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Avatar: The way of Water - James Cameron

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  • Le prenotazioni stanno andando alla grande.

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      • Biglietti presi. 3 ore e 10 perdìo, ergo se a mezz'ora dall'inizio ci pare una puzzonata sono cazzi.
        Ma così non sarà, in Jim semper fidelis!

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        • Che spettacolo dio mio. Jimmone torna a settare nuovi standard, come da sua tradizione.

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          • In sviluppo da oltre un decennio, Avatar: la via dell'acqua di James Cameron ha un budget davvero estremamente elevato...

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            • James Cameron:

              "It was a year and a half to generate three scripts and then six months for me to realize that the first script needed to be two movies.
              Then 18 months for me to go back and redraft and personally write all four of the shooting scripts, including the split of the first sequel.

              The new film is much, much more nuanced in terms of performance, much more complex emotionally, i think, than the first film by a country mile, maybe an order of magnitude.

              Not to diminish the first film but... that was more about the awe and wonder.
              This second film is more about the characters."




              Ultima modifica di omark; 26 novembre 22, 08:03.

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              • https://www.worldofreel.com/blog/202...mkqc4p9sjewapl

                I was told that “Avatar: The Way of Water” won’t screen for press until December 6th in NYC. That’s just around nine days before Thursday previews begin for James Cameron’s 192-minute epic. The social media embargo will lift at 6PM ET on 12.06, the review embargo on 12.13 at 12PM ET.

                This means that, unless any last-minute screenings are added, New York (NYFCC) and Los Angeles (LAFCA) film critics won’t get to see the movie before voting on their annual awards. Maybe 20th Century will set up a special screening for National Board of Review members ahead of their vote?

                It’s not like ‘The Way of Water’ was ever going to be a critical darling, but you’d expect it to be seen in advance by critics. We all suspect 20th Century will be mounting an Oscar campaign for this film … unless reviews turn out to be terribly mediocre.

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                • Primo sneak peek. Tensioni in famiglia:

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                  • Nei giorni scorsi ho rivisto il primo film, erano anni che non lo guardavo dall'inizio alla fine. Non voglio riaprire discussioni infinite ma devo dire che togliendolo dal contesto storico e tecnologico in cui è uscito non è all'altezza del buon ricordo che avevo. Per carità è comunque un buonissimo film, con una maestria evidente nella creazione e nella gestione di un sense of wonder genuino e che possiede una semplicità di fondo che sembra quasi un richiamo alle radici del Cinema. Però rivedendolo mi sono ricordato perché nel corso degli anni gli ho dedicato pochissime revisioni: per quanto gestita bene, è la fiera dei cliché. Spero che il sequel non offra solo una spettacolarità che punti sull'immediatezza ma anche un qualcosa in più dal punto di vista contenutistico.

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                    • Non è nemmeno mia intenzione riaprire noiose discussioni, ma esistono decine di filmoni nella storia del cinema che vivono di cliché. Avatar è la rielaborazione in chiave contemporanea di un racconto classico, archetipico, la storia che tutti gli americani conoscono perché affonda nelle loro radici. Come tutte le rielaborazioni, si possono accogliere favorevolmente o meno ed è assolutamente legittimo preferire la revisione di prodotti dalla trama più originale. Però vi prego, siamo in un forum di cinema. Non riduciamo la discussione alla sola trama, come fosse l'unico elemento determinante nella valutazione di un'opera cinematografica che per stessa natura del mezzo, è soprattutto immagine e maestria con cui la si utilizza per raccontare. Non c'è l'ho assolutamente con il commento di Admiral Ackbar che oltre ad essere legittimo, è anche condivisibile. Il mio è un discorso più ampio.
                      Personalmente, ritengo si possa amare un'opera cinematografica e rivederla più volte con piacere anche se carente di originalità nei contenuti.
                      Nel caso specifico di Avatar poi, secondo me il focus più che sullo svolgimento degli eventi o sulla morale è proprio su quel sense of wonder del sentirsi parte di un'esperienza immersiva gestita con evidente maestria, sul fascino della componente fantasy che riflette sul concetto di comunità e identità. Poi vengono il canovaccio e gli eventuali riferimenti all'attualità, più o meno scontati.
                      Ovviamente pure io spero che i sequel vadano in direzioni più originali, altrimenti non avrebbe senso proseguire la saga.

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                      • Admiral Ackbar sei una merdaccia, se vuoi originalità fatti la tua storia con i lego di Star Wars.
                        Luminous beings are we, not this crude matter.

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                        • Originariamente inviato da Admiral Ackbar Visualizza il messaggio
                          Nei giorni scorsi ho rivisto il primo film, erano anni che non lo guardavo dall'inizio alla fine. Non voglio riaprire discussioni infinite ma devo dire che togliendolo dal contesto storico e tecnologico in cui è uscito non è all'altezza del buon ricordo che avevo. Per carità è comunque un buonissimo film, con una maestria evidente nella creazione e nella gestione di un sense of wonder genuino e che possiede una semplicità di fondo che sembra quasi un richiamo alle radici del Cinema. Però rivedendolo mi sono ricordato perché nel corso degli anni gli ho dedicato pochissime revisioni: per quanto gestita bene, è la fiera dei cliché. Spero che il sequel non offra solo una spettacolarità che punti sull'immediatezza ma anche un qualcosa in più dal punto di vista contenutistico.
                          Ce lo auguriamo in tanti.
                          Presentarsi dopo tredici anni con un' altra storia sempliciotta come quella (che per inciso andava benissimo per un primo film) sarebbe un errore imperdonabile.
                          L' uomo scemo non è, lo attendiamo al varco.

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                          • Non aspettatevi neppure troppa complessità, Cameron non è mai stato il tipo.

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                            • Certo che no, chiedo solo la giusta misura.

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                              • nell'osannato Terminator 2, il cyborg alla fine: "ora so perché piangete! ". "Molto cringe" direbbe Sebastianone Wilder. Diciamo che Cameron dal punto di vista dei personaggi e dei dialoghi è sempre stato un "sempliciotto"

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