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  • Suvvia però, non raccontiamoci barzellette, quanta gente, nel vedere Hugo, ha colto i riferimenti al cinema muto e ha saputo fare l'elenco dei film citati nel film?

    Non c'entra essere pecoroni, non credo che il pubblico medio abbia visto il Caligari di Wiene.

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    • The artist ad oggi (in sala da dicembre e ha incassato ancora 160.000 euro nell'ultimo weekend in Italia) ha superato la soglia dei 2.400.000 euro, che credo corrisponda a qualcosa tipo 550.000 spettatori, di cui credo 3/4 non abbiano mai visto un altro film muto in vita loro, alcuni forse non hanno mai neanche visto un film in b/n. The artist è spacciarsi cinefili a buon mercato e gli Oscar hanno fatto il resto.
      Il discorso credo si possa applicare anche agli incassi mondiali, superiori a 100 milioni e destinati ad incrementare, cifre che non sono sicure per film dal medio budget.

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      • Ma il riferimento rimane ben chiaro, è stampato a lettere cubitali, che poi non si sappia scendere nel dettaglio è del tutto irrilevante e gli autori lo sanno bene.


        "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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        • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
          Suvvia però, non raccontiamoci barzellette, quanta gente, nel vedere Hugo, ha colto i riferimenti al cinema muto e ha saputo fare l'elenco dei film citati nel film?
          La nostra ingenuità commuove.

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          • Sono livelli ben diversi... Un conto è pensare che il pubblico non subisca il fascino di partecipare ad un richiamo del genere, un altro è chiedersi se poi riescano ad entrare nel dettaglio e conoscere i nomi di tutti i "giganti", perchè il fatto che ci siano comunque dei "giganti" dietro lo carpisce chiunque.


            "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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            • ma nel caso di Hugo, non vedo francamente come si possa pensare alla furberia... è così smaccatamente evidente che al regista della narrazione non gliene fo**e nulla, l'unica cosa che gli interessa è parlare del cinema e della sua capacità mitopoietica.

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              • L'omaggio a Singin in the Rain non può coglierlo nessuno che non abbia visto il film.

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                • Ma il richiamo ad un certo tipo di Cinema è ben spiattellato, tanto che chiunque possa coglierlo e il trucco a quel punto è dare un tono ad un prodotto estremamente convenzionale. Un espediente furbo, ma fine a se stesso.


                  "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                  • Mi sono perso, adesso. TheGame, stai parlando di The Artist o di Hugo? xD

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                    • Hugo

                      Ma con The Artist la mela non rotola molto lontano dall'albero...


                      "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                      • Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
                        Ma il richiamo ad un certo tipo di Cinema è ben spiattellato, tanto che chiunque possa coglierlo e il trucco a quel punto è dare un tono ad un prodotto estremamente convenzionale. Un espediente furbo, ma fine a se stesso.
                        Un pò di genuinità, no? Lo so, lo so, la mia ingenuità commuove.
                        Affinchè il richiamo non fosse palese immagino che The Artist non doveva essere muto e in bianco e nero... tra l'altro tutti questi ragionamenti si possono tranquillamente fare con i film di Tarantino.

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                        • Non credo, in Tarantino c'è un gioco metacinematografico che in The Artist immagino manchi. Come anche in Hugo, ma non mi interessa, a me il film di Scorsese è piaciuto molto asd

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                          • Peccato che Tarantino reinventa (molto meno in Kill Bill), non si limita a creare un effetto speciale di richiamo...

                            Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                            Non credo, in Tarantino c'è un gioco metacinematografico che in The Artist immagino manchi. Come anche in Hugo
                            Appunto.


                            "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                            • ma appunto, siamo su due terreni diversi. Tarantino lo fa in una chiave smaccatamente metacinematografica.

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                              • Originariamente inviato da SE7EN
                                Il vostro problema è che date per scontato che al pubblico gliene freghi qualcosa del Cinema.
                                Originariamente inviato da kadath
                                Dipende dall'uso che fai del termine 'pubblico'. Se per pubblico intendi quella parte di pecoroni che vanno al cinema solo perché non sono riusciti nell'intento di un'alternativa copulativa con una ragazza, o perché 'si va tutti insieme, non ricordo nemmeno a vedere quale film', allora il termine è giusto, ma userei semplicemente il termine 'pecoroni'.
                                Se intendi una grossa parte di persone che vanno al cinema per vedere un film che ha solleticato le loro papille gustative e vogliono concentrarsi sulla visione cercando di carpirne i vari significati, una morale o determinate sensazioni, allora stiamo parlando di tutt'altro.
                                Originariamente inviato da SE7EN

                                Ovviamente il primo gruppo, la cui classificazione non è per forza così degenerativa.
                                Per pubblico intendo "tutte le persone che vanno al cinema".
                                Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio

                                Non c'entra essere pecoroni, non credo che il pubblico medio abbia visto il Caligari di Wiene.
                                Proprio per questo non si può dare una definizione così restrittiva al termine 'pubblico'.
                                Pubblico sono io, sei tu, sono gli altri. Ma il percorso di esperienze che ho intrapreso io non è anche quello degli altri, questo fa di me 'una persona a cui non gliene freghi niente del Cinema'?
                                Mi pare un discorso fatto con una drasticità e una chiusura mentale infinita.


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