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  • HELLRAISER (1987)

    [FONT=Arial]Nonostante il basso budget e i pochi mezzi,Barker nel 1987 riuscì a realizzare un film notevole diventato negli anni un cult con merito assoluto.
    [FONT=Arial]È vero che lo scorrere del tempo ha un po' scalfito la pellicola e alcune pecche possono risultare grossolane riviste oggi (recitazione di bassa lega, finale un po' stupido , tensione non sempre altissima ) ma le idee malate e perverse, la visionarietà del regista e lo splatter feroce ma funzionale alla storia riescono a coprire le falle e a consegnare questo titolo all'èlite del genere.
    [FONT=Arial]La storia principale è macabra e originale, ma tuttavia il fulcro della saga sono i tremendi Cenobiti, creature spaventose ed intriganti che attirano la totale attenzione del pubblico nelle loro poche, purtroppo, apparizioni. Il discorso sul mondo di questo esseri, la loro identità e l'origine del cubo che usano per entrare in contatto con gli umani verranno approfonditi nei capitoli successivi.
    [FONT=Arial]Lo splatter e gli effetti sono di alto livello e alcune sequenze vantano una realizzazione eccelsa tenendo conto del budget; stomachevoli e fantastiche le scene della morte di Frank o della rinascita dello stesso oppure quella riguardante la creatura bicefala.
    [FONT=Arial]Da non sottovalutare nemmeno la componente contenutistica del film, che non si ferma al solo horror ma tratta tematiche come la sfrenata ricerca del piacere anche a costo di grandi sofferenze.
    [FONT=Arial]Quindi Hellraiser deve essere visto da appassionati e non, essendo un titolo valido e notevole ancora oggi attuale e innovativo.

    DAGON (2001)

    [FONT=Arial]Tratto da ben due romanzi del maestro del terrore HP Lovecraft , "Dagon" è un film di Stuart Gordon forse fin troppo bistrattato.
    [FONT=Arial]Girato a basso budget , l'opera parte seguendo a grandi linee il libro "La maschera di Innsmouth" e vede una serie di sventurati personaggi attraccare , causa tempesta , in un isolato paesino alquanto inquietante. Tutta la prima fase è davvero entusiasmante ,Gordon riesce a ricreare un'atmosfera sinistra e tetra trascinandoci in questo villaggio abitato da strani esseri umani dediti a culti molto particolari. Varie vicissitudini scateneranno degli eventi in un incubo crescente di paura fra le sporche stradine del luogo.
    [FONT=Arial]L'ambientazione e l'atmosfera sono fantastiche e molto simili al romanzo , cosi come i misteriosi abitanti. Tutta la prima fase è ottimamente realizzata e la tensione è buona.
    [FONT=Arial]Nel secondo tempo il regista si distacca parecchio dai racconti originali (riallacciandosene però perfettamente nel finalissimo) concentrandosi su delle novità di sceneggiatura che non ho apprezzato molto e che fanno perdere parecchia tensione alle pellicola scadendo sovente nel grottesco. A salvare questa fase sono i sorprendenti effetti artigianali (da dimenticare quelli visivi pessimi).
    [FONT=Arial]Una pellicola quindi spezzettata in due tronconi di diversa qualità,che però nel complesso funziona adeguatamente.
    [FONT=Arial]Scadenti purtroppo gli attori e un po sciatte alcune situazioni , mentre come detto detto si salva il finale ripreso dallo scritto di Lovecraft.
    [FONT=Arial]In sintesi un titolo da rivalutare , pieno di difetti ma non da buttare via totalmente, il film a delle similitudine con il 4 capitolo della saga di resident evil, ambientato in un paesino spagnolo.
    IL DOTTOR STRANAMORE (1964)

    [FONT=Arial]Capolavoro di satira nera per Kubrick , che nel lontano 1964 diede vita a questa pellicola destinata a restare negli annali del cinema.
    [FONT=Arial]Coadiuvato da due straordinari interpreti come Sellers e George C. Scott , Kubrick realizza un'opera dissacrante , innovativa , divertente e ancora attuale che ironizza amaramente sul potere , la politica , la paura del nucleare , sulla ricerca fanatica del nemico e su tutti quegli argomenti tanto in voga durante il periodo della guerra fredda ma purtroppo tutt'ora all'ordine del giorno.
    [FONT=Arial]Una serie di sequenze comiche , dialoghi brillanti e personaggi straordinari sono gli ingredienti di questo cocktail dal sapore agro-dolce. Non mi aspettavo comunque di ridere di gusto col "Dr. Stranamore" e invece in più di un'occasione mi sono sbellicato per le esilaranti scene ideate dal regista e i suoi attori , spesso addirittura improvvisate.
    [FONT=Arial]Da evidenziare le prove degli interpreti , come quella di un'incredibile Peter Sellers si divide in ben 3 personaggi superandosi in ogni ruolo impersonato. Superlativo anche George C. Scott che da il volto al leggendario generale Turgidson.
    [FONT=Arial]Ovviamente dietro al sorriso si nasconde un forte intento critico , e sarà impossibile fra una risata e l'altra non rimanere turbati al pensiero che le cose raccontate potrebbero davvero accadere.
    [FONT=Arial]Un capolavoro assoluto quindi da vedere il prima possibile.
    [FONT=Arial]

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    • Originariamente inviato da blackpower Visualizza il messaggio
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      DAGON (2001)

      [FONT=Arial]Tratto da ben due romanzi del maestro del terrore HP Lovecraft , "Dagon" è un film di Stuart Gordon forse fin troppo bistrattato.
      [FONT=Arial]Girato a basso budget , l'opera parte seguendo a grandi linee il libro "La maschera di Innsmouth" e vede una serie di sventurati personaggi attraccare , causa tempesta , in un isolato paesino alquanto inquietante. Tutta la prima fase è davvero entusiasmante ,Gordon riesce a ricreare un'atmosfera sinistra e tetra trascinandoci in questo villaggio abitato da strani esseri umani dediti a culti molto particolari. Varie vicissitudini scateneranno degli eventi in un incubo crescente di paura fra le sporche stradine del luogo.
      [FONT=Arial]L'ambientazione e l'atmosfera sono fantastiche e molto simili al romanzo , cosi come i misteriosi abitanti. Tutta la prima fase è ottimamente realizzata e la tensione è buona.
      [FONT=Arial]Nel secondo tempo il regista si distacca parecchio dai racconti originali (riallacciandosene però perfettamente nel finalissimo) concentrandosi su delle novità di sceneggiatura che non ho apprezzato molto e che fanno perdere parecchia tensione alle pellicola scadendo sovente nel grottesco. A salvare questa fase sono i sorprendenti effetti artigianali (da dimenticare quelli visivi pessimi).
      [FONT=Arial]Una pellicola quindi spezzettata in due tronconi di diversa qualità,che però nel complesso funziona adeguatamente.
      [FONT=Arial]Scadenti purtroppo gli attori e un po sciatte alcune situazioni , mentre come detto detto si salva il finale ripreso dallo scritto di Lovecraft.
      [FONT=Arial]In sintesi un titolo da rivalutare , pieno di difetti ma non da buttare via totalmente, il film a delle similitudine con il 4 capitolo della saga di resident evil, ambientato in un paesino spagnolo.
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      Credo che per gli amanti della produzione lovecraftiana (come me e sospetto te), pur con tutti i suoi innegabili difetti, questo film sia un vero e proprio cult.
      Il finale poi è roba da applausi.

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      • E' che c'è talmente così poca roba ispirata alle opere di Lovecraft che io personalmente (ecco, magari senza generalizzare asd ) mi faccio prendere dall'entusiasmo anche davanti a prodotti imperfetti come quello di sopra.

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        • Anche il tuo punto di vista non fa una grinza in effetti xD
          Potevano rimediare (forse) con Le Montagne della Follia, ma niente: hanno deciso che Lovecraft al cinema non ci deve arrivare.

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          • La maschera di innsmouth su cui si basa quel filmetto e' uno dei miei preferiti.

            "Il cinema è un arte soggettiva, quanto la musica, belli i 5 alti bello sentire pareri discordanti ai propri, ma alla fine sono io, uno schermo e tutto quello che ci passa di mezzo."

            "Le barbarie sono lo stato naturale dell'umanità, la civiltà è solo un capriccio dell'evoluzione e delle circostanze". cit.


            ~FREE BIRD~

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            • Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggio
              Per quanto non mi vada a genio lo sciamano non mi sognerei mai di dire che non ha proprietà di linguaggio cinematografico, che fa lo sborone stilistico o che il suo approccio al mezzo filmico sia presuntuoso.
              è pure un insicuro da morire, prima dell’inizio delle riprese è costretto a disegnarsi da solo ogni inquadratura del film scena per scena, pensa te che babbeo

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              • La ballata di Stroszek di Werner Herzog

                Nonostante il rispetto di cui il regista gode, ammetto che non sono riuscito ad apprezzare questo suo film (il pessimo audio che avevo a disposizione poi non ha aiutato).
                E' un film tragicomico con maggiore attenzione sulla parte drammatica, tuttavia non ho mai provato quella sensazione di mal di stomaco nell'assistere alle scene più crudeli e non ho provato alcuna particolare sensazione di sollievo negli intermezzi più ironici. Probabilmente lo sguardo di Herzog è troppo oggettivo per coinvolgermi a farmi attaccare veramente ai suoi personaggi.
                Per il resto la storia è piuttosto semplice e vuole offrire uno sguardo sulla miseria e su ciò che le persone sono disposte a fare per vivere.

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                • dagon nn lo vedo da tempo, ma da quello che ricordo nn m'era dispiaciuto, più per le atmosfere che per la "precisione" con cui era stato riportato il racconto di lovecraft...anyway

                  ho rivisto bagliori nel buio dopo molti molti anni e nonostante ricordassi una regia piuttosto televisiva (ero piccolo) devo dire che nn è male per niente, buona fotografia e degli effetti "poveri", ma che rendono veramente bene...sinceramente uno dei film sui rapimenti alieni migliori...
                  http://img7.imageshack.us/img7/4629/batmanvsbane.jpg
                  http://jhonillustratore.altervista.org/
                  "Anche in questo mondo piove, quando il tuo cuore è turbato il cielo si rannuvola, quando sei triste la pioggia si mette subito a scendere...per me è straziante... chissà se anche tu lo sai quant'è terrificante venire colpiti dalla pioggia in un mondo solitario come questo" Zangetsu


                  ***FIRMA MODIFICATA DAL MODERATORE***

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                  • Lady in the Water (2006), di M. N. Shyamalan


                    Un film troppo atipico ed eccentrico per piacere ai grandi numeri, non a caso ha un voto insufficiente sia su imdb che su rotten.

                    A me invece è piaciuto, anche molto... probabilmente lo metterei giusto dopo The Village nella filmografia del regista indiano. Un film che assume un registro sempre in equilibrio tra la fiaba genuina e il racconto metanarrativo ricco di ironia (esempio: il personaggio del critico) e dove il regista riesce a rendere magico un normale ambiente di un condominio e dei sui abitanti. Cinema che guarda nostalgicamente a sé stesso e alla sua storia, che prova a riproporre le atmosfere della fiaba con la consapevolezza moderna. Shyamalan è un regista elegantissimo, azzeccato il commento di un utente qualche giorno fa (adesso non mi ricordo chi) che diceva che Shyamy con un semplice movimento di macchina ti apre un mondo. Ed è proprio così.

                    Bella colonna sonora, bravo Giamatti. E Bryce Dallas Howard è... è... vabbeh, di una bellezza aliena. Mozzafiato.

                    Nel mezzo delle stroncature di chi preferisce l'action baraccone, intanto spicca il 5 stelle su 5 dei Cahiers du Cinéma.

                    Retrouvez les 565 critiques et avis pour le film La Jeune fille de l'eau, réalisé par M. Night Shyamalan avec Jeremy Howard, Paul Giamatti, Bryce Dallas Howard.



                    Magari non merita così tanto, certo non è un capolavoro, ma un gioiellino atipico sì.

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                    • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                      bene, allora ti unisci al nostro club che lo considera il top dell'indiano assieme al Villaggio asd
                      E anche volentieri asd Però è un film che posso capire generi delle reazioni irritate. È troppo... "esplicito", troppo fiabesco.

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                      • Beh posso capirlo diciamo per il grande pubblico... per un "cinefilo" un po' meno, questi giochi metacinematografici dovrebbero piacere senza tante difficoltà.

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                        • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                          l'utente era SE7EN a cui invece il film ha fatto cacare, mi sembra asd
                          Esatto asd

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                          • È un film che può essere irritante, non lo nego asd Per me ha il fascino del film anomalo, oltre che l'indiano, mannaggia a lui, resta sempre bravo con la mdp.

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                            • Questo è innegabile.

                              Visti:

                              The Dilemma (2011) di Ron Howard.
                              Commediola pallosa e straziante, miserrima e inclassificabile. Già Howard non mi piace per niente, figuriamoci quando si piega a queste marchette da cestone del supermercato. Se poi vedo quel brutto muso di Vince Vaughn in orripilante over-acting lo strazio si quadruplica. Terrificante.

                              Much Ado About Nothing (2012) di Joss Whedon.
                              Vorrei tanto leggere la commedia originale per capire se questa collocazione moderna che mantiene intatto il lirismo dei dialoghi shakespeariani ha un senso, quindi tendo a tenere il giudizio in sospeso. Whedon si riconferma un talento nella direzione di un cast corale ma ha ancora da lavorare sul piano stilistico, dove a tratti è visibilmente televisivo. In questo caso non me la sento di appuntarlo come un difetto, tuttavia è necessario un miglioramento per il futuro. A dire la verità gli attori sono talvolta forzosi nel pronunciare battute scritte alle soglie del XVII secolo ma non è un fenomeno diffuso. Lo rivedrò.

                              Anime Nere (2014) di Francesco Munzi.
                              Non concordo nè con la recensione negativa di Niola nè con il parere lapidario di Alò. Per quanto mi riguarda questo film italiano passato a Venezia 71 e al TIFF 2014 è un piccolo gioiello della recente cinematografia italiana. Nell'adattare l'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, che racconta le vicende di una famiglia criminale dell'Aspromonte, Munzi assume l'occhio di un turista che guarda alla malavita calabrese senza pregiudizio: si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi principali e sul rapporto tra i tre fratelli protagonisti, che spinge verso l'archetipo della tragedia senza cadere nello stereotipo, ispirandosi al Cinema di Gianni Amelio e mantenendo sempre un'approccio rigoroso nella messa in scena. C'è molto lavoro di montaggio, una sottrazione narrativa che manca di omogeneità ma si rivela funzionale nella valorizzazione dell'estetica. Finale spiazzante.

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                              • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
                                bene, allora ti unisci al nostro club che lo considera il top dell'indiano assieme al Villaggio asd
                                Ci sono anch'io asd
                                Lady in the water lo ricordo sempre con tanto piacere proprio per via di quell'atmosfera anomala che sa di fiabesco. Ho in mente una revisione da parecchio tempo assieme a The Village che all'epoca mi tenne incollato davanti alla tv.

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