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  • Posto che sono estraneo a tutto ciò, se dovessi scegliere, io eliminerei il numerico (decimale o meno non mi interessa) e passerei alla scolastica "scala Maurice", che è pure adattabilissima allo scopo.
    Ma io non faccio testo, è il mio ego umanista che rifiuta i numeri a parlare.:mrgreen:

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    • 6 a Twelve Monkeys??? o_O

      basta, mollo il forum xD
      Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.

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      • Originariamente inviato da Slask Visualizza il messaggio
        E' il risultato che conta, non l'impostazione.
        E infatti al di là di tutte le discussioni il film di Aronosksy non è un gran che. asd


        Il diario di un curato di campagna (1951), di Robert Bresson

        Prima esperienza con il regista francese, niente male questo fenomenologia della vita interiore di un giovane prete alle prese con un'umanità che inizialmente non comprende ma che alla fine capisce essere tutta sotto la grazia di Dio.

        Pellicola che si basa comunque tutta sui dialoghi e sulla fotografia, con una regia dimessa e funzionale. Con tutti i pregi e i difetti del caso.



        Originariamente inviato da Slask
        6 a Twelve Monkeys??? o_O

        basta, mollo il forum xD
        xD io aspetto i badawards al varco, se Lubezki non vince la fotografia io mi cancello. asd

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        • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
          E infatti al di là di tutte le discussioni il film di Aronosksy non è un gran che. asd
          bè si, questo è un altro paio di maniche ^^' a me tutto sommato è piaciuto. Forse è l'apice del sensazionalismo ossessivo di Aronofsky, e questo urta anche me, però per il resto la pellicola ha un suo perchè, e metterei l'accento sopratutto su regia e interpretazioni.
          Sono una persona semplice, guardo film e non rompo il cazzo.

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          • Nuovi titoli italiani, stessa fonte, sul tema della droga: - "MICHELE ALLA RICERCA DELLA FELICITA'" (A. Grifi 1976)- "STORIA DI FILOMENA E ANTONIO" (Antonello Branca 1976)- "L'ERBA PROIBITA" (C. Bortone 2002 - documentario) - "LA STANZA DEI FIGLI" (Alessandro Orsi 2007; documentario sulle narcosale) - "DIMENTICARE PALERMO" (F. Rosi 1990) - "ATTO DI DOLORE" (P. Squitieri 1990)- "I TARASSACHI" (F.Ottaviano - F.R.Martinotti - R.Mortellitti 1990) Approfitto per rispondere a Duster: ho defalcato volontariamente "Amore Tossico" poichè era l'unico titolo di cui si è già parlato diffusamente nelle pagine immediatamente precedenti di questo topic .
            "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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            • mi perdo sempre le parti migliori...uff

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              • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                Il diario di un curato di campagna (1951), di Robert Bresson

                Pellicola che si basa comunque tutta sui dialoghi e sulla fotografia, con una regia dimessa e funzionale. Con tutti i pregi e i difetti del caso.
                E' una peculiarità di Bresson. E' un regista che lavora di sottrazione, e che fa del rigore stilistico una cifra fondamentale della sua arte. La regia è dimessa, ma nelle opere successive diventerà sempre più controllata, geometrica e tagliente. Anche le interpretazioni saranno via via sempre più "dimesse" e soffocate. E' una cifra stilistica la sua, che personalmente apprezzo molto. E' perfettamente coerente con le idee dietro il suo cinema. Con Pickpocket poi rivoluzionerà la grammatica cinematografica quindi ti consiglio di passare in rassegna quello. Quello che hai visto è il suo "primo" film maturo, e secondo me uno dei migliori...

                Qualcuno ha detto che i film di Bresson sono freddi come diamanti. Penso sia una definizione stupenda, anche se nel Diario di un curato si può trovare una carica emozionale (penso al finale o alla bellissima "apertura" del giro in moto) che colpisce per semplicità e armoniosità, e che andrà un poco a perdersi nelle (grandi) opere successive. L'ho ritrovata solo in Mouchette, francamente...
                La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                • Recuperato Immortals, film di rara bruttezza. Una noia mortifera... voto: 4
                  Recuperato anche The Town, mi è piaciuto molto. Semplice, diretto, solido. e bravo Ben! voto: 7

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                  • Originariamente inviato da Slask Visualizza il messaggio
                    secondo me è sbagliato giudicare in base a cosa ci si aspetta da determinate pellicole.
                    Ma non è nemmeno questione di aspettative, nel momento in cui si scegli un tema scottante come quello della droga come pretesto all'impostazione è ovvio che si cerca lo scandalo a tutti i costi.

                    Originariamente inviato da Slask Visualizza il messaggio
                    E' il risultato che conta, non l'impostazione.
                    Infatti, i problemi di manifestano quando lo sfrenato manierismo si rivela con effetto boomerang.

                    Originariamente inviato da Slask
                    6 a Twelve Monkeys??? o_O
                    basta, mollo il forum
                    xD 6,5 per l'esattezza.
                    Poi la questione dell'inflazione dei voti è risolvibile con un semplice quesito: Avreste aggiunto un paio di voti al mio, se avessi dato 6 a The Artist? Invero si può creare anche l'effetto opposto ossia che qualcuno tolga dei punti, quindi è ovvio che il proprio gusto possa andare facilmente a cozzare con le valutazioni altrui.


                    "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                    • Ma poi è questione di equilibrio nella Forza. Qui dentro siamo tutti un po' di manica larga, TheGame è il nostro lato oscuro. xD

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                      • asd

                        "No, IO SONO VOSTRO PADRE!!!"


                        Anche perchè l'inflazione si genera facilmente quando il voto è "neutro", il che mette sia oppositori che sostenitori contro, specialmente quando si appiattisce un'opinione condivisa dai più.

                        Dubito che un 8,5 a L'appartamento o un 4 a Ghost Rider 2 generino molto scandalo.


                        "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                        • Ma dare 8,5 a The Apartment e a The Prestige forse sì asd ma nessuno obietta perchè sono universalmente riconosciuti come due bei film.

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                          • Immaginavo che fosse anche per "refusi scolastici".asd
                            Interessante la "Scala Maurice", non la trovo molto dissimile dalla scala di 5. Sicuramente in questo modo molti film avrebbero 3 perchè c'è meno scelta, ma permette di dare dei voti più oggettivi soprattutto nel dare indicazioni a coloro che usufruiscono delle recensioni.

                            By the way non voglio riaprire il dibabbito, ma ho fatto una piccola riflessione sui film di Aronofsky.
                            Per me Pi - Il teorema del delirio non è un film sulla fisica, The Fountain non è una riflessione sul tempo/immortalità, Il cigno nero non è un film sulla danza.
                            Allo stesso modo Requiem fora a dream non vuole parlare della droga per scopi educativi. Sono tutti mezzi per parlare di storie di personaggi, ossessioni, spirali di follia.

                            Letterboxd

                            Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

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                            • Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
                              asd

                              Dubito che un 8,5 a L'appartamento o un 4 a Ghost Rider 2 generino molto scandalo.
                              Pensa che io gli attribuisco un 9,5 se non 10.
                              Ritengo che sia la commedia romantica d'autore per eccellenza,un film girato magnificamente con attori fantastici e bellissima fotografia.
                              Sicuramente a livello storico non ha l'importanza di Viale del Tramonto ma non esito a metterli sullo stesso livello.
                              "Ore come mesi; giorni come anni. Sono entrato nell'età dell'oro. Sono stato sulla riva di un nuovo mondo."

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                              • Ma al di la del numero, dubito che quell'8,5 generi scaldalo per te o per chiunque altro che non sia nell'opposizione... Il problema è quando si neutralizzano entrambi gli schieramenti

                                @Andy: Su The Fountain, invece, Aronofsky rimanda volutamente molto ai sottotesti per una oltremodo ambiziosa riflessione metafisica. Come in Requiem sia palese la critica alle dipendenze nell'epilogo.


                                "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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