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  • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio


    Hai visto che sono in fase di recuperi? Ieri sera ho visto Minari (che ho trovato buono, a te è piaciuto) e stasera finalmente recupero A Hidden Life.

    P.S.: anch'io non ho ancora visto Diabolik

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    • Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggio
      Ieri ho recuperato Minari e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. Qualcun d'altro la visto?
      Sicuramente almeno i parenti del regista. Spero per lui.


      Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggio
      Hai visto che sono in fase di recuperi? Ieri sera ho visto Minari (che ho trovato buono, a te è piaciuto) e stasera finalmente recupero A Hidden Life.

      P.S.: anch'io non ho ancora visto Diabolik
      Minari mi manca, al momento non ho in programma di vederlo perché gli attori orientali non li distinguo tra loro.

      All'inizio avevo capito Mirai, il film d'animazione di Mamoru Hosoda.

      A Hidden Life bellissimo, lo stavo per riguardare un paio di settimane fa ma alla fine non ho avuto tempo e poi non l'ho più ripreso in mano, ma vorrei rimediare a breve.

      ​​​​Diabolik a questo punto è una questione di principio non vederlo mai, non cedere neanche sotto richiesta vaginale.​
      Luminous beings are we, not this crude matter.

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      • Io Minari l'ho visto ma non ricordo proprio una mazza, tranne che l'attrice che faceva la nonna era molto brava. Per il resto, fanno fede le mie tre stelline su cinque che gli ho dato su Letterboxd.
        https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

        "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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        • Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio

          Minari mi manca, al momento non ho in programma di vederlo perché gli attori orientali non li distinguo tra loro.
          Ma non è vero, dai


          Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
          A Hidden Life bellissimo, lo stavo per riguardare un paio di settimane fa ma alla fine non ho avuto tempo e poi non l'ho più ripreso in mano, ma vorrei rimediare a breve.
          Molto bene! Sono molto curioso, allora.


          Originariamente inviato da Sir Dan Fortesque Visualizza il messaggio
          ​​​​Diabolik a questo punto è una questione di principio non vederlo mai, non cedere neanche sotto richiesta vaginale.​
          Ahahahah ok!


          Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio
          Io Minari l'ho visto ma non ricordo proprio una mazza, tranne che l'attrice che faceva la nonna era molto brava. Per il resto, fanno fede le mie tre stelline su cinque che gli ho dato su Letterboxd.

          Infatti il personaggio della nonna è uno spasso A me è piaciuta anche la moglie, davvero brava l'attrice.
          Per carità, non è un filmone, ma l'ho trovata comunque una visione piacevole.

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          • Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggio
            Ma non è vero, dai
            Per quanto mi riguarda, in ogni film orientale che vedo hanno tutti la faccia di Toshiro Mifune, cambia solo la voce.
            Luminous beings are we, not this crude matter.

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            • The Grifters-Stephen Frears. Molto bello.

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              • Originariamente inviato da - Rasputin - Visualizza il messaggio
                ho visto diabolik dei manetti e con mia sorpresa mi è piaciuto e pure tanto, la leone davvero perfetta nella parte, marinelli carismatico ma ha una sola espressione per tutto il film, comunque funziona bene e mi piace il fatto che non sorrida mai
                Contento che ti sia piaciuto , ormai siamo pochi gli estimatori di Diabolik qui.


                Originariamente inviato da p t r l s Visualizza il messaggio

                Non ho visto il film dei Manetti, ma nel film di Bava il protagonista era Marlon Brando?
                Il John Phillip Law di Bava era sicuramente imbambolato pure lui, ma come scelta la vedo più simile a Gianniotti (che aspetto di vedere, ma che già da quei pochi frame del trailer del secondo mi ha convinto), un belloccio americano semi-sconosciuto ai più (anche se Gianniotti è italo-americano) ma molto fedele alla sua controparte cartacea, piuttosto che l'attore italiano di richiamo ma che somiglia poco alla controparte cartacea.

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                • Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggio
                  Ieri ho recuperato Minari e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. Qualcun d'altro la visto?
                  Io l'ho visto l'anno scorso e ricordo ancora la buona fotografia e la prova corale del cast (ovviamente la nonna spicca ). Non m'era dispiaciuto neanche a me, specie per la questione interessante di prendere questo nucleo familiare nel contesto dell'immigrazione coreana negli USA, di cui non sapevo quasi nulla.
                  L'unica cosa che m'era rimasta un po' qui è che l'avevo visto nell'edizione italiana doppiata e si va a perdere, se ricordo bene, la questione del doppio registro linguistico originale tra inglese e coreano.

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                  • Visto iersera Triangle of Sadness e pure da questo, come da Everything Everywhere All at Once e Siccità, sono uscito deluso. Ciò mi ha rattristato, ho pensato che mi fossi preso una forma acuta di mazzarellite e invece probabile che lo scarso divertimento che ho ricavato dalla visione sia in parte causato da quel che covavo e che stamane si è madornalmente palesato con febbre oltre i 38° e positività al Covid, dopo due anni di pendolariato indefesso e prospero, dannazione. Mi è piaciuta la prima parte con le dinamiche di assurda ossessività nei rapporti umani che nella scena dell'ascensore raggiunge un picco di disagio malsano, ma quel che poi dice sulla superficialità degli attuali contrasti tra militanti e il capovolgimento delle forze di potere in stato di bisogno è stravecchio e, immagino per la maggioranza delle persone, già assodato. Equipara le istanze e irride l'ipocrisia del politicamente corretto. Però tutto esibito con un approccio smaccato, moralista, privo di arguzia, la satira è spuntata, o meglio si esaurisce nella sua pedestre messinscena. E manco ci prova a disseminare un dubbio, si adagia in una conclusione stenta e generica (l'atto finale sulla spiaggia è tedioso) anche se il ritorno dell'ascensore scavato nella roccia è un benvenuto guizzo surreale. Boh.
                    Quanto bella era Charlbi!​

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                    • Upgrade di Leigh Whannell

                      Ottimo film di fantascienza-azione. Storia semplice, sintetica, che continua ad incalzare. Non si perde in giri a vuoto o velleità, un B-movie dritto al punto e fatto molto bene. Il twist finale mi ha stupito (anche se credo che se si stia ad analizzare tutti gli snodi narrativi non tutto torni).
                      Il mondo futuristico e relativi design sono originali quel tanto che basta a non dare la sensazione di già visto. Dove brilla sono le scene d'azione, che hanno uno stile tutto loro e coerente con la storia.
                      Molto bravo Logan Marshall-Green per come riesce a ricreare le movenze robotiche.
                      Ultima modifica di Cooper96; 30 ottobre 22, 18:06.
                      Spoiler! Mostra

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                      • di diabolik mi sono piaciuti molto in toni serissimi, niente cazzeggi tipici dei manetti, niente battutine comiche e il protagonista è uno che ammazzerebbe chiunque per i suoi scopi, quindi è lontanissimo da un noioso super eroe hollwodiano politicamente corretto, poi ginko è un avversario degno di rispetto

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                        • In effetti è proprio la caratterizzazione corrucciata e malvagetta di Diabolik, nonchè il rapporto fervido e amorale che intreccia con la sua donzella, a rendere il film un po' vispo e intessante; mentre il grosso del racconto è solo passabile routine di genere.

                          Non credevo che i Manetti sarebbero riusciti a girare un film quantomeno decoroso​.
                          Ultima modifica di papermoon; 30 ottobre 22, 23:15.

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                          • Originariamente inviato da Bone Machine Visualizza il messaggio
                            Visto iersera Triangle of Sadness e pure da questo, come da Everything Everywhere All at Once e Siccità, sono uscito deluso. Ciò mi ha rattristato, ho pensato che mi fossi preso una forma acuta di mazzarellite e invece probabile che lo scarso divertimento che ho ricavato dalla visione sia in parte causato da quel che covavo e che stamane si è madornalmente palesato con febbre oltre i 38° e positività al Covid, dopo due anni di pendolariato indefesso e prospero, dannazione. Mi è piaciuta la prima parte con le dinamiche di assurda ossessività nei rapporti umani che nella scena dell'ascensore raggiunge un picco di disagio malsano, ma quel che poi dice sulla superficialità degli attuali contrasti tra militanti e il capovolgimento delle forze di potere in stato di bisogno è stravecchio e, immagino per la maggioranza delle persone, già assodato. Equipara le istanze e irride l'ipocrisia del politicamente corretto. Però tutto esibito con un approccio smaccato, moralista, privo di arguzia, la satira è spuntata, o meglio si esaurisce nella sua pedestre messinscena. E manco ci prova a disseminare un dubbio, si adagia in una conclusione stenta e generica (l'atto finale sulla spiaggia è tedioso) anche se il ritorno dell'ascensore scavato nella roccia è un benvenuto guizzo surreale. Boh.
                            Quanto bella era Charlbi!​
                            Tranquillo non era il covid ma proprio il film a essere particolarmente brutto e fastidioso.
                            ​​​​​​Pessima Palma d' Oro, qualcuno fermi Robert Ostlund e tenga lontano Vincent Lindon dalle giurie.


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                            • Originariamente inviato da Bone Machine Visualizza il messaggio
                              Visto iersera Triangle of Sadness e pure da questo, come da Everything Everywhere All at Once e Siccità, sono uscito deluso. Ciò mi ha rattristato, ho pensato che mi fossi preso una forma acuta di mazzarellite e invece probabile che lo scarso divertimento che ho ricavato dalla visione sia in parte causato da quel che covavo e che stamane si è madornalmente palesato con febbre oltre i 38° e positività al Covid, dopo due anni di pendolariato indefesso e prospero, dannazione. Mi è piaciuta la prima parte con le dinamiche di assurda ossessività nei rapporti umani che nella scena dell'ascensore raggiunge un picco di disagio malsano, ma quel che poi dice sulla superficialità degli attuali contrasti tra militanti e il capovolgimento delle forze di potere in stato di bisogno è stravecchio e, immagino per la maggioranza delle persone, già assodato. Equipara le istanze e irride l'ipocrisia del politicamente corretto. Però tutto esibito con un approccio smaccato, moralista, privo di arguzia, la satira è spuntata, o meglio si esaurisce nella sua pedestre messinscena. E manco ci prova a disseminare un dubbio, si adagia in una conclusione stenta e generica (l'atto finale sulla spiaggia è tedioso) anche se il ritorno dell'ascensore scavato nella roccia è un benvenuto guizzo surreale. Boh.
                              Quanto bella era Charlbi!​
                              Ma dunque l'agognata "arguzia" che terrebbe lontano un "pedestre" "moralismo" ti accontenteresti di farla deflagrare nel contesto della fiction o ti augureresti che parlasse anche al di fuori del cinema, ovvero incidesse nel dibattito sociale?
                              D'altronde se già il moralismo ti sembra "vero" , sgorgato da una storia "finta"...

                              p.s.) A puro titolo di esempio : se l'antifascismo dela sinistra italiana appare stantio , anti-storico e pure strumentale , ti parrebbe più brillante far morire Hitler come nei "Bastardi senza gloria" anche se è una parte del film "smaccatamente" inventata ,ma più immaginifica di una fine nelle blindate stanze di un bunker?
                              Oppure la questione del Reddito di Cittadinanza da togliere a "chi potrebbe lavorare" e darlo agli "Umberto D.", mentre l'accumulo dei Rolex di Totti non ha un'attinenza esibita come uno "schiaffo" morale dei redditi dei pensionati...
                              Ultima modifica di henry angel; 31 ottobre 22, 05:10.
                              "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                              • Sir Dan Fortesque stasera ho recuperato A Hidden Life, domani ne parlerò meglio, ma avevi ragione, è davvero bellissimo. Se non fosse che la filmografia di Malick ha due filmoni come La sottile linea rossa e The Tree of Life non avrei problemi a dire che è uno dei suoi film più belli.
                                Ultima modifica di Tom Doniphon; 31 ottobre 22, 23:54.

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