Queen of Earth è un intrigante seppur lento e poco incisivo ritratto psicologico. Kate Moss , brava e bruttissima. Pessima la scelta del frame finale, chi ha visto sa cosa intendo. Azzeccate però le scelte registiche che creano interesse partendo dal nulla.
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Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggioHeaven Knows What
Seconda prova per i fratelli Safdie, qui alle prese con la storia di giovani fattoni "senzatetto" sospesi in un perenne stato di alienazione e strattonati tra passioni (auto)distruttive e le spinte basiche della fame di cibo e di droga e alcool.
La forma del racconto aderisce con uno stile straniante, quasi amusicato se non per brevi, martellanti squarci elettronici, riuscendo a creare un atmosfera stagnante che non rifugge dal brutto e dallo sporco e si concede anche qualche breve momento di lacerante onirismo (specie nel quasi misterioso finale).
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Queen of Earth
Con questo film Alex Ross Perry si piazza definitvamente tra i nuovi (ma controversi) beniamini del cinema indie, cotruendo un racconto dissonante nello script, nella recitazione, nel montaggio, nelle musiche.
Persona, Polansky e Images aleggiano in ogni istante come modelli di questo film teso quasi come un thriller, non alieno da una certa influenza horror (anzi, padroneggia certa materia molto meglio di tanti prodotti di genere), il film erode implacabilmente l'animo e la mente delle sue due protagoniste, da cui Perry tira fuori due eccezionali performance, facendo dei loro volti paesaggio da studiare (emblematico il piano-sequenza di quasi 10 minuti a circa mezz'ora dall'inizio) in contrapposizione ai suoni che le circondano (comprese le parole che escono dalle loro bocche).
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Originariamente inviato da schwarz83 Visualizza il messaggioAmores perros qualcuno l'ha visto? ?
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Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggioBello. Non il migliore di Inàrritu ma decisamente merita.
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Originariamente inviato da schwarz83 Visualizza il messaggioMi frena vederlo perché ho letto che ci sono scene di combattimenti con i cani.. a me danno fastidio!
Al di là di questo non so se è il film migliore di inarritu, ma credo sia il suo più onesto.
Guardalo.
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Originariamente inviato da Uncle Scrooge Visualizza il messaggiomolto bello, concordo con SE7EN, non il migliore ma credo uno dei
ah, i bei tempi in cui Inarritu era un beneamato signor nessuno...CIO' CHE PIACE E CIO' CHE E' BELLO, BADATE BENE, SONO DUE E DUE COSE SOLTANTO!
cit. me stesso
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Sicario
Gran bel filmone. Assolutamente perfetto sul piano tecnico, non c'è un inquadratura, un movimento di macchina o uno stacco fuori posto; Villeneuve ma soprattutto Deakins in stato di grazia. Ho trovato qualche problema nella sceneggiatura che si concentra più sulla storia che sui personaggi, ma gli attori fanno un lavoro assolutamente magnifico che da un senso al tutto e al quale è impossibile rimanere impassibili. Grandi applausi.
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Padri e figlie
Mi ritrovo in gran parte con la recensione di Alò in home. E' sicuramente un bel passo in avanti rispetto a Quello Che So Sull'Amore, ma è inferiore a Sette Anime e La Ricerca Della Felicità. Senza infamia e senza lode, si differenzia dagli altri film medi per la grandezza e bravura del cast, ottimamente diretto. Trovo che invece la sceneggiatura sia il tallone d'Achille, sembra che manchino momenti di stasi o di pausa che sarebbero serviti per far assorbire allo spettatore i vari traumi dei protagonisti; va troppo veloce, con il risultato di non indagare a fondo nei personaggi e nelle loro storie. Si è sentita troppo la mancanza di coinvolgimento emotivo, ed è strano per un film di Muccino.
Parlando del cast, bravissimo Crowe che soprattutto nelle crisi epilettiche è stato eccezionale; la Seyfried fornisce la sua prova più drammatica e tutto sommato non se l'è cavata male; la Wallis, la Spencer e la McTeer hanno pochi minuti e non rubano certo la scena anche se sono state comunque brave. Mi piaciuto un sacco Bruce Greenwood, davvero in parte.
La Kruger ci prova ma il suo personaggio è scritto con i piedi.
La bambina Kylie Rogers è stata fenomenale, invece; fantastica. Neanche a dirlo, brava la Fonda con quel poco minutaggio a sua disposizione; stesso dicasi per Paul.
Non so se Muccino sia stato fedele al copione o se lo abbia cambiato minimamente, però è troppo strano che una sceneggiatura del genere sia entrata in Black List: troppo superficiale e poco profonda.
Comunque ripeto, bello vedere Muccino risalire la china in America dopo quel disastro del film precedente.
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