Originariamente inviato da gas74
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La profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l’arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l’esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!". Il bello è celato a coloro che non cercano la verità.
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Originariamente inviato da Dwight Visualizza il messaggioLo Shore dell'ultimo Hobbit l'hai ascoltato? Così per curiosità...
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Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggioLessi in un topic che gas era figlio dei Joy Division e di quel periodo li. Ebbene, la colonna sonora di Frank.. e non dico altro.
Ecco, quello che NON ci sarà di sicuro (che nessuno ne abbia a male!):
l'horror-ambient dozzinale di Under the skin, invero inascoltabile fuori dal film, e lo shogaze mononota da wannabe/coverband dei Velvet di Only Lovers...
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Originariamente inviato da gas74 Visualizza il messaggioEcco, quello che NON ci sarà di sicuro (che nessuno ne abbia a male!):
l'horror-ambient dozzinale di Under the skin, invero inascoltabile fuori dal film, e lo shogaze mononota da wannabe/coverband dei Velvet di Only Lovers...
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Comunque dipende da come la cosa la si vuole guardare. La colonna sonora di Under the skin è inascoltabile a sé, ma nel film è sicuramente d'impatto, praticamente si sostituisce alle parole, è fondamentale. Giudicare una colonna sonora in termini di Awards, significa giudicarla principalmente per il suo utilizzo, altrimenti che facciamo, ci mettiamo a recensire il "disco"? Bisogna essere abbastanza elastici, e saper distribuire i "meriti" sia per la bellezza oggettiva dello score, sia per l'utilizzo che se ne fa.https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.
"Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney
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STAND BY ME - RICORDO DI UN'ESTATE (1986)
[FONT=Arial]Nel libro "stagioni diverse" di Stephen King si trovano 4 racconti da cui sono stati tratti 3 film: Stand by me, Le ali della libertà, L'allievo. Il 4° racconto non so
se sia diventato un film. Questa pellicola narra quella che per me è la migliore storia di amicizia mai scritta. Ci sono alcuni film che parlano di amicizia al maschile come "un mercoledi da leoni" o "il cacciatore" ma questo li batte secondo me. un film delicato in certi momenti e spietato in altri (anche se la spietatezza che caratterizza il finire del racconto un pò si perde nel film). Non solo: tutta la vicenda è una specie di rito di passaggio che segnerà per sempre i 4 ragazzi. Tornati a casa dopo aver trovato quello per cui erano partiti (il cadavere di un loro coetaneo) non saranno più gli stessi: la cittadina di Castle Rock sembrerà a tutti più piccola dopo aver affrontato un'avventura che si snoda a livello psicologico oltre che "geografico". Affascinanti anche le ambientazioni. Sembrerà di vedere "i goonies" all'inizio ma non è così. Un pò di malinconia a vedere River Phoenix vivo e vegeto. Comunque da vedere in tutti i modi.
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Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggioComunque dipende da come la cosa la si vuole guardare. La colonna sonora di Under the skin è inascoltabile a sé, ma nel film è sicuramente d'impatto, praticamente si sostituisce alle parole, è fondamentale. Giudicare una colonna sonora in termini di Awards, significa giudicarla principalmente per il suo utilizzo, altrimenti che facciamo, ci mettiamo a recensire il "disco"? Bisogna essere abbastanza elastici, e saper distribuire i "meriti" sia per la bellezza oggettiva dello score, sia per l'utilizzo che se ne fa.Originariamente inviato da vale9001[FONT=Verdana]Ma poi parliamo tanto gli italiani gli italiani come se noi fossimo spagnoli. Qual'è l'ultimo film di Bellocchio che avete visto al cinema? O lo avete mai visto un film di bellocchio al cinema? Io no. Perché poi a dire come dovrebbero spendere i loro soldi e il loro tempo gli altri siam tutti bravi.
Il mio blog: http://thepiggyinthemiddle.wordpress.com/
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Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggioComunque dipende da come la cosa la si vuole guardare. La colonna sonora di Under the skin è inascoltabile a sé, ma nel film è sicuramente d'impatto, praticamente si sostituisce alle parole, è fondamentale. Giudicare una colonna sonora in termini di Awards, significa giudicarla principalmente per il suo utilizzo, altrimenti che facciamo, ci mettiamo a recensire il "disco"? Bisogna essere abbastanza elastici, e saper distribuire i "meriti" sia per la bellezza oggettiva dello score, sia per l'utilizzo che se ne fa.
Hai centrato il punto (come sempre): è proprio una questione di metodo. Personalmente, per dare un giudizio allo score, non avendo particolari conoscenze musicali, utilizzo un metodo basato proprio sulla scissione della soundtrack dal film per "sentirla" come se questa fosse un vero e proprio disco a sé. Altrimenti il rischio di non cogliere quello che potrebbe essere il suo valore in ottica Badwards, ossia l'uso che se ne fa nel film, finirebbe con il trovare un contraltare col problema di esaltare la musica per via delle immagini che l’accompagnano, trasformando l’alchimia in un videoclip. Il videoclip è stato inventato per "promuovere", aggiungere qualcosa all'ascolto, VENDERE meglio il brano. Quindi se è vero che non è giusto pensare la musica scissa dal suo contesto, è altrettanto vero che non possiamo rischiare che il film faccia da “sponsor” per il sound.
Altra cosa: sia la OST di La teoria del tutto, sia quella di The Congress le ho ascoltate prima di vedere il film, ma mentre lo facevo VEDEVO il film, ed è questa la cosa che mi ha colpito. Immagini, movimenti, suoni, colori si formavano nella testa durante l’ascolto anche se ancora non ero stato suggestionato dai fotogrammi dell'opera cinematografica. Che poi quelle immagini non corrispondessero alla realtà filmica poco importa: la soundtrack aveva preso “vita” comunque perché si era fatta film (non quel film, ma un film) attraverso la mia fantasia e la sensazione era stata quella di aver già goduto di un racconto. Viceversa nel caso delle due OST che ti ho citato e che non mi sono piaciute questa cosa non è avvenuta. Questo è un metodo MIO, che determinerà il mio giudizio - giusto o sbagliato che sia - e che non potrà essere considerato universale, ci mancherebbe pure. Il problema è che forse un metodo standard non esiste. Perché utilizzando il criterio altrettanto intrigante e legittimo che suggerisci tu, ovvero quello di trovare pertinenza e coerenza artistica tra film e musica, tra momento e commento sonoro, potrebbe altresì ribaltarsi completamente il risultato… E già ti anticipo che potrei anche pensare, in quest’ottica, che il meglio dell'anno è la OST di Whiplash, laddove musica diegetica ed extradiegetica si mischiano in un modo molto interessante... tanto è vero che forse questo determinerà un premio per il sound mixing... chi lo sa...
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