Originariamente inviato da Tobias
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Ti ringrazio per l’approfondita (!!) analisi di questo film, l’ho visto poco tempo fa e l’ho trovato veramente singolare, mi colpiscono in particolare le osservazioni legate ai simboli religiosi, mi pare che tu abbia una particolare sensibilità per essi .
E’ questa, una di quelle pellicole in cui avverto l’incapacità di avere un quadro completo, soprattutto per la mancanza di un confronto a più sensibilità, che darebbe sviluppo ad un dibattito ed una visione molto più ricca e complessa.
Il sonoro è fantastico e penso abbia fatto scuola, l’ambientazione ha una dimensione evocativa per me decisamente straordinaria.
Mi fa piacere aver compreso meglio il finale , e dimmi… che significato dunque daresti al “lupo”?
La citazione che hai fatto del quadro, mi ha riportato alla mente i Cacciatori nella neve, di Bruegel il Vecchio, che è tra i quadri che appaiono in Solaris, l’unico altro film del regista che ho visto e con cui posso fare paragoni.
A questo proposito vorrei dire che le tematiche dei due film mi sembrano molto simili, ed aggiungerei che Solaris mi sembra una vera “astronave o stazione orbitante dei desideri”, ove gli amori e le realtà più nascoste prendono a vivere,
in forma di angosce di cui l’uomo però non riesce più a liberarsi, esse anzi finiscono per assumere una realtà ed un’autonomia, tale e quale, a certe menzogne, sovrastrutture che non ci sono imposte da altri e che difficilmente riusciamo a scalfire… forse dunque c’è più di un filo che lega le due pellicole.
E’ sicuro che la fede illumina il cammino di chi non ha sovrastrutture, è però (nota personale) altrettanto vero che per essere veri artisti e veri scienziati ugualmente bisogna guardare il mondo con gli occhi dei bambini...:seseh:
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