The Homesman sembra un gran bel film. :seseh:
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Rivisto "Zero dark thirty" e confermò il giudizio che diedi la prima volta che lo viddi.Il film è diretto benissimo, con ottima precisione, illustrandoci in modo chiaro le tattiche dell'intelligence americano per catturare al nemico numero uno..Osama Bin Laden. Notevoli sono le scene delle varie operazioni di spionaggio, fino all'incredibile ed emozionante scena della uccisione del di Bin Laden , dove il buoi e l'oscurità dà il tocco funebre di una esecuzione del capo di Al-Quaeda La Bigelow ci regala il suo sguardo di una nazione ferita ed imbevuta di vendetta dopo l'11 settembre e dopo gli attacci nel Pakistan ed a Londra e ci msotra senza fronzoli la crudeltà delle torture fatte dagli americani(e coperte dai politici per anni ed anni).Un grandissimo plauso và a Jessica Chastain che è artefice di una grandissima prova recitativa.
Voto:8,5"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza"
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Whiplash (sub)
[FONT=Arial]Bella prova registica di Damien Chazelle, Whiplash è la storia di Andrew, batterista jazz notato dal maestro più temibile e ammirato del conservatorio. Tutto il film ruota attorno al metodo distruttivo del maestro e alla volontà di sacrificio dell'alunno, mostrando la discesa negli inferi del ragazzo. Il maestro infatti, in un bel dialogo con Andrew, ribadisce la sua filosofia di insegnamento, perseguita no matter what e il film non condanna ma espone muscoli, urla e sangue, così come espone direttamente e indirettamente le estreme conseguenze della fame di perfezione che il protagonista sposa al 100%, fino al finale vincente e al tempo stesso desolante. Girato con molta maestria e occhio ai dettagli e impreziosito dalle interpretazioni di Miles Teller e J.K.Simmons, Whiplash è un apprezzabile film, non un capolavoro, pieno di spunti di riflessione.
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Originariamente inviato da Alb Visualizza il messaggioHo visto anche:
Paprika"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza"
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Stasera in tv ci sono l'inedito The deep blue sea (Il profondo mare azzurro) di Terence Davies e Sukiyaki Western Django di Miike. Qualcuno li conosce, sa come sono?
Letterboxd
Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.
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Originariamente inviato da Mj23 Visualizza il messaggiopensavo il film di Tinto Brassasd
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Originariamente inviato da Andy Visualizza il messaggioStasera in tv ci sono l'inedito The deep blue sea (Il profondo mare azzurro) di Terence Davies
Buone le interpretazioni ma dimenticabile dopo il primo titolo di coda.
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Originariamente inviato da Alb Visualizza il messaggioNon lo conosco. Merita?"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza"
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Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggioLo ricordo poco. Abbastanza moscio, con qualche guizzo registico per smuovere il tutto dal dormiveglia generale.
Buone le interpretazioni ma dimenticabile dopo il primo titolo di coda.
Letterboxd
Hemingway una volta ha scritto: "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.
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Originariamente inviato da Mj23 Visualizza il messaggioa parte la Caprioglio direi che puoi anche passare:mrgreen:
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Originariamente inviato da Roy E. Disney Visualizza il messaggioPassare sopra la Capriolo, quindi?"Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza"
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The Drop
Valido noir che scava nelle piaghe dell'America moderna, sorretto da una trama lineare ma non banale e da una regia in linea col filone classico del genere che rappresenta, per cui senza virtuosismi né acrobazie stilistiche.
Buona prova del cast pur senza sussulti, buona l'alchimia tra Hardy e Gandolfini.
Roskam si porta appresso un quasi irriconoscibile Schoenaerts da Bullhead (Rundskop tit. originale), sorprendente opera prima del nostro, il ricordo positivo del quale è tra i motivi per cui attendevo questo film come pochi altri.
Resta da capire se il regista si è adagiato sulle eccellenze che hanno contribuito all'opera (Lehane alla sceneggiatura, Hardy e Gandolfini) o se ha pensato che una regia più "personale" mal si sposasse col progetto.
Perché è tutto lineare e solido come da tradizione dell'autore ( pur differenziandosi nella trama, Gone baby gone e Mystic river sono dietro l'angolo) ma è anche tutto registicamente scolastico.
M'è piaciuto, comunque. Ma l'impressione è che emerga molto più lo scrittore D. Lehane che non il regista M. Roskam.
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The Drop
Valido noir che scava nelle piaghe dell'America moderna, sorretto da una trama lineare ma non banale e da una regia in linea col filone classico del genere che rappresenta, per cui senza virtuosismi né acrobazie stilistiche.
Buona prova del cast pur senza sussulti, buona l'alchimia tra Hardy e Gandolfini.
Roskam si porta appresso un quasi irriconoscibile Schoenaerts da Bullhead (Rundskop tit. originale), sorprendente opera prima del nostro, il ricordo positivo del quale è tra i motivi per cui attendevo questo film come pochi altri.
Resta da capire se il regista si è adagiato sulle eccellenze che hanno contribuito all'opera (Lehane alla sceneggiatura, Hardy e Gandolfini) o se ha pensato che una regia più "personale" mal si sposasse col progetto.
Perché è tutto lineare e solido come da tradizione dell'autore ( pur differenziandosi nella trama, Gone baby gone e Mystic river sono dietro l'angolo) ma è anche tutto registicamente scolastico.
M'è piaciuto, comunque. Ma l'impressione è che emerga molto più lo scrittore D. Lehane che non il regista M. Roskam.
P.s. mi chiedo come sarebbe stato lo Schoenaerts dei tempi di Bullhead al posto del pur bravo Tatum in Foxcatcher.
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