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  • @HalJordan, mi risulti affettuosamente ingenuotto, ovvero:
    lascia perdere le stronzate intriganti a là Thomas Looney sulla partenità del corpus artistico (quelle appunto che attribuiscono tale paternità al conte De Vere), che oltre ad essere vecchie e ammuffite di quasi cent'anni sono pure state smentite con un briciolo di logica da un sacco di studiosi, e pensa al film da una prospettiva più distaccata. Che ti sia piaciuto va bene, ma sarebbe un peccato se ciò dipendesse da una presunta attendibilità che gli conferisci. Non dare retta a quella faziosa capra ignorante di Emmerich.

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    • @HalJordan, mi risulti affettuosamente ingenuotto, ovvero:
      lascia perdere le stronzate intriganti a là Thomas Looney sulla partenità del corpus artistico (quelle appunto che attribuiscono tale paternità al conte De Vere), che oltre ad essere vecchie e ammuffite di quasi cent'anni sono pure state smentite con un briciolo di logica da un sacco di studiosi, e pensa al film da una prospettiva più distaccata. Che ti sia piaciuto va bene, ma sarebbe un peccato se ciò dipendesse da una presunta attendibilità che gli conferisci. Non dare retta a quella capra faziosa e ridicolamente ignorante di Emmerich.

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      • @HalJordan, mi risulti affettuosamente ingenuotto ma, alle considerazioni già fatte sulla non convienza di adagiarsi sull'attendibilità di un film, su questo specifico, ti aggiungo anche di lasciar perdere le stronzate intriganti a là Thomas Looney sulla partenità del corpus artistico (quelle appunto che attribuiscono tale paternità al conte De Vere), che oltre ad essere vecchie e ammuffite di quasi cent'anni sono pure state smentite con un briciolo di logica da un sacco di studiosi, e pensa al film da una prospettiva più distaccata. Che ti sia piaciuto va bene, ma sarebbe un peccato se ciò dipendesse da una presunta attendibilità che gli conferisci. Non dare retta a quella capra faziosa e ridicolamente ignorante di Emmerich.

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        • @HalJordan, mi risulti affettuosamente ingenuotto ma, alle considerazioni già fatte sulla non convenienza di adagiarsi sull'attendibilità di un film, su questo specifico, ti aggiungo anche di lasciar perdere le stronzate intriganti a là Thomas Looney sulla partenità del corpus artistico (quelle appunto che attribuiscono tale paternità al conte De Vere), che oltre ad essere vecchie e ammuffite di quasi cent'anni sono pure state smentite con un briciolo di logica da un sacco di studiosi, e pensa al film da una prospettiva più distaccata. Che ti sia piaciuto va bene, ma sarebbe un peccato se ciò dipendesse da una presunta attendibilità che gli conferisci. Non dare retta a quella capra faziosa e ridicolamente ignorante di Emmerich.

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          • Chronicle

            mah!!... avevo letto tanti commenti positivi nel forum e incuriosito sono andato a vedermi questo presunto "gioiello"... ma di "gioielloso" ci ho trovato veramente veramente poco...

            il film parte bene all'inizio con l'idea di farlo girare attorno ad uno stile "mokumentaristiko" (genere che mi piace), peccato poi vada a perdersi nelle restrizioni di ciò che comporta adottare questo tipo di stile... si cade nel confusionario...fino ad arrivare allo scontro finale, dove il concetto di "mokumentary" viene inspiegabilmente "dimenticato" per far spazio alle scene d'azione (si il tutto viene combinato con le telecamere a circuito chiuso, ma non l'ho trovato per niente coerente), a questo punto si poteva fare che Andrew (protagonista) aveva sviluppato un' abilità talmente elevata da poter controllare e riprendere come se fosse un vero regista, e per controllare con abilità elevata intendo che lo controlli come fosse il suo respiro...
            gli attori non sono male, anche se a volte perdono di credibilità... (inevitabile quando si fa un mokumentary)
            la sceneggiatura invece denota buchi clamorosi, in primis il potere acquisito in un buco vicino ad un rave party... e detta così è impossibile non ridere... poi altre situazioni che potevano essere gestite decisamente meglio...tipo... perchè la gente dovrebbe riprendersi ogni secondo? passi il nerd socialmente emarginato pieno di probbbbblemi...ma la strafiga?? dai... solo per dare un altro punto di vista? uao...bella trovata veramente...

            finale decisamente AKIROSO, forse anche troppo (in pratica diventa AKIRA IL FILM)... ad un certo punto aspettavo solo l'urlo "IO SONO TETSUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOH!!" :mrgreen:

            in un certo senso è un film furbo, mal diretto, confuso e corto, l'unica cosa che salverei sono spunti di idee veramente interessanti qua e la...ma niente di più

            finale veramente scontato e al limite dell'irritante...

            voto: 4.5

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            • Moonrise Kingdom
              indubbiamente il lavoro più maturo di Anderson che ritrova la sua tematica più cara, cioè adultivsbambini
              lo metto in cima alla mia classifica personale della filmografia del regista al pari di Fantastic Mr.Fox
              +

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              • Mi fa quasi strano concordare con quello che scrive Duster...

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                • Originariamente inviato da Tobias
                  Mi fa quasi strano concordare con quello che scrive Duster...
                  ti voglio bene anche io ;D

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                  • Originariamente inviato da Ladida Visualizza il messaggio
                    Io l'ho trovata una delle commedie più piacevoli e divertenti degli ultimi anni, altro che.
                    Sia questa che Easy A, sempre diretta da Will Gluck (che a dire il vero, ho prediletto) ..
                    concordo in toto
                    fedele seguace del team Apatow

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                    • Originariamente inviato da Melanconico Visualizza il messaggio
                      Sì, ma ci andrei piano con questa sicurezza.
                      Di certo non sono più gli anni '60, ma Brokeback Mountain ne fa anche e soprattutto una questione di contesto, e di contesti particolari in cui l'omofobia la fa da padrona ce ne sono ancora oggi... e non sono così pochi. E in quegli ambienti l'omosessualità viene ancora troppo spesso "punita", in maniera più o meno diretta. Le cose sono certamente cambiate, ma credo che non sia difficile riportare il contesto descritto da Brokeback Mountain alla contemporaneità in qualche modo. La situazione descritta nel film, con quei silenzi e gli amori clandestini, la violenza e l'abnegazione in nome di un pregiudizio sociale solidissimo, e l'omofobia interiorizzata, è tutto fuorché una cosa d'altri tempi se si considerano certi, particolari contesti. Fortunatamente questi contesti si stanno sempre più restringendo, e fra poco si parlerà presumibilmente soltanto di singoli soggetti... lo spero.
                      Intanto inizierei a ritenere l'omosessualità una variante naturale, non esattamente una scelta...
                      Grazie, Melanconico. Era proprio questo il senso del mio commento velatamente sarcastico.

                      Di progressi grazie al Cielo ne sono stati fatti molti, ma più da un punto di vista giuridico e solo - ovviamente - in alcuni Paesi più progrediti. Cambiare la testa della gente, invece, è tutto un altro paio di maniche. Scusate l'off-topic.

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                      • Originariamente inviato da Duster
                        dove il concetto di "mokumentary" viene inspiegabilmente "dimenticato" per far spazio alle scene d'azione (si il tutto viene combinato con le telecamere a circuito chiuso, ma non l'ho trovato per niente coerente)
                        Io invece l'ho apprezzato proprio per via di questa incoerenza. E credo che su questo punto si differenzi totalmente dagli altri precedenti prodotti di questo genere.

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                        • Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggio
                          Io invece l'ho apprezzato proprio per via di questa incoerenza. E credo che su questo punto si differenzi totalmente dagli altri precedenti prodotti di questo genere.
                          cioè ti è piaciuto che per tutto il film ti hanno menato la storia della telecamerina... e poi nel punto clou, durante la battaglia...la si nasconde come se niente fosse?? (usando espedienti a dir poco ridicoli, primi piani senza senso che chiaramente non potevano essere quelle delle televisioni) cosa ci trovi di così interessante-bello scusa??

                          in cloverfield per esempio (tanto per citare un film dello stesso genere) la tengono sempre... rimanendo in un certo senso...coerente

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                          • Lo trovo più realistico per questo. In Cloverfiled è irreale tenere la telecamera in mano durante la fuga.

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                            • si ma almeno si è attenuto alle regole imposte nel film! (per quanto assurda, concordo quando dici che nessuno andrebbe in giro riprendendo in quella maniera)

                              in questo troviamo una pappardella assurda sulla telecamera e il suo utilizzo, di quanto importante sia...bla bla bla...mi mostri quanto sei figo ad usarla...e nel finale me la dimentichi?? risparmiami tutta la pappardella allora... no? la soluzione che ho scritto prima non era così difficile da elaborare dai!! e sarebbe stata molto più realistica di questa trovata (visto che mi hai tirato fuori l'argomento)

                              anche se alla fine dell'opinione complessiva che mi sono fatto su questo film potrei darti anche ragione visto che lo trovo completamente inutile, inutile quindi fare tutta la storia della telecamera, inutili i poteri acquisiti, inutile il finale, inutile ogni tipo di spiegazione plausibile... un film inutile, con buone idee, ma inutile alla pari di un "skyline" qualsiasi...

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                              • Seven

                                Secondo approccio con il cinema di Fincher dopo The Social Network (gradito, ma non troppo), e l'esito è decisamente più soddisfacente. Seven è su carta un classico thriller poliziesco, ma in realtà riserva molto di più. Oltre che scritto e girato divinamente, capace di tenere lo spettatore sulle spine dalla prima all'ultima scena (assolutamente geniale), offre anche una serie di spunti di riflessione non da poco, sulla società e il mondo di oggi. Tutti e tre i personaggi principali, il detective Mills, il detective Somerset, e il killer John Doe, presentano tre posizioni diverse, e Fincher non si schiera da nessuna di queste tre, lasciando libera scelta e opinione allo spettatore. Il risultato è avvincente, angosciante, crudo senza mostrar mai uno dei terribili omicidi. Il trio d'attori decisamente perfetti, su tutti Morgan Freeman e Kevin Spacey, pazzeschi.

                                Voto : 8

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