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  • Il film lo devo ancora vedere...Ho letto che il succo dell'azione sul treno , ovvero il tentativo sventato di un atto terroristico, nella sua dinamica saliente dura "pochi secondi". Come riempire la sceneggiatura di un lungometraggio?
    Se penso ad "United 93", mi pare vi fossero molti più elementi su cui lavorare , senza regredire nella biografia completa dei passeggeri che organizzarono (?) una purtroppo tardiva sollevazione al dirottamento.
    "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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    • Fashionista (S. Rumley, 2016)

      Finalmente recuperato: e niente, Rumley si conferma un grande talento del cinema odierno, inversamente proporzionale alla sua fama in Italia tra critica e pubblico. Un viaggio senza sconti dentro le pulsioni feticiste, corroborato da un grande montaggio che alterna flashback e flashworward in ogni singola sequenza, un disvelamento progressivo assai meno effettistico del primo Inarritu, poiché serve a metterci davanti alla dipendenza di ognuno dei personaggi senza reticenze, scolpiti vividamente da una mdp nevrotica e febbrile, e un sonoro a brandelli che esemplifica perfettamente il disorientamento e lo sconvolgimento mentale dei protagonisti. Gran film, spero di rivederlo almeno subbato.

      Diva! (F. Patierno, 2017)

      Sono contento che Patierno abbia trovato una sua direzione dopo un limbo di progetti abortiti e infimi filmetti alimentari, che rischiavano di trasformarlo nell'ennesima promessa mancata del nostro cinema degli ultimi decenni. Ancora docufiction quindi, dopo il bellissimo Napoli '44, questo è meno folgorante e sorprendente, ma l'utilizzo del materiale d'archivio con slittamento semantico è ancora affascinante come la Valentina Cortese ritratta in questo film attraverso gli interventi di varie attrici nostrane che impersonano le varie anime dell'attrice, un po' come se fosse Io non sono qui di Haynes. Merita se non altro per capire la differenza tra una vera diva quale è stata la Cortese, e le pseudo tali a cui si affibbia l'appellativo oggi, alla prima Jennifer Lawrence che passa.

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      • Originariamente inviato da SE7EN Visualizza il messaggio
        Nel caso di Eastwood, come in quello di Allen, l'effetto cartolina è voluto. Il problema è che sotto non c'è nulla di interessante da dire, la storia dei tre eroi americani che hanno scelto di agire su quel treno diretto a Parigi non apre spiragli di riflessione retroattivi su una percezione del mondo e della vita che abbiano qualcosa di rilevante. Sono personaggi piatti che non vale la pena sviscerare, oppure Eastwood ha scelto l'approccio sbagliato per raccontare la loro vicenda sul grande schermo. Non c'era bisogno di navigare fino all'infanzia e toccare deficit di attenzione, forse era meglio fare tutto il film sul treno, alternando brevi flashback. Nemmeno il decantato cortocircuito tra finzione e reale esiste, se non nel finale con Hollande, che è l'unico momento degno di nota (insieme all'attacco sul treno).

        Meno male che il prossimo progetto di Clint Eastwood sia già molto più stimolante di questo, sulla carta.
        Midnight in paris ok, ma mica stai tentando di salvare To Rome with love? Quello è brutto forte come film.
        Ultima modifica di Sensei; 11 giugno 18, 20:04.

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        • E chi ha parlato di TRWL?

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          • Tuo, Simon. Bel film, attento e delicato, una commedia adolescenziale riuscita

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            • Jungle Book (2016):

              Rivisto da poco, storia lineare e sempliciotta. Lavoro invece immenso dal punto di vista tecnico, penso sia il miglior erede di Avatar in tal senso, una delle migliori CGI degli ultimi vent'anni.
              Aspetto con curiosità ed interesse il film di Serkis, sperando sia molto fedele al libro: probabilmente non punterà, come si è viso dal trailer, sulla qualità della CGI come questo (penso abbia pure un budget abbastanza inferiore) ma sul lavoro facciale degli attori e sulla qualità della storia che andrà a raccontare e da quel punto di vista mi aspetto cose assai migliori. Se quello che dice Serkis è vero avremo una storia parecchio seria fedele allo scritto di partenza.

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              • La terra dell'abbastanza dei fratelli D'Innocenzo
                abbastanza ... scadente per non dire altro, accozzaglia di situazioni e personaggi già visti che in mancanza di una mano creativa diventano stereotipi, i d'Innocenzo scimmiottano i grandi ma non sono ne Garrone ne Cronenberg e nemmeno Caligari, trama improbabile, cast pessimo, brutta figura per Tortora, Zingaretti sta lì per amicizia

                End of justice di Dan Gilroy
                film che sa molto di già visto anche se tenta qualche deviazione originale, troppo centrato su DW, e con un finale da sbadiglio

                Tito e gli alieni di Paola Randi
                bel coraggio dimostra questa regista per me sconosciuta, e dal mio incolto punto di vista anche ottime capacità e qualità nella realizzazione di molte scene, una scelta del cast indovinata, con due piccoli attori abbastanza fenomenali, ne esce bene anche la Poesy che non è attrice di mio gradimento
                speriamo che le diano altre possibilità perché secondo me la stoffa c'è
                In qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo. Crediamo di esserci immersi nel più profondo dell'abisso, e invece quando torniamo alla superficie la goccia d'acqua sulle punte delle nostre dita pallide non somiglia più al mare donde veniamo. Crediamo di aver scoperto una caverna di meravigliosi tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e frammenti di vetro; e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato. (Maeterlinck)

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                • Lo Hobbit:
                  Prequel che ripercorre passo passo i "beat" de La compagnia dell'anello: Prologo con introduzione dell'oggetto arcano (qui è l'arkengemma), contea, vita familiare e gag, si parte per il viaggio, primo incontro con numero ristretto di amici (gli orchi cuochi), parentesi tra gli elfi, consiglio, terzo atto con battaglia finale. Cattivi poco accattivanti, tranne l'roco albino, ottimi tutti gli attori. Perfetto Freeman come Bilbo, ogni sua smorfia ti attacca alla pellicola. Molto bello il duetto a suon di indovinelli con Gollum. Coerentemente coi personaggi, cosa che credo accada anche nel libro, l'ingordo hobbit usa indovinelli relativi al mangiare o al cibo, mentre Gollum usa indovinelli relativi alla prigionia e alla solitudine (oltre a recitarli come vere e proprie minacce). Bel film ma resta la sensazione di aver assaggiato un pò del brodo allungato, con troppi ammiccamenti (dovuti) alla prima trilogia.

                  La desolazione di Smaug.
                  Oh, che bello quando sei aracnofobo e ti vedi un film fantasy:
                  Signore degli anelli -> ragni giganti
                  Harry Potter -> Ragni giganti
                  Hobbit - > Ragni giganti

                  Jackson calca sull'acceleratore e promette tre ore di pieno divertimento: Prima parte horror (si citano trucchetti gia visti ne Il seme della Follia, il Draculadi Coppola e in certi film di Bava), seconda parte alla Indiana Jones (la fuga nei barili), terza parte rigorosamente Fantasy, con un Cumberbach (doppiato ottimamente con voce melliflua ma inquietante da Luca Ward) che dà volto e corpo a un bellissimo drago (Smaug, appunto).
                  Qual'è la verità? Ciò che penso io di me, ciò che pensa la gente, o ciò che pensa il burattinaio?
                  Spoiler! Mostra

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                  • Originariamente inviato da Andrea90 Visualizza il messaggio
                    Jungle Book (2016)Se quello che dice Serkis è vero avremo una storia parecchio seria fedele allo scritto di partenza.
                    da quel che si è visto, non è così..nemmeno un pò
                    Originariamente inviato da UomoCheRide Visualizza il messaggio
                    Jackson calca sull'acceleratore e promette tre ore di pieno divertimento.
                    ti ha divertito? io ricordo di essere stato particolarmente offeso xD


                    Honour to the 26s

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                    • Originariamente inviato da Uncle Scrooge Visualizza il messaggio
                      da quel che si è visto, non è così..nemmeno un pò

                      ti ha divertito? io ricordo di essere stato particolarmente offeso xD
                      Hai letto il libro? A me il trailer e la featurette son piaciuti molto.

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                      • Originariamente inviato da UomoCheRide Visualizza il messaggio
                        Lo Hobbit:
                        Prequel che ripercorre passo passo i "beat" de La compagnia dell'anello: Prologo con introduzione dell'oggetto arcano (qui è l'arkengemma), contea, vita familiare e gag, si parte per il viaggio, primo incontro con numero ristretto di amici (gli orchi cuochi), parentesi tra gli elfi, consiglio, terzo atto con battaglia finale. Cattivi poco accattivanti, tranne l'roco albino, ottimi tutti gli attori. Perfetto Freeman come Bilbo, ogni sua smorfia ti attacca alla pellicola. Molto bello il duetto a suon di indovinelli con Gollum. Coerentemente coi personaggi, cosa che credo accada anche nel libro, l'ingordo hobbit usa indovinelli relativi al mangiare o al cibo, mentre Gollum usa indovinelli relativi alla prigionia e alla solitudine (oltre a recitarli come vere e proprie minacce). Bel film ma resta la sensazione di aver assaggiato un pò del brodo allungato, con troppi ammiccamenti (dovuti) alla prima trilogia.
                        Considero il primo Lo Hobbit il più riuscito dei tre.. forse proprio perché ripercorre schematicamente La Compagnia dell'Anello che a sua volta reputo il miglior film di PJ sul fronte ISDA (e non solo).

                        ah.. Smaug è invecchiato malissimo.. mi è capitato di vedere la fine de La Desolazione in tv l'altra sera e mi dicevo "mazza ma già è invecchiato così male sto drago?" e pensare che ai tempi mi sembrava uno degli elementi che riuscivano a salvare quel film (bellamente rovinato dalla storiella stupida sui Nazgul e dall'aggiunta posticcia di Thrain, che qui appare magicamente con l'occhio mentre nel primo film ne era privo)
                        "So the son saves the father and the father saves the son and it works out perfectly.
                        And I draw that line all the way from Phantom Menace to Return of the Jedi.
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                        # I am one with the Force and the Force is with me #

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                        • Smaug a parer mio è già stato superato da un drago di una serie tv: Drogon.

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                          • cos’è, un drago che sniffa?
                            In qualche strana maniera noi svalutiamo le cose appena le pronunciamo. Crediamo di esserci immersi nel più profondo dell'abisso, e invece quando torniamo alla superficie la goccia d'acqua sulle punte delle nostre dita pallide non somiglia più al mare donde veniamo. Crediamo di aver scoperto una caverna di meravigliosi tesori e quando risaliamo alla luce non abbiamo che pietre false e frammenti di vetro; e tuttavia nelle tenebre il tesoro seguita a brillare immutato. (Maeterlinck)

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                            • Io non sono manco riuscito a finirlo stavolta la Desolazione di Smaug. Al primo Hobbit un 6 glielo do (anche se pure il primo film è calato molto nel giudizio rispetto alla prima visione), ma al secondo film... un 5 stentato, veramente prolisso, didascalico, bulimico e colmo di un'abuso abnorme di CGI, unita ad una fotografia che ovatta e rende plastico e finto il tutto.
                              Il terzo film l'ho visto una sola volta in tv (manco al cinema) e non mi piacque, non so se lunedì lo rivedrò.

                              TV8 me li fà vedere con le versioni estese fortunatamente, ma tirare fuori da un libro di 350 pagine una trilogia di 8-9 ore è da stupidi. Il dono della sintesi si è perso al cinema.

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                              • Originariamente inviato da trabant Visualizza il messaggio
                                cos’è, un drago che sniffa?
                                source.gif

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