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  • Originariamente inviato da outis81
    I vitelloni, di Federico Fellini

    Ritratto agrodolce di un gruppo di bamboccioni adulti che non sanno cosa fare della loro vita e non riescono ad assumersi le proprie responsabilità.

    Film molto bello, con una regia ancora misurata, che riesce a delineare molto bene e chiaramente le dinamiche. Anche se il festeggiamento del Carnevale anticipa le caratteristiche tipiche del regista nei film più maturi.
    faccio un breve commento anch'io visto che si tratta di Fellini asd

    I vitelloni (1953) fu presentato a Venezia l’anno dopo il flop de Lo sceicco bianco, riscuotendo, stavolta, un'attenzione molto maggiore. Anch’esso atipico e spiazzante per l’epoca, il film superò le iniziali perplessità, imponendosi come l’opera di un autore importante ed originale e un nuovo modello di cinema intimistico ed autobiografico, capace per virtù stilistiche, sincerità di ispirazione ed universalità dei contenuti, di imporsi e farsi capire dal pubblico di tutto il mondo, nonostante la forte connotazione italiana della vicenda (questa caratteristica, comune alle opere successive, farà di Fellini l’autore nazionale più apprezzato ed amato all’estero). La storia dei cinque amici, giovani fannulloni di provincia, la cui vita trascorre tra scherzi goliardici e inutili speranze, ha influenzato numerosissime pellicole in diversi paesi, come Calle Mayor in Spagna (1955, di J.A. Bardem), Giovani mariti in Italia (1958, di Bolognini), e, in America, Mean Streets (1972, di Scorsese), American Graffiti (1973, di George Lucas) e All American Boys (1979, di Yates), solo per citare le più importanti.
    E’ la pellicola nella quale emergono numerosi temi ricorrenti (di ispirazione prevalentemente autobiografica) nella filmografia di Fellini, come la poetica della memoria, l’influenza del contesto familiare e dell’educazione cattolica, la monotonia e la ristrettezza culturale della vita di provincia, la smania di evasione e le aspirazioni frustrate. Molti di questi temi saranno poi ripresi (e rielaborati) da un Fellini più maturo in Amarcord ma in chiave lirico fantastica e totalmente anti-realistica.
    "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


    Votazione Registi: link

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    • Sì, l'affinità tematica (sotto alcuni aspetti, chiaro) tra I vitelloni e Amarcord è chiara, ed è stato interessante per me vedere i due film a distanza ravvicinata.

      David, come mai dici che è stato spiazzante per l'epoca? Per il soggetto o anche per lo stile?

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      • Originariamente inviato da The DARK LUKITOS Visualizza il messaggio
        ps: ho visto il film, ovviamente, col nuovo doppiaggio.. perde molto, vero?
        l'importante è che hai visto la versione "lunga", il doppiaggio è di secondaria importanza.
        Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.

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        • @outis
          Fu spiazzante perchè impose uno stile autoriale nuovo, quello di un Autore come Fellini che sarebbe divenuto a breve uno dei massimi registi della storia del Cinema. Per capire quello che intendo bisognerebbe calarsi nel contesto storico-culturale-cinematografico del tempo: il giovane Fellini, come ogni altro regista italiano di quel periodo, mosse i suoi primi passi tra neorealismo e commedia, ma nel momento di massimo fervore artistico visto che da lì a poco sarebbe iniziata la grande stagione della Commedia all'italiana con Divorzio all'italiana di Germi. In questo contesto lo stile di Fellini apparve subito nuovo, originale e spiazzante perchè si capì ben presto che il giovane regista riminese utilizzava un approccio autoriale, proponendo sempre la sua visione per descrivere situazioni comuni e quotidiane, ma sfociando poi in modelli universali. Non a caso i suoi detrattori lo hanno sempre accusato di parlare sempre e soltanto di sè e del suo mondo interiore (una sorta di egoismo e narcisismo artistico) e di non interressarsi mai al cinema di impegno sociale, politico e civile che pure andava affermandosi in quegli anni. In effetti la poetica felliniana è unica nel panorama del cinema italiano e mondiale e, per capirlo maggiormente, ti puoi vedere film di autori italiani contemporanei del periodo '50-'60 per capirlo (Visconti, De Sica, Rossellini, Antonioni, Germi, Pasolini). Un discorso più ampio ed inquadrato nel panorama sociale e culturale dell'epoca è importante per comprendere appieno la grandezza di un Autore, Fellini in questo caso.

          Spero di averti risposto
          "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


          Votazione Registi: link

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          • Caccia al ladro
            Se il film si limitasse all'espediente dello scoprire chi è il ladro sarebbe un film normale.
            Invece Hitchcock lo fa diventare qualcosa di più, un film avvincente, divertente e romantico in cui il colpo di scena finale passa quasi in secondo piano.
            Bellissima la scena del montaggio parallelo tra i fuochi d'artificio e il bacio tra Cary Grant e Grace Kelly.

            Letterboxd

            Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

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            • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
              @outis
              Fu spiazzante perchè impose uno stile autoriale nuovo, quello di un Autore come Fellini che sarebbe divenuto a breve uno dei massimi registi della storia del Cinema. Per capire quello che intendo bisognerebbe calarsi nel contesto storico-culturale-cinematografico del tempo: il giovane Fellini, come ogni altro regista italiano di quel periodo, mosse i suoi primi passi tra neorealismo e commedia, ma nel momento di massimo fervore artistico visto che da lì a poco sarebbe iniziata la grande stagione della Commedia all'italiana con Divorzio all'italiana di Germi. In questo contesto lo stile di Fellini apparve subito nuovo, originale e spiazzante perchè si capì ben presto che il giovane regista riminese utilizzava un approccio autoriale, proponendo sempre la sua visione per descrivere situazioni comuni e quotidiane, ma sfociando poi in modelli universali. Non a caso i suoi detrattori lo hanno sempre accusato di parlare sempre e soltanto di sè e del suo mondo interiore (una sorta di egoismo e narcisismo artistico) e di non interressarsi mai al cinema di impegno sociale, politico e civile che pure andava affermandosi in quegli anni. In effetti la poetica felliniana è unica nel panorama del cinema italiano e mondiale e, per capirlo maggiormente, ti puoi vedere film di autori italiani contemporanei del periodo '50-'60 per capirlo (Visconti, De Sica, Rossellini, Antonioni, Germi, Pasolini). Un discorso più ampio ed inquadrato nel panorama sociale e culturale dell'epoca è importante per comprendere appieno la grandezza di un Autore, Fellini in questo caso.

              Spero di averti risposto
              Io l'ho trovato fantastico soprattutto perchè,nonostante sia un palese esempio di cinema d'autore,è un film accessibile a tutti.
              Chiunque abbia o ha avuto una comitiva di amici può riconoscersi nello scenario indipendentemente dall'epoca e dal luogo.
              Non mancano comunque scene surreali come quella citata da outis della festa di Carnevale o ancor di più il vecchio teatrante che cerca di attirare a se Leopoldo,ho trovato molto inquietante quel momento....quasi onirico!
              La mia scena preferita rimane l'ultimo incontro tra Alberto e la sorella che se ne va per sempre...intensa,perfetta negli stacchi di macchina con un grandissimo Sordi.
              Non dimentico infine le musiche di Rota,tra il nostalgico ed il burlesco come del resto il clima complessivo del film.
              "Ore come mesi; giorni come anni. Sono entrato nell'età dell'oro. Sono stato sulla riva di un nuovo mondo."

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              • visto ieri sera Millennium, piaiciuto molto, apparte la lungaggine alla fine che fa calare il ritmo in modo vertiginoso (dopo l'escalation di rivelazioni, per intenderci) ma che allo stesso tempo lascia con l'amaro in bocca...la ragazza è davvero fenomenale, ripugnante talvolta, altre volte quasi dolce..craig fa il suo mestiere, musica pazzesca, meno virtuosismi di regia rispetto a TSN secondo me..

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                • Originariamente inviato da balisto89 Visualizza il messaggio
                  visto ieri sera Millennium, piaiciuto molto, apparte la lungaggine alla fine che fa calare il ritmo in modo vertiginoso (dopo l'escalation di rivelazioni, per intenderci) ma che allo stesso tempo lascia con l'amaro in bocca...la ragazza è davvero fenomenale, ripugnante talvolta, altre volte quasi dolce..craig fa il suo mestiere, musica pazzesca, meno virtuosismi di regia rispetto a TSN secondo me..
                  a me basterebbe anche solo la metà della qualità di quel Capolavoro chiamato TSN

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                  • Ma anche no.


                    "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                    • Onestamente non ho visto molti virtuosismi di regia in The Social Network, sarà che non lo rivedo da tempo...

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                      • Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggio
                        Onestamente non ho visto molti virtuosismi di regia in The Social Network, sarà che non lo rivedo da tempo...
                        Scherzi? Ci sono almeno un paio di scavalcamenti di campo con passaggio dal pericolo alla salvezza che sono da manuale...

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                        • mi vengono in mente alcune scene, su tutte quella del canottaggio..ecco, forse qua non ci sono momenti cosi "stilizzti", ma secondo me non sfigura minimamente davanti a TSN, anzi..l'unica pecca è il finale, perche dopo due ore col cure in gola si spegne lentamente, come una candela

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                          • Originariamente inviato da Marv Visualizza il messaggio
                            Scherzi? Ci sono almeno un paio di scavalcamenti di campo con passaggio dal pericolo alla salvezza che sono da manuale...
                            Cosa normalissima e largamente avulsa da virtuosismo.

                            Originariamente inviato da balisto89 Visualizza il messaggio
                            l'unica pecca è il finale, perche dopo due ore col cure in gola si spegne lentamente, come una candela
                            Perché è un male? Non ho ancora visto il film né letto il libro ma se si tratta di una trovata funzionale al racconto ben venga.

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                            • Cosa normalissima e largamente avulsa da virtuosismo.
                              Ma con scappellamento a destra o a sinistra?

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                              • Originariamente inviato da balisto89 Visualizza il messaggio
                                mi vengono in mente alcune scene, su tutte quella del canottaggio..ecco, forse qua non ci sono momenti cosi "stilizzti", ma secondo me non sfigura minimamente davanti a TSN, anzi..l'unica pecca è il finale, perche dopo due ore col cure in gola si spegne lentamente, come una candela
                                talaltro, quella...tra tutte le scene è quella che meno mi ha colpito, a differenza di molti, ma solo perché conoscevo la tecnica con cui è stata fatta...e ne sono stato influenzato... e con questo non voglio dire che "pecca" nella regia, anzi, ci sono virtuosismi che "mica cazzi"
                                però sinceramente lo ricordo più per la ritmica... la sceneggiatura tagliente, riuscivi tranquillamente a captarne "l'importanza" se riuscivi a comprendere quello che realmente stava accadendo...

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