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  • @tobias

    In effetti il cane in molte opere d’arte classica si traduce come simbolo di fedeltà, e in quanto animale, rappresenta un elemento incontaminato della zona, privo di anch’esso di sovrastrutture intellettuali, ma puramente istintuale.
    Io ho trovato Solaris molto interessante, guarderò i due film che hai citato, perché mi hai incuriosito.

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    • Originariamente inviato da Oca del Paradiso Visualizza il messaggio
      @tobias

      In effetti il cane in molte opere d’arte classica si traduce come simbolo di fedeltà, e in quanto animale, rappresenta un elemento incontaminato della zona, privo di anch’esso di sovrastrutture intellettuali, ma puramente istintuale.
      Io ho trovato Solaris molto interessante, guarderò i due film che hai citato, perché mi hai incuriosito.
      Occchio a non lasciare fuori da questo potenziale itinerario di recupero Sacrificio, L'Infanzia di Ivan e Nostalghia. Nessuno dei tre mostra un dominio intellettuale compiuto ed ispirato ai livelli di Andrej Rublëv, ma ognuno di questi ha un'importanza peculiare.

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      • Originariamente inviato da HalJordan
        Martedì 27 marzo 2012 .

        I Tre Moschettieri di Paul W. S. Anderson(2011).

        Visto ieri sera a noleggio questo ennesimo remake basato sul romanzo di Alexander Dumà ,certo non stò a spoilerare sulla trama ma dico solamente che é un altra buona scusa per mostrare a noi maschietti la bella Mila Jovovich ,secondo i miei gusti come film l'hò trovato al quanto ridicolo anche se si salvano pochissime scene che meritano !
        Certo non sto a spoilerare i cimiteri, comunque l'autore letterario si chiamava Alexandre Dumas (detto Dumas padre, 1802-1870). La interprete del film Milla J.
        Senza offesa, eh.
        "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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        • Mercoledì 28 marzo 2012
          Ghost Rider: Spirito di Vendetta

          Singolarità estetica a sostegno del politically correct ed espedienti di prevedibilità assoluta, il duo di "Crank", alla fine, evita solo le atmosfere caramellose del predecessore.

          Voto: 4


          "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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          • Originariamente inviato da Tobias Visualizza il messaggio
            Occchio a non lasciare fuori da questo potenziale itinerario di recupero Sacrificio, L'Infanzia di Ivan e Nostalghia. Nessuno dei tre mostra un dominio intellettuale compiuto ed ispirato ai livelli di Andrej Rublëv, ma ognuno di questi ha un'importanza peculiare.
            ok, grazie per i consigli

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            • Ciao a tutti! forse qualcuno si ricorderà che tempo fa avevo chiesto consiglio su film impostati in maniera più "teatrale" da riportare a teatro. L'esperimento ha funzionato estremamente bene! Tanto che ho girato con il sudetto spettacolo per un po' tutta la Toscana e adesso sto lavorando ad una seconda cosa.
              Lo spettacolo si chiama "Tavolo per due" e sarà uno spettacolo incentrato su un tavolo e due personaggi, ed i dialoghi saranno scene prese da film.

              Sto accumulando dialoghi belli intorno ad un tavolo, con due personaggi. Se vi viene qualche cosa in mente, accetto consigli più che volentieri
              La cosa su cui mi trovo più in difficoltà ora è trovare scene con due donne che parlano intorno ad un tavolo. Ho trovato tantissime con maschi, ma siccome nella compagnia abbiamo molte più donne che maschi, mi trovo in difficoltà.

              Comunque grazie in anticipo per qualsiasi consiglio

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              • La primissima cosa che mi viene in mente è Ricordati di me, dove c'era se non sbaglio una sorta di opera teatrale con due maschi e due femmine protagonisti. Se la memoria non mi inganna, due dei personaggi facevano la "voce della coscienza" degli altri due, ma forse adattando i dialoghi qualcosa potrebbe saltarne fuori.
                Altrimenti l'ultimo in ordine di tempo che ho visto è stato Bidesmaids, dove parlano dell'addio al nubilato in un ristorante.
                E ora che ci penso, anche in Molto Incinta ci dovrebbe essere qualcosa!
                Originariamente inviato da vale9001
                [FONT=Verdana]Ma poi parliamo tanto gli italiani gli italiani come se noi fossimo spagnoli. Qual'è l'ultimo film di Bellocchio che avete visto al cinema? O lo avete mai visto un film di bellocchio al cinema? Io no. Perché poi a dire come dovrebbero spendere i loro soldi e il loro tempo gli altri siam tutti bravi.
                Il mio album su Flickr: http://www.flickr.com/photos/65135[email protected]/
                Il mio blog: http://thepiggyinthemiddle.wordpress.com/

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                • Non so quanto possa essere utile, ma c'è un film tutto al femminile Due partite, tratto proprio dall'omonima pièce teatrale.
                  Ci sono fra le altre Marina Massironi, Isabella Ferrari, Margherita Buy, Paola Cortellesi.

                  Letterboxd

                  Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

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                  • Falstaff di Orson Welles

                    Mai stato tanto contento di aver preso un dvd a scatola chiusa. Un capolavoro degno dell'Olimpo wellesiano e il modo migliore di portare Shakespeare al cinema, appena dopo Ran: leggerlo, rielaborarlo, farlo tuo al 100% e riproporlo al pubblico con due soldi in tasca e una potenza visiva che fa sembrare invece siano stati spesi milioni su milioni. E' senza dubbio superiore ai pur belli Macbeth ed Otello, se facciamo riferimento agli adattamenti dal Bardo da parte del regista, e merita di stare di poco dietro ai soliti e arcinoti capolavori. Un Welles straordinario in cabina di regia (regala una scena di battaglia degna del più ispirato Kurosawa), così come davanti alla camera, capace di regalare un Falstaff terribilmente umano e personaggio a tutto tondo. Un capolavoro da riscoprire e da ricordare insieme ai suoi più noti fratelli.

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                    • Giulietta degli spiriti, di Federico Fellini

                      Un Fellini assolutamente di maniera, compiaciuto, che porta al parossismo il surrealismo ben equilibrato di 8 e 1/2 e sfiora più volte il kitsch, a volte toccandolo chiaramente. Ma sarà per il soggetto, sarà che Fellini torna ad una protagonista femminile dopo i film con Mas*****nni, sarà che alcune scene sono molto belle e che i momenti visionari più riusciti sono notevoli... insomma, a me è piaciuto. Diciamo tra il 7,5 e l'8.

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                      • bisogna fare qualcosa per 'sto filtro censura dai!...nn si può vedere mas*****nni censuarato!asd
                        http://img7.imageshack.us/img7/4629/batmanvsbane.jpg
                        http://jhonillustratore.altervista.org/
                        "Anche in questo mondo piove, quando il tuo cuore è turbato il cielo si rannuvola, quando sei triste la pioggia si mette subito a scendere...per me è straziante... chissà se anche tu lo sai quant'è terrificante venire colpiti dalla pioggia in un mondo solitario come questo" Zangetsu


                        ***FIRMA MODIFICATA DAL MODERATORE***

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                        • Sono assolutamente d'accordo! xD

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                          • Venerdì 30 Marzo
                            Mission Impossible - Protocollo Fantasma
                            Voto: 6/7

                            Godibile film d'azione, non il migliore della saga.
                            L'unica limitazione che abbiamo è solo quanto, precisamente, abbiamo bisogno di dormire ogni notte. Stanley Kubrick

                            When I get sad, I stop being sad and be AWESOME instead. TRUE STORY.

                            Things suck all the time, but I don't. So... Let's have a sandwich. Nicepeter

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                            • La nascita di una nazione di D. W. Griffith
                              E’ un film incredibilmente razzista! La nazione che nasce, secondo Griffith, è quella che unisce nord e sud, tanto è vero che la guerra di secessione viene quasi vista come un incidente di percorso e che distrae invece dalla vera minaccia, costituita dai neri liberati. Finché racconta della guerra civile, lo sguardo di Griffith non è di certo oggettivo, ma quantomeno distaccato: sembra quasi veda il sud come un gruppo di gentiluomini che ha commesso un grosso errore di misura volendo la secessione dal nord e non avendo capito quale fosse la vera minaccia; i nordisti dal canto loro sono degli ingenui che non comprendono l’enorme pericolo nel dare la libertà ad una massa di schiavi “ignoranti e incivili”. Ecco quindi che il Ku Klux Klan viene dipinto come una forza necessaria e benevola per evitare di consegnare il paese nelle mani di “negri” barbari, padroni con brogli delle istituzioni e infamatori delle regole del vivere civile.

                              In questa cornice razzista e che distorce la realtà storica, ci sono una serie di innegabili e importantissime innovazioni tecniche, soprattutto relative al montaggio. Primi piani, campi lunghi, montaggi alternati, un climax crescente, personaggi approfonditi e caratterizzati (anche se la matrice ideologica offusca l’epopea famigliare), tutto viene amalgamato e viene creata da zero la grammatica cinematografica, lavoro enorme e tale per cui si può distinguere nettamente tra un prima e dopo La nascita di una nazione per quanto riguarda la realizzazione di un film.
                              Una pellicola che quindi gioca la sua carta vincente in un’ottica di studio della storia del cinema., dato che dal punto di vista narrativo e del messaggio veicolato, pur non essendo io solitamente severo nel giudicare un film per le sue posizioni ideologiche, fa venire i brividi.

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                              • Se7en
                                Fa piacere vedere i classici canoni del genere thriller approfonditi e poi distrutti, soprattutto nel sorprendente finale.
                                Grande merito alla sceneggiatura e grande film.

                                Letterboxd

                                Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

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