Ragazze, guardate, ho avuto un periodo di inferno che non vi dico. Mi porti subito un mimosa, presto.
E anche per oggi siamo stati politicamente scorretti, che non si può dire più nulla, maledette SJW.
Cmq è vero, qualcosa ho visto, ma una cosa è vedere 2 ore un film, un'altra è prendersi il tempo di scrivere.
Cosí passa il tempo e rimugini se veramente hai qualcosa da dire su quello che hai visto, se la tua testimonianza può dare un contributo anche minimo, può magari portare uno spunto interessante per qualcuno.
Naturalmente se sono qui ha scrivere questo post la risposta è...
NO. Però sarò breve.
Seance - Piccoli omicidi tra amiche (Simon Barrett, 2021)
Film di esordio di Simon Barrett, famoso sceneggiatore di film come You"re The Next o The Guest, splatter che, al di là della trama in sé, colpivano per la giusta quantità (ovvero, smisurata) di massacri e uccisioni che vi si svolgevano.
Con questo film ha voluto passare in cabina di regia e il risultato è un film horror a base di jump scare e un gruppetto di persone eliminate via via.
Siamo in un college femminile esclusivo americano e per esclusivo si intende che le studentesse sono solo 10, il gruppo di protagoniste e 2 altre che si vedono camminare nel corridoio e presenziare alla lezione.
Si ho scritto tutto al singolare che il resto non esiste in questo film.
Pochi attori e set minimi, le stanze delle ragazze sono sempre la solita ma riammodellata al minimo e lo scantinato della scuola funge anche da archivio.
Ad un certo punto, dopo l'ennesima uccisione, viene detto che è stata chiamata la polizia e che sta arrivando ad indagare ma noi non vediamo niente di tutto ciò.
Ma la cosa piú grave è che uno da Barrett si aspetta solo una cosa, ovvero litrate di sangue. E invece risulta un film totalmente anemico, la gente muore in scialbe scene di paura con al massimo un pò di sangue alla bocca.
Certo, si esclude da questo la scena finale, dove si vedono belle cose ma si parla davvero di 3 minuti su un'ora e mezzo.
È quasi palese che questi avevano i soldi solo per due barattoli di sangue finto e aveva paura di finirlo prima di filmare la scena finale, che però cosí risulta paracula perché sembra proprio fatta apposta per tappare la falla della pochezza del resto.
Altro da dire? Si, e solo male.
Naturalmente si parla di un gruppo di otto ragazze in un horror, quindi non vuoi che il film inizia con loro struccate con i pigiamoni per poi, andando avanti nel film, mostrare sempre di piú magliettine attillate e una maggior cura dell'estetica delle nostre?
Tutte cose apprezzabili ma fatte con una didascalità e innaturalezza che scade nel ridicolo.
Insomma, un film inspiegabile, spero solo che abbia quel minimo di successo che porti Barrett a un successivo film con piú forma e sostanza.
Sostanza soprattutto monetaria, mi verrebbe da insinuare.
Però è un film che davvero non ha senso visto in una piattaforma streaming.
Se come me, paghi 7 euri e 50 per vederlo al cinema, è veramente una mezza truffa.
Red Rocket (Sean Baker, 2021)
Ecco, approposito di in sala al cinema.
Mi sono visto anche questo film al cinema in una sala deserta.
Cioè, ero solo io.
Esperienza che oserei definire imbarazzante.
In quanto Red Rocket è la nuova opera di Sean Baker, il regista di quel filmone che è Un Sogno Chiamato Florida e parla di una ex pornostar che, tornando ad abitare dalla moglie in Texas, si interessa alla commessa di un negozio di ciambella appena maggiorenne (17 anni).
Lui vede in lei una nuova stella del porno e la sua rivincita nell'industria che lo aveva escluso.
Naturalmente inizia con questa ragazzina una relazione e il film ha un buon numero di scene di sesso, volutamente fastidiose, proprio perchè noi, al contrario della ragazzina, sappiamo le orrendi intenzioni di lui.
E quindi io mi vedevo questo film da solo e ogni tanto passava la maschera che mi trovava in solitudine a vedere questo film che ammicca alla morbosità versante pedofilia.
VI dico solo che quando mi accorgevo che era in sala frenavo l'impulso di alzare le mani per far vedere che non stavo facendo niente di onanistico.
Molto carino invece è il film, per quanto essendo piú film rispetto al film precedente, con una trama e una più definita costruzione dei personaggi, si perda quel naive che rendeva magico per me Un sogno Chiamato Florida.
Lo so, sto parlando di aspettative e non è mai un bene, ma ci tenevo solo a dirlo.
Poi c'è il problema che nel vedersi doppiati questi film si perde molto, visto che il regista si concentra tanto sul voler scavare sulla ruralità dei singoli stati, dando molto importanza persino agli accenti dei personaggi.
Il Texas c'è con le sue diseguaglianze e il suo petrol chimico. I mega centri commerciali.
Magari si ribadisce che a Baker del finale dei suoi fiom non frega nulla e anche questa volta va bene così.
Cmq, ripeto, è un film ben fatto, ha un paio di scene devastanti
Comunque dovrebbe essere nominato agli Oscar per qualcosa, se non credete in me.
E anche per oggi siamo stati politicamente scorretti, che non si può dire più nulla, maledette SJW.
Cmq è vero, qualcosa ho visto, ma una cosa è vedere 2 ore un film, un'altra è prendersi il tempo di scrivere.
Cosí passa il tempo e rimugini se veramente hai qualcosa da dire su quello che hai visto, se la tua testimonianza può dare un contributo anche minimo, può magari portare uno spunto interessante per qualcuno.
Naturalmente se sono qui ha scrivere questo post la risposta è...
NO. Però sarò breve.
Seance - Piccoli omicidi tra amiche (Simon Barrett, 2021)
Film di esordio di Simon Barrett, famoso sceneggiatore di film come You"re The Next o The Guest, splatter che, al di là della trama in sé, colpivano per la giusta quantità (ovvero, smisurata) di massacri e uccisioni che vi si svolgevano.
Con questo film ha voluto passare in cabina di regia e il risultato è un film horror a base di jump scare e un gruppetto di persone eliminate via via.
Siamo in un college femminile esclusivo americano e per esclusivo si intende che le studentesse sono solo 10, il gruppo di protagoniste e 2 altre che si vedono camminare nel corridoio e presenziare alla lezione.
Si ho scritto tutto al singolare che il resto non esiste in questo film.
Pochi attori e set minimi, le stanze delle ragazze sono sempre la solita ma riammodellata al minimo e lo scantinato della scuola funge anche da archivio.
Ad un certo punto, dopo l'ennesima uccisione, viene detto che è stata chiamata la polizia e che sta arrivando ad indagare ma noi non vediamo niente di tutto ciò.
Ma la cosa piú grave è che uno da Barrett si aspetta solo una cosa, ovvero litrate di sangue. E invece risulta un film totalmente anemico, la gente muore in scialbe scene di paura con al massimo un pò di sangue alla bocca.
Certo, si esclude da questo la scena finale, dove si vedono belle cose ma si parla davvero di 3 minuti su un'ora e mezzo.
È quasi palese che questi avevano i soldi solo per due barattoli di sangue finto e aveva paura di finirlo prima di filmare la scena finale, che però cosí risulta paracula perché sembra proprio fatta apposta per tappare la falla della pochezza del resto.
Altro da dire? Si, e solo male.
Naturalmente si parla di un gruppo di otto ragazze in un horror, quindi non vuoi che il film inizia con loro struccate con i pigiamoni per poi, andando avanti nel film, mostrare sempre di piú magliettine attillate e una maggior cura dell'estetica delle nostre?
Tutte cose apprezzabili ma fatte con una didascalità e innaturalezza che scade nel ridicolo.
Insomma, un film inspiegabile, spero solo che abbia quel minimo di successo che porti Barrett a un successivo film con piú forma e sostanza.
Sostanza soprattutto monetaria, mi verrebbe da insinuare.
Però è un film che davvero non ha senso visto in una piattaforma streaming.
Se come me, paghi 7 euri e 50 per vederlo al cinema, è veramente una mezza truffa.
Red Rocket (Sean Baker, 2021)
Ecco, approposito di in sala al cinema.
Mi sono visto anche questo film al cinema in una sala deserta.
Cioè, ero solo io.
Esperienza che oserei definire imbarazzante.
In quanto Red Rocket è la nuova opera di Sean Baker, il regista di quel filmone che è Un Sogno Chiamato Florida e parla di una ex pornostar che, tornando ad abitare dalla moglie in Texas, si interessa alla commessa di un negozio di ciambella appena maggiorenne (17 anni).
Lui vede in lei una nuova stella del porno e la sua rivincita nell'industria che lo aveva escluso.
Naturalmente inizia con questa ragazzina una relazione e il film ha un buon numero di scene di sesso, volutamente fastidiose, proprio perchè noi, al contrario della ragazzina, sappiamo le orrendi intenzioni di lui.
E quindi io mi vedevo questo film da solo e ogni tanto passava la maschera che mi trovava in solitudine a vedere questo film che ammicca alla morbosità versante pedofilia.
VI dico solo che quando mi accorgevo che era in sala frenavo l'impulso di alzare le mani per far vedere che non stavo facendo niente di onanistico.
Molto carino invece è il film, per quanto essendo piú film rispetto al film precedente, con una trama e una più definita costruzione dei personaggi, si perda quel naive che rendeva magico per me Un sogno Chiamato Florida.
Lo so, sto parlando di aspettative e non è mai un bene, ma ci tenevo solo a dirlo.
Poi c'è il problema che nel vedersi doppiati questi film si perde molto, visto che il regista si concentra tanto sul voler scavare sulla ruralità dei singoli stati, dando molto importanza persino agli accenti dei personaggi.
Il Texas c'è con le sue diseguaglianze e il suo petrol chimico. I mega centri commerciali.
Magari si ribadisce che a Baker del finale dei suoi fiom non frega nulla e anche questa volta va bene così.
Cmq, ripeto, è un film ben fatto, ha un paio di scene devastanti
Spoiler!
Mostra
che valgono davvero una visione.Comunque dovrebbe essere nominato agli Oscar per qualcosa, se non credete in me.
Commenta