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  • David.Bowman questa conversazione la feci esattamente uguale anche io qualche tempo fa, non ricordo in che topic però. I fan di Fulci sono pochi ma sono inossidabili!
    Riguardo lo squartatore di New York poi ... è una cosa soggettiva e vabbè, ma a me la voce del killer fa pisciare sotto dalle risate!
    https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

    "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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    • Originariamente inviato da David.Bowman Visualizza il messaggio
      henry angel

      per me è veramente un filmaccio, rozza "pornografia" della violenza brutale e del macabro senza filtri, cosa che penso anche di "Maniac" del resto. E la trama per me è davvero ridicola, già solo quella cosa della voce da papero genera ridicolo involontario, almeno per come la vedo io. E per piacere non accostiamo De Palma a questa robaccia, perchè il regista italoamericano sta proprio su un altro pianeta. Il voyeurismo di De Palma (che poi è la rielaborazione personale di quello del suo vate, Hitchcock) è evidentissimo, risaputo e compiaciuto. Ma lo stile dell'autore, il suo senso della visione, la miriade di invenzioni geniali sparse nei suoi film, la robustezza narrativa, fanno scattare quella "sublimazione" di cui parlavo prima. Non puoi dire che le opere di De Palma sono un mero campionario di sangue e tette al vento fini a sè stesse, è evidentissima l'esistenza di un piano metaforico e di un lavoro concettuale preventivo, come è evidente l'estrema cura dell'impianto formale, in cui vanno incluse anche le meravigliose colonne sonore di Donaggio, veramente memorabili. Ma davvero pensi di poter paragonare un film di Fulci a uno di De Palma ?

      "The New York Ripper" con "Dressed to kill" ? eddai! è la lana con la seta!

      ho capito che ti piace Fulci però ci vuole pure un minimo di obiettività ... o no ?



      Massì forse esagero ad accostarlo al film di De Palma, ma ci sta, De Palma è un grande, era amico di Fulci e ha adorato "Sette note in nero", (anche se gli amputava due difetti, il fatto che la parapsicologia del film sia passiva e il fatto che fosse uscito in un epoca politica movimentata in italia), lo ha adorato a tal punto da prendergli "in prestito" qualche inquadratura, ma va bene così.
      Ma continuo a non concordare sulla tua valutazione su Lo squartatore di New York, de gustibus comunque!

      PS: Fulci era fissato col Paperino, è una scelta voluta e ponderata e voleva rendere omaggio all'altro thriller quello più famoso con Florinda Bolkan, Barbara Bouchet e Tomas Milian, non so se conosci...
      La voce di Paperino del killer risulta un pò ridicola, lo ammetto e smorza un pò la tensione, ma il film nel suo complesso a me piace e non sono l'unico al mondo che lo apprezza, per fortuna, poi ripeto il film qualche caduta di stile e qualche eccesso splatter di troppo ma anche tante sequenze più che riuscite secondo me (ripeto, sequenza in metro, quella nel traghetto o quella nel night club) che se a realizzarle fossero stati i colleghi americani (perché gli americani sò fighi eh) tanta roba, invece li ha realizzate Fulci e apriti cielo...

      PPS: Già, sono un fan di Fulci, c'è qualcosa di male? E sto anche facendo una tesi su di lui, ora crocifiggetemi!
      Ultima modifica di Darkrain; 09 settembre 18, 22:02.

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      • Veramente i fan di Fulci sono parecchi, come dimostra l'ampio numero di saggi e uscite homevideo. Non trovo che sia un atto di lesa maesta che non piaccia, ma non si puo nemmeno dire che non vi sia mediazione stilistica nella sua rappresentazione della violenza. Questo si che e un voler difendere a tutti i costi i propri gusti,
        ​​​​​Fulci sta tra i grandi dell'horror italico e internazionale, piaccia o meno. Ma ribadisco la mia obiezione generale, ci sono ottimi film exploitatoon come pessimi film d'essai

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        • Io vorrei vedere tanti autori (anche rinomati) con i budget ridicoli di Fulci, i mezzi scarsi, il poco tempo a disposizione (Fulci si poteva permettere solo 2-3 ciak per scena al massimo) e gli attori che erano quello che erano.
          Il cinema purtroppo ha anche bisogno di soldi per esprimersi e quando ti vengono a mancare del tutto, ti devi arrangiare in qualche modo. La controprova non l'avremo mai, perchè Fulci non ebbe mai in vita sua dei budget elevati, per potersi esprimere al meglio.
          Io dico che la stragrande maggioranza dei registi americani, non saprebbero manco da dove cominciare a fare film se fossero nelle condizioni in cui era Fulci.

          Si parlava di Argento poi, io a Fulci anche nelle peggiori schifezze una roba ignobile come il Cartaio non glielo mai vista fare. Ed il Cartaio è costato quanto 4-5 film di Fulci messi insieme scommetto.
          Fulci non era un maestro di cinema e non era per niente perfetto, non voglio che venga riconosciuto per chissà che cosa, solo che appellativi come macellaio (per lo meno tout court), non credo se lo meriti. Era comunque un regista che cercava di muoversi con un criterio.
          Ultima modifica di Sensei; 09 settembre 18, 22:21.

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          • Concordo Medeis e aggiungo che poi in realtà di "exploitation" nel modo in cui lo intende David, i Fulci degli anni '70, per esempio, ne hanno veramente poco, se si analizza.
            Sette note in nero, è un giallo raffinato, verboso ed estremamente psicologico, in cui non c'è violenza (se si esclude l'incipit), nè una goccia di sangue se non a partire dagli ultimi 20 minuti del film e anche quando parte, il sangue e la violenza resta assolutamente al minimo e assolutamente di contorno;
            Una lucertola con la donna è invece un thriller con un pizzico di eros, allucinato e surreale, che cita Hitchcock e Dalì, con una sequenza di sogno in particolare a metà film che sembra quasi un Lynch ante-litteram, un budget sostanzioso, un cast tecnico assolutamente di lusso, con Luigi Kuiveller (che prima di Fulci aveva già lavorato con Ferreri, Lattuada, Monicelli, Petri e Faenza) alla fotografia, Carlo Rambaldi agli effetti speciali e Ennio Morricone (più psichedelico e sperimentale che mai) alle musiche;
            Npn si sevizia un paperino idem, cast tecnico di lusso, resta Rambaldi, ma al posto di Morricone e Kuiveller ci sono Riz Ortolani e Sergio d'Offizzi che sono comunque gente che aveva molta esperienza ai tempi (d'Offizzi successivamente diventerà l'uomo di fiducia di Sordi), cast artistico con attori italiani parecchio conosciuti all'epoca, produzione Medusa e budget sostanzioso per i tempi, incassi più che buoni, storia equilibrata, dialoghi asciutti e violenza ben dosata e mai eccessiva;
            Poi, vabbè fuori dal thriller, fece i due Zanna Bianca con Franco Nero e Vanessa Redgrave che ebbero un successo enorme all'epoca, poi sempre negli anni '70 ha fatto due spaghetti western, uno più canonico (Sella D'Argento) e uno effettivamente con sprazzi di exploitation che lo rendono tra i western italiani più violenti di sempre (I quattro dell'apocalisse), e per finire commedie per nulla banali con Buzzanca come "All'onorevole piacciono le donne", satira politica parecchio pungenteche fece parecchio discutere all'epoca (fu proiettato al Viminale di fronte ad esponenti della DC e sequestrato più volte) o "Dracula in Brianza" scritto assieme a Pupi Avati, grottesca commedia "vampiresca" sempre con Buzzanca (ma anche con un cast di contorno con Sylva Koscina, Moira Orfei e Ciccio Ingrassia) o il più canonico "La pretora", una specie di versione sexy e scabrosa di Un giorno in Pretura (che per dovere di cronaca è stato inventato proprio dallo stesso Fulci, che tra le tante altre cose scrisse pure Un americano a Roma e fece diventare famoso Adriano Celentano, ma sono piccolezze)
            Poi vabbè, c'è stato Zombi 2, che ha una violenza effettivamente da "exploitation" e sicuramente il film più violento realizzato da Fulci negli anni '70, però è pur sempre un exploitation horror di alto livello, ed è il film di Fulci che ha avuto e continua ad avere più successo in America.


            Originariamente inviato da Sensei Visualizza il messaggio
            Io vorrei vedere tanti autori (anche rinomati) con i budget ridicoli di Fulci, i mezzi scarsi, il poco tempo a disposizione (Fulci si poteva permettere solo 2-3 ciak per scena al massimo) e gli attori che erano quello che erano.
            Il cinema purtroppo ha anche bisogno di soldi per esprimersi e quando ti vengono a mancare del tutto, ti devi arrangiare in qualche modo. La controprova non l'avremo mai, perchè Fulci non ebbe mai in vita sua dei budget elevati, per potersi esprimere al meglio.
            Io dico che la stragrande maggioranza dei registi americani, non saprebbero manco da dove cominciare a fare film se fossero nelle condizioni in cui era Fulci.

            Si parlava di Argento poi, io a Fulci anche nelle peggiori schifezze una roba ignobile come il Cartaio non glielo mai vista fare. Ed il Cartaio è costato quanto 4-5 film di Fulci messi insieme scommetto.
            Fulci non era un maestro di cinema e non era per niente perfetto, non voglio che venga riconosciuto per chissà che cosa, solo che appellativi come macellaio (per lo meno tout court), non credo se lo meriti. Era comunque un regista che cercava di muoversi con un criterio.
            Forse Il fantasma di Sodoma, Demonia e le cagatelle televisive di Reteitalia sono le cose più vicine a il Cartaio in quanto a bruttezza, ma lì già Fulci aveva un budget miserrimo e la malattia si faceva sentire, Argento invece non ha nessuna scusante.
            Zombi 3 invece neanche lo considero essendo girato per 1/3 da Fulci che ha poi abbandonato e che venne concluso da Fragasso e Mattei.
            Ultima modifica di Darkrain; 09 settembre 18, 22:55.

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            • Il Fantasma di Sodoma e Demonia sono caratterizzate da produzioni crollate in corso d'opera. Praticamente i soldi erano spariti a metà della lavorazione. Il Cartaio è stato fatto con molti, ma molti più soldi.

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              • Originariamente inviato da Darkrain Visualizza il messaggio
                Massì forse esagero ad accostarlo al film di De Palma
                per me esageri tantissimo, anzi di più

                Originariamente inviato da Darkrain Visualizza il messaggio
                PS: Fulci era fissato col Paperino, è una scelta voluta e ponderata e voleva rendere omaggio all'altro thriller quello più famoso con Florinda Bolkan, Barbara Bouchet e Tomas Milian, non so se conosci...
                ma certo! alla fin fine ho visto tutti i film anche di Fulci. E se rileggi nei miei post precedenti ho anche detto che reputo "Sette note in nero" il suo film migliore e l'unico che ho veramente apprezzato del regista.


                Originariamente inviato da Medeis
                Veramente i fan di Fulci sono parecchi, come dimostra l'ampio numero di saggi e uscite homevideo. Non trovo che sia un atto di lesa maesta che non piaccia, ma non si puo nemmeno dire che non vi sia mediazione stilistica nella sua rappresentazione della violenza. Questo si che e un voler difendere a tutti i costi i propri gusti,
                ​​​​​Fulci sta tra i grandi dell'horror italico e internazionale, piaccia o meno. Ma ribadisco la mia obiezione generale, ci sono ottimi film exploitatoon come pessimi film d'essai
                onestamente non ho mai trovato mediazione stilistica nella rappresentazione della violenza in Fulci, salvo rarissimi casi. L'insistere a lungo ed in primissimo piano sui particolari macabri (occhi tagliati o estirpati, capezzoli sezionati, squartamenti, viscere vomitate dalla bocca, ...) per me è una cosa che ha un solo nome: morbosa e sadica exploitation che intende unicamente colpire allo stomaco. Se non è macelleria questa allora francamente non so ...

                sull'affermazione "ci sono ottimi film exploitatoon come pessimi film d'essai":

                mai detto che i film d'essai siano tutti da promuovere o tutti riusciti, è ovvio che esistono pessimi film d'essai, questo vale per tutti i "generi" cinematografici. Nessun tipo di film ha il dono o la pretesa di poter essere bello a prescindere, dipende sempre da come è stato realizzato.
                Sugli ottimi film exploitation ho davvero parecchie riserve, ma non vorrei che tu stia attribuendo un senso ben più ampio all'aggettivo. Magari fammi qualche esempio così discutiamo su casi concreti

                "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                Votazione Registi: link

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                • Darkrain : no so le tue fonti,ma ricordo che " Nocturno" poco tempo fa scrisse che la sceneggiatura di Zombie 3 venne interamente girata dal pur malandato Fulci...Ovvero le riprese supplettive di Fragrasso hanno colmato non la negligenza di Fulci ma il difetto di scrittura che consegnò un metraggio troppo striminzito. ;-)
                  "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                  • onestamente non ho mai trovato mediazione stilistica nella rappresentazione della violenza in Fulci, salvo rarissimi casi. L'insistere a lungo ed in primissimo piano sui particolari macabri (occhi tagliati o estirpati, capezzoli sezionati, squartamenti, viscere vomitate dalla bocca, ...) per me è una cosa che ha un solo nome: morbosa e sadica exploitation che intende unicamente colpire allo stomaco. Se non è macelleria questa allora francamente non so ...
                    La violenza in Fulci assume spesso contorni iperrealistici, la rappresentazione sporca e malsana di un mondo che fa schifo nella visione di un radicale pessimista, arrabbiato con la vita (credo anche per motivi familiari ma non lo voglio psicanalizzare). Non è che basta filmare uno squartamento per non avere mediazione stilistica, dipende come costruisci il climax, come metti le fonti luce, ecc.. Tra L'aldilà e Patrick vive ancora, giusto per dire il primo termine di paragone che mi viene in mente, esistono parecchi gradi di separazione in termini di resa stilistica. Ma potrei dirti i Guinea Pig, che sono un autentica schifezza, almeno quel paio che ho visto. La violenza in Fulci è materica, ctonia, nei film migliori sotterraneamente lovercaftiana, che fanno passare la violenza da un piano concreto ad uno più astratto, una violenza brutta sporca e cattiva perché così lui vedeva il mondo, e riesce a restituire un'atmosfera opprimente, asfissiante, al pari di Non aprite quella porta o i primi horror di Wes Craven, visto che ci tenevi ad avere degli esempi di buona exploitation. Come è buona exploitation Reazione a catena di Bava, o le cose più egregie di Takashi Miike, se vogliamo arrivare ad anni più recenti. C'è chi cita Artaud per Fulci, in ogni caso sono sicuro che se vuoi puoi trovare saggi, analisi dotte ed articolate sul punto che saranno certamente spiegare meglio di me perché "non è solo bassa macelleria".

                    Ho capito che non ti piace Fulci, come ho detto non lo considero un atto di lesa maestà come non amare Hitchcock o John Ford per cui per me uno che lo dice si merita un esilio a Sant'Elena, ma capisci che una persona che dice che nell'horror ci sono pochi o nessun capolavoro - come se poi la storia del cinema non la facessero anche i buoni film e pure quelli brutti, ma è un discorso che porta troppo lontano... - diventa automaticamente meno credibile in un discussione che si sforza di essere più obiettiva. Ci sta che uno non sia appassionato di horror e men che meno di splatter, gore e slasher - io stesso li ho scoperti da grandicello perché sono e resto un fifone che si copre gli occhi e si tappa le orecchie, uno spettacolo deprimente - però non vuol dire che tutto ciò che viene fatto in quel campo sia per forza brutto e senza stile. Ribadisco persino il cinema hard ha i suoi "capolavori", è sempre una questione di come e non di cosa. Io, a meno di non conoscere proprio una persona bene e i suoi gusti, evito sempre di "sconsigliare", dico che uno il proprio gusto se lo deve formare guardando di tutto e di più. Magari con il tuo giudizio tranchant hai stroncato sul nascere qualche forumista con una (in)sana passione per gli horror splatter...NON SI FA!!!

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                    • Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                      La violenza in Fulci assume spesso contorni iperrealistici, la rappresentazione sporca e malsana di un mondo che fa schifo nella visione di un radicale pessimista, arrabbiato con la vita (credo anche per motivi familiari ma non lo voglio psicanalizzare). Non è che basta filmare uno squartamento per non avere mediazione stilistica, dipende come costruisci il climax, come metti le fonti luce, ecc.. Tra L'aldilà e Patrick vive ancora, giusto per dire il primo termine di paragone che mi viene in mente, esistono parecchi gradi di separazione in termini di resa stilistica. Ma potrei dirti i Guinea Pig, che sono un autentica schifezza, almeno quel paio che ho visto.
                      adesso però stai raschiando il fondo del barile per risollevare Fulci , io quella robaccia non la includo nemmeno nel novero dei film

                      E' chiaro non basta lo squartamento per "non avere mediazione stilistica" ma dipende da come lo fai, è una cosa che ho già detto chiaramente prima. Ma secondo me questa mediazione stilistica in Fulci non c'è o, seppur presente in qualche sequenza come tentativo intenzionale, è grossolana, inconsistente. Della maggioranza dei film di Fulci (che ho visto tutti, lo ribadisco) io ricordo una messa in scena poveristica, raffazzonata, dialoghi e situazioni imbarazzanti, ed un mare di morbosità nella raffigurazione della violenza che ti viene praticamente sbattuta in faccia senza filtri, senza freni e in odore di compiacimento da parte dell'autore. Se lui vedeva così il mondo sono problemi suoi, non è stato di certo l'unico regista ad essere pessimista o misantropo, ma (al di là del fatto che a me non piace) è che io trovo il suo stile greve, efferato e non trovo la "mediazione" ad un livello per me accettabile. E francamente, ma questa è una mia personalissima opinione, non ritengo il regista capace di fare una cosa del genere se non ad un livello molto superficiale. D'altra parte è risaputo che girava i film a bassissimo costo, in maniera "avventurosa", in costante situazione di emergenza, della serie "iniziamo e poi vediamo come va a finire", la sua filmografia parla chiaro in tal senso. In codesto contesto di "armata Brancaleone", in un periodo storico in cui si faceva a gara a scopiazzare film di successo (producendone cloni a iosa) ed a fornire al pubblico più e più sangue perchè così si riempivano le sale e si facevano tanti soldi con prodotti a basso costo, mi viene francamente difficile pensare che un regista come Fulci si mettesse a pensare a "mediazioni stilistiche" o "metafore concettuali". Sai come la vedo io ? per me sono tutte rivalutazioni postume fatte da chi ama il regista (per un qualunque motivo) e quindi cerca di riabilitarlo, facendo salti mortali interpretativi e andando molto al di là delle sue stesse intenzioni. L'intero fenomeno stracult si fonda su questo e, ovviamente, sulla capacità ingannevole del tempo di addolcire il passato e di farcelo ricordare sempre migliore di quello che era (si chiama nostalgia! ). Il mio punto di vista è questo, ma ovviamente rispetto totalmente il tuo e quello di chi ritiene Fulci un "grande" del nostro cinema. De gustibus ...

                      Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                      una persona che dice che nell'horror ci sono pochi o nessun capolavoro - come se poi la storia del cinema non la facessero anche i buoni film e pure quelli brutti, ma è un discorso che porta troppo lontano... - diventa automaticamente meno credibile in un discussione che si sforza di essere più obiettiva. Ci sta che uno non sia appassionato di horror e men che meno di splatter, gore e slasher - io stesso li ho scoperti da grandicello perché sono e resto un fifone che si copre gli occhi e si tappa le orecchie, uno spettacolo deprimente - però non vuol dire che tutto ciò che viene fatto in quel campo sia per forza brutto e senza stile. Ribadisco persino il cinema hard ha i suoi "capolavori", è sempre una questione di come e non di cosa. Io, a meno di non conoscere proprio una persona bene e i suoi gusti, evito sempre di "sconsigliare", dico che uno il proprio gusto se lo deve formare guardando di tutto e di più. Magari con il tuo giudizio tranchant hai stroncato sul nascere qualche forumista con una (in)sana passione per gli horror splatter...NON SI FA!!!
                      tranchant ? beh, io a volte sono fatto così, è il mio stile. Capisco che possa non piacere ma non ho mai intenzione di offendere nessuno o di sminuire gli altrui gusti (salvo eccezioni tipo quelle di "Sant'Elena" che hai già citato tu ). Diciamo che tendo a mettere enfasi nella proposizione delle mie convinzioni, specie se trattasi di convinzioni profonde e radicate, come questa su Fulci.

                      Il genere horor mi piace molto, ho visto tantissimi film e filmacci di questo genere, magari anche solo per curiosità. Per me il "vero horror" (o meglio quello di qualità e quello che a me piace) sta nella capacità di spaventare mostrando poco o niente. Infatti io amo in generale gli horror psicologici, quelli sottili e intelligenti, magari anche raffinati e ambigui. O gli horror iconici, quelli che hanno segnato un'epoca o fatto la storia del genere. Poi, come hai detto tu, dipende sempre dal regista e da come le cose vengono fatte. Sono ultra-convinto che il genere abbia pochi capolavori, per me sono davvero pochissimi, e me lo spiego anche facilmente: è un genere estremo dove è facile trascendere, eccedere, magari per meri scopi commerciali o per morbosità o per sadismo o un po' di tutte le cose insieme. C'è chi usa questo genere per "fare" o guardare ciò che gli piacerebbe fare (o guardare dal vivo) ma non ne trova il coraggio (per fortuna!). E' una cosa tipica del cinema in generale, non scopro di certo l'acqua calda.

                      Capisco cosa stai cercando di dire col tuo discorso ma immagino che tu convenga con me nell'affermare che i capolavori, per quanto presenti in ogni genere, lo siano in numero diverso. Ci sono generi con maggiore densità di capolavori e generi con minore densità, per tanti motivi su cui adesso non sto qui a dissertare.
                      Ultima modifica di David.Bowman; 10 settembre 18, 10:57.
                      "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                      Votazione Registi: link

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                      • adesso però stai raschiando il fondo del barile per risollevare Fulci , io quella robaccia non la includo nemmeno nel novero dei film
                        E però di quella robaccia ne fanno a quintalate, a maggior ragione è la dimostrazione di come Fulci fosse un bravo regista, aveva qualcosa di più e di diverso.

                        Sai come la vedo io ? per me sono tutte rivalutazioni postume fatte da chi ama il regista (per un qualunque motivo) e quindi cerca di riabilitarlo, facendo salti mortali interpretativi e andando molto al di là delle sue stesse intenzioni
                        Tu sai benissimo che la critica in qualsiasi campo, lavora sulla ricezione di un'opera al di là delle intenzioni di partenza (quello che Eco ad esempio chiamava autore modello e lettore modello). Non è così importante quali fossero le sue intenzioni di partenza, quanto i risultati che ha ottenuto - anche se leggendo alcune sue interviste pare evidente che una certa convinzione sul suo lavoro ce l'aveva eccome. Ripeto, io non voglio convincerti di niente, ma se escono continue edizioni homevideo, continuano a pubblicare saggi e riviste, registi anche insospettabili contemporanei dicono di apprezzare il suo lavoro, 'sto povero Cristo qualcosa di buono lo dovrà pure avere fatto nonostante la tua esecrazione Forse se la critica coeva invece di essere impegnata ad accusare di sensazionalismo tutto si fosse impegnata a studiare attentamente quello che era il cinema popolare, senza snobismi, non avremmo avuto una rivalutazione confusa e generalizzata per cui oggi si dimentica di Lattuada e si fanno le tavole rotonde su Polselli E distinguendo fior da fiore si sarebbe arrivati a capire il vero valore di alcune cose e il disvalore di altre, cosa che per fortuna qualcuno ha fatto e continua a fare. Ricordati che tanti capolavori celebrati sono stati stroncati dai loro contemporanei proprio per questa miopia critica.

                        Poi ci stiamo concentrando sull'horror, ma Fulci ha fatto molti film di diverso tipo, è partito da Totò e Franco Franchi ha fatto western, thriller, film storici, musicarelli... Io dico che se di un regista riconosci la mano anche senza sapere che lo ha diretto lui, allora c'è un autore, indipendentemente da quanto lui fosse consapevole di esserlo (nemmeno tanti registi classici americani sapevano di esserlo fino in fondo...)

                        Hai un giudizio troppo negativo su di un'epoca che invece per me è sinonimo di grande libertà, di voglia di osare, e che rimpiango molto visti i tristi, conformistici tempi attuali.

                        Detto questo pace e bene e ognuno resti pacificamente nelle sue convinzioni
                        Ultima modifica di Medeis; 10 settembre 18, 11:09.

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                        • Originariamente inviato da henry angel Visualizza il messaggio
                          Darkrain : no so le tue fonti,ma ricordo che " Nocturno" poco tempo fa scrisse che la sceneggiatura di Zombie 3 venne interamente girata dal pur malandato Fulci...Ovvero le riprese supplettive di Fragrasso hanno colmato non la negligenza di Fulci ma il difetto di scrittura che consegnò un metraggio troppo striminzito. ;-)
                          Partiamo dal presupposto che la sceneggiatura era dello stesso Fragasso (insieme alla moglie Drudi).
                          Nel dvd di Zombi 3 curato da Nocturno, si fa riferimento al fatto che il nucleo principale del film sia di Fulci, si ipotizza secondo diverse fonti inoltre che Fulci abbia girato ben più di 70 minuti del film (mentre da un'intervista dello stesso Fulci, si parla di 55 minuti), quindi ho esagerato prima a parlare di 1/3.
                          Ma resta comunque il fatto che non lo conto come opera di Fulci, visto che è il film più odiato da Fulci a tal punto da ripudiarlo e non considerarlo un suo film, per lui è stata una "trappola", un esperienza terrificante, la sceneggiatura venne scritta e modificata durante le riprese, Fulci ha dovuto girare con una cirrrosi che gli gonfiava lo stomaco, nel caldo tropicale delle FIlippine e con zero budget, avrà anche finito di girare tutta la sceneggiatura striminzita, ma è scappato a gambe levate dalla terribile produzione appena terminato l'ultimo ciak, poi il film venne allungato con diverse scene non solo da Fragasso, ma anche da Mattei, reduce dalle riprese di Robowar e tutta la post-produzione curata da quel duo lì...
                          Anche "Il fantasma di Sodoma" è un film di Fulci a metà, visto che abbandonò anche lì le riprese (che vennero invece completate da Mario Bianchi) a causa della bancarotta della produzione, ma Fulci nonostante tutto non lo ripudiava e schifava come Zombi 3, affermava solo come fosse "il suo film più brutto"; mentre "Demonia" è da considerare come un film di Fulci, era anche un film in cui credeva molto, è stato girato interamente da Fulci ma poi successe che il produttore non pagava più e scappò coi soldi, Fulci quindi fu costretto ad abbandonare il film nella post-produzione, durante la fase di montaggio.
                          Ultima modifica di Darkrain; 10 settembre 18, 11:39.

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                          • Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                            Ripeto, io non voglio convincerti di niente ...

                            Detto questo pace e bene e ognuno resti pacificamente nelle sue convinzioni
                            ma ci mancherebbe, di solito non persevero troppo nelle discussioni sul forum ma quando trovo il "clima giusto" (utenti preparati e garbati come tu sei ) mi piace discutere e scambiare opinioni e punti di vista. Magari non si cambiano le convinzioni ma ci possono sempre essere occasioni di arricchimento reciproco

                            Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                            Poi ci stiamo concentrando sull'horror, ma Fulci ha fatto molti film di diverso tipo
                            ma guarda che io prima ho citato "La pretora" che "apprezzo" per il primo nudo integrale frontale della Fenech

                            scherzi a parte ...

                            Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                            Hai un giudizio troppo negativo su di un'epoca che invece per me è sinonimo di grande libertà, di voglia di osare, e che rimpiango molto visti i tristi, conformistici tempi attuali.
                            non è esattamente così, amo moltissimo quell'epoca e anche per motivi sentimentali avendola in buona parte vissuta nell'adolescenza. E' stata un'epoca di grande creatività ed il periodo in cui sono nati il maggior numero di capolavori (e non solo nel cinema). Però sono anche molto critico verso gli effetti collaterali e gli eccessi di quella creatività sfrenata e di quel coraggio spudorato, perchè, specialmente in Italia, di porcherie ne uscivano davvero parecchie. Sono affezionato a tutto quel periodo, del cinema di genere nostrano di quegli anni ritengo di aver visto tutto ma, al di là delle nostalgie e dei sentimentalismi, credo che di "roba buona" ce ne sia stata molta (al di là della critica miope e snob che hai nominato tu), però anche le porcherie sono state innumerevoli. E ovviamente non va dimenticato che, proprio in quel periodo, in Italia c'erano Autori straordinari del cinema d'essai che magari finanziavano le loro opere anche grazie alle "porcherie" che incassavano tanti soldi. Sì, oggi quel coraggio manca e il nostro cinema è imbottigliato nelle convenzioni, nelle mode, nella rigidità di formule volte unicamente al profitto. Però, grazie a Dio, il buon cinema lo fanno i grandi registi e di autori bravi ne abbiamo ancora. Quindi ci sono ancora alcune cose da salvare e io non sono totalmente catastrofico (come invece sento dire in giro da tanti) sullo stato di salute del nostro cinema. Il problema (o almeno uno dei problemi) è che i film di qualità che escono non incassano e non piacciono praticamente a nessuno, al di fuori dei forum, dei festival o del novero dei cinefili.
                            Ultima modifica di David.Bowman; 10 settembre 18, 11:38.
                            "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


                            Votazione Registi: link

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                            • È chiaro che la rivalutazione và fatta con criterio. Non è che nel calderone ci butti Fulci insieme ad altri 3-4 registi di genere scarsi, perché tutto fa' brodo.

                              Molti registi di genere, si sono ispirati ad alcuni suoi lavori. Tarantino in Kill Bill utilizza in certe scene le medesime inquadrature che utilizzava Fulci.
                              Qualcosa varrà, poi quanto vale sta ad ognuno di noi deciderlo.
                              Scommetto che nella lista di David Bowman, nei capolavoro horror ci saranno film classici come Shining o L' Esorcista. Si ok, giusto, ma forse per la storia del genere horror e la sua evoluzione, Fulci probabilmente è più importante del film estemporaneo di Kubrick o Friedkin.
                              I registi horror probabilmente guardano molto più ai film di Fulci, che al capolavoro di Kubrick.

                              Quando si affrontano i film di genere, credo vadano fatte delle premesse. Poi non so se siete d'accordo con me o pensate abbia detto una scemenza.

                              Piccola curiosità, ci sono dei generi dove fare il capolavoro o un ottimo film è più facile? E quali sono i generi dove è più difficile fare film di alta qualità? E perché?
                              Io cerco per quanto difficile di avere una mente aperta, anche se come qualcuno ha riportato sopra... un capolavoro porno difficilmente me lo figuro, però potrebbero esistere.

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                              • Originariamente inviato da Sensei Visualizza il messaggio
                                È chiaro che la rivalutazione và fatta con criterio. Non è che nel calderone ci butti Fulci insieme ad altri 3-4 registi di genere scarsi, perché tutto fa' brodo.

                                Molti registi di genere, si sono ispirati ad alcuni suoi lavori. Tarantino in Kill Bill utilizza in certe scene le medesime inquadrature che utilizzava Fulci.
                                Qualcosa varrà, poi quanto vale sta ad ognuno di noi deciderlo.
                                Scommetto che nella lista di David Bowman, nei capolavoro horror ci saranno film classici come Shining o L' Esorcista. Si ok, giusto, ma forse per la storia del genere horror e la sua evoluzione, Fulci probabilmente è più importante del film estemporaneo di Kubrick o Friedkin.
                                I registi horror probabilmente guardano molto più ai film di Fulci, che al capolavoro di Kubrick.
                                Quando si affrontano i film di genere, credo vadano fatte delle premesse. Poi non so se siete d'accordo con me o pensate abbia detto una scemenza.

                                Piccola curiosità, ci sono dei generi dove fare il capolavoro o un ottimo film è più facile? E quali sono i generi dove è più difficile fare film di alta qualità? E perché?
                                Io cerco per quanto difficile di avere una mente aperta, anche se come qualcuno ha riportato sopra... un capolavoro porno difficilmente me lo figuro, però potrebbero esistere.
                                Tarantino cita un sacco di B movie nei suoi film. Non è che li cita perché siano particolarmente belli, ma è il cinema con cui è cresciuto e giustamente ne è molto legato dal punto di vista affettivo. Non credo che i film di Fulci abbiano avuto particolare importanza nello sviluppo del cinema horror.
                                https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                                "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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