Sono tre thiller, niente horror... 36 è un thriller/poliziesco di Marchal, di cui ti consiglio anche L'ultima missione. Nido Di Vespe è un remake non dichiarato di Distretto 13 (o di Un Dollaro D'onore). Cacciatore di teste è una produzione franco-spagnola.
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asd
Discreto prodotto, forse "omaggia" troppo alla stregua di un remake appunto, però sono film come questi che ci fanno capire quanto il Cinema francese sia avanti al nostro.
"Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."
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A proposito, mi è capitato di recuperare Driver - L'imprendibile di Hill, che sinceramente è un discreto esercizio di stile tenuto in piedi da una buona prova di O'Neal, ma nel complesso non è nulla di rilevante.
Da segnalare comunque che i primi minuti di Drive di Refn sono un chiaro omaggio al film di Hill.
"Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."
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Per chi volesse accostarsi al cinema francese suggerisco anche Sur mes lèvres di Jacques Audiard. Il riscatto sociale e personale di Carla, ragazza non udente (un'efficacissima Emmanuelle Devos) che trova un insperato complice in un ex galeotto appena uscito di prigione (Vincent Cassel) assunto dalla società per cui Carla lavora, vessata, derisa, emarginata da colleghi e superiori. Una buona dose di suspense e un'ottima prova di tutto il cast. Il regista si sofferma su primi piani insistiti sul volto della protagonista e ci fa partecipi della sua limitata percezione del mondo circostante con sequenze a esclusiva "lettura visiva" e intermittente assenza di suono.
Aggiungo anche il trittico di Patrice Leconte: L'Homme du Train/Mon meilleur ami/Confidences trop intimes.Avvampando gli angeli caddero;
profondo il tuono riempì le loro rive,
bruciando con i roghi dell'orco.
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Originariamente inviato da Pink Arrow Visualizza il messaggioE' un film francese?
About Time
Per una buona oretta Curtis arricchisce di mordente qualcosa di non particolarmente originale. Perchè se un didascalico prologo può essere passabile, la seconda parte perde quel tocco magico della prima ora e i personaggi cominciano ad apparire estranei e il coinvolgimento paga le conseguenze.
Occasione sprecata, ma piacevole e consigliabile.
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Domenica 12 Gennaio
Stoker
[FONT=Verdana]Il regista orientale dallo stile più occidentale che ci sia, predestinato prende in pieno Hollywood, mettendoci tanta buona maniera per il "Dexter in gonnella" e il prodotto non è nemmeno disprezzabile, ma sotto la patina la sceneggiatura scricchiola, frettolosa nell'epilogo, quasi tradendo purtroppo ogni sottotesto.
Voto: 5,5
Originariamente inviato da Pink Arrow Visualizza il messaggioPer chi volesse accostarsi al cinema francese suggerisco
"Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."
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Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggioL'odio di KassovitzAvvampando gli angeli caddero;
profondo il tuono riempì le loro rive,
bruciando con i roghi dell'orco.
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Cercherò di recuperarlo.Invece avevo detestato il dittico su Mesrine di Jean-Francois Richet. Vincent è superbo, ma l'intera operazione mi ha lasciata perplessa per come celebra un criminale terrorista incallito trasformandolo in vittima eroica. E dire che l'impianto registico era ottimo, ma messo al servizio di un'operazione altamente discutibile.
Avvampando gli angeli caddero;
profondo il tuono riempì le loro rive,
bruciando con i roghi dell'orco.
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Originariamente inviato da Pink ArrowMa per quale motivo secondo voi è stato sopravvalutato? Io l'ho trovato un film quasi perfetto sotto tutti profili: regia, cast, impianto tecnico, fotografia (l'incipitSpoiler! Mostraè fenomenale) contenuti e soprattutto nell'alchimia tra i due protagonisti. Philippe ricusa ogni atteggiamento pietistico e trova in Driss il suo interlocutore ideale, che lo tratta come una persona non disabile. Il film mostra come la miglior terapia sia l'allegria e la risata, e come si possa oltrepassare il confine delle classi sociali e diventare amici. Il titolo originale è Intouchables e rende bene l'idea di una storia realmente accaduta, in cui due anime di estrazione così diversa si fondono in un rapporto di complicità reso appunto "intoccabile" da false meschinità e rancori del mondo circostante. Non mancano ruffianerie né forzature, ma il messaggio globale è di spessore notevolissimo.della corsa in auto che poi viene ripreso dopo l'antefatto"...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"
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Infatti. Basato su una storia vera dove i personaggi reali sono questi:
e quelli filmici sono questi:
dove non è chi non veda la scelta politically correct del cast e dell'impostazione della pellicola, dove tutti sono fondamentalmente buoni e volemose bene.
Che poi il film è carino, mi è piaciucchiato: ma non va a al di là di un film di poche pretese.
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