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Originariamente inviato da Lord Freezer Visualizza il messaggioROBOCOP - nonostante gli anni è invecchiato molto bene... i bei film violenti degli anni '80!"Ore come mesi; giorni come anni. Sono entrato nell'età dell'oro. Sono stato sulla riva di un nuovo mondo."
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Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggioMa i 48 fotogrammi sono un assist per il 3D, nient'altro asd per vedere Lo Hobbit senza rotture di palle non scegli nè 2D nè 3D, ma 3D HFR.
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Fratello, dove sei?
‘Due cuori… senza più capanna’
Voto: 5L/5; i Coen una tantum ci vorrebbero battezzare a tutti per vederci tutti fratelli felici e contenti… ma i battezzandi ‘dove stanno’? A esser onesti, non lo sappiamo neanche noi spettatori, 'anime in pena' disperse non si sa dove in uno di quei quattro quadranti cartesiani – maledetti, infuocatamente ‘crociati’ – tra non senso ‘all’orizzont(al)e’ e senso (binario… ferroviario) ‘al verticale’…
Gli uomini se ne stanno in catene agli inutili lavori forzati (o in una sala cinematografica... platonicamente 'antievasiva' anch'essa), vivono in altalena la loro vita a seconda degli (inconsci e magari pure psicopatologici) stati d’animo e degli eventi (fortuiti o meno… sempre più grandi di loro), se ne stanno ‘belli addormentati nel bosco’ e, da ‘svegli’, legati gli uni gli altri incrociando (volenti o nolenti) i rispettivi destini personali, e inseguono la loro felicità che magari sarà anche… la loro più grande tortura (che se i capricci del destino ‘fatato+casuale’ aiutano gli audaci… poi restano sic et simpliciter quelli delle donne, e ‘1,2 e 3…’… che croceee!!).
C’è una ‘via di fuga’, una (se non dall’alto, almeno) prospettica risposta di fede a tutto? Una misteriosa Legge della vita super partes… anziché una semplice e ‘dura… lex sed lex’ umana? Sì è ipotizzabile, e ad esser comprensivi… ci si può abbandonare ad essa (ma anche a credere magicamente… nell’uomo trasformato in rospo… o fidarsi del ciclopico venditore di Bibbie che si rivela – pure lui, monoculo in orbe coecorum - homo hominis lupus)… intuire (sbagliando o meno nel decifrare l’‘oracolo’) che l’uomo e il suo destino ultimo ‘ferroviario’ è nelle mani di Dio e non nelle proprie (o peggio in quelle dei saltimbanchi politici in cerca anche loro di ispirazione… ma che della gente comune vorrebbero solo il voto), ed appellarsi con cuore più o meno sincero a quel ‘Deus (comunque) absconditus’… ma poi trovarla, quella evangelica ‘perla preziosa’, quando il tesoro più grande… se ne resta come un ago in un pagliaio sommerso in fondo a un lago… sarà un’altra ardimentosa impresa ‘da infarto’ anche per il cuore più innamorato…
Tramite le ‘omerico…smitizzate’ gesta di 3 ‘pecorelle smarrite’ (senza alcuna ‘leader-sheep’ e con le sole oracolari visioni di… un cieco ad alimentare speranze… ma anche con un inaspettato ‘X Factor’ dalla loro!!) inserite in una struttura paratattica quanto (infine) circolare, i Coen ci regalano una loro intellettualmente… ‘assolutoria’ parabola sulla vita ‘che (come l’Odissea più o meno) conosciamo tutti’, umano divenire di tutti coloro che cercano continuamente di lasciarsi alle spalle un nonsense che pur li accompagna in ogni dove lungo la loro ‘odissea… nella terra’.
Allo sperduto (e magari nostalgico dei tempi andati) ‘spettatore medio’, magari dall’‘animo spiritual-canterino… e in buona fede’, ma egli stesso chiuso in sala, coinvolto ‘in(to) picture’ (‘da dentro’) in una vita che ‘si vive una volta sola’ e si dipana non si sa bene come… qui i Coen ‘lasciano in dote’ un pietoso sguardo potenzialmente aperto (o forse meglio: ciecamente disperdibile…) ad infinitum (e per chi ci crede… sarà ‘allegria di naufragi’!)…
In futuro su analogo tema ce ne daranno una ulteriore e altrettanto disincantata (ma in quel caso impietosa) loro rilettura – pari modo scetticamente neutrale e ‘obliqua’ – nell’intrecciato e secretato (‘illeggibile due volte di fila...’ anche ‘da fuori’) ‘Burn after reading’…
Firmato:
E. Baccello
…………
‘E’ una Musa che ci invita a sfiorarla con le dita, attraverso un pianoforte……’
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'(...) "Signore, e di lui che sarà?" Gesù gli rispose: "(...) che t'importa? Tu seguimi!"' (Gv 21, 21-22)"E' la vita mia: mille occhi, una foresta, una giostra di periferia"
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Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggioMa non è vero, in questo caso sono applicati insieme, ma niente impedisce di girare in 2D hfr...
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Ma è appunto quello che dico. Anche in 2D le scene d'azione avrebbero di che guadagnarne dal 48 fps. Non vorrei che questa tecnologia che, ripeto, non da benefici solo sul 3D, venisse relegata al solo (pessimo) formato tridimensionale.
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Repulsion
Continua la mia scoperta del cinema di Polanski, dopo lo splendido e terrificante "Rosemary's Baby" e lo spassoso (ma ammetto, non indimenticabile, per quanto mi riguarda) "Carnage". Torniamo nei territori claustrofobici, inquietanti, e malati del film con Mia Farrow, ma qui la resa e il tono è totalmente differente. Se "Rosemary's Baby" era nel territorio puramente horror, dove a far da padrona era l'atmosfera onirica, contribuita dalla splendida fotografia a colori, in "Repulsion" predomina il bianco e nero ed una regia che pesca a piene mani nella "Nouvelle Vague". Ci muoviamo all'interno della mente di Carol, osservando e vivendo insieme a lei la sua discesa nella follia, graduale e agghiacciante. Non c'è salvezza e speranza per la protagonista. Una donna che non riesce a godere del piacere sessuale, non riesce a lasciarsi andare all'approccio con un altro uomo, anzi lo rifiuta, con una paura e un disgusto paragonabili a quelle di una bambina. Carol è intrappolata nel suo status di "ragazzina", di bambolina bionda, con vestitini a pois, comportamenti goffi, volto accucciato, e incapacità di uscire dal suo guscio. Polanski ci mostra fino a che limite può spingersi una mente psicologicamente labile, di una donna che ha tutte le carte in regola per vivere come le altre (di una bellezza travolgente, corteggiata, e con delle "potenziali" amiche), ma che viene divorata dal suo male. Un male che se in un primo momento assomiglia ad una "semplice" timidezza, sfiora pian piano in schizofrenia, in un incubo agghiacciante, dove non c'è scampo per nessuno. Il mondo intorno a Carol sembra riconfermarle che bisogna avere paura dell'uomo e che ogni uomo vorrà solo abusare di lei, così si barrica nel suo appartamento, che si trasformerà in un inferno, in tutti i sensi. Invecchiato più che bene, è capace ancora di scuoterci e trasmetterci un senso di angoscia perenne dalla prima all'ultima scena. Da menzionare, una Catherine Denevue dalla quale la macchina da presa non si stacca mai, bella ed esaltata da togliere il fiato, in un'interpretazione tutta giocata su sguardi e movenze (non parla quasi mai), e che difficilmente si potrà dimenticare.
Voto : 9
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X-Men - l'inizio - Probabilmente il migliore della serie fatto sino ad ora, almeno dal mio punto di vista. Però ho un dubbio... si tratta di un prequel degli altri tre film o si tratta di un reboot della serie?:twisted: LA VOSTRA SERENITA' E' UN BUON SINTOMO... ALLEVIA LA TENSIONE E LA PAURA DI MORIRE. :twisted:
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Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggioMa è appunto quello che dico. Anche in 2D le scene d'azione avrebbero di che guadagnarne dal 48 fps. Non vorrei che questa tecnologia che, ripeto, non da benefici solo sul 3D, venisse relegata al solo (pessimo) formato tridimensionale.
L'HFR è utile al 3D (ma non indispensabile) per limitare lo sfarfallìo, che poi io abbia riscontrato del fastidioso blur anche nella versione in 2D de Lo Hobbit è un caso. [È per questo che dico "meglio vedere un film nel formato in cui è stato concepito".] Normalmente non mi succede che questo fastidio sovvenga, e quando guardo un film non rimpiango certo i 48fps che, ripeto, hanno ragione di esistere attaccati al 3D. Ad esempio li avrei voluti quando ho visto The Avengers.
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Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggioPerchè pessimo formato tridimensionale?
L'HFR è utile al 3D (ma non indispensabile) per limitare lo sfarfallìo, che poi io abbia riscontrato del fastidioso blur anche nella versione in 2D de Lo Hobbit è un caso. [È per questo che dico "meglio vedere un film nel formato in cui è stato concepito".] Normalmente non mi succede che questo fastidio sovvenga, e quando guardo un film non rimpiango certo i 48fps che, ripeto, hanno ragione di esistere attaccati al 3D. Ad esempio li avrei voluti quando ho visto The Avengers.
Comunque il motion blur è avvertibile nettamente anche in 2D in alcuni film d'azione (ad esempio immagino che in man of steel potrebbe essere avvertito, vista la velocità delle scene d'azione viste finora), che potrebbero giovare del frame rate elevato.
Poi, diciamo, potremmo convenire che con il 3D è necessario l'hfr, mentre con il 2D potrebbe essere utile ma se ne può fare a meno.
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Lo sapevo asd
Ma io penso che ne Lo Hobbit in 2D mi abbia dato fastidio il blur proprio perchè l'hanno girato a 48 e io l'ho visto in 24, e la cosa è paradossale proprio perchè normalmente lo sfarfallìo infastidisce con il 3D che non con il 2D.
Man of Steel andrà visto necessariamente in 2D, poche palle xD
Semplicemente è necessario vedere un film nel modo in cui l'hanno pensato e, logicamente, fatto.
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