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  • No, un momento io me la rigiro? Ma se il tuo disco rotto comincia proprio ribaltando un esempio, ma non sconfessando il suo significato approposito di forma secondaria, ma anzi al massimo creando non una risposta, ma un esempio alternativo che poco a che spartire col precedente. Aridaje dico io, visto che la risposta al tuo esempio non è di carattere formale, ma ancora una volta contenutistico che sta alla base dell’idea come già ribadito in precedenza.

    Ed è inutile che spari aggettivi presi dal dizionario dei sinonimi e contrari per tentare di rendere oggettiva l’emotivita che può derivare da una specifica sequenza che, perdonami, non ci vuole una laurea in beni culturali per carpirne il significato (e già qui nasce il primo problema di valore) e essa anche se cerca empatia, può non crearla proprio su base soggettiva. Ma è proprio ABC.

    E poi perdonami, a parte che è dal primo post che vado ribadendo il concetto che forma e contenuto si valutano caso per caso, ma visto che alla buon ora anche tu lo ribadisci, significa che il contenuto non è sempre fuffa o secondario: ti ho portato dove volevo.
    Ultima modifica di TheGame; 08 ottobre 17, 23:08.


    "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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    • Discussione interessante, da leggere degustando dei croccanti e caldi popcorn. Non mi intrometto eh, ma ci tengo a precisare che La finestra sul cortile è un film profondo, che ha in comune con gran parte della filmografia di Fellini (altro nome tirato in ballo) un "contenuto" importante: l'inconscio del maschio. Poi, son d'accordo un pò con tutti voi su parecchi punti. Fellini e Hitchcock sono indubbiamente due maestri della messa in scena, ma se i loro film sono considerati dei capolavori ed hanno avuto successo è anche perché sono riusciti ad entrare in empatia col pubblico, declinandone nevrosi e desideri. Che non è poco. Ma continuate, la mia è solo una parentesi che cade nello specifico.
      https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

      "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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      • Ma è una discussione che esiste da quando è nato il Cinema, Tarantino mando a quel paese Kubrick per questo e se non hanno trovato loro il bandolo della matassa, possiamo farcela noi?

        Chiudiamola con ad ognuno il suo, a me il contenutistico, ma “inutile” Spotlight e ad altri le coreografie delle suole delle scarpe del novello Bruce lee in The Raid. Pacifico (rim? Chi fa lo jager?) che chi predilige il contenuto (che non significa per forza “alto”) vedrà in Mad Max il minore dei mali, come i formalisti riterranno The Founder un cinema morto.

        Ma almeno a tutti piacerà Insider.


        "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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        • [QUOTE=TheGame;n1878782 Tarantino mando a quel paese Kubrick per questo [/QUOTE]

          Questa non la sapevo. Vado subito a cercare

          https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

          "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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          • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio

            Questa non la sapevo. Vado subito a cercare
            È un estratto che trovi nei contenuti extra de Le Iene se non erro.


            "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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            • Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
              Ma almeno a tutti piacerà Insider.
              Insider è un film bello perché coniugna una bella storia con uno stile che eleva il cinema di denuncia a qualcosa di superiore. Certo non ha senso esaltarsi solo per la messa in scena, ma quella messa in scena genera nello spettatore una serie di processi emotivi e cognitivi che un normale film di denuncia non smuoverebbe.

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              • Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
                No, un momento io me la rigiro? Ma se il tuo disco rotto comincia proprio ribaltando un esempio, ma non sconfessando il suo significato approposito di forma secondaria, ma anzi al massimo creando non una risposta, ma un esempio alternativo che poco a che spartire col precedente. Aridaje dico io, visto che la risposta al tuo esempio non è di carattere formale, ma ancora una volta contenutistico che sta alla base dell’idea come già ribadito in precedenza.
                Più che il disco mi sto rompendo qualcos'altro...

                Lascia perdere questa pippa mentale fatta di subordinate e concentrati sul focus del discorso: il mio disco rotto inizia nel momento in cui dichiaro Mad Max: Fury Road migliore di Spotlight. E se continuo è perché ti arrampichi sugli specchi cercando una giustificazione verosimile, anziché liquidarla con "son gusti".

                Quello che sto dicendo è che il primo, un film dove la forma crea sostanza a partire da un contenuto relativamente esiguo, sia migliore di un film in cui la forma è talmente scarna e ininfluente da risultare appiccicata al contenuto. Ne consegue che sì, il contenuto è secondario ed è una considerazione che vale sempre. Poi io non ho MAI detto né che il contenuto non debba esserci, né che una forma particolarmente personale e alta, quando esprime un contenuto di un certo spessore, non possa dare vita a un'opera ancora più grande. Ma si ritorna, appunto, alla FORMA, nonché al problema di natura etica che ti crei nei confronti del contenuto: se per te non va bene che la morale della favola del pacchetto di goldoni sia diversa da "ricordatevi di metterli" è un problema tuo. Ma un contenuto cannato non esiste, esiste solo una forma cannata per esprimerlo.

                Ed è inutile che spari aggettivi presi dal dizionario dei sinonimi e contrari per tentare di rendere oggettiva l’emotivita che può derivare da una specifica sequenza che, perdonami, non ci vuole una laurea in beni culturali per carpirne il significato (e già qui nasce il primo problema di valore) e essa anche se cerca empatia, può non crearla proprio su base soggettiva. Ma è proprio ABC.
                Perdonami ma, in primis, se consideri un'opera difettosa perché comprensibile anche da chi non ha una laurea in beni culturali è un problema tuo e, in secundis, se non sei in grado di cogliere il valore comunicativo di quella stessa opera, aldilà dell'empatia che può generare, è ancora un problema tuo. Ad ogni modo, quello che solitamente esce più soddisfatto dalla sala e non sente il dovere di sottolineare sempre che "eh ma non è Welles" perché ha un personaggio da difendere sono proprio io.

                E poi perdonami, a parte che è dal primo post che vado ribadendo il concetto che forma e contenuto si valutano caso per caso, ma visto che alla buon ora anche tu lo ribadisci, significa che il contenuto non è sempre fuffa o secondario: ti ho portato dove volevo.
                Hai vinto la medaglia d'oro di over reading.

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                • Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggio
                  Ad ogni modo, quello che solitamente esce più soddisfatto dalla sala e non sente il dovere di sottolineare sempre che "eh ma non è Welles" perché ha un personaggio da difendere sono proprio io.

                  Bravo, hai vinto un mappamondo!

                  Il contenuto non è mai cannato? Oddio basta leggere ciò che scrivi, però ha una bella forma.
                  Ultima modifica di TheGame; 09 ottobre 17, 08:48.


                  "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                  • Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggio

                    Insider è un film bello perché coniugna una bella storia con uno stile che eleva il cinema di denuncia a qualcosa di superiore. Certo non ha senso esaltarsi solo per la messa in scena, ma quella messa in scena genera nello spettatore una serie di processi emotivi e cognitivi che un normale film di denuncia non smuoverebbe.
                    Direi perfetta sintesi.


                    "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                    • Direi eccoci allora...

                      Originariamente inviato da TheGame Visualizza il messaggio
                      Il contenuto non è mai cannato? Oddio basta leggere ciò che scrivi, però ha una bella forma.
                      Anche questo è un problema tuo

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                      • Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggio
                        Anche questo è un problema tuo
                        Darti retta? Sicuramente


                        "Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa."

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                        • L'intrusa di Leonardo Di Costanzo, esempio di come si deve girare un film che affronti queste tematiche sociali, che da sole non bastano per fare un film - vedi alcuni recenti esiti scadenti come L'equilibrio di V. Marra per non parlare del film del duo castellicchio-mazzantini-viendalmare. L'intrusa dimostra partecipazione alla materia trattata e grande capacità di sintetizzare un contesto drammatico attraverso una "piccola" storia, con un finale incredibile, tremendo e senza speranza anche se visivamente sembra l'opposto.
                          Bravi gli attori, ma tra questi bravissima la bambina, e qui ancora una volta scatta il paragone con la finta, farlocca, urlante e sguaiata bambina del solito orrendo film di castellicchio.

                          Ammore e malavita dei Manetti Bros.
                          Sulla scia di Song 'e Napule, un musical che sembra non avere pretese se non divertire, ma che in qualche scena straccia senza pietà concorrenti ben più blasonati.
                          Momenti di puro genio, come quando al culmine di una delle sparatorie più truculente, Morelli se ne esce con un
                          "Friarie', tu int 'a vita tua 'e sparat' solo 'o luna park, e nunn'e vint' manc' n'orsacchiotto!"
                          Fenomenale.

                          120 battiti al minuto di Robin Campillo
                          Film che parte bene e come da trailer ci porta agli inizi degli anni '90 in piena epidemia di Aids, all'interno del gruppo attivista Act Up Paris impegnato a sensibilizzare una società ed un potere politico ed economico indifferenti quando non compiaciuti.
                          Tuttavia ben presto la vicenda si focalizza quasi esclusivamente sulla storia e sulle storie private dei due protagonisti, prendendo una deriva ozpetekkiana che culmina in scene degne della banalità di un saturno contro quando non del peggior trash di allacciate le cinture, lasciando quasi a margine il tema che sembrava principale, e senza dare neanche un cenno di quali siano stati i risultati dell'attivismo - ammesso che ce ne siano stati, visto il velleitarismo dei personaggi rappresentati.
                          Bravi gli attori che interpretano i due personaggi principali, mentre una nota negativa per la Haenel, che mi aveva folgorato ne Les Combattants dopo il quale ha inanellato una serie di prove che definire incolori è un eufemismo.
                          In qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo. Crediamo di esserci immersi nel più profondo dell'abisso, e invece quando torniamo alla superficie la goccia d'acqua sulle punte delle nostre dita pallide non somiglia più al mare donde veniamo. Crediamo di aver scoperto una caverna di meravigliosi tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e frammenti di vetro; e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato. (Maeterlinck)

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                          • Vedo che in tanti parlate bene di Ammore e Malavita. Ecco, io non so come si faccia a giudicare positivamente una roba del genere:



                            Mi si accappona la pelle.
                            https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                            "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                            • Ah ma son pure canzoni esistenti a cui sono stati cambiati i testi?
                              Gesù... Lo guarderò ubriaco sul divano in una sera d'estate.

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                              • Mi sento in imbarazzo io per loro...

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