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  • Infatti, senza ombra di dubbio. Per carità, non un film di Hitchkcock...

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    • Io non ho capito che vuol dire dal punto di vista storico.

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      • Io sto pensando di fare la tesi di laurea su Marco Ferreri (mentre nel frattempo sto facendo, sempre su di lui, un esame da 12 crediti). Il problema, è che vorrei approfondire/raccontare qualcosa dell'autore che non sia stato già detto, e questo è complicato. Ho ancora un annetto (o giù di lì) per pensarci bene.
        https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

        "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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        • Davide, le mie proposte sono M, il mostro di Dusseldorf o, perché no, qualcosa di Ford (se ti servono i più rappresentativi: Ombre rosse, Furore, Sentieri selvaggi). Oppure se devi anche dare un po' di biografia dell'autore, potresti intrecciare Truffaut e I quattrocento colpi.
          E' un "peccato" che la consegna sia quella di presentare un film capitale, perché altrimenti sarebbe stato divertente prendere uno dei "soliti" grossi autori, sceglierne un film minore, non impeccabile, un po' mal riusciuto e evidenziare, per contrasto, la grandezza dell'autore facendo vedere che riesce comunque a sentirsi la sua mano, anche quando fallisce la pellicola in toto o parzialmente.

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          • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
            Infatti, senza ombra di dubbio. Per carità, non un film di Hitchkcock...
            se io dovessi scegliere un film d'Autore "significativo" non mi orienterei mai verso il cinema di genere e quindi verso Hitchkcock, per quanto eccelse siano le opere del grande Maestro inglese. Sceglierei invece un'opera enorme e complessa che, sebbene possa apparire catalogabile ad una prima supericiale analisi (vedi 2001), sia così alta e ricca di contenuti metaforici da risultare universale. I miei 5 consigli vanno letti in tal senso :sisisi:
            "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


            Votazione Registi: link

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            • Originariamente inviato da David.Bowman
              se io dovessi scegliere un film d'Autore "significativo" non mi orienterei mai verso il cinema di genere e quindi verso Hitchkcock, per quanto eccelse siano le opere del grande Maestro inglese.
              Esattamente il mio pensiero

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              • Originariamente inviato da David.Bowman
                se io dovessi scegliere un film d'Autore "significativo" non mi orienterei mai verso il cinema di genere e quindi verso Hitchkcock, per quanto eccelse siano le opere del grande Maestro inglese. Sceglierei invece un'opera enorme e complessa che, sebbene possa apparire catalogabile ad una prima supericiale analisi (vedi 2001), sia così alta e ricca di contenuti metaforici da risultare universale. I miei 5 consigli vanno letti in tal senso :sisisi:
                Io sarò un superficiale, ma se 2001 Odissea nello Spazio non è fantascienza, la fantascienza al cinema non è mai esistita.

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                • è diverso: 2001 non è solo fantascienza, è molto di più
                  "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                  Votazione Registi: link

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                  • E VERTIGO non è solo un thriller ma è molto di più.

                    Ma davvero siamo ancora prigionieri del binomio Cinema di Genere/Cinema d'Autore?

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                    • E poi il cinema d'autore americano ha spesso avuto la caratteristica di inserirsi nella tradizione di un genere ed elevarlo a qualcosa d'altro. È quasi una specifica del cinema americano, soprattutto dopo la Nouvelle Vague.

                      Originariamente inviato da ColonelBlimp Visualizza il messaggio
                      E VERTIGO non è solo un thriller ma è molto di più.

                      Ma davvero siamo ancora prigionieri del binomio Cinema di Genere/Cinema d'Autore?
                      Vertigo non ha la stessa componente autoriale di un 2001 o di un Apocalypse Now, come in generale il cinema americano d'autore dagli anni '70 in avanti ha una fenomenologia diversa che non nel cinema classico. La distinzione ha senso eccome, soprattutto da un punto di vista storico.

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                      • Originariamente inviato da ColonelBlimp Visualizza il messaggio
                        E VERTIGO non è solo un thriller ma è molto di più.

                        Ma davvero siamo ancora prigionieri del binomio Cinema di Genere/Cinema d'Autore?
                        dai non diciamo corbellerie, è vero che Vertigo o Rear window si elevano al di sopra del loro genere per l'altezza dei contenuti artistici ma non così tanto come le opere che ho citato che possono tranquillamente essere considerate uno "spot" (mi si passi il termine volutamente leggero xD) per il cinema d'Autore
                        "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                        Votazione Registi: link

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                        • Originariamente inviato da David.Bowman
                          è diverso: 2001 non è solo fantascienza, è molto di più
                          Momento, momento, momento.

                          Cosa vuol dire, "SOLO" fantascienza? Far parte di un genere non è un demerito, non è un etichettamento. L'essere fantascienza non lo limita, ma anzi lo valorizza ulteriormente. 2001 è LA fantascienza, è il modo in cui dovrebbe essere gran parte dei film di fantascienza.

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                          • Sorvolo sulla condiscendenza del signore qui sopra - quello che etichetta come "corbellerie" le opinioni altrui - e mi permetto di ribadire che film come VERTIGO, SENTIERI SELVAGGI o L'INFERNALE QUINLAN sono film d'Autore tanto quanto 2001.

                            Il fatto che 2001 (che è fra i miei venti film preferiti) parli di cose "più elevate" o "ultime" non ne fa automaticamente un'opera superiore. Stiamo parlando di opere d'arte, questi steccati mi sembrano, appunto, "corbellerie".

                            Originariamente inviato da Rorschach Visualizza il messaggio
                            Cosa vuol dire, "SOLO" fantascienza? Far parte di un genere non è un demerito, non è un etichettamento.
                            Esattamente.

                            Se MOBY DICK è superiore ai MISERABILI (cosa tutta da dimostrare), non è certo perché il secondo fa parte del genere feuilleton.
                            Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                            Vertigo non ha la stessa componente autoriale di un 2001 o di un Apocalypse Now, come in generale il cinema americano d'autore dagli anni '70 in avanti ha una fenomenologia diversa che non nel cinema classico. La distinzione ha senso eccome, soprattutto da un punto di vista storico.
                            Io direi: solo da un punto di vista storico.

                            Che cosa si sono battuti a fare per anni i poveri critici/registi francesi, se stiamo ancora qui a distinguere tra film prodotti durante lo Studio System e film pseudo (o finto) indipendenti?!

                            Che siano tipologie produttive differenti, può essere; che ne consegua che i secondi stanno su un piano qualitativo più elevato... ho più di un dubbio.

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                            • Originariamente inviato da Rorschach Visualizza il messaggio
                              Cosa vuol dire, "SOLO" fantascienza? Far parte di un genere non è un demerito, non è un etichettamento.
                              Esattamente.

                              Se MOBY DICK è superiore ai MISERABILI (cosa tutta da dimostrare), non è certo perché il secondo fa parte del genere feuilleton.

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                              • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                                Vertigo non ha la stessa componente autoriale di un 2001 o di un Apocalypse Now, come in generale il cinema americano d'autore dagli anni '70 in avanti ha una fenomenologia diversa che non nel cinema classico. La distinzione ha senso eccome, soprattutto da un punto di vista storico.
                                Io direi: solo da un punto di vista storico.

                                Che cosa si sono battuti a fare per anni i poveri critici/registi francesi, se stiamo ancora qui a distinguere tra film prodotti durante lo Studio System e film pseudo (o finto) indipendenti?!

                                Che siano tipologie produttive differenti, può essere; che ne consegua che i secondi stanno su un piano qualitativo più elevato... ho più di un dubbio.

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