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  • A essere precisi però i movimenti di macchina in Malick non hanno un senso, ma creano un senso, tipicamente associativo, assieme al voice over e alla musica. Questo meccanismo nell'ultimo diventa gratuito e spesso manieristico, ma non in TTOL (perlopiù) e sicuramente non ne La sottile linea rossa.

    Il problema si pone quando un film non ha degli schemi che vogliamo noi, e non si riesce a entrare nell'ottica di quello che il film vuole essere per sé.

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    • La soggettività c'entra fino ad un certo punto. Ci sono alcune cose che possono piacere o non piacere, altre che sono semplicemente fuori luogo. Poi è logico che per riconoscere cosa sia "fuori luogo" bisogna aver masticato parecchio cinema, questo è chiaro. Ma è inutile adesso entrare nel merito dell'età o della preparazione personale, sia perché è brutto e volgare fare la gara a chi ce l'ha più lungo, sia perché da dietro un pc ogni cosa è ancora più relativa rispetto al solito. Io volendo fare il regista "da grande" c'ho sempre un occhio di riguardo per la regia dei film, per imparare e capire cosa è sbagliato e cosa no. Nel caso specifico, ho sottolineato dei movimenti di macchina che non mi hanno convinto e Sir Dan con molta preparazione ed attenzione ha cercato di farmi capire cosa intendesse fare Shyamalan, d'altronde siamo su un forum e principalmente serve a questo asd Non mi sono arroccato sulle mie convinzioni affermando di avere ragione, anzi, ho gradito molto l'approfondimento di Sir Dan su di un regista che conosce meglio di me.
      In Antonioni ogni movimento di macchina è calcolato, ha una funzione. A memoria non ricordo niente di gratuito nel suo cinema. Per esempio, un regista che invece ogni tanto sfora nel gratuito e nel presuntuoso è Dario Argento. Su Malick, boh, mi pare tutto ponderato anche lì, ma poi i film bisognerebbe vederli assieme, dal vivo, e discutere inquadratura per inquadratura asd
      https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

      "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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      • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque
        quindi The Happening no?
        Quello fa sicuramente parte della prima fase di cui dicevo, quindi come coerenza ci siamo... ma secondo me, con THE HAPPENING ha tirato un po' troppo la corda, complice una scenggiatura abbastanza sciocca, specie del tratteggio dei personaggi e in alcuni dialoghi. Infatti anche registicamente a volte si perdeva, pur dando notevoli zampate qua e là.

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        • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
          La soggettività c'entra fino ad un certo punto.
          In realtà per film, come quelli di Malick, o di Lynch, non serve solo avere macinato molto altro cinema, serve cercare ci capire i meccanismi di costruzione interni al film, che non sono sempre quelli che vogliamo noi, eh...

          E alla fine certo che c'è una ampia soggettività, altrimenti non si capirebbe perché per te Cosmopolis è un capolavoro "oggettivamente", se non per il fatto che riesci a riconoscere la "logica" interna del film... Solo che questo discorso potrebbe essere esteso a film che sono capolavori che tu non riconosci come tali solo perché non rientrano nel tuo criterio personale di "capolavoro".

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          • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
            Ma è inutile adesso entrare nel merito dell'età o della preparazione personale, sia perché è brutto e volgare fare la gara a chi ce l'ha più lungo, sia perché da dietro un pc ogni cosa è ancora più relativa rispetto al solito. Io volendo fare il regista "da grande" c'ho sempre un occhio di riguardo per la regia dei film, per imparare e capire cosa è sbagliato e cosa no.
            Ma infatti non volevo fare a chi ce l'ha più lungo, e mi ricordavo delle tue velleità. Proprio per questo trasecolavo (si fa per dire): certe cose di regia di Shyamalan io le farei proprio studiare, ci vedo proprio un'applicazione quasi "pura" della cosiddetta grammatica. Mi pare insomma intrinsecamente interessante da QUEL punto di vista, al di là di soggettività o meno. Non sono entrato nello specifico (al di là del fatto che non sono molto "fresco" di visione con UNBRAKEABLE) proprio perché ci aveva già pensato Dan, non per sufficienza nei tuoi confronti. Beso.

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            • Nello specifico infatti è stra-ovvio che Shyamalan la grammatica cinematografica la conosce molto bene e la piega a suo piacimento, come fanno tutti gli autori "post-moderni"... altrimenti si rischia di dire che anche i Coen non conoscono la grammatica cinematografica. Ma Ungaretti conosceva il linguaggio della poesia, anche se scriveva in versi liberi e senza rime?

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              • Originariamente inviato da ColonelBlimp Visualizza il messaggio
                Già ci manca solo che pontifichi sulla gnocca... ^^'
                Perché, scusa, tu che metti a fuoco questioni come 'presunzione' e 'gratuità', connotati che spesso - in modo condivisibile, per quanto mi riguarda - ti danno i nervi? asd

                PS: spero che Variabile non mi bastoni, ma ci tenevo a dirvi che sto pranzando adesso dopo una mattina lavorativa infinita e a leggere i vostri ultimi post ci si fa sempre una cultura.

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                • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                  non in TTOL (perlopiù).
                  Concordo. Sul "perlopiù".

                  --- Aggiornamento ---

                  Originariamente inviato da Crystal clear
                  Perché, scusa, tu che metti a fuoco questioni come 'presunzione' e 'gratuità', connotati che spesso - in modo condivisibile, per quanto mi riguarda - ti danno i nervi? asd
                  Ehm... non ho capito.

                  Nel senso che sono il primo ad essere presuntuoso e gratuito?? :nono:

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                  • Infatti non nego che ci sia una dose di manierismo in Malick. Ma c'è in ogni Autore che si rispetti, qualcuno potrebbe bollare come manierista gli zoom a scoprire di Barry Lyndon (soprattutto dopo la ventesima volta che Kubrick li usa), qualcun altro l'ambiguità sogno-realtà di Bergman, soprattutto in film come Persona (e così è stato fatto, soprattutto per quel famoso campo-controcampo ripetuto due volte a parti invertite), vogliamo discutere dei piani sequenza in Tarkovskij o dell'uso pittorico del cinema in Sokurov e vedere se c'è per caso del manierismo? E non è manierista il Dracula di Coppola?

                    Per cui ripeto la domanda. Perché "l'arroganza" di un autore dovrebbe essere un demerito? Soprattutto se poi porta a risultati estetici interessanti? Sicuramente è più arrogante liquidare un film senza averlo visto fino alla fine asd

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                    • Originariamente inviato da ColonelBlimp Visualizza il messaggio
                      Ehm... non ho capito.

                      Nel senso che sono il primo ad essere presuntuoso e gratuito?? :nono:
                      No, nel senso che certi eccessi d'essai ti/ci fanno imprecare. asd

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                      • Ma nessuno ha detto che Shyamalan sia scarso eh asd Anche perché, anche se lo pensassi sul serio, col caspio che lo vengo a scrivere qui, ho paura :afrrraid:
                        Il discorso soggettività/oggettività lo odio, è uno dei discorsi che più odio fare in vita mia asd Il cinema ha una sua grammatica. Se una persona dopo il punto scrive in minuscolo sta commettendo "oggettivamente" un errore, ed errori oggettivi possono esserci anche nel cinema. Poi è ovvio che alcuni che possono sembrare errori in realtà hanno dietro sé un senso teorico che li giustifica e li valorizza, così come è vero che per capire i film di Malick e di Lynch non bisogna conoscere per bene solo il cinema "tecnicamente parlando". Qua pare che ogni cosa che dico la debba giustificare asd Poi, come è ovvio che sia, per me alcuni film possono essere dei capolavori, come per te no, ma riconoscerai come in tantissimi casi il capolavoro è condiviso. Se uno ti dice che 8 e 1/2 è una ciofeca tu che pensi, che soggettivamente lui possa avere ragione avendo individuato falle che gli altri non hanno notato, o che semplicemente non c'abbia capito niente? asd Io oggi come oggi ritengo Cosmopolis e The tree of life dei capolavori, magari rivedendoli tra 20 anni con occhi (si spera) più maturi posso anche rivalutarli in negativo, ma la vita funziona così in tutte le cose, però per il momento non posso far nient altro che vivere e giudicare in base al mio status :ilsaggiodice: Però ragazzi, facciamo un patto tra di noi: basta parlare di soggettività ed oggettività, mettiamoci una pietra sopra xD
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                        "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                        • Originariamente inviato da outis81
                          Per cui ripeto la domanda. Perché "l'arroganza" di un autore dovrebbe essere un demerito? Soprattutto se poi porta a risultati estetici interessanti? Sicuramente è più arrogante liquidare un film senza averlo visto fino alla fine asd
                          Credo che il punto di Gidan fosse proprio quel "risultati estetici interessanti". Nel senso che ben vengano l'arroganza e la presunzione, ma se poi fallisci... rimangono solo quelle. Altri direbbero: "un nobile fallimento". Per questo si torna alla soggettività, credo. Sorrentino è per molti presuntuoso perché i suoi risultati sono giudicati il più delle volte (a torto o a ragione) fallimentari. Quindi i suoi "ghiribizzi" visivi rimangono fini a loro stessi.

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                          • Il problema è che se tu sei l'unico, o uno dei pochi, a pensare che il film abbia fallito forse devi rivedere la tua opinione. (e qui "tu" è del tutto impersonale).

                            Oppure tenertela stretta, ma non pretendere che la si condivida necessariamente.

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                            • Originariamente inviato da outis81
                              Sicuramente è più arrogante liquidare un film senza averlo visto fino alla fine asd
                              E ti pareva xD
                              https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                              "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                              • Ma quella era una battuta asd Se ti può consolare anni fa ho liquidato con un atteggiamento simile Eraserhead :afrrraid:

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