Brick - Dose Mortale (Rian Johnson, 2005),
film d'esordio de l'apprezzato/odiato ingiustamente dalla feccia dell'internet regista dell'ottavo Star Wars.
Qui mette su un film molto particolare, un noir con tutti, ma davvero tutti, gli elementi del genere ma ambientato ai giorni nostri e con protagonisti liceali americani.
Quindi un effetto tra Veronica Mars e Twin Peaks tra decine rimandi a pellicole molto più vecchie.
Per esempio c'è il tipico van da studente americano ma arredato da limousine oppure l'attrice femme fatale ma del teatro scolastico ed etcetera etcetera..
Sicuramente questo è l'aspetto più riuscito del film in quanto la trama, per quanto scritta in maniera eccellente, super calibrata al millimetro, si risolve con qualche spiegone e variazione di troppo, anche se mi sembra inevitabile sia così.
E poi c'è da dire che momenti di tensione non mancano soprattutto per come ama Johnson divertirsi con la camera, come nella scena dell'auto, che usa la prospettiva in maniera splendida e mi ha fatto letteralmente saltare dalla sedia.
Insomma gran bel film (che è un gradino sotto filmone), originale, ben diretto e con una personalità gigantesca. Uno delle mie sorprese filmiche dell'anno.
film d'esordio de l'apprezzato/odiato ingiustamente dalla feccia dell'internet regista dell'ottavo Star Wars.
Qui mette su un film molto particolare, un noir con tutti, ma davvero tutti, gli elementi del genere ma ambientato ai giorni nostri e con protagonisti liceali americani.
Quindi un effetto tra Veronica Mars e Twin Peaks tra decine rimandi a pellicole molto più vecchie.
Per esempio c'è il tipico van da studente americano ma arredato da limousine oppure l'attrice femme fatale ma del teatro scolastico ed etcetera etcetera..
Sicuramente questo è l'aspetto più riuscito del film in quanto la trama, per quanto scritta in maniera eccellente, super calibrata al millimetro, si risolve con qualche spiegone e variazione di troppo, anche se mi sembra inevitabile sia così.
E poi c'è da dire che momenti di tensione non mancano soprattutto per come ama Johnson divertirsi con la camera, come nella scena dell'auto, che usa la prospettiva in maniera splendida e mi ha fatto letteralmente saltare dalla sedia.
Insomma gran bel film (che è un gradino sotto filmone), originale, ben diretto e con una personalità gigantesca. Uno delle mie sorprese filmiche dell'anno.
Commenta