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  • Originariamente inviato da Henry V Visualizza il messaggio
    ora mi resta da completare la filmografia di Tarkovskij e di Luchino Visconti poi passo ad altri illustri autori.
    Se hai voglia visto che ci sei io consiglio anche di guardare un documentario di Tarkovskij - Tempo di viaggio - una sorta di diario concettuale che documenta la pre-produzione di Nostalghia, in compagnia di Tonino Guerra. Interessante perchè è uno spaccato della personalità del regista, della sua visione del mezzo, della vita, della malinconia che lo consumava in quel particolare periodo della sua vita (che poi si rispecchia fortemente nel film) e pure dei suoi autori preferiti.
    La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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    • Ember- il mistero della città di luce

      Che film palloso, noioso e triste! Mi spiace vedere uno come Bill Murray in un film così. Non decolla mai, una prima parte da sonno completo, il resto aggiunge un minimo di azione in più ma poca roba.

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      • Cioè, è uscito al cinema Ghost Movie 2? Altro che Godzilla! asd Mi sa che a 3 euro ci vado :lol:
        https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

        "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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        • mi ha fatto morire dal ridere asd

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          • Originariamente inviato da Mj23 Visualizza il messaggio
            Visto "Parker"..è il solito film di azione con Jason Statham.La trama è lineare e non dà grandi spunti.Alla fine questi film sanno di Déjà vu ma ,almeno,si lasciano guardare e servono per passare un paio d'ore diverteneti con un pò d'azione.
            Voto:6+
            p.s: pessimo il doppiaggio della Lopez

            Originariamente inviato da Green Arrow Visualizza il messaggio
            Parker (2013)

            Film con Jason Statham e Jennifer Lopez. Discreto film d'azione con una parte iniziale che stenta a decollare ed un finale un poco scialbo. Statham sguazza dentro questi film con la sua solita caratterizzazione, in questo caso più pestato del solito, mentre Jennifer Lopez è più che discreta, forse l'unico personaggio con cui simpatizzare: la parte centrale, quella che la vede protagonista, è la parte migliore. Forse un po' troppo lungo: le quasi due ore si fanno sentire in una storia che si dilunga abbastanza inutilmente, senza grandi guizzi che la tengano su. Voto: 6
            Visto che ne avete parlato qui, mi adeguo, anche se ci sarebbe il thread dei film in programmazione ...

            Con Statham avevo visto solo Redemption, che però mi era parso molto superiore a questo, che è proprio un filmettino, con grandi pestaggi collegati da una trama risibile, per non dire del finale con una serie di scene appiccicate tra loro giusto per chiudere i punti in sospeso.

            Unica scena di interesse ... lo strip della Lopez asd a 45 anni in grandissima forma grazie anche ad una struttura fisica naturale davvero notevole
            Mentre dal punto di vista recitativo l'ho trovata mortificata da un personaggio insulso, non voglio dire che sia una Blanchett ma secondo me può fare molto ma molto meglio, la ricordo diversi anni fa in Bordertown e ne rimasi positivamente sorpreso.
            In qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo. Crediamo di esserci immersi nel più profondo dell'abisso, e invece quando torniamo alla superficie la goccia d'acqua sulle punte delle nostre dita pallide non somiglia più al mare donde veniamo. Crediamo di aver scoperto una caverna di meravigliosi tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e frammenti di vetro; e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato. (Maeterlinck)

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            • Originariamente inviato da Tobias
              Sì va beh mo In the mood for love è un filmetto rispetto a 2046 asd...
              "2046" è un aborto magnifico, uno di quei film impossibili e per definizione "mai terminati", assolutamente problematico e sgangherato, divorato dalla sua stessa maniera. Oh, per carità, magnifica maniera, ci mancherebbe, ma "In the mood for love" è la perfezione, l'apoteosi del cinema di Wong (anche se reputo "Ashes of time" e "Hong Kong Express" inimitabili e irripetibili).

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              • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
                Se hai voglia visto che ci sei io consiglio anche di guardare un documentario di Tarkovskij - Tempo di viaggio - una sorta di diario concettuale che documenta la pre-produzione di Nostalghia, in compagnia di Tonino Guerra. Interessante perchè è uno spaccato della personalità del regista, della sua visione del mezzo, della vita, della malinconia che lo consumava in quel particolare periodo della sua vita (che poi si rispecchia fortemente nel film) e pure dei suoi autori preferiti.
                Ah, per completezza e ulteriore approfondimento della poetica del regista lo guarderò senz'altro, molte grazie per avermelo segnalato.


                Ho visto Morte a Venezia di Luchino Visconti (1971).
                Nel 1912 un musicista trascorre le vacanze nella città lagunare per rimediare alle sue cagionevoli condizioni di salute. D'un tratto qui viene sconvolto dalla bellezza androgina del giovane Tadzio, che per il protagonista comincerà a divenire un'ossessione che egli deve continuamente reprimere per tenere fede al proprio stile di vita che non ammette l'abbandono ai sensi e alle passioni, una cosa che a lungo andare finisce per logorargli l'anima fino a indurlo alla morte. Molto particolari le immagini accompagnate dalle struggenti note dell'adagietto della quinta di Mahler che apre il film, con l'arrivo del protagonista all'alba nella laguna, e chiudendo tutta la parabola discendente al crepuscolo, dove emblematicamente il musicista ormai prossimo alla dipartita, tende il braccio nella vana speranza di raggiungere il fanciullo, simbolo di una giovinezza, di un candore inafferabili.

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                • Originariamente inviato da Henry V Visualizza il messaggio
                  Ah, per completezza e ulteriore approfondimento della poetica del regista lo guarderò senz'altro, molte grazie per avermelo segnalato.
                  Di niente. Dura tipo 60 minuti.

                  Ho visto Morte a Venezia di Luchino Visconti (1971)
                  Uno dei 5/6 Visconti migliori direi... di un accademismo formale quasi senza senso da quanto è straordinario, che non è mai semplicemente decorativo in quanto è palpabile il sentimento che Visconti trasmette nella caratterizzazione del protagonista interpretato da un grande Bogarde. Il suo film più intimamente sentito, carico di reminescenze struggenti, una sorta di elegia del sublime che accompagna la fine della vita (e di un mondo) e l'ossessione per la bellezza assoluta. Decadentismo viscontiano al suo massimo, probabilmente il suo ultimo capolavoro assoluto (anche se ha fatto anche meglio in precedenza) per una sorta di testamento poetico dai tantissimi momenti memorabili, alcuni da te già citati.
                  La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

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                  • Mi sembrava opportuno debuttare su questo forum con un post un poco più generico, poi magari mi butterò anche in discussioni più "specifiche". Negli ultimi 3/4 giorni ho visto i seguenti film




                    The Broken Circle Breakdown (che da noi dovrebbe essere "Alabama Monroe" mi pare)


                    Molto bello a mio parere, sia nella scrittura, quanto nella messa in scena e nella recitazione. Entrambi i personaggi sono affascinanti e meravigliosamente contraddittori.
                    Nella seconda metà diventa per certi versi un film più impegnato, che cerca di veicolare un vero e proprio messaggio, che io -da aspirante ricercatore- condivido in toto, ma questo è un altro discorso. Un poco troppo lacrima-movie nella scena finale forse, ma nel complesso non l'ho trovato smielato.




                    La Principessa Mononoke


                    3 euro spesi benissimo per rivedere un capolavoro del Maestro. Nonostante abbia ormai quasi vent'anni, il film regge benissimo sia a livello tecnico che a livello di messaggio. Non trovo affatto che lo Studio Ghibli abbia una patina di moralismo di troppo, come leggo talvolta in giro. Miyazaki è un favolista e come tale fa favole, che hanno una morale per definizione, ma essere moralisti vuol dire vedere tutto bianco o nero, mentre in Miyazaki (e soprattutto in questo film) è tutto molto molto grigio.




                    Big Bad Wolves


                    Film israeliano, che da noi non so nemmeno se sia uscito sinceramente. Parecchio bellino, girato in maniera veramente eccelsa, soprattutto in alcuni punti. Non imprescindibile, ma consigliato.

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                    • Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggio
                      Uno dei 5/6 Visconti migliori direi... di un accademismo formale quasi senza senso da quanto è straordinario, che non è mai semplicemente decorativo in quanto è palpabile il sentimento che Visconti trasmette nella caratterizzazione del protagonista interpretato da un grande Bogarde. Il suo film più intimamente sentito, carico di reminescenze struggenti, una sorta di elegia del sublime che accompagna la fine della vita (e di un mondo) e l'ossessione per la bellezza assoluta. Decadentismo viscontiano al suo massimo, probabilmente il suo ultimo capolavoro assoluto (anche se ha fatto anche meglio in precedenza) per una sorta di testamento poetico dai tantissimi momenti memorabili, alcuni da te già citati.

                      Dirk Bogarde, che avevo già ammirato ne La caduta degli Dei, in quest'altro film è davvero fantastico come la sofferenza da lui mostrata dal suo personaggio, intesa anche come un continuo rimembrare di occasioni perse, si adatta magnificamente al quadro decadente di Venezia. Ma secondo me quello che incarna al massimo le caratteristiche del decadentismo vero e proprio è Ludwig (un Helmut Berger colossale). Un raffinato esteta alla costante ricerca del bello e della sua contrapposizione al buio generato dall'io, che alla fine trova rifugio e conforto contemplando la solitudine presso quei castelli fiabeschi da lui fatti costruire, lontano da tutto e da tutti. L'apoteosi del decadentismo.

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                      • Dragon Trainer.
                        Il film è bello, esaltato soprattutto da una grande colonna sonora! Forse però qualcosina in più me l'aspettavo da quanto avevo letto.

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                        • Originariamente inviato da Ellie Arroway Visualizza il messaggio
                          "2046" è un aborto magnifico, uno di quei film impossibili e per definizione "mai terminati", assolutamente problematico e sgangherato, divorato dalla sua stessa maniera. Oh, per carità, magnifica maniera, ci mancherebbe, ma "In the mood for love" è la perfezione, l'apoteosi del cinema di Wong (anche se reputo "Ashes of time" e "Hong Kong Express" inimitabili e irripetibili).
                          Concordo...

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                          • E cosa ne pensi della sceneggiatura di "Domino"?

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                            • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                              ho rivisto "gli altri due di Richard Kelly".
                              Con grande sconvolgimento, circa quasi concordo completamente.

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                              • per the box purtroppo non è più uscita la director cut/extended cut che lui aveva annunciato...probabilmente causa scarsezza di incassi...ma qualcosa si vedeva già dai trailer...

                                comunque un talento che si è perso, purtroppo...

                                "Il cinema è un arte soggettiva, quanto la musica, belli i 5 alti bello sentire pareri discordanti ai propri, ma alla fine sono io, uno schermo e tutto quello che ci passa di mezzo."

                                "Le barbarie sono lo stato naturale dell'umanità, la civiltà è solo un capriccio dell'evoluzione e delle circostanze". cit.


                                ~FREE BIRD~

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