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  • Spielberg è sempre molto attento e sensibile al pensiero del pubblico e sa benissimo che in questo momento un western sarebbe per lui una pessima mossa. Quindi se ne tiene saggiamente alla larga (unico genere, o quasi, in cui non si sia mai messo alla prova)

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    • Originariamente inviato da SE7EN
      La cosa più improbabile di The Village per me è proprio la love story da romanzetto, un motore debole per la storia. Ma in generale la cosa migliore del film non è la sceneggiatura ma la regia di Shyamalan, minimale e trattenuta, con zero concessioni. La sua prova della maturità.
      E infatti quello mica è il motore, è "solo" un espediente, un modo per arrivare al rovesciamento epistemico del finale (che è una manovra di sceneggiatura a cui è affezionato), se non usava la love story usava altro.
      Poi invece la sceneggiatura è proprio il pezzo forte insieme alla regia, il villaggio è un sistema sociale figlio di una colpa endogena americana/occidentale irrisolvibile, e contemporaneamente un'ottima rappresentazione di quel che scriveva Nathaniel Hawthorne ai tempi de La lettera scarlatta (la società puritana, il male che si cela nella foresta fuori dalla comunità etc). È una delle allegorie autoriflessive più riuscite del cinema americano dell'ultima decade, che stai a di'...

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      • The Village è in generale molto sottovalutato.

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        • Originariamente inviato da Duster Visualizza il messaggio
          giuro, ricordo che non mi prese per niente e dopo due ore lo avevo già completamente rimosso...
          Il Grinta dei Coen è un bel film, ma effettivamente ti lascia ben poco. Sono sicuro che anche Outis tra un paio di settimane l'avrà archiviato definitivamente asd
          https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

          "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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          • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
            Spielberg è sempre molto attento e sensibile al pensiero del pubblico e sa benissimo che in questo momento un western sarebbe per lui una pessima mossa. Quindi se ne tiene saggiamente alla larga (unico genere, o quasi, in cui non si sia mai messo alla prova)
            a proposito di western. lui ha prodotto True Gritasd ecco da dove arriva quella vena mainstream che ci ho trovato

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            • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
              Il Grinta dei Coen è un bel film, ma effettivamente ti lascia ben poco. Sono sicuro che anche Outis tra un paio di settimane l'avrà archiviato definitivamente asd
              Io mi ricordo una musica a tratti molto ispirata, la solita fotografia pazzesca di Deakins e una bravissima ragazzina-attrice che quasi è in grado di reggere un film intero sulle sue spalle e tener testa senza problemi a Jeff Bridges.
              Per il resto poco altro. Però mi è piaciuto, come film di rapido consumo è piuttosto buono.

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              • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                Io mi ricordo una musica a tratti molto ispirata, la solita fotografia pazzesca di Deakins e una bravissima ragazzina-attrice che quasi è in grado di reggere un film intero sulle sue spalle e tener testa senza problemi a Jeff Bridges.
                Per il resto poco altro. Però mi è piaciuto, come film di rapido consumo è piuttosto buono.
                Ma infatti il film questo offre. Che non è poco sia chiaro, ma difficilmente ti lascia qualcosa dentro capace di perdurare a lungo.
                https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
                  Ma infatti il film questo offre. Che non è poco sia chiaro, ma difficilmente ti lascia qualcosa dentro capace di perdurare a lungo.
                  per il resto c'è la vita veraasd

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                  • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                    Sicuramente non merita le esaltazioni che c'erano state ai tempi dell'uscita qui nel forum.
                    Forse per una volta le meritava eccome. :lingua:

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                    • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                      e una bravissima ragazzina-attrice che quasi è in grado di reggere un film intero sulle sue spalle e tener testa senza problemi a Jeff Bridges.
                      Yes. La steinfeld se si mantiene un attimo farà strada! ed era anche il suo primo film questo. fra i giovani attori/attrici per me è la migliore che c'è sulla piazza adesso.

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                      • Comunque a me dei Coen mancano solo ''Raising Arizona'' ''fratello dove sei'' e poi ci sarebbe anche quello con Clooney e la zeta-jones ma non mi ha mai ispirato! merita una visione anche quello?

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                        • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
                          Il Grinta dei Coen è un bel film, ma effettivamente ti lascia ben poco. Sono sicuro che anche Outis tra un paio di settimane l'avrà archiviato definitivamente asd
                          Ma infatti l'ho detto che è un film che vive di sola forma. Non voglio lodarlo più di quanto meriti, ma sicuramente merita una visione. E poi concordo con sir Dan:


                          Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                          sarò di parte ma per me tutti i Coen meritano una visione

                          Sono cineasti di razza, magari non hanno mai firmato un capolavoro, ma hanno una filmografia molto valida con prodotti molto raffinati.

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                          • Fargo si avvicina al capolavoro (di genere)

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                            • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                              Ma infatti l'ho detto che è un film che vive di sola forma.
                              I film dei coen sono sempre formalmente perfetti, a volte ho l'impressione che passino i mesi a levigare, cesellare e rifinire ogni inquadratura.
                              Sono troppo perfetti, insomma!
                              Dovrebbero lasciarsi andare un pò ogni tanto, far passare un pò di "vita" nei loro congegni ad orologeria.

                              Secondo me di pellicole ne girano troppe, comunque: per un lavoro di alto livello ce ne sono due o tre piuttosto trascurabili, insomma.

                              In ogni caso, cineasti rispettabilissimi. Non ne sono un gran fan, ma un film che amo molto è l'uomo che non c'era.

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                              • Che siano dei registi intellettuali non ci piove, hanno una impostazione postmoderna molto riflessiva e metanarrativa. L'unico film che esce in parte da questa impostazione è No Country of Old Men, che non a caso è uno dei preferiti dal grande pubblico.

                                Comunque Crocevia della morte, L'uomo che non c'era, Fargo, Il grande Lebowski e Non è un paese per vecchi sono pezzi da novanta.

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