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  • Aurora, di Friedrich W. Murnau

    Il primo film americano del regista è caratterizzato da un notevole senso del racconto e da un susseguirsi di scene evocative. Delizioso in molti punti ed efficace nelle scene drammatiche, è un film muto molto bello, che alterna scene emotivamente molto forti ad altre molto divertenti..

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    • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
      In Schindler's List invece è evidente come questo sia un elemento totalmente slegato rispetto al resto della pellicola: il "piagnisteo" di Schindler è una caduta di stile enorme. E pure di cattivo gusto rispetto all'ottimo equilibrio che struttura Spielberg nella porzione di film antecedente. Non crea nessun equilibrio, proprio perchè è in totale disequelibrio con il resto. E' un cedimento alla retorica sentimentale facilona e strappamutande votata semplicemente a togliere una lacrimuccia allo spettatore che ama "godere" di queste emozioni di facile presa. Non è un culmine, ma solo una fragorosa esplosione di fastidiosa retorica: un'esaltazione solo malamente superficiale di qualcosa, e che banalizza qualcosa.
      Bella definizione asd

      Sono d'accordo, "Schindler's list" è un film quasi perfetto fino al congedo di Schindler, quando ha un'enorme caduta di stile come l'hai giustamente definita te. In "Salvate il soldato Ryan" questa retorica facilona secondo me la si avverte maggiormente: gli americani tutti buoni, i tedeschi tutti cattivi; Matt Damon che con un enorme gesto di coraggio non abbandona i compagni; Tom Hanks che spara al carro armato con una pistola; la bandiera americana finale...

      Che poi sia tecnicamente eccezionale è innegabile, infatti non lo boccio mica.
      Welles non sarebbe Welles, se tutti potessero essere Welles

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      • Appena visto Le onde del destino di Lars Von Trier. Ho volutamente iniziato una sorta di cineforum dedicato al regista danese, dopo aver visto Melancholia, per scoprire un po' di più del suo modo di fare cinema, che devo dire mi ispira molta curiosità. E' curioso ad esempio notare le analogie proprio con Melancholia: la presenza di momenti della vita come il matrimonio e la morte, entrambi presenti nei due film sopracitati. Ma sopratutto è presente in entrambi una sottile linea che divide il terreno dall'ultraterreno, la possibilità o no di essere legati al vincolo di un destino già scritto, che paiono poter essere posti in duplice lettura dallo spettatore.
        Sto pian piano procurandomi tutta la sua filmografia. Non ho ancora scelto quale sarà il prossimo: consigli?


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        • Immagino The Kingdom non ti dispiacerà... nonostante si tratti di prodotto televisivo...

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          • Di Von Trier oltre a Melancholia ho visto solo Dogville, che non era niente male. Anch'io prossimamente cercherò di recuperare altro.

            @Marv, Dancer in the dark invece com'è?

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            • Dancer in the dark non è male, almeno dal mio punto di vista di non-estimatore di Von Trier.
              E' ammaliante nella sua "atipicità". Oddio, in certi momenti sembra di vedere un lunghissimo videoclip di Bjiork(che comunque non fa di certo videoclip normali), ma è anche giustificabile, visto che si tratta di un musical. Poi personalmente l'ho trovato un pochino troppo caricato sulle sfighe della protagonista per essere realmente coinvolgente a livello empatico... ma niente di grave, io un'occhiata ce la darei.

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              • Grazie!

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                • Ho già rimediato Dancer in the dark e Antichrist, ma non li ho ancora visti. Sono incuriosito per Dogville.
                  Provvederò nel procurarmi The Kingdom (la versione filmica dura 4 ore, porc...!!) e il resto della filmografia.
                  Comunque grazie dei consigli


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                  • Originariamente inviato da lt.aldo.raine.89 Visualizza il messaggio
                    The believer

                    Voto: 7,5/8
                    Bellissimo e significativo il finale con "le scale"asd

                    Uomini che odiano le donne di Niels Arden Oplev

                    Ho visto stasera per la prima volta il primo film Svedese. Non ho letto i libri ne visto il film di Fincher.
                    E' tecnicamente molto ben fatto, intrigante.
                    Tuttavia l'interesse scaturisce proprio dal meccanismo della storia e delle indagini, mentre non c'è quasi coinvolgimento o attenzione dal punto di vista dei personaggi, delle relazioni, dell'atmosfera.
                    Rimane comunque un ottimo thriller.
                    Spero che Fincher possa dare quel qualcosa in più che lui sa dare (Se andrò a vederlo).

                    Letterboxd

                    Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

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                    • Originariamente inviato da Tobias Visualizza il messaggio
                      Boom...m'hai messo curiosità, dimmi con quale altro regista condivide tale statura.
                      Ka-boom. Probabile che tu lo sappia meglio di me ^-^

                      Originariamente inviato da paro_noodles Visualizza il messaggio
                      gli americani tutti buoni, i tedeschi tutti cattivi
                      Mmmh, non è esattamente così...

                      Tom Hanks che spara al carro armato con una pistola
                      Sbav.

                      Originariamente inviato da Andy Visualizza il messaggio
                      Uomini che odiano le donne di Niels Arden Oplev
                      Visto anch'io.
                      Davvero un film niente male. Ma secondo me il film di Fincher è decisamente migliore. Regia, sceneggiatura, fotografia, interpretazioni... quasi tutto insomma.

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                      • Originariamente inviato da Andy Visualizza il messaggio
                        Bellissimo e significativo il finale con "le scale"asd

                        Uomini che odiano le donne di Niels Arden Oplev

                        Ho visto stasera per la prima volta il primo film Svedese. Non ho letto i libri ne visto il film di Fincher.
                        E' tecnicamente molto ben fatto, intrigante.
                        Tuttavia l'interesse scaturisce proprio dal meccanismo della storia e delle indagini, mentre non c'è quasi coinvolgimento o attenzione dal punto di vista dei personaggi, delle relazioni, dell'atmosfera.
                        Rimane comunque un ottimo thriller.
                        Spero che Fincher possa dare quel qualcosa in più che lui sa dare (Se andrò a vederlo).
                        Anch'io ieri sera su La7 ho visto un pezzo del film.
                        Solo che dopo un pò ho spento perché non mi piace guardare i film tagliati dalla pubblicità,poi lo avevo già visto per intero quando me lo noleggiai la prima volta che era uscito il dvd,poi sempre a noleggio mi ero già visto anche i due sequel,comunque premetto che anch'io non ho mai letto i libri e non ho ancora visto il reboot di Fincher ma spero di guardarmelo non appena uscirà il dvd .

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                        • dato che parlate di von trier... che ne pensate di antichrist?

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                          • Un prologo sfolgorante e splendido che si sviluppa in un delirio degno di una psicopatologia piuttosto importante...

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                            • Visto anche io "Uomini che odiano le donne" ieri sera su La7
                              l'ho trovato ben fatto, ma secondo me non riesce a coinvolgere come il libro, spero che il remake sia migliore ( anche se non penso sia difficile)
                              Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione[img width=420 height=68]http://i31.tinypic.com/14k8is3.jpg[/img]

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                              • Il remake è tecnicamente più raffinato (è costato dieci volte tanto), ma questo è più pregnante, efficace e coinvolgente (anche se la versione passata ieri in tv è stata censurata delle scene di stupro e violenza più esplicite).
                                Fincher nel suo remake è fin troppo algido e manieritico a mio avviso, e risulta sovente noioso.

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