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  • Originariamente inviato da Tobias Visualizza il messaggio
    hai trovato retorico il modo in cui si instaura il rapporto tra Theodore e l'A.I. e il percorso che ne segue? Anche in considerazione della metafora sul rapporto col mezzo telematico, oggi?
    Io la retorica non ce la vedo manco spremendomi.
    Stra-arci concordo. :seseh:

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    • Originariamente inviato da Tobias Visualizza il messaggio
      Posto che da quello che capito, per te 3/4 e oltre dei film che vedi so' furbi xD hai trovato retorico il modo in cui si instaura il rapporto tra Theodore e l'A.I. e il percorso che ne segue? Anche in considerazione della metafora sul rapporto col mezzo telematico, oggi?
      Io la retorica non ce la vedo manco spremendomi.
      Secondo me devi proprio uscire dal concetto di tentata furbizia. :seseh: Non hai mica visto una di quelle commediole chick flick. asd
      Cosa il virtuale che prende il sopravvento sul reale? La solitudine dell'uomo moderno? Se questa non è retorica : Non parliamo del finale consolatorio... Altro che chick

      Poi intendiamoci è un film che fa palesemente leva sull'emotività vista la tematica di facile presa, ma ha ragione qualcuno quando lo definisce antifashion, per il suo non cercare il consenso popolare ed anzi, si intuisce chiaramente la genuinità di Jonze nel voler(si) raccontare. Quindi è si semplicistico e persuasivo visivamente, ma meno furbo di quel che può sembrare.


      "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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      • Definizione di retorica:

        1) [FONT=arial]L'eloquenza come disciplina del parlare o dello scrivere, fondamento di gran parte dell'educazione letteraria dall'antichità classica fino a un'età molto recente

        2) [FONT=arial]Atteggiamento dello scrivere o del parlare, o anche dell'agire, improntato a una vana e artificiosa ricerca dell'effetto con manifestazioni di ostentata adesione ai più banali luoghi comuni.


        Escludendo la 1, immagino si intenda la 2. Non vedo nulla di tutto ciò in Her, visto che la relazione con l'AI è costruita in modo sapiente, psicologicamente e "clinicamente" molto attendibile, visto che il personaggio di Phoenix si rifugia in una relazione fantasmatica dopo la fine di una storia vera. "Lei" è un simulacro verso cui Theodore getta una gamma ampia di proiezione. Se questo è banale e retorico, lo è anche la psicodinamica. Il fatto che il tutto sia inserito in una cornice sci-fi soft per raccontare un aspetto dell'uomo moderno, lo rende ancora più interessante.

        Poi vabbeh che i "veri drammi" nell'esistenza umana sono ben altri, però non so, a furia di bollare come retorici film che hanno un po' di sentimenti, fra un po' del cinema non ci resta più 'na minchia. asd

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        • Eh ma lo è dal momento in cui si tende più all'artificio estetico e alla facilità di comprensione che all'approfondimento.

          Paradossalmente è proprio nella sua immediatezza, nel suo essere retorico e consolatorio, che va vista la sincerità di Jonze, quasi come fosse uno sforzo fisico per lui raccontar(si).

          Poi se per una volta ci si emoziona per un po di retorica, ma senza che la nostra intelligenza venga offesa, ben venga (faccio un po il paraculo perche alla lettera finale anche il sottoscritto si è emozionato).

          Ah ringrazio il dizionario rapido per aver riportato la definizione, manco Google Now è cosi lesto asd


          "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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          • Originariamente inviato da TheGame
            faccio un po il paraculo perche alla lettera finale anche il sottoscritto si è emozionato).
            Qui ti volevo. asd

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            • Ma è un discreto prodotto, questo non lo metto in discussione se non si capiva


              "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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              • Originariamente inviato da TheGame
                Eh ma lo è dal momento in cui si tende più all'artificio estetico e alla facilità di comprensione che all'approfondimento.
                Ci sono diciamo delle vie di mezzo tra i due estremi, anche perché non stiamo parlando, che so, di Wes Anderson, che sicuramente tende molto più all'artificio estetico che non al contenuto.

                Poi oh, ti ricordo che tu hai bollato come retorica e furba anche 'sta cosa qui


                Spoiler! Mostra



                xD

                Cioè, ogni tanto non ti capita di pensare "ok, magari il problema sono io?" asd :-*

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                • Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
                  Ma è un discreto prodotto, questo non lo metto in discussione se non si capiva
                  Che detto da te, poi, dovrebbe far ricredere le orde di indignati. Si capiva, infatti, che l'avevi promosso. asd

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                  • asd asd asd

                    La cartolina della pamper ehm di Malick xD

                    Scherzi a parte, dato che l'hai citato, sarei curioso di sapere cosa ne pensi di Grand Hotel Budapest

                    Tra parentesi altro problema è l'eccesso di melodramma... Capisco che uno che, dopo aver mollato la donna, si tromba Olivia Wilde attirava troppi dissensi, ma finisce per esser tutto nero e quello che è bianco diventa comunque nero asd


                    "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                    • Originariamente inviato da TheGame
                      Grand Hotel Budapest
                      Che fondamentalmente è un film di pura forma. Deliziosa, incantevole, metacinematografica, trasuda amore per la settima arte. E stop. Non che non ci sia una storia, una vena nostalgica e un modo (molto indiretto) di alludere agli orrori. Ma il tutto è mediato da una forma nettamente più preponderante del contenuto, se mi si passa questa distinzione un po' artificiosa, ma che comunque continua ad avere una sua validità.

                      È l'equivalente lezioso di OGF di Refn asd

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                      • Ah, TheGame, sono d'accordissimo con te riguardo Her. Te lo dico giusto per non farti sentire solo asd Però in parte sono anche d'accordo con outis riguardo il "concetto" di retorico. Per me il soggetto di partenza è intrigante, è la sceneggiatura che non mi ha convinto. Diciamo che per me Her è stato il The social network del 2013, amato quasi da tutti ma odiato quasi solo da me asd
                        https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                        "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                        Commenta


                        • Grazie per la solidarietà, ma... TSN è molto, molto peggio.


                          "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                          • Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
                            Grazie per la solidarietà, ma... TSN è molto, molto peggio.
                            Quoto anche questo asd
                            https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                            "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                            • Che poi Fincher, capisco che voglia dipendere sempre da altri per la sceneggiatura, ma potrebbe essere più sveglio nella scelta dei soggetti... Specialmente dopo quel gran film che è Zodiac.


                              "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                              • ho visto ruggine di daniele gaglianone, questo film è la merda, uno dei peggiori che abbia visto in vita mia, noioso, stupido arrogante, patetico con dialoghi da galera.
                                timi fa una delle prove peggiori nella storia del cinema, accorsi ha uno dei ruoli più deficenti di sempre, la solarino è da prendere a sberle.
                                il cinema impegnato d'autore al suo peggio

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