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  • La Vie D'Adèle (sub)


    La Palma d'Oro all'ultimo Cannes è un film piuttosto semplice nella sua narrazione, molto vicino alle sue protagoniste (magari un filo troppo) e gradevole nel suo volere rappresentare al massimo del realismo la crescita umana e sentimentale di Adèle, liceale all'inizio e donna autonoma nel finale. Il piglio, soprattutto nella prima parte, mi è apparso molto documentaristico e il film è farcito di primi piani espressivi e intensi, molto utili nel coadiuvare quel lavoro di immersione richiesto allo spettatore; chi guarda vive la giornata di Adèle e la sua relazione con Emma, pittrice colta e ambiziosa da un punto di vista davvero vicino, quasi esagerato nel mostrare, dettaglio specifico dopo l'altro, il percorso delle protagoniste. Le due funzionano abbastanza bene, sono vitali e fresche, moltissimo sul piano fisico, e il rapporto che si crea, almeno per il tempo di una parentesi idilliaca, è molto bello e curato. In gran parte il merito è delle due attrici, Adèle Exarchopoulos e Lèa Seydoux, tanto belle e naturali, completamente al servizio dei personaggi e coinvolte in quelle famose scene di sesso che credo abbiano interpretato al massimo delle loro possibilità. Ciò però non mi distrae dal fatto che innanzitutto suddette scene pecchino a parer mio di un certo voyeurismo crudo e compiaciuto, cosa che si ripresenta più in avanti con inopportune inquadrature insistenti sulla fisicità di Adèle ( la doccia finale è da questo punto di vista totalmente ingiustificata) e che, in secondo luogo, la netta sensazione sia quella che la lunga scena di sesso appaia come un dirupo in cui salta il film per un attimo per poi ritornare al suo precedenti splendore. In particolare ho trovato sempre molto carina la fotografia, eccetto che nelle scene di sesso, che avevano un certa aria amatoriale, un che di spento e poco piacevole; spento lo è anche il secondo atto del film, molto convenzionale rispetto al primo, non noioso, ma semplicemente da tagliare qua e là per permettere allo spettatore di arrivare al finale con più vitalità. Finale che ritengo giusto ed equilibrato, non eccessivamente supponente, adeguato a quello che è La Vie D'Adèle: bel film senza sospetti di capolavoro.

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    • Originariamente inviato da Variabile Ind. Visualizza il messaggio
      E pirati da strapazzo?
      Una fottuta genialata...personalmente il miglior film d'animazione degli ultimi 4-5 anni...

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      • Un film d'animazione che, imho, magari col tempo diventerà capolavoro è Rango.

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        • E' un film che vive del suo personaggio, e che prende abbastanza in giro i clichè tipici del genere.
          I dialoghi sono fantastici, non ridevo così per un film d'animazione da anni.

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          • E’ più vicina all’ironia dei Pirati dello stesso Verbinski, infatti mi sembra che gli sceneggiatori siano Elliot-Rossio anche qui. L’ironia e
            La dreamworks, appunto, è più citazionista e demenziale. Anche se, probabilmente sotto effetto di sostanze stupefacenti, ti fanno filmoni come Dragon Trainer, I guardini e i primi due Shrek. Per non parlare di glorie passate come Il principe d’Egitto o Z la formica, che è praticamente un film di Woody Allen fatto in cgi.

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            • Wikipedia conferma.

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              • Django Unchained
                Un po' meglio di come lo ricordavo.
                Ma quei maledetti errori di continuità.....

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                • Originariamente inviato da axeman Visualizza il messaggio
                  Ovunque. Ogni dettaglio, quando arriva la "risoluzione finale" è esattamente nel posto più sbagliato possibile.
                  mah io sinceramente Axeman tutte ste falle non le ho viste e nemmeno molti di quelli che hanno visto il film.bohhhhhh
                  "Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza"

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                  • La Vie D'Adèle (sub)


                    La Palma d'Oro all'ultimo Cannes è un film piuttosto semplice nella sua narrazione, molto vicino alle sue protagoniste (magari un filo troppo) e gradevole nel suo volere rappresentare al massimo del realismo la crescita umana e sentimentale di Adèle, liceale all'inizio e donna autonoma nel finale. Il piglio, soprattutto nella prima parte, mi è apparso molto documentaristico e il film è farcito di primi piani espressivi e intensi, molto utili nel coadiuvare quel lavoro di immersione richiesto allo spettatore; chi guarda vive la giornata di Adèle e la sua relazione con Emma, pittrice colta e ambiziosa da un punto di vista davvero vicino, quasi esagerato nel mostrare, dettaglio specifico dopo l'altro, il percorso delle protagoniste. Le due funzionano abbastanza bene, sono vitali e fresche, moltissimo sul piano fisico, e il rapporto che si crea, almeno per il tempo di una parentesi idilliaca, è molto bello e curato. In gran parte il merito è delle due attrici, Adèle Exarchopoulos e Lèa Seydoux, tanto belle e naturali, completamente al servizio dei personaggi e coinvolte in quelle famose scene di sesso che credo abbiano interpretato al massimo delle loro possibilità. Ciò però non mi distrae dal fatto che innanzitutto suddette scene pecchino a parer mio di un certo voyeurismo crudo e compiaciuto, cosa che si ripresenta più in avanti con inopportune inquadrature insistenti sulla fisicità di Adèle ( la doccia finale è da questo punto di vista totalmente ingiustificata) e che, in secondo luogo, la netta sensazione sia quella che la lunga scena di sesso appaia come un dirupo in cui salta il film per un attimo per poi ritornare al suo precedenti splendore. In particolare ho trovato sempre molto carina la fotografia, eccetto che nelle scene di sesso, che avevano un certa aria amatoriale, un che di spento e poco piacevole; spento lo è anche il secondo atto del film, molto convenzionale rispetto al primo, non noioso, ma semplicemente da tagliare qua e là per permettere allo spettatore di arrivare al finale con più vitalità. Finale che ritengo giusto ed equilibrato, non eccessivamente supponente, adeguato a quello che è La Vie D'Adèle: bel film senza sospetti di capolavoro.Alice*
                    __________________________________________________ ___________________________________
                    Interessante il connubio linguistico- contenutistico tra riprese "crude e compiaciute" e la susseguente fotografia, definita "amatoriale".Bisognerebbe. calcolare nel "voyeurismo" (però) il tempo che serve per allestire un set con tutte le sue luci belle disposte ed armonizzate? L'idea di riprese un po' tirate via invece può far pensare ad un set ristretto ,con poca gente intorno a lavorare ( e guardare...), fatto di fretta appunto senza compiacersi? Sebbene "dispiacersi" lascerebbe un retrogusto moralisticheggiante anzichèno. Un altro atteggiamento possibile sarebbe quello della professionalità assuefatta e distaccata, che genera uno sguardo però più impersonale che d'autore.
                    "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                    • Originariamente inviato da mattneverno Visualizza il messaggio
                      Django Unchained
                      Un po' meglio di come lo ricordavo.
                      Ma quei maledetti errori di continuità.....
                      In che senso?

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                      • Il lato positivo - Silver linings playbook di David O.Russell

                        La storia è semplice, volendo anche banale e tutto sommato è solo una commedia per famiglie con tanto di finale telefonatissimo. Però ...

                        *rullo di tamburi*

                        ... mi è piaciuto parecchio! Tra i film di O.Russell è quello che mi è piaciuto di più. Il merito principale del film è la consapevolezza dei propri "limiti". Sa di essere un film per il grande pubblico, sa di essere una commedia romantica senza ambizioni autoriali, sa non di essere sostanzialmente niente per cui strapparsi i capelli. Eppure, consapevole del suo ruolo, il prodotto funziona benissimo, anzi, direi che riesce anche ad alzare l'asticella qualitativa del suo range "medio". La sceneggiatura è brillante, c'è poco da dire. Tutto scorre che è una meraviglia, dramma e commedia sono sempre bilanciati al meglio, si riesce sempre a provare empatia con i personaggi (seppur questa sia una cosa molto soggettiva) passando dalle risate al commovente. Il merito ovviamente è anche degli attori protagonisti: Bradley Cooper è perfetto per il tipo di personaggio che deve impersonare, mentre la Lawrence ruba la scena a tutti, veramente magnetica e matura nonostante la giovane età. Pensavo che la sua vittoria agli Oscar fosse stata meno meritocratica, invece alla fine ci può anche stare (seppur la Riva è stata monumentale, così come la Chastain è stata superlativa). O.Russell dirige bene, ma ho come l'impressione che non sia adatto a film più ambiziosi di questo. Ah, le nomination agli Oscar per gli attori non protagonisti sono state scandalose. Ma veramente hanno candidato De Niro per questa parte? Mio dio. Ah, la colonna sonora di Elfman è bellissima, avrebbe meritato almeno la nomination.
                        Insomma, mi è piaciuto molto. In un mondo utopico tutti i prodotti medio-alti dovrebbero essere come questo. Basta che poi non lo si scambi per capolavori. Quelli lasciamoli fare ad altra gente, mentre O.Russell va benissimo così.
                        https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                        "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                        Commenta


                        • No, Gidan, non ti riconosco più. asd

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                          • Originariamente inviato da Crystal clear Visualizza il messaggio
                            No, Gidan, non ti riconosco più. asd
                            Ahhaha, dai che ho scritto di male. E' una buona commedia romantica per famiglie, recitata e scritta bene. E' pacifico asd
                            https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                            "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                            • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
                              Ahhaha, dai che ho scritto di male. E' una buona commedia romantica per famiglie, recitata e scritta bene. E' pacifico asd
                              Ma infatti sono io che non sono abituato alla versione "Gidan vede e commenta rom-com per famiglie" xD

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                              • Quello che pensai e penso tuttora io. Validissima commedia romantica, interpretata divinamente (ma 90% lo fa la Lawrence)

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