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  • Tra i film che ho visto di recente ci tenevo a consigliare Il cieco che non voleva vedere Titanic, film finlandese di Teemu Nikki presentato a Venezia nel 2021 nella sezione Orizzonti Extra.

    Come da titolo il film ruota intorno alle vicende di un uomo che ha perso la vista, condito da molteplici citazioni cinefile. La regia ha sempre il suo punto di vista, ragione per cui si vede sempre lui in primo piano e tutto il resto sfocato. Questo, se da una parte potrebbe scoraggiare la visione per alcuni, dall'altra parte aumenta sicuramente l'empatia con il protagonista.
    Il leitmotiv è la volontà di quest'uomo di incontrare una donna conosciuta online, pur senza l'aiuto di qualcuno che lo accompagni. In questo percorso assisteremo ad ingenuità e soprusi, controbilanciati dalla forza dell'amore, dalla voglia di vivere e anche da una certa scaltrezza data dal non avere nulla da perdere.
    Alla fine è una storia che poteva rischiare di essere sin troppo melensa per essere intrisa di pietismo e buoni sentimenti ma riesce invece a dosare gli aspetti più retorici con sapienza all'interno di un mix molto più ricco e meno prevedibile.

    Lo si può vedere facendo la settimana di prova gratuita sul canale I Wonderfull di Prime.
    Ultima modifica di aldo.raine89; 28 maggio 23, 09:10.

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    • WATERLOO

      Mi chiedo come mai quando si discute dei grandi kolossal storici di questo film non si faccia mai menzione, in effetti sembra caduto abbastanza nel dimenticatoio.

      Magari non è un capolavoro, qualche sbavatura c è (
      ad esempio la scena del soldato che urla "Noi non ci siamo mai visti prima! Perché ci stiamo uccidendo?!" l ho trovata po' retorica , per cominciare l insensatezza della guerra bastava affidarsi alle immagini) ma nondimeno un film.piu che valido che merita di essere riscoperto.

      Ottime interpretazioni di Rod Steiger e Christopher Plummer , ma soprattutto incredibile e spettacolare la battaglia di Waterloo realizzata con centinaia di comparse e riprese a volo d uccello che fa impallidire tante analoghe battaglie di film più recenti.

      Sarei curioso di recuperare anche la versione di Guerra e Pace in quattro parti dello stesso regista (che a quanto leggo è di gran lunga superiore all adattamento di King Vidor) ...peccato che in streaming sia introvabile.

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      • Originariamente inviato da aldo.raine89 Visualizza il messaggio
        Tra i film che ho visto di recente ci tenevo a consigliare Il cieco che non voleva vedere Titanic, film finlandese di Teemu Nikki presentato a Venezia nel 2021 nella sezione Orizzonti Extra.

        Come da titolo il film ruota intorno alle vicende di un uomo che ha perso la vista, condito da molteplici citazioni cinefili. La regia ha sempreil suo punto di vista, ragione per cui si vede sempre lui in primo piano e tutto il resto sfocato. Questo, se da una parte potrebbe scoraggiare la visione per alcuni, dall'altra parte aumenta sicuramente l'empatia con il protagonista.
        Il leitmotiv è la volontà di quest'uomo di incontrare una donna conosciuta online, pur senza l'aiuto di qualcuno che lo accompagni. In questo percorso assisteremo ad ingenuità e soprusi, controbilanciati dalla forza dell'amore, dalla voglia di vivere e anche da una certa scaltrezza data dal non avere nulla da perdere.
        Alla fine è una storia che poteva rischiare di essere sin troppo melensa per essere intrisa di pietismo e buoni sentimenti ma riesce invece a dosare gli aspetti più retorici con sapienza all'interno di un mix molto più ricco e meno prevedibile.

        Lo si può vedere facendo la settimana di prova gratuita sul canale I Wonderfull di Prime.
        Una folgorazione, è entrata nella mia top ten della scorsa stagione, l'avevo segnalato anche ai BA ma nessuno se l'è filato Ora però non riesco più ad ascoltare una canzone degli Scorpions senza ridere

        Io l'ho visto in una sala gremita ed è stato applauditissimo. Ho recuperato altro di Nikki che è diventato uno dei registi più interessanti da seguire x il sottoscritto. Bella segnalazione, diffondi il Verbo

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        • Originariamente inviato da Lord casco nero Visualizza il messaggio
          WATERLOO

          Mi chiedo come mai quando si discute dei grandi kolossal storici di questo film non si faccia mai menzione, in effetti sembra caduto abbastanza nel dimenticatoio.

          Magari non è un capolavoro, qualche sbavatura c è (
          ad esempio la scena del soldato che urla "Noi non ci siamo mai visti prima! Perché ci stiamo uccidendo?!" l ho trovata po' retorica , per cominciare l insensatezza della guerra bastava affidarsi alle immagini) ma nondimeno un film.piu che valido che merita di essere riscoperto.

          Ottime interpretazioni di Rod Steiger e Christopher Plummer , ma soprattutto incredibile e spettacolare la battaglia di Waterloo realizzata con centinaia di comparse e riprese a volo d uccello che fa impallidire tante analoghe battaglie di film più recenti.

          Sarei curioso di recuperare anche la versione di Guerra e Pace in quattro parti dello stesso regista (che a quanto leggo è di gran lunga superiore all adattamento di King Vidor) ...peccato che in streaming sia introvabile.
          Mio nonno ed un suo amico, nonché il preside della scuola media in cui andaco, fecero la comparsa in questo film. Le scene nel palazzo, sono girate alla reggia di Caserta, quindi molta gente del posto e dei paesi limitrofi venne presa nel film. Erano soldati della vecchia guardia.

          Mio nonno fece la comparsa pure in Cleopatra e Gangs of New York. Tre film, tre flop e la sua carriera cinematografica fu stroncata. Amava il cinema, ma il cinema non amava lui. Sono amori non corrisposti , in compenso si prese soldini e si fece varie foto ed autografi con gli attori e le maestranze.

          Guerra e Pace di Vidor paga il fatto di ridurre il Romanzo impossibile in tre ore. Quindi ne esce fuori un melodramma, che era la cosa più spendibile per un film. Il problema è che Fonda è troppo vecchio per la parte e Mel Ferrer un palo della luce. Audrey Hepburn meglio, ma troppo ondivaga, più che altro ci fu uno scontro tra l'attrice che voleva mettere in scena la componente spirituale e psicologica del romanzo, mentre Ferrer e la produzione ne volevano fare il super Kolossal con una battaglia epica (senza capire nulla di Tolstoj).
          Negli USA andò male, in Italia è il film più di successo di sempre in Russia andò bene tanto che decisero di fare una loro versione con capitali di stato e di oltre 7 ore... logicamente è superiore, confermo.
          Ultima modifica di Sensei; 28 maggio 23, 14:47.

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          • Originariamente inviato da Lord casco nero Visualizza il messaggio
            WATERLOO

            Sarei curioso di recuperare anche la versione di Guerra e Pace in quattro parti dello stesso regista (che a quanto leggo è di gran lunga superiore all adattamento di King Vidor) ...peccato che in streaming sia introvabile.
            Volendo dargli un'occhiata, il monumentale polpettone bondachurkiano si trova facilmente sul tubo sottotitolato in inglese e diviso appunto in quattro parti, per un totale di circa sette ore di film.
            Io ho ancora Il triplo DVD che acquistai secoli fa e che dovrebbe essere ancora in commercio a buon prezzo, ma credo abbia una durata leggermente inferiore.

            Curiosamente, di recente dello stesso regista ho recuperato "Messico in fiamme", sulla rivoluzione messicana, col nostro F.Nero nei panni di J.Reed.
            Film non entusiasmante, ma con un bellissimo finale.​

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            • Originariamente inviato da papermoon Visualizza il messaggio
              Volendo dargli un'occhiata, il monumentale polpettone bondachurkiano si trova facilmente sul tubo sottotitolato in inglese e diviso appunto in quattro parti, per un totale di circa sette ore di film.
              Trovato, grazie del consiglio

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              • Ghosted insignificante, volendo salvare qualcosa, l'inizio con il parallelismo pianta-persona l'ho trovato caruccio, ma tutto troppo accelerato per arrivare poi al punto focale che interessava a tutti i produttori... Ana de Armas spacca tutto. Di lì il film perde interesse vertiginosamente con il passare dei minuti, tra scambi ripetitivi e prolungati sulla guerra dei sessi e l'ostentata voglia di dichiarare ai quattro venti i ruoli ribaltati (sennò non si capiva abbastanza).

                Evans non ci sta, impalpabile e soprattutto con un fisico troppo in forma per uno con l'asma e che non si allena minimamente come dice, poi alla fine spacca tutto pure lui dal nulla. Ana De Armas ha fatto sto ruolo un botto di volte, quindi anche basta. Brody sono felice che è ritornato visibile, ma anche lui basta con sti ruoli da Gangster di mezza tacca.

                Ho letto commedia romantica briosa che sviluppa il sentimento in coreografie d'azione colme di tensione sessuale... dovrebbero cominciare a ritirare le patenti di critica a certa gente.

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                • Originariamente inviato da Gidan 89 Visualizza il messaggio

                  Io ho provato a rivederlo ieri sera dopo una prima volta in cui l'avevo visto in condizioni non ideali. E niente, dopo una mezz'oretta ho mollato. Magari un giorno, per qualche motivo, lo rivedrò e lo rivaluterò, ma è un film che non mi convince sotto nessun aspetto. La storia non la trovo avvincente, la regia per quanto molto sofisticata e stratificata concettualmente non mi piace, alcune scelte le trovo pure di cattivo gusto cinematografico. Niente, non è la mia tazza di tè.
                  concordo è un filmetto, all'inizio era interessante ma poi non succede più niente, tanto fumo e poco arrosto

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                  • Infinity Pool di Brandon Cronenberg

                    Non sarà il padre, ma ormai - dopo tre film - si può dire che sia un buonissimo regista di genere, da mettere affianco ai soliti nomi che circolano come esponenti dell'elevated horror.
                    La pellicola in questione parte benissimo, la prima oretta è una piccola bomba. Lo sviluppo della trama non mi ha fatto impazzire, il tutto inizia a diventare un po' ripetitivo con un finale forse (tutto sta alla singola interpretazione) banalotto. Resta comunque un solido film di genere, intelligente e godibilissimo. Alexander Skarsgard offre una performance notevole, mentre Mia Goth è perfetta nei panni della femme fatale anche se, sta iniziando a diventare quasi una caratterista visti i ruoli che le assegnano.
                    Sulla trama non ho detto nulla volutamente e consiglio a chiunque di approcciarsi alla pellicola senza leggere o vedere nulla perché la premessa iniziale è già un colpo di scena.
                    https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                    "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                    • Al terzo filmone di seguito, sono sempre più convinto che Paul Schrader stia al cinema americano come Bellocchio a quello nostrano. Che opera pazzesca Master Gardener, una vergogna che non abbia un'uscita al cinema in Italia (fino a prova contraria)

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                      • Originariamente inviato da Medeis Visualizza il messaggio
                        Al terzo filmone di seguito, sono sempre più convinto che Paul Schrader stia al cinema americano come Bellocchio a quello nostrano. Che opera pazzesca Master Gardener, una vergogna che non abbia un'uscita al cinema in Italia (fino a prova contraria)
                        Credo arriverà, un distributore sembra averlo (Movies Inspired)

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                        • 13uu.jpg
                          LA RAGAZZA DI STILLWATER Regia di Tom McCarthy
                          Rude operaio dell’Oklahoma ( un Matt Damon con due espressioni : col berretto da baseball e senza…), cristiano rinato dopo aver esaurito il bonus di minchiate fatte da giovane, pena per la figliuola rinchiusa in un carcere di Marsiglia , giudicata colpevole della morte della morosa araba. Un caso giudiziario che aveva acceso rivalità (leggi strumentalizzazioni) politiche da Stato dell’Oklahoma vs. Francia ma che ora stenta a trovare motivi di revisione di una carcerazione che la ragazza, ex studentessa, protesta come ingiusta. Pa’ torna a trovarla e ,mentendole per non scoraggiarla , intraprende una faticosa ricerca personale della verità, supportato (prima per la lingua, poi negli affetti…)da un’attrice di teatro dall’incerto successo e dalla di lei figlia pre-adolescente.
                          Quasi un “Frantic”proletario, diluito nei tempi di una “Promessa” ( da Durenmatt) , per una regia che non ha _e vivaddio_ l’ansia di pedinare una specie di elefante con camicia a quadrettoni che si muove nella “cristalleria” del sottobosco marsigliese , sperando d’incrociare “Il Segreto dei suoi occhi”; intanto si ambienta in città, s’affeziona a mamma e figlia e si misura problematicamente con la figlia galeotta, che ha i suoi motivi di astio nei suoi confronti ma magari neanche lei la racconta tutta giusta. Finale dolce e amaro in cui l’uomo/padre avrà l’impressione di aver recuperato un rapporto e di averne lasciati due nella lontana ma poi meno sconosciuta terra francese.
                          Carino , anche nel prendersi tempi fisiologici per dipanare la parabola dell’amerikano ( c’è un piccolo tormentone sullo stereotipo del cittadino Usa uguale possessore di armi ;-) )non a Parigi ma nella più ruspante , costiera e “malfamata” Marsiglia. Ma poi d’altronde chi si somiglia si piglia e pure la figlia ( come motivo di uato-giustificazione?) “scappata” in un altro continente ( la madre è “scappata” nel suicidio…) finirà a rispecchiarsi nel burbero ed a modo suo amorevole babbo (imho) .
                          "...perché senza amore non possiamo che essere stranieri in paradiso"

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                          • Il grande giorno di Massimo Venier

                            Più che una commedia è un gioco al massacro. Film dove si ride pochissimo, giusto un po' all'inizio, poi pare un film di Muccino in salsa Aldo Giovanni e Giacomo. Lodevole le intenzioni, buona la fotografia, ma l'ho trovato un bel passo indietro rispetto alla pellicola precedente. Il film risulta troppo programmatico e forzato nella sua deriva drammatica ed amara, inoltre è parecchio banale in alcuni passaggi. Peccato.

                            Il caimano di Nanni Moretti

                            Non lo ricordavo bene, non ricordavo nemmeno se l'avessi mai visto tutto. Bene, forse era meglio che non lo rivedessi. Il peggior film di Moretti a mio avviso. Non funziona nulla, giusto Silvio Orlando che ci mette il suo solito mestiere.
                            https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.

                            "Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney

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                            • Ho visto ieri nel cinemino Prigione 77 (Modelo 77) e mi è piaciuto, non sapendo nulla prima di entrare se non dell'ambientazione. Lo consiglio agli amanti del genere carcerario, perché qui, pur rispettando le dinamiche classiche del genere, si arricchisce mescolandosi col genere storico (e di denuncia), con la ricostruzione della drammatica situazione carceraria della Spagna della Transizione di fine anni 70 (imperdibili le foto nei titoli di coda che hanno fatto da riferimento iconografico). Una ricostruzione, e una riflessione, che già s'era vista nel film famoso di Rodriguez La isla minima. A questo punto mi piacerebbero vedere anche le altre opere del regista per vedere se si mantengono su questo buon livello.
                              Mi pare Medeis qualche tempo fa avesse scritto che il cinema di genere di spagnolo è in un momento felice e devo dire che questo, dopo il bell'As bestas di Sorogoyen, mi sembra confermare la buona tendenza.

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                              • Ultimamente ho visto Una donna in carriera di Mike Nichols. Divertente commedia ribelle girata durante l'ascesa di Trump che racconta quella New York lì con un bello sguardo sul futuro. Ottime Melanie Griffith e la Weaver. Harrison Ford invece nella commedia pura il carisma di un palo della luce
                                .
                                Lezioni di piano di Jane Campion. Questo rivisto per boh la terza quarta volta. Alcuni film perfetti sono stati fatti e questo è tra quelli.

                                I ponti di Madison County di Clint Eastwood. Quando Meryl Francesca vede Clint sotto la pioggia e si distrugge la mano sulla maniglia dello sportello: sempre balsamo per l'anima.

                                La regina d'Africa di John Houston. Classicone godibile.

                                Changeling di Clint Eastwood. Questo visto per la prima volta. Mi aspettavo qualcosa di diverso, non credevo che fosse così strong come film. Nonno Clint che fa James Ellroy. Mi è piaciuto molto.

                                Lo strangolatore di boston di Matt Ruskin. Volendo simile al film di Clint. L'odio verso le donne non è solo un fenomeno culturale, è una specie di virus incurabile. Posizione forte. Buon film.

                                Air di Ben Affleck. Bah solita sceneggiatura da manuale, personaggi che parlano solo tramite dialoghi- quote, come vuole il cinemissimo americano anche i mediocri parlano bene. Ma alla fine tutto troppo canonico e senza guizzi. Matt Damon non male ma spicca una Viola Davis, che di solito non mi fa proprio impazzire a livelli esagerati, ma qua proprio brava brava brava.
                                Curiosa però la scelta di non fare alcun riferimento alla vita amorosa e famigliare di Damon, cosa che nel manuale di sceneggiatura è primo comandamento, specie perché sono andato a controllare e durante tutta la vicenda raccontata il personaggio reale era ammogliato, con figli etc....
                                Ultima modifica di Sebastian Wilder; 14 giugno 23, 19:06.

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