annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

L'ultimo film che hai visto?

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • per me Somewhere è orribile, quindi sono solidale con tutti gli altri.

    Commenta


    • Tutto può cambiare di John Carney
      Avevo trovato lo sguardo e la sincerità di Once molto interessanti, qui racconta sempre di musica, sale di registrazioni con attori professionisti. Purtroppo nonostante ci siano alcuni bei momenti è una commedia abbastanza scontata con personaggi stereotipati e tutte le critiche che vorrebbe portare all'industria discografica non sono credibili perché supportate da una visione troppo edulcorata dell'universo che racconta. Anche se stereotipati Mar Ruffalo e Keira Knightley funzionano, specialmente il primo si impegna molto e si fa voler bene.
      Come ho accennato ci sono anche buone idee che sono però sempre contrapposte a delle ingenuità. Per fare un esempio: i due protagonisti vanno in giro per New York ascoltando le loro playlist musicali, ad un certo punto sono presi dal desiderio di ballare e cosa fanno, si intrufolano di nascosto in una discoteca con una coda chilometrica (?), ascoltano con le cuffie la loro musica all'interno della discoteca con musica dance a palla (??), non potevano ballare per strada a Times Square visto che c'erano? asd

      Letterboxd

      Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

      Commenta


      • Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggio
        Adoro il finale
        Inizio e fine sono tra le parti più facilmente apprezzabili, però boh, non è un film in cui si individuino momenti particolarmente forti (toh, forse la scena allo specchio), e l'insieme a fare effetto, a lavorarti dentro con quel minimalismo a tratti quasi bressoniano che pian piano, impalpabilmente ma ostinatamente, fa atmosfera e rende viva e presente l'ansia dei personaggi - senza particolari vezzosità stilsitiche da indie movie, con una purezza di sguardo notevole, e una misura semplice, pudica, perfetta.

        C'è quasi la volontà di filmare il tempo che passa, l'aria, i gesti più banali, mentre l'ansia monta di soppiatto, ai margini del quadro e del narrato, tra le parole insignificanti che si scambiano i personaggi.

        Poi è anche il classico film che se non "prende" annoia a morte (e già mi vedo trabant che si scaglia contro i viziati fancazzisti di hollywood che osano propinarci le loro vacue malinconie...)

        Commenta


        • Cerca di mostrare quotidianità, il dietro le quinte di un mondo che vive di riflesso. Sono certo che ci sia del vissuto della stessa Coppola, essendo stata figlia d'arte.
          Ha la messa in scena forse piu' "spocchiosa" della sua piccola filmografia, con accennate allusioni al miglior Van Sant.

          Un altro momento che adoro è l'entrata in scena della Fanning, sotto i raggi del sole che risveglia il padre con un bacio sulla guancia. Ecco, credo sia metaforico.. risvegliarlo dalla sua stessa anestesia esistenziale.

          L'intro è un viaggio intetiore che percorre un percorso infinito, statico, senza appigli : è la vita del protagonista.

          Commenta


          • Essì, uno dei motivi del film, chiaramente, è mostrare certe miserie nel retrobottega dell'industria digital-ceralaccosa.

            C'è da dire che in somewhere, imo, la coppola amplia il suo punto di vista adolescenziale includendo in maniera più netta quello adulto e genitoriale, visto che il protagonista è lui, non la bambina.
            E per me vale anche per bling ring, in cui rimane un certa qual distanza rispetto al mondo messo in scena, evidente dall'amara ironia che fa capolino qua e là, o da inquadrature da lungi come quella belliissima in cui savides disegna la casa di bambole in cui le nostre eroine girovagano.

            Per me le parti più belle di somewhere sono quelle in cui non succede nulla (tipo loro che mangiano il gelato a letto, ad es.).

            Commenta


            • Watchmen

              [FONT=Arial]Finalmente sono riuscito a vedere interamente questo film, devo dire che mi ha colpito molto.
              [FONT=Arial]Non il solito film sui e con dei supereroi, per lo meno nelle prime due ore di pellicola.
              [FONT=Arial]Infatti fin da subito vengono presentati questi Watchmen, come sono ora e com'erano quando combattevano per difendere gli Stati Uniti.
              [FONT=Arial]Questa parte è cio che maggiormente caratterizza il film, ovvero la parte umana e comune di tutte queste persone, a parte il dr Manatthan infatti nessuno di loro ha dei reali poteri e quindi vengono definite bene le loro ansie, le paure e tutto ciò che li rende delle persone comuni.
              [FONT=Arial]Poi inizia la parte simile a tutti i film di questo genere, con tanta azione, qualche combattimento e qualche effetto speciale buttato qua e la.
              [FONT=Arial]Il finale è il classico scontro per salvare l'umanità con un piccolo colpo di scena.
              [FONT=Arial]Assolutamente da vedere, lungo ma davvero molto appassionante.
              [FONT=Arial]Una menzione d'obbligo va alla splendida colonna sonora, davvero dei pezzi fantastici dall'inizio alla fine.

              Commenta


              • Per me Sofia Coppola è una regista talentuosa ed i suoi film mi interessano sempre. Somewhere ha dei bei momenti (Roy non vale mettere la scena più bella xD) però personalmente mi ha più irritato che trasmesso senso di vuoto. Inquadrare l'attore protagonista mentre guarda la tv e si scola una birra (per tutta la durata della cosa eh) e in altre simili attività futili (e reggere il film sull'accumularsi di situazioni inutili) non mi basta per restituirmi il senso del "vuoto". Il vuoto è tra le righe, inquadrare azioni quotidiane poco significative per buona parte della pellicola per me non è un'idea vincente di per sé se non c'è dietro grandissimo spessore. Ecco, diciamo che se l'avessi girato Antonioni sarebbe stato diverso. Riguardo la scena della macchina, a me ne viene in mente un'altra bellissima:
                https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                Commenta


                • La cosa triste di tutto 'sto discorso è che mi sono reso conto che con la Coppola mi sono fermato a Lost in Translation!! xD

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                    La cosa triste di tutto 'sto discorso è che mi sono reso conto che con la Coppola mi sono fermato a Lost in Translation!! xD
                    Bè dai ti sei perso "solo" 3 film ... in un giorno li recuperi asd
                    https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                    "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                    Commenta


                    • Anche questo è vero asd Che poi non per antipatia eh, avevo apprezzato sia quello che Il giardino delle vergini suicide... l'ho persa un po' per strada.

                      Commenta


                      • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                        La cosa triste di tutto 'sto discorso è che mi sono reso conto che con la Coppola mi sono fermato a Lost in Translation!! xD
                        Ti sei perso quello che per molti è il peggio, quindi poco male asd

                        Un giorno confesserai di non aver visto nemmeno Oltre la maschera xD

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggio
                          Un giorno confesserai di non aver visto nemmeno Oltre la maschera xD
                          Ehm... cos'è? :uhhm:



                          xD

                          Commenta


                          • Diciamo che con gli ultimi film la Coppola ha accentuato maggiormente il suo carattere autoriale, specialmente registico. Io devo recuperare Marie Antoniette.
                            https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                            "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da outis81 Visualizza il messaggio
                              La cosa triste di tutto 'sto discorso è che mi sono reso conto che con la Coppola mi sono fermato a Lost in Translation!! xD
                              che resta la sua cosa migliore, quindi non ti sei perso nulla. L'"autorialità" della Coppola è qualcosa di imbarazzante. Complessi di inferiorità, rapporti difficili coi padri, il nulla (da mostrare) e il vuoto (di contenuti) più ombelicali, snob e da privilegiati che si possano immaginare.
                              "Somewhere" è il suo punto più basso e fastidioso, comunque mi mancano ancora "Maria Antonietta" e l'ultimissimo, che mi respinge in un modo forse irrimediabile. Quanto è fru-fru, da 1 a 10?

                              --- Aggiornamento ---

                              io dicevo che il digitale di Nemico Pubblico è brutto, e che Lynch non aveva fatto 'sta gran furbata a fare Inland Empire in digitale, cioè con quel digitale. In tanti rispondenvano che:

                              Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
                              Ma deve essere "bruttissimo"! Inland Empire è veramente sperimentale e Lynch ha volutamente fatto riprese che sembrassero amatoriali. Poi il film può piacere o non piacere (per me è uno dei film più importanti degli anni 2000' e non solo, ma capisco che non può mettere d'accordo tutti) ma non è un'opera che va valutata sulla bellezza dell'immagine.
                              ora, per la serie "Quanto mi secca avere sempre ragione!" (cit.), mi concedo un attimo di autostima e copio/incollo queta recentissima dichiarazione dello stesso Lynch che, immagino, pone fine ad ogni discussione:

                              Lynch, who shot his last feature Inland Empire on digital in 2006, also dropped hints during the master class that if he does return to Twin Peaks, perhaps he will also return to film. "For a long time, I championed digital. I fell in love with digital," he said. "And recently, I was working on deleted scenes from Twin Peaks. And for the first time in a long time, I saw the footage shot on film, and I was overwhelmed by the depth of the beauty that celluloid, that film can give. It has such a depth and such a beauty."
                              (Da Hollywood Reporter)

                              non è mai troppo tardi per rinsavire, insomma.

                              Commenta


                              • Originariamente inviato da Ellie Arroway
                                io dicevo che il digitale di Nemico Pubblico è brutto, e che Lynch non aveva fatto 'sta gran furbata a fare Inland Empire in digitale, cioè con quel digitale.
                                ora, per la serie "Quanto mi secca avere sempre ragione!" (cit.), mi concedo un attimo di autostima e copio/incollo queta recentissima dichiarazione dello stesso Lynch che, immagino, pone fine ad ogni discussione:

                                Lynch, who shot his last feature Inland Empire on digital in 2006, also dropped hints during the master class that if he does return to Twin Peaks, perhaps he will also return to film. "For a long time, I championed digital. I fell in love with digital," he said. "And recently, I was working on deleted scenes from Twin Peaks. And for the first time in a long time, I saw the footage shot on film, and I was overwhelmed by the depth of the beauty that celluloid, that film can give. It has such a depth and such a beauty."
                                (Da Hollywood Reporter)

                                non è mai troppo tardi per rinsavire, insomma.
                                Ora che ti sei goduto il momento di autostima - peccando di hýbris asd - si può serenamente dire che della discussione hai evidentemente disconnesso qualche passaggio e che la medesima non verteva strettamente sul fatto che quel il digitale di Nemico Pubblico è brutto, e che Lynch non aveva fatto 'sta gran furbata a fare Inland Empire in digitale, cioè con quel digitale, ma sul fatto che questa sperimentazione sul digitale fosse coerente, fondata (fondante?) e organica - come da me argomentato nel caso di Mann - con il tipo di poetica/film che l'artista intendeva esprimere. Se a te non piace il risultato pace. Ma che per l'artista questo veicolo estetico fosse quello giusto per raccontare quella storia non si può discutere. Dell'artista si valutano le opere. Non i "ma se, bla bla bla." E se Lynch adesso scopre l'acqua calda nel momento in cui prende coscienza che la pellicola possiede tutte queste risapute, fisiologiche ed innegabili qualità (P.T.A. non è certo il primo pirla, no?) - un pò come un vecchio nostalgico che rimembra i romantici, passati tempi andati - questo non vuol certo dire che abbia rinnegato il suo lavoro con il digitale, anche perchè - gusti personali a parte, di cui non frega nulla a nessuno in questo discorso, per inciso - tale lavoro deve vivere e deve morire con il digitale. Lo si diceva di IE: oltre questo limite Lynch non può più spingersi, chissà cosa farà etc etc... farà la cosa più ovvia e normale del mondo. Tornerà alle "origini" e si guarderà indietro (un pò come le vecchie rock-band che non sanno più che pesci pigliare - con la differenza che Lynch non mi sembra affatto mosso da pressioni commerciali asd). Per fortuna, si guarderà indietro, dico io. Perchè oltre IE c'è il nulla. IE è già oltre.
                                La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.

                                Commenta

                                In esecuzione...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎