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  • Originariamente inviato da Variabile Ind. Visualizza il messaggio
    l'hai visto con lo spirito sbagliato.
    Evidentemente non gli piace. Pasienza, capita.

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    • Originariamente inviato da Maddux Donner Visualizza il messaggio
      Per quel che mi riguarda è uno dei migliori film del genere.
      è una (pessima) copia di arma letale. Nè più nè meno. Solo che qui le battute sono inconsistenti e forzate da morire.

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      • Che sia influenzato da arma letale non c'è dubbio, visto che lo scrive. Per il resto, è un'opinione aliena di un altra dimensione per la mia psiche.

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        • Infatti sembra strano siano usciti dalla stessa penna...

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          • A me non sembra strano.

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            • Barton FINK
              Tra il dire e il fare… ‘am I (or not) in pictures?’

              Voto: 5/5; della serie ‘medice cura te ipsum’… i Coen (prima ancora di intrappolare gli spettatori con ‘Fargo’) mettono alla berlina e intrappolano le stesse menti autoriali che l’arte (filmica) la inventano e vorrebbero portarla verso nuove frontiere: il blocco si fa allora tutto interno (quello classico dello scrittore [con i Coen che saranno impietosamente attenti alle morbosità della sua mente ‘corporalmente astratta’, laddove il Cronenberg del meta filmico ‘Il pasto nudo’ si interessava a mettere in risalto quelle della carne ‘mentalmente concreta’]), in un albergo ‘reale’ (Earle) dove un fuoco ci divora da dentro (sia il tempo di un giorno o di una vita intera, chi lo sa…)… ma la prigionia e la cecità di fondo è maledettamente sempre quella, così che anche alla più grande delle illusioni, quella artistica, si accompagna sempre e comunque la più grande delle disillusioni (a meno che non ci si continui a illudere morbosamente fino alla più completa e [in/]sana follia, perché no…).
              Cosa c’è dietro l’arte e lo sguardo autoriale foss’anche in partenza il più ispirato e pioneristicamente fisso all’orizzonte ultimo? C’è, proprio ‘in(to) front of you’… il ‘mare’ del proprio stesso inconscio, alias qualcosa di fondamentalmente irrazionale, autoreferenziale ai limiti del patologico e soprattutto – e qui sta il grande scoglio su cui le onde fin dal principio si infrangono (che poi l’opera d’arte sia effettivamente realizzata o meno, poco conta…) - sconosciuto pure a se stessi…
              L’opera d’arte cinematografica – magari soggettivamente sentita come ‘vera’ e personalmente vissuta come ‘autentica’, sì… ma con uno ‘small Barton’ lui stesso ‘autorial-mente’ succubo de ‘The (pseudo)big Fink’ e del suo… ‘Thinking’ (sempre disturbato da fuorvianti razionalizzazioni, proiezioni, idealizzazioni, megalomanie, deliri religiosi, segreti psicotici inscatolati etc…) ridicolizzato a oltranza – rimane quindi essa stessa ‘morbosa-mente’ impacchettata e lasciata al suo mistero intrinseco (oltre che agli occhi dell’eventuale osservatore esterno che la volesse poi aprire per interpretarne/giudicarne il contenuto): un occludente soffitto bianco come la pagina di uno script, quattro pareti altrettanto invalicabili che delimitano il corpo/spazio filmico in movimento… e soprattutto una sua illeggibile (finanche dall’autore stesso) ‘scatola noir’, pacco in perenne testimonianza di un mistero irrisolto e destinato a restare tale per sempre (con l’‘inhabitata camera’/‘scena del delitto’ andata teatralmente ‘burnst before opening’) chiuso per tutti (agli ‘addetti ai lavori’ oltre che ai non).
              ‘Fratello (Barton), dove sei?’ Lascia perdere la bella al sole (ché non è a parlarci che diventerà la tua musa…), domandalo a te stesso…; e poi fra un bagno e l’altro… (non aprire mai l’ombrellone… e) buone ‘reclusive’ vacanze al mare (in attesa di altri artistici/’artistici’… ‘colpi di sole’)...
              p.s.: ironia del destino, per questo film i Coen hanno avuto il maggior riconoscimento artistico della loro carriera (non considerando l’Oscar, ma è chiaro: Hollywood per i ‘Barton COEN’… ‘non è un paese per cineasti’, specie se giovani…) ricevendo la Palma d’oro a Cannes…

              Firmato:
              l75c w6ò8 57
              [ops... un momento di 'cecità isterica'..]
              "E' la vita mia: mille occhi, una foresta, una giostra di periferia"

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              • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                L'ultimo boyscout

                Seriamente...ma che boiata è?? Piuttosto (ma anche più che piuttosto) pessimo...ci sono almeno un milione di modi migliori per passare un'ora e quaranta della propria vita, ed uno di questi è senza dubbio parlare con un assicuratore...
                Grazie al cielo dura poco...


                Ma dici davvero? Riconosco la patina spaccona e "costruita" di molte situazioni e dialoghi, ma è un film che all'occorrenza sa fare decisamente sul serio, con scrittura e recitazione a livelli eccezionali. Pensa per esempio a tutta la scena di Bruce Willis che rientra a casa e litiga con la figlia che guarda la tv...

                Per me comunque è un filmone.

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                • Sottoscrivo.

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                  • Ma sai...è (quasi) tutto buono fino a metà, dalla costruzione dei personaggi a quella delle atmosfere e della trama...poi da lì in poi il film diventa la parodia di sè stesso, situazioni imbarazzanti, trama portata avanti in modo ridicolo, senza più voglia, senza più idee, battute da latte alle ginocchia...quasi che a metà si siano detti "vabbè fin qui ok, da adesso in poi pilota automatico e via"...
                    Stendendo un velo pietoso sul pietoso finale...

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                    • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                      Ma sai...è (quasi) tutto buono fino a metà, dalla costruzione dei personaggi a quella delle atmosfere e della trama...poi da lì in poi il film diventa la parodia di sè stesso, situazioni imbarazzanti, trama portata avanti in modo ridicolo, senza più voglia, senza più idee, battute da latte alle ginocchia...quasi che a metà si siano detti "vabbè fin qui ok, da adesso in poi pilota automatico e via"...
                      Stendendo un velo pietoso sul pietoso finale...
                      Ok, riesco a capire cosa intendi, ma quello che per te è un crollo rovinoso per me è solo un lieve calo (dopo un primo tempo che nel genere teme pochi confronti per tratteggio e resa di personaggi e conflitti), che comunque è dovuto a una legge non scritta di Hollywood contro cui nessuno può opporsi: quella per cui nel secondo tempo deve prevalere sempre l'azione. Chiaro che con questi paletti diventa difficile mantenere il livello della sceneggiatura sempre al top.

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                      • Io francamente non vedo nessun calo.

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                        • Originariamente inviato da Borden Visualizza il messaggio
                          Ok, riesco a capire cosa intendi, ma quello che per te è un crollo rovinoso per me è solo un lieve calo (dopo un primo tempo che nel genere teme pochi confronti per tratteggio e resa di personaggi e conflitti), che comunque è dovuto a una legge non scritta di Hollywood contro cui nessuno può opporsi: quella per cui nel secondo tempo deve prevalere sempre l'azione. Chiaro che con questi paletti diventa difficile mantenere il livello della sceneggiatura sempre al top.
                          Ma è anche il livello realizzativo dell'azione che cala...diventa tutto un enorme cliche di cazzotti e proiettili (oltre che un sacco di "stronzo, figlio di *******" e via dicendo che funzionano una volta, ma quando ce ne sono 9 contati in 30 secondi diventano snervanti).

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                          • Sono anch'io abbastanza sorpreso della tua reazione: secondo me il film, nel suo genere, è un piccolo gioiellino di ritmo e simpatia, tra l'altro anche molto auto-ironico. So che tra i fan (tipo la gente dei 400calci) è un piccolo/grande oggetto di culto e io, pur senza stracciarmi le vesti, lo riguardo sempre volentieri. Quello che sicuramente NON ho visto, è una regia o una scrittura che a un certo punto "tira via", ecco, quello no.

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                            • Per me è un calo sensibile, ma tant'è...fin qui abbiamo osato, poi vediamo di rimetterci in riga e di riportare tutto dentro i canoni che sennò ci prendono a ceffoni.

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                              • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                                L'ultimo boyscout

                                Seriamente...ma che boiata è?? Piuttosto (ma anche più che piuttosto) pessimo...ci sono almeno un milione di modi migliori per passare un'ora e quaranta della propria vita, ed uno di questi è senza dubbio parlare con un assicuratore...
                                Grazie al cielo dura poco...
                                Non l'ho visto ma colgo l'occasione per dire che non comprendo l'esaltazione che (spesso) sento nei confronti di Shane Black...

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