Le voci fuori dal coro fanno sempre piacere, ovviamente solo se argomentate sensatamente (non seinseitamente)
evitando di fare le classiche sparate sensazionalistiche. Quindi, mi accodo alle richieste di Sir Dan.
Io intanto ho visto L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski. Bè, ho letto che all'epoca non piacque molto né alla critica né al pubblico e non me ne capacito. E' un filmone che chiude degnamente la trilogia dell'appartamento (con Repulsion e Rosemary's Baby). Volendoci trovare delle pecche, forse ricorda fin troppo il precedente Rosemary e forse ha fin troppa carne al fuoco. Forse. Dal mio punto di vista è un'opera molto matura, sapientemente stratificata e complessa, caso raro di thriller psicologico in cui i vari piani di lettura si amalgamano e si completano tra loro senza risultare pretestuosi. Eppure, a fine visione, ho un amaro in bocca che non riesco a capire. Però insomma, è un filmone. Polanski è un maestro nel saper miscelare alla perfezione lo humour ad un crescendo angosciante, riuscendo a destabilizzare lo spettatore senza privarlo di un'ironia di fondo geniale. Tra l'altro il regista si cimenta in una prova d'attore assolutamente convincente.
Voi che ne pensate? Qual è la vostra interpretazione?

Io intanto ho visto L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski. Bè, ho letto che all'epoca non piacque molto né alla critica né al pubblico e non me ne capacito. E' un filmone che chiude degnamente la trilogia dell'appartamento (con Repulsion e Rosemary's Baby). Volendoci trovare delle pecche, forse ricorda fin troppo il precedente Rosemary e forse ha fin troppa carne al fuoco. Forse. Dal mio punto di vista è un'opera molto matura, sapientemente stratificata e complessa, caso raro di thriller psicologico in cui i vari piani di lettura si amalgamano e si completano tra loro senza risultare pretestuosi. Eppure, a fine visione, ho un amaro in bocca che non riesco a capire. Però insomma, è un filmone. Polanski è un maestro nel saper miscelare alla perfezione lo humour ad un crescendo angosciante, riuscendo a destabilizzare lo spettatore senza privarlo di un'ironia di fondo geniale. Tra l'altro il regista si cimenta in una prova d'attore assolutamente convincente.
Voi che ne pensate? Qual è la vostra interpretazione?
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