Il gladiatore sarà una tamarrata (in che senso ancora non so), ma tra prove attoriali, regia musiche costumi per me il migliore storico di scottino. Koh altro filmone infatti lo collocherei subito sotto il gladiatore.
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The Last Duel (Ridley Scott)
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Tamarrata nel senso che usa scelte facilone, rozze e iper-semplificative per piegare gli eventi storici ad una facile epica di grana grossa per infoiare l'animo dello spettatore (in pratica tutte le scene con Massimo nell'arena per cominciare).
Le Crociate è un altro livello rispetto al Gladiatore, idem Last Duel. Senza dimenticare I Duellanti, quello è un vero capolavoro.
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Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggioA proposito delle Crociate, scusare l'ot, ma è vero che la director's cut è decisamente un altro film, peraltro molto più bello? Io ho visto solo l'edizione cinematografica in sala, non mi dispiacerebbe riguardarmelo.
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Originariamente inviato da The Fool Visualizza il messaggio
Proprio un altro film no, ma aggiunge parecchia roba e rende il film decisamente più bello. Se ne hai l'occasione recupera senza timore.
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Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggioA proposito delle Crociate, scusare l'ot, ma è vero che la director's cut è decisamente un altro film, peraltro molto più bello? Io ho visto solo l'edizione cinematografica in sala, non mi dispiacerebbe riguardarmelo.
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Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggioA proposito delle Crociate, scusare l'ot, ma è vero che la director's cut è decisamente un altro film, peraltro molto più bello? Io ho visto solo l'edizione cinematografica in sala, non mi dispiacerebbe riguardarmelo.
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Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggioIl gladiatore è un peplum moderno, non è mica un period drama come sembra essere questo The Last Duel. Non ha molto senso paragonarli, secondo me.
E come peplum moderno Il gladiatore funziona bene, anzi più che bene.
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Originariamente inviato da Tom Doniphon Visualizza il messaggioA proposito delle Crociate, scusare l'ot, ma è vero che la director's cut è decisamente un altro film, peraltro molto più bello? Io ho visto solo l'edizione cinematografica in sala, non mi dispiacerebbe riguardarmelo.
E poi la DC nonstante la durata impegnativa (oltre le 3 ore) scorre molto più fluidamente.Ultima modifica di Cooper96; 03 dicembre 21, 22:08.Spoiler! MostraIn principio fu creato l'universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato giudicato dai più come una cattiva mossa.
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Mi associo agli elogi a Le crociate, anche se ho visto solo la director's cut.'They play it safe, are quick to assassinate what they do not understand. They move in packs ingesting more and more fear with every act of hate on one another. They feel most comfortable in groups, less guilt to swallow. They are us. This is what we have become. Afraid to respect the individual. A single person within a circumstance can move one to change. To love herself. To evolve.'
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Ogni 5/6 anni, negli ultimi 20 anni, Scott un film lo centra più di altri, ed è questo il caso.
Un film del genere uscito prima del #meetoo forse avrebbe avuto un impatto ancora maggiore, ora i riferimenti insistiti e urlati fanno perdere un po' di genuinità al racconto, che però è un signor racconto, appassionante, sporco e spietato.
Quella che non ho apprezzato è la scelta di strutturarlo come un intersecarsi di linee apparentemente oggettive (a differenza del sempre citato Rashomon) ma con delle discrepanze tra loro che farei fatica a giustificare persino in una narrazioni apertamente soggettiva.
Tecnicamente e strettamente parlando il film non conferma quale delle tre versioni sia quella veritiera, ma è palese verso quale Scott propenda, non fosse altro che, laddove i vari disvelamenti nel caso dei personaggi maschili portano alla luce solo ombre, in quello della donna fanno emergere solo ingiustizie e sofferenza.
E alla fine la tripartizione del racconto serve più a narrare di doppiezza che di ambiguità.
Per lo stesso motivo, come immaginavo, il fulcro della storia non è l'inafferabilità della verità, come in Rashomon, ma la spettacolarizzazione "mediatica" che ne sovrasta e letteramente sostituisce la ricerca in favore del consenso, dell'appagamento personale, del perpetrarsi di dinamiche di potere e conflitto che pervadono tutti gli ambiti della vita nobiliare. Anche in questo caso si sprecano i riferimenti al presente.
Contenuto a parte, il film, scontato dirlo, ha una confezione impeccabile, una messa in scena sontuosa e austera allo stesso tempo, e il tanto decantato duello finale si merita tutte le lodi ricevute.
Tra gli attori spiccano la Comer, assolutamente divina, e il tronfio e patetico Damon; Driver fa il suo ma, per via di un ruolo meno sfaccettato, lo metto dietro; Affleck mi ha sorpreso, non ricordo di averlo mai visto recitare così, persino la voce era meno biascicata del solito.
Ci si ribecca tra 5 o 6 anni.Luminous beings are we, not this crude matter.
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