Originariamente inviato da outis81
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Originariamente inviato da Ellie Arroway Visualizza il messaggioCiò non toglie che sia un filmetto usa e getta, ideale per una serata edificante in famiglia e via, ma che non lascia traccia di sé. Certo, presso il grande pubblico un film così sembra l'ira di dio, il non puls ultra del bel cinema, me ne rendo conto.
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Il corrispettivo reale del personaggio di Driss è nordafricano, quindi la scelta di Omar Sy non mi pare tanto lontana dalla realtà. Ma scusate, un film per essere riuscito dev'essere per forza caustico, cattivo, graffiante? Non ci vedo nulla di strano né di politically (in)correct nel mostrare anche buoni sentimenti qualche volta, visto che per giunta nella realtà i fatti si saranno svolti grandi linee come mostrato nel film. Che è un film, appunto e qualche licenza contenutistico/stilistica se la sarà presa senz'altro. Poi 'sta storia del "grande pubblico" me la dovete proprio spiegare Outis e Arroway: voi quindi rientrate in un pubblico "di nicchia"? Senza polemica da parte mia. E' solo un chiarimento.Avvampando gli angeli caddero;
profondo il tuono riempì le loro rive,
bruciando con i roghi dell'orco.
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Originariamente inviato da henry angel Visualizza il messaggioIl messaggio del film è fondamentalmente che uno dei due è meglio che sia ricco.
grandissimo asd
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Originariamente inviato da Pink ArrowMa scusate, un film per essere riuscito dev'essere per forza caustico, cattivo, graffiante?
Originariamente inviato da Pink Arrowvoi quindi rientrate in un pubblico "di nicchia"?
asd
* a parte Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg, unico film buonista che reputo quasi-capolavoro e che costituisce l'eccezione.
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Hai fatto domanda, ho dato risposta. Cosa vuoi di più? asd È chiaro che qui stiamo parlando di gusti personali. Personalmente i film che annacquano la realtà mi piacciono meno dei film caustici. Infatti non vado pazzo neanche per le commedie, colte o non colte che siano.
Ma sono gusti miei, non pretendo certo di ergerli a criterio universale.
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No beh, il caso è chiuso. Nel senso che quando parliamo di cose oggettive si può discutere, ma in questo caso stiamo parlando di gusti personali. Per i miei gusti personali preferisco i film che problematizzano l'esistenza, piuttosto che pellicole che si limitano a rappresentarla, magari semplificandola.
Che poi ci siano varie forme di problematizzazione e che questo non escluda l'intrattenimento è un altro discorso (è pieno di capolavori che fanno entrambe le cose: Apocalypse Now, Ran, i migliori Scorsese, etc...). Che poi il cinema possa essere altro, e tra questo altro anche il cinema di genere o il blockbuster (che se di qualità, io non disdegno di certo, anzi), anche questo è un altro discorso.
Quasi amici è un buon film di genere: una commedia buonista che arriva, ti fa divertire, passa, e col tempo scompare (per me).
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È chiaro che il mio discorso scritto è molto più "netto" rispetto ai miei veri gusti cinematografici, che sono più sfumati. Ma sarà che sono cinico dentro, non lo so, ma certamente "caustico" non è il primo aggettivo che mi verrebbe in mente pensando a Il diavolo veste Prada.
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Beh, ha decisamente un finale buonista, in quanto la protagonista riesce a capire i veri valori, risistemare lo stato giusto delle cose dopo essersi fatta abbagliare dai lustrini della moda, torna con il suo ragazzo...
Ma questo è il problema di tutte le commedie americane recenti: dopo un secondo atto potenzialmente caustico e irriverente, arriva il terzo atto buonista e consolatorio.
Al di là della qualità intrinseca, perché sicuramente Il diavolo veste Prada è un film molto carino.
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Ne facessimo qui in Italia di commedie così!
Poi l'happy ending di IDVP non è poi così scontato, perché certo Andy ritrova gli equilibri e il lavoro su misura per lei, però il fidanzatoSpoiler! Mostravola a Boston per il suo nuovo lavoro e non è proprio scontato che continueranno a frequentarsi, anche se lui dice che "il formaggio speciale si trova anche a Boston".
Comunque le incongruenze non mancano: gli amici che nel locale fanno tanto i "proletari" poiSpoiler! Mostrauna è una gallerista e l'altro uno yuppie; il fidanzato fa il cuoco e per cena sa preparare solo toast al formaggio; il belloccio interpretato da Simon Baker, inutile e (falsamente) caramelloso e stucchevole come pochi.
Nel complesso però la qualità è alta e il cast notevolissimo, specie Emily Blunt e Stanley Tucci, oltre ovviamente alla straordinaria Meryl Streep... Anne Hathaway non mi è dispiaciuta, ma sgrana troppo gli occhioni per i miei gusti...Avvampando gli angeli caddero;
profondo il tuono riempì le loro rive,
bruciando con i roghi dell'orco.
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