Originariamente inviato da Atlantide
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Oppenheimer (Christopher Nolan)
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Originariamente inviato da Admiral Ackbar Visualizza il messaggioAvevi già gridato al capolavoro per Oppenheimer prima di entrare in sala, quello di Scorsese aspetta quantomeno di vederlo prima di distruggerlo.
Sarà un film valido certamente Killers of Flowers Moon, ma il cinema è andato oltre Scorsese.
Tra l'altro vedo anche qualche utente mai visto che commenta su Badtaste a parte le solite facce. Quel prestigiatore "merdone" di Nolan è riuscito pure in questo.Ultima modifica di Sensei; 03 settembre 23, 09:38.
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Sicuramente come linguaggio è nuovo, a prescindere dai 25 anni di attività.
In merito alla Gerwing, dopo Lady Bird e Piccole Donne, che ho trovato osceni, non ci tengo a fare il tris, con Barbie, quindi saggiamente mi metto i soldi in tasca e lo evito. Lei è il finto nuovo. Basta già la scena di Kitty davanti alla commissione, per fare più femminismo di tutta la baraonda con Margot Robbie.
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Originariamente inviato da mr.fred Visualizza il messaggioChristopher Nolan fa cinema da venticinque anni ergo definirlo il nuovo che avanza non ha più molto senso.
Eccolo il nuovo, quello vero, quello che senza una valida ragione ti rifiuti di prendere in considerazione.
image.pngUltima modifica di Atlantide; 03 settembre 23, 13:43.
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A Paul Logan non è piaciuto. Mi pare importante
Lo YouTuber Logan Paul su Oppenheimer. “È noioso e difficile da seguire. Tutti parlano e basta”
"Sono uscito dal cinema dopo un'ora e mezza". In una puntata del suo podcast ImPaulsive, la star del web non ha gradito l'ultimo biopic targato Christopher NolanUltima modifica di Zaku; 03 settembre 23, 19:20.
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Originariamente inviato da mr.fred Visualizza il messaggio
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Originariamente inviato da mr.fred Visualizza il messaggioOk ci ho dormito sopra.
Tre ore di spezzatino enfatico e sbrodolante con cadute nel cringe inammissibili (tutte quelle "visionarie"). La caricatura di un film serio o di un film da Oscar o di un film storico o di quello che volete. Per me è un NO tanto più grande quante sono le sue ambizioni e la gravità del tema che affronta. NO, NO, NO.
Non ho capito bene quali sono i tuoi metri di paragone nel cinema, ma a prescindere... no
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Il film è magnifico, ben confezionato, scorrevole. Ma NON È il film che pensavo di vedere. Faccio parte di quel 20% di persone che hanno trovato la parte riservata alla costruzione della bomba atomica risicata, rispetto al vero fulcro del film, ossia l'approfondimento del "processo" contro l'uomo e le sue presunte idee comuniste. Avrei davvero preferito (ma è un desiderio mio, non certo un limite del film) che ci si concentrasse sulla parte scientifica, tecnologica, teorica, visiva, della costruzione della bomba, dei suoi principi, pur senza diventare un manuale di meccanica quantistica. In questo senso i primi 10 minuti del film sono magistrali, e mi hanno promesso qualcosa di visivamente stratosferico, che però purtroppo poi non è arrivato, a causa della deriva più da legal thriller. Però ripeto, mi ero fatto abbagliare dai trailer e mi aspettavo altro. Vediamo orde di scienziati brillanti ma non si capisce bene cosa facciano, compreso il protagonista. Hanno difficoltà a trovare uranio e plutonio arricchito (simpatico escamotage delle biglie), e poi alla fine lo trovano e arriva alla base. Perchè? come? Avrei calcato la mano anche sulla parte visiva e visionaria, caratterizzante della mente brillante del protagonista. Ma nulla. Quello che rimane sullo schermo, tutta la vicenda Lewis Strauss (magistrale Downey Jr), rimane comunque eccellente e portata sullo schermo con maestria.
Altro capitolo (tanto non è uno spoiler): l'esplosione della bomba: un grosso NO.
Non è possibile che visivamente l'esplosione del vero Trinity test sia più impattante di quella vista al film. Nulla da dire a tutto quel che riguarda i momenti prima dell'esplosione, che sono stati davvero emozionanti e ricchissimi di tensione, ma l'esplosione in sé dovrebbe essere il raggiungimento di un climax che, almeno per me, non c'è stato. Doveva essere qualcosa di fortemente impattante, ma Nolan ha deciso di renderla molto meno...esplosiva. Ripeto, i footage che si trovano online sul Trinity test sono più impattanti. Qui pare una bombetta.
Musiche di Ludwig Göransson e sonoro in genere: capolavoro.
PS
Ah, la/le scene di sesso assurde. Se Nolan scxpa così povera moglie. Una roba fredda che più fredda non si può, ma lo immaginavo."Per me".
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Originariamente inviato da spiderman2707 Visualizza il messaggioIl film è magnifico, ben confezionato, scorrevole. Ma NON È il film che pensavo di vedere. Faccio parte di quel 20% di persone che hanno trovato la parte riservata alla costruzione della bomba atomica risicata, rispetto al vero fulcro del film, ossia l'approfondimento del "processo" contro l'uomo e le sue presunte idee comuniste. Avrei davvero preferito (ma è un desiderio mio, non certo un limite del film) che ci si concentrasse sulla parte scientifica, tecnologica, teorica, visiva, della costruzione della bomba, dei suoi principi, pur senza diventare un manuale di meccanica quantistica. In questo senso i primi 10 minuti del film sono magistrali, e mi hanno promesso qualcosa di visivamente stratosferico, che però purtroppo poi non è arrivato, a causa della deriva più da legal thriller. Però ripeto, mi ero fatto abbagliare dai trailer e mi aspettavo altro. Vediamo orde di scienziati brillanti ma non si capisce bene cosa facciano, compreso il protagonista. Hanno difficoltà a trovare uranio e plutonio arricchito (simpatico escamotage delle biglie), e poi alla fine lo trovano e arriva alla base. Perchè? come? Avrei calcato la mano anche sulla parte visiva e visionaria, caratterizzante della mente brillante del protagonista. Ma nulla. Quello che rimane sullo schermo, tutta la vicenda Lewis Strauss (magistrale Downey Jr), rimane comunque eccellente e portata sullo schermo con maestria.
Altro capitolo (tanto non è uno spoiler): l'esplosione della bomba: un grosso NO.
Non è possibile che visivamente l'esplosione del vero Trinity test sia più impattante di quella vista al film. Nulla da dire a tutto quel che riguarda i momenti prima dell'esplosione, che sono stati davvero emozionanti e ricchissimi di tensione, ma l'esplosione in sé dovrebbe essere il raggiungimento di un climax che, almeno per me, non c'è stato. Doveva essere qualcosa di fortemente impattante, ma Nolan ha deciso di renderla molto meno...esplosiva. Ripeto, i footage che si trovano online sul Trinity test sono più impattanti. Qui pare una bombetta.
Musiche di Ludwig Göransson e sonoro in genere: capolavoro.
PS
Ah, la/le scene di sesso assurde. Se Nolan scxpa così povera moglie. Una roba fredda che più fredda non si può, ma lo immaginavo.
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Interessante,
«Oppenheimer» di Nolan, ecco le tre lacune (gravi) sul ruolo di Fermi- Corriere.it
"Einstein teorizzò leggi che vennero dimostrate dagli esperimenti solo decine di anni dopo (tra cui la curvatura della luce nello spaziotempo)"
Decine di anni dopo? Ma i giornalisti del Corriere chi li addestra Topo Gigio??Ultima modifica di nevecrino82; 06 settembre 23, 17:25.
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Sarò sincero. Non mi ha fatto impazzire.
È senz'altro un film importante, interessante e ben realizzato, con la solita splendida grafia e tanta ambizione. Ma a mio parere è lontano dai migliori prodotti del Sommo che, a questo punto, rimangono sempre più distanziati nel tempo.
Nolan aveva già affrontato la Storia, raccontando una vicenda reale usando la lente deformante del suo stile enfatico ed emozionale, per mezzo della sua ricercata retorica roboante e vibrante. Ma in quel caso, forma e contenuto erano rimasti sempre perfettamente sintonizzati, abbracciati in un ballo durevole e armonico dall'inizio alla fine.
Qui purtroppo ho avvertito un po' di scollamento: sia di ritmo, sia di scrittura, sia di interesse, sia di linguaggio, fra i tre blocchi in cui il film è chiaramente diviso.
Lo stile di Nolan mi piace, ma si presta anche a facili accuse di formalismo, e non è un caso che prima dell'uscita del film spuntassero dappertutto meme divertenti e sarcastici sull'accoppiata "regista amante dei bombardamenti audiovisivi" e "tema nucleare". Questo film ha un po' il sapore di un menù da tre portate di qualità altalenante, nel quale l' entrée e il dessert rappresentano un mero contorno ad un piatto principale che è sempre stato il solo fulcro, l'oggetto massivo attorno al quale tutto gira.
La prima ora è frenetica, dal chiaro intento espositivo. I bugiardini nolaniani ci sono, ma non disturbano: lascia un po' a desiderare l'idea che occorra affastellare nomi e comparsate per calarsi nel mondo dello scienziato, e in quel contesto storico/economico/politico. Si susseguono eventi di gioventù, personaggi e situazioni introduttive. Compaiono un paio di figure femminili e un bebè, poco più che orpelli, elementi decorativi piagnucolanti che potevano anche essere interpretati rispettivamente da un sagoma di cartone (come nel suo Dunkirk) o da un pupazzo di gomma (come in American Sniper di Eastwood).
In questa prima parte una cosa però mi ha colpito: sono tutti quei brevi, ma affascinanti momenti visionari in cui l'autore prova a esprimere la "luccicanza" propria del genio, quel modo di rappresentare l'intuizione scientifica come una sorta di visione superiore, profonda e caleidoscopica della realtà, come se lo sguardo dello scienziato fosse un microscopio alla ricerca della più piccola particella visibile o un telescopio in esplorazione del cosmo (a chi non è venuto in mente, ad un certo punto, l'esperienza di Cooper nell'attraversare l'orizzonte degli eventi?). Mi è piaciuto quel passaggio in cui Oppenheimer delinea in sostanza la stretta correlazione tra arte, filosofia e progresso scientifico, dicendo qualcosa di profondissimo e vero nella sua banalità.
Poi finalmente arriva il bello, per davvero. L'ora centrale, il reclutamento per il progetto Manhattan, l'inizio della collaborazione con il generale Groves, l'allestimento di Los Alamos, la preparazione del test Trinity, la frenesia, l'eccitazione e la paura. Il culmine di questa sezione è la scena dell'esplosione, un climax di tensione ed estasi liberatoria, una sorta di epifania dell' orrore inondata di luce, seguita da una scena nella quale gli abbracci e gli applausi e le grida di giubilo per il successo dell'esperimento finiscono col fondersi con le lacrime e le urla lontane, e vediamo volti decorticati e torsi calpestati di carne incenerita, forse il momento più alto del film.
La terza ed ultima parte è quella legal/politica. L'interrogatorio-confessione-processo. Sinceramente l'ho trovata noiosa: per carità, ottimamente scritta e ben recitata (il mio Oscar va senz'altro ad un perfettissimo e intenso Cyllian Murphy), ma anche fredda, lunga, ripetitiva e giunta dopo una corsa estenuante. Ad un certo punto mi sono trovato a concordare con il disgustoso Truman, quando con un gesto eloquente e beffardo - l'offerta della pochette - respinge l'assunzione di responsabilità dello scienziato per l'orrore di quella creazione: troppo tardi bello mio. Io sono l'assassino e le tue sono solo lacrime di coccodrillo.
Ma è troppo tardi anche per il film, e per sorprenderci con il disvelamento della misteriosa linea di dialogo tra Robert e Einstein. Peccato.
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Nolan è un regista "rigido" e questo film lo conferma, cosa che parzialmente mi ha deluso. Non so perché, ma credevo davvero che Oppenheimer potesse essere una svolta nella carriera di Nolan, un film spartiacque dal punto di vista stilistico. Invece, sin dalla prima inquadratura, mi sono ritrovato di fronte al solito montaggio da thriller con musica incalzante h24. Che poi, a dirla tutta, nel treno di immagini che ti bombarda, un qualcosa di diverso l'ho notato, ovvero la scelta di montare "male" alcuni dialoghi, lasciando volutamente uno scarto tra una battuta e uno sguardo, evitando la sincronia perfetta. Insomma, Nolan ha provato a volare, ma poi spesso è andato a sbattere contro infiniti campo-controcampo infiniti e statici, poco fluidi,. Poi c'è il sesso (bella la scena durante l'interrogatorio) e c'è Gary Oldman che fa un Truman volgare e spregevole. A parte queste piccole variazioni a me gradite, per il resto non solo è il classico Nolan, ma lo è anche alla massima potenza. Il personaggio di Oppenheimer è scritto con una complessità maggiore rispetto a tutti gli altri della sua filmografia ma il regista inglese predilige, come sempre, concatenare fatti che approfondire lati umani. Così, veloce come un treno, il film ci sbatte in faccia tantissimi nomi, tantissima roba, in modo talmente massiccio da risultare ammirevole, con botta e risposta quasi sempre ad effetto (perché tutto deve essere spettacolare) a volte stucchevoli ma a volte anche brillanti, il tutto con un'enfasi sulla tecnica, dei personaggi/scienziati e di Nolan stesso. Si tratta di un film popolare, per la massa, tecnicamente ineccepibile, capace di non farmi mai annoiare e di farmi sentire "ammirato" verso la mole di roba che Nolan ha scritto e filmato con tanta perizia e maniacalità. In questo, mi ha ricordato un altro film con Robert Downey Jr, ovvero Zodiac.
Alla fine, a Nolan interessa semplicemente raccontare allo spettatore una storia nel modo più coinvolgente possibile. Però, non sono così convinto che tutta la terza parte fosse necessaria, non sono così convinto che mostrare "Oppy" da giovane con le visioni sia una scelta di buon gusto (tra l'altro, ripresa solo alla fine). Insomma, è Nolan nel bene e nel male. Però, personalmente, a caldo, metto comunque il film in una mia top 3 del regista, secondo solo ad Interstellar, unica sua opera dove il sentimento prevale sulla tecnica.https://www.amazon.it/dp/B08P3JTVJC/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=mau rizio+nichetti+libri&qid=1606644608&sr=8-1 Il mio saggio sul cinema di Maurizio Nichetti.
"Un Cinema che non pretende, semplicemente è" cit. Roy.E.Disney
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