Originariamente inviato da Atlantide
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Avrei voluto un film di 4 ore con solo Vincent a vagare per le campagne di Arles stralunato ed illuminato, ma in realtà c'è anche altro. Dei bei dialoghi dove le cose dette, in alcuni casi, sono un di più, ma anche così ho provato affetto ed empatia per questo film che mette al centro della scena un Vincent respinto. Bravo Defoe, ma anche gli altri se la cavano. C'è un pochino troppa linearità, ma nel complesso, malgrado tutto, mi è piaciuto, un Van Gogh in chiave ascetica. Come se fosse il Vicent del futuro che parla agli uomini del suo tempo che non lo comprendono e a pensarci bene questo è il guizzo di questo film, una chiave di lettura inedita (che non mostra volutamente la follia e fa leva più sullo spirtuale/concettuale.). Avrei voluto un pò più di sporcizia, ma ripeto, per me è molto buono. Mi avete ricordato di Loving Vincent e a questo punto recupero anche quello.
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