprende.
      Comunque ho appena finito di vedere:

      Uomini che odiano le donne di David Fincher

      Non ho letto i romanzi, nè visti i film svedesi, nè mai provato interesse, questo l'ho visto solo per un certo nome alla regia e comunque non l'avrei mai visto al cinema.
      Per essere un film di due ore e mezza fila abbastanza liscio, l'unica cosa è che c'è una sottotrama che non ho ben capito quanto sia legata alla trama principale e dà la sensazione di minutaggio aggiuntivo.
      La storia, che non conoscevo, mi ha ricordato molti gialli anni '70, anche alcuni sviluppi sono prevedibili o perlomeno non destano scalpore. La cosa più interessante è vedere come si inseguono fino a poi incrociarsi le storie di Mikael e Lisbeth.
      Per la recitazione la Mara se la cava in effetti molto bene, anche se in alcuni primi piani mantiene uno sguardo troppo pulito rispetto a quello che è il suo personaggio, Craig mi è parso totalmente asettico, ma non ho mai visto suoi film, non so quindi se è il suo modo di recitare o se era il personaggio che lo richiedeva.
      Parlando della cosa più interessante del film, cioè del suo regista, sono d'accordo con la recensione in home, Fincher dà il suo meglio nelle scene più slegate dalla trama principale, anche un gran montaggio e la fotografia fanno il loro.
      A mio parere il film ha anche il difetto di partire bene e rimanere interessante per un'ora e mezza per poi pian piano crollare ed arrivare a una conclusione mediocre.

      Gli darei un 6 tendente al 6,5; meglio di Benjamin Button ma neanche di tanto.

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      • Venerdì 27 Gennaio
        Mission: Impossible - Ghost Protocol

        La vera missione impossibile è rendere credibile un plot che non sta in piedi nemmeno 30 secondi. Bird ha il pregio di aver capito che non bisogna farsi a tutti i costi prendere sul serio, ma già al giro di boa cala le carte “migliori”, il resto è la fiera dell'eccesso, dove Cruise a ogni "legnata" si rialzerà sempre, ma lo spettatore difficilmente si desterà dalla noia...

        Voto: 4


        "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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        • Venerdì 27 gennaio 2012.

          Corvo Rosso non avrai il mio scalpo .

          Visto sul canale Italia 7 Gold ,film interessante con un Robert Redford in un ruolo insolito,chi altri lo ha visto oltre me ?

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          • Originariamente inviato da Edo.Raven Visualizza il messaggio
            La Talpa... parliamone... o meglio, limitiamoci ad annuire.

            Sono l'unico??
            A parte ciò, che dire, film molto elegante con un fantastico cast; Oldman offre una prova misurata, controllatissima. Il suo è un gran personaggio, ma tra lui, Fassbender, Gosling e DiCaprio avrei candidato prima uno di questi tre. Poco male.
            Molto bella la colonna sonora, mi ha ricordato quella di The Ghost Writer.

            Dovrei rivederlo (o magari semplicemente leggermi la trama) per esprimere meglio un parere... qualcun altro che l'ha visto?
            Anche io ho scritto il mio parere qualche pagina fa.
            Ed anche io non ho capito molte cose (e dovrei rivederlo), ma lo trovato un film straordinario. Raffinato è in grado di raccontare attraverso gesti, atmosfere.

            Letterboxd

            Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

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            • Originariamente inviato da Marv Visualizza il messaggio
              Mah... anche solo per il fatto che qualcuno lo paragonava a True Grit dei Coen... e comunque non mi aspettavo uno scempio simile.
              A questo punto, vedendo che gli sceneggiatori sono gli stessi di Transformers, o almeno credo, mi vengono in mente due pensieri:
              1) Che siano veramente impediti e non SAPPIANO scrivere qualcosa di decente, che questo sia il loro standard e che soprattutto credano che sia un buono standard, e la cosa sarebbe scandalosa.
              2) Che sono consapevoli di scrivere spazzatura, non curandosi di trovare nemmeno la minima giustificazione al più piccolo dei problemi e che ad Hollywood nonostante questo li fanno lavorare e li strapagano. Ed è altrettanto scandaloso.
              In entrambi i casi l'unica consolazione è la tranvata al botteghino che hanno preso in questo caso.
              come sottolineava SE7EN, lo script di Cowboys & Aliens è frutto di tante persone...
              ...ma il discorso di Marv su Orci e Kurtzmann lo straquoto, a prescindere da questo film :lol:
              Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.

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              • come sottolineava SE7EN, lo script di Cowboys & Aliens è frutto di tante persone...
                E ciò ci riconcilia col mondo e con il mondo del cinema commerciale...

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                • Sicuramente a quello della peggior specie, ma non è comunque una costante.

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                  • ma spendere 163mln per un prodotto del genere è pura follia...che poi di cgi non ce ne è moltissima e non costa più cifre assurde,n'dò gli hanno spessi tutti sti soldi...?

                    "Il cinema è un arte soggettiva, quanto la musica, belli i 5 alti bello sentire pareri discordanti ai propri, ma alla fine sono io, uno schermo e tutto quello che ci passa di mezzo."

                    "Le barbarie sono lo stato naturale dell'umanità, la civiltà è solo un capriccio dell'evoluzione e delle circostanze". cit.


                    ~FREE BIRD~

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                    • Harrison Ford, Daniel Craig e il catering di Jon Favreau

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                      • sicuramente hanno preso parecchio...ma mi sembra ancora alto il budget rispetto a quello che si vede...

                        "Il cinema è un arte soggettiva, quanto la musica, belli i 5 alti bello sentire pareri discordanti ai propri, ma alla fine sono io, uno schermo e tutto quello che ci passa di mezzo."

                        "Le barbarie sono lo stato naturale dell'umanità, la civiltà è solo un capriccio dell'evoluzione e delle circostanze". cit.


                        ~FREE BIRD~

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                        • Shame
                          A parte gli straordinari attori protagonisti, devo devo dire che il film mi ha impressionato positivamente nella sua sconcertante oscenità, perché riesce a trasmettere il senso di dolore e di desolazione interiore del protagonista. I motivi di questo dolore non sono estrinsecati, ma per la mia interpretazione derivano da un'attrazione incestuosa repressa.
                          Finora il migliore film del 2011/2012 insieme a Drive

                          voto:8,5
                          Sono un presidente in erba ma me ne fotto della maria perché io lotto per la mia legalizzazioneLegalize, legalize the premier. Legalize, legalize the premier. Sensimilla e ganja no ma il mio seme spargerò. Io mi legalize

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                          • Originariamente inviato da Edo.Raven Visualizza il messaggio
                            La Talpa... parliamone... o meglio, limitiamoci ad annuire.
                            Io e lo spionaggio non andiamo d'accordo, poi con un film complesso come questo divento proprio lento di comprendonio.
                            Per parafrasare: non c'ho capito una s**a.

                            Sono l'unico??

                            A parte ciò, che dire, film molto elegante con un fantastico cast; Oldman offre una prova misurata, controllatissima. Il suo è un gran personaggio, ma tra lui, Fassbender, Gosling e DiCaprio avrei candidato prima uno di questi tre. Poco male.
                            Molto bella la colonna sonora, mi ha ricordato quella di The Ghost Writer.

                            Dovrei rivederlo (o magari semplicemente leggermi la trama) per esprimere meglio un parere... qualcun altro che l'ha visto?
                            idem... film troppo impegnativo che va guardato in condizioni "psicofisiche" perfette. Fortuna che alla fine gli dice "sei la talpa" se no manco quello capivo. Il bello è che c'è dell'altro...

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                            • Richiede senza dubbio una certa attenzione, ma se si è disposti a concedergliela, dà anche delle belle soddisfazioni.
                              In fin dei conti è "complicato", ma non è neanche un Grande sonno...
                              Ne avevo scritto questo:

                              Originariamente inviato da Socio Visualizza il messaggio
                              La talpa di Tomas Alfredon
                              Mister Smiley è una spia a un passo del pensionamento, incaricato di scoprire chi, all'interno dei servizi segreti di Sua Maestà, sia una talpa sovietica. Si può ridurre in questo modo all'osso il canovaccio di Tinker Tailor Soldier Spy (titolo originale ben più affascinante, ma che vede per una volta incolpevoli gli scellerati titolisti italiani che si sono limitati a riproporre il titolo col quale fu tradotto il libro), film che richiede una certa attenzione per seguire bene le varie vicende proposte. La sceneggiatura infatti mette alla prova lo spettatore: non imbroglia lo spettatore con buchi o voragini clamorose, ma mescola le carte quel tanto che basta per dire: "Io una storia posso benissimo raccontartela, ma tu devi pendere dalle mie labbra per le prossime due ore". Non proprio tutto fila liscio, ci sono dei momenti in cui lo smarrimento pare essere più causato dalle limitazione di chi scrive nel gestire il materiale di partenza piuttosto di chi guarda nel prestare la giusta attenzione, ma nel giudizio finale non si può non riconoscere il gran lavoro che è stato fatto. Accettato questo gioco, al resto ci pensa Alfredson. Una splendida regia fatta di movimenti lenti e morbidi, avvicinamenti sui personaggi capaci di creare tensione e oppressioen dal nulla, senza mai cedere alla tentazione di prodigarsi in virtuosismi fini a sé stessi. E non solo, lo svedese è capace di spremere i suoi attori e ottenere grandi interpretazioni, facendo fruttare quello che già sulla carta era un gran cast e ottenendo performance che vanno dall'ottimo al buono in modo trasversale, sia che si tratti di attori navigati (su tutti un pacatissimo Oldman, e poi ad esempio Hurt e Strong), sia che si parli di giovani promesse (Cumberbatch e Hardy, pur con un'improbabile parrucca -o almeno spero per lui lo fosse-).
                              Per lunghi tratti dunque, complice il duo regista-direttore della fotografia (no, non sono nati i nuovi Bergman-Nykvist, ma, anche alla luce del confronto con Lasciami entrare, opera precedente e a mio parere inferiore a questo film, i risultati che possono produrre Alfredson e Van Hoytema sono senza dubbio da tenere d'occhio) è capace inoltre di raccontare un film non solo sugli anni '70, ma che sembra quasi uscito da quegli stessi anni '70 che racconta, con una capacità di cogliere lo spirito di un periodo storico e di rappresentarlo sullo schermo, anche da un punto di vista visivo, decisamente non comune.

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                              • The Butterfly Effect di [FONT=arial]Eric Bress
                                Mi aspettavo qualcosa di meno. Lo immaginavo come un film più complesso e con una fantascienza più concreta.. Mentre è risultato un prodotto molto alla Donnie Darko, con quel pizzico di surreale per descrivere, in realtà, una storia più cruda e reale di quanto si possa immaginare. Affascinante per i salti temporali, studiati abbastanza bene, e per un finale niente male, pecca a mio avviso di una recitazione soltanto sufficiente e da una buona idea di fondo non sfruttata al meglio.

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