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Filmografie e registi a confronto: la classifica di Badtaste

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  • Grande autore socialmente impegnato, peccato che la sua carriera sia stata molto discontinua. Però i suoi (pochi) picchi sono stati altissimi, pietre miliari del cinema politico e di cronaca.

    ELIO PETRI

    • L'assassino (1961) 6
    • I giorni contati (1962) 7,5
    • Il maestro di Vigevano (1963) 5,5
    • Alta infedeltà, episodio Peccato nel pomeriggio (1964) 4
    • La decima vittima (1965) 6
    • A ciascuno il suo (1967) 8
    • Un tranquillo posto di campagna (1968) 6,5
    • Ipotesi in Documenti su Giuseppe Pinelli (1970) 7
    • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 10
    • La classe operaia va in paradiso (1971) 7
    • La proprietà non è più un furto (1973) 5
    • Todo modo (1976) 6
    • Le buone notizie (1979) 5,5

    Spoiler! Mostra
    "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


    Votazione Registi: link

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    • ELIO PETRI

      • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 10

      Ho visto solo questo...un capolavoro straordinario in ogni minimo aspetto.

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      • Originariamente inviato da Earendil
        • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 10

        Ho visto solo questo...un capolavoro straordinario in ogni minimo aspetto.
        condivido in pieno :sisisi: è uno dei film italiani più belli in assoluto :sisisi:
        "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


        Votazione Registi: link

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        • Originariamente inviato da David.Bowman
          Originariamente inviato da Earendil
          • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 10

          Ho visto solo questo...un capolavoro straordinario in ogni minimo aspetto.
          condivido in pieno :sisisi: è uno dei film italiani più belli in assoluto :sisisi:
          Volontè, la sceneggiatura, le tematiche, il tema musicale, i dialoghi...che filmone!

          P.S. ah forse questo aspetto non è abbastanza chiaro... oltre a votare i film che avete visto di recente, siete invitati (riferito soprattutto a chi ha scoperto il topic dopo che abbiamo cominciato e si è perso molti registi all'inizio) a recuperare le filmografie che non avete votato (magari mettete i voti sotto spoiler per non creare post di un kilometro).

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          • beh, già che ci siamo inserisco qui una mia recensione di qualche anno fa sul capolavoro di Petri:

            Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) di Elio Petri

            Trama:

            Il capo della Squadra Omicidi di Roma, funzionario efficiente, autorevole ed egocentrico, viene promosso come direttore dell’Ufficio Politico. Ma, proprio il giorno della sua promozione, l’uomo uccide la sua amante, Augusta Terzi, con cui intrattiene un rapporto sadico e morboso, evidente segno di una personalità ambigua e disturbata, ben celata dietro una facciata rigorosa ed impeccabile. Cosciente della propria posizione di potere, egli fa di tutto per diffondere in giro indizi della sua colpevolezza, in un equivoco e paradossale cimento della sua posizione di intoccabile.

            Recensione:

            Nel 1970 il regista romano Elio Petri dirige questo capolavoro che costituisce la prima, fortunatissima pellicola della sua così detta “trilogia del potere”. Un film memorabile e bellissimo, che si pone nettamente al di sopra dei “generi” per il suo enorme valore, e che fu capace di cogliere perfettamente gli umori e le inquietudini della sua epoca, addirittura anticipando il quadro politico italiano degli anni ‘70. Nonostante le grandi polemiche che ne accompagnarono l’uscita (per i fortissimi ed irriverenti contenuti di denuncia socio-politica), la pellicola ottenne un grandissimo e meritato successo di pubblico e critica, e vinse molti premi tra cui il Premio Speciale della Giuria a Cannes nel 1970 e l’ambito Oscar come miglior film straniero del 1971. Tantissime le cose egregie di quest’opera di Petri: una sceneggiatura solida ed avvincente, che mischia sapientemente insieme i toni del poliziesco, quelli del thriller e quelli del cinema d’autore, e che ci appare fin dall’inizio come “qualcosa” di superiore, per le atmosfere surreali o le situazioni grottesche, e per gli elementi di denuncia lucidi e scioccanti che colpiscono lo spettatore come un macigno. La regia è elegante ed accurata e mantiene costantemente vivo il patos e l’attenzione, con continui cambiamenti della forma: dai toni sfumati e morbosi della relazione amorosa tra il funzionario e la bella Augusta, a quelli cupi e spartani delle stanze segrete del Potere, a quelli magnetici e nevrotici del “dottore” e della sua gestualità smodata e presuntuosa. L’insolita scelta del regista di mostrarci fin dall’inizio il delitto e l’omicida sovverte del tutto i canoni tipici del giallo o del thriller, ma la tensione resta comunque alta a causa dell’insolito comportamento del protagonista, al limite tra psicanalisi e delirio di onnipotenza, che fa di tutto per lasciare tracce della propria colpevolezza. Splendida e giustamente famosa la colonna sonora di Ennio Morricone. Addirittura straordinaria l’interpretazione di Gian Maria Volontè nei panni del fantomatico e magnetico “dottore”, con i suoi continui cambiamenti di umore, l’espressione sempre affettata, gli atteggiamenti ora pomposi ed autoritari, ora nevrotici ed infantili e quella indimenticabile parlata urlata e cadenzata, in un insigne vernacolo, che sa di imprecisato retaggio meridionale. Il “dottore” (così viene sempre chiamato nel film) è un personaggio senza nome e sempre sopra le righe, nei gesti e nelle parole, è il simbolo del Potere, delle sue psicosi, dei suoi meccanismi, dei suoi vizi e dei suoi vezzi, che Petri ci mostra quasi chirurgicamente con dovizia di particolari, spesso al limite del caricaturale e del grottesco. La figura del “dottore” è il cuore e l’anima del film ed il regista gli concede la scena a tutto tondo per mostrarcelo in tutte le sue ambiguità e sfaccettature, dagli sguardi ai gesti, dai ghigni alla camminata tronfia, fino ai primi piani inquisitori. Pregevole la tecnica di ripresa utilizzata da Petri, che inquadra spesso la faccia del Potere (il “dottore”) dal basso, così da esaltarne e “magnificarne” le espressioni, mentre fa l’esatto contrario con i poveri volti delle sue “vittime” di turno, costrette a subire bruschi rimbrotti, umilianti paternali o truci maltrattamenti (impossibile non citare, al riguardo, la scena del confronto-scontro tra il titanico “dottore” e l’umile “stagnaro” mandato in questura a portare le cravatte azzurre). Ma il regista è altresì bravissimo a mostrarci tutti gli strumenti di cui il Potere si serve: le camere sotterranee per gli interrogatori, le intercettazioni telefoniche, le celle di sicurezza, i duri metodi di repressione, i discorsi esagitati e propagandistici al limite del delirio (su tutti quello tenuto dal “dottore” per il suo insediamento come capo dell’Ufficio Politico). Ma nonostante tanta ostentazione di forza, sicurezza e magnificenza, anche la facciata marmorea del Potere ha le sue crepe, ovvero la sordida relazione che il “dottore” intrattiene con la bellissima e lasciva Augusta Terzi (Florinda Bolkan), donna con tendenze sadomasochiste, che ama farsi fotografare come le vittime di terribili fatti di cronaca nera e che più volte istiga l’ego del suo amante a commettere crimini, dei quali resterà sicuramente impunito a causa della sua posizione di egemonia all’interno del sistema. Il morboso rapporto tra i due, che ci viene sempre mostrato attraverso un intelligente uso dei flashback, inizialmente stimola ed alimenta il narcisismo del “dottore”, che quasi utilizza Augusta per specchiarsi e crogiolarsi della propria onnipotenza, perché il Potere è vorace ed insaziabile e, anche quando ha divorato tutto, riesce a nutrirsi pure di se stesso. Ma ben presto il sadismo della donna la trasformerà da vittima consenziente a carnefice, e Augusta si prenderà gioco del “dottore” in tutti quei modi in cui una donna sa ferire profondamente un uomo: offese, palesi tradimenti, allusioni di incapacità sessuale, fino alla più becera derisione. Questo “gioco al massacro” innesca un turbine di nevrosi nella mente del funzionario, perché il Potere non può tollerare, neanche per un attimo, la perdita del controllo, né può avere dubbi sulla propria capacità di mantenerlo, e per questo l’uomo decide di uccidere Augusta. Ma qui avviene la cosa più interessante e torbida dell’intera vicenda (che è poi ciò che rende questo film indimenticabile): la personalità nevrotica ed iper-attiva del “dottore” sembra dividersi in due parti contrastanti, una che cerca strenuamente di continuare ad affermare il dogma di non incriminabilità ed intoccabilità del Potere, e l’altra che, invece, tenta in modo masochistico di allargare quella crepa sulla facciata marmorea, fino a renderla una voragine, facendo di tutto per far scoprire il proprio crimine. In questo psicopatico scisma del Potere, che si muove in modo altalenante in due opposte direzioni con continui cambi di prospettiva, spiazzando ripetutamente lo spettatore, risiede il fascino maggiore di quest’opera di Petri, ma anche l’evidenza della debolezza insita nel Potere stesso.

            CHI NON HA VISTO IL FILM NON LEGGA LO SPOILER !!!
            Spoiler! Mostra


            Un film deflagrante nei contenuti, un agghiacciante apologo sui sistemi del Potere, che, posto temporalmente al crocevia tra i moti liberali del 68 e l’inizio degli “anni di piombo”, scioccò notevolmente gli spettatori per la sua analisi così lucida e rigorosa. Ovviamente suscitò un vespaio di polemiche negli ambienti più reazionari e nelle classi dirigenti. Un altro aspetto decisamente encomiabile di questa pellicola è il perfetto compromesso raggiunto tra uno stile autoriale ed uno più “semplice”, in modo da renderla interessante e godibile per qualunque tipo di pubblico. E questa sorta di “alleggerimento” dei toni avviene tramite l’uso del grottesco e del caricaturale, e specialmente per merito della incredibile performance di Volontè. Insomma un vero capolavoro del cinema italiano, assolutamente da non perdere e consigliato a tutti! Una ennesima dimostrazione di quando il nostro cinema sapeva fare scuola. :seseh:

            "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


            Votazione Registi: link

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            • Elio Petri
              . Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto 10

              che aggiungere all'analisi di David? Il finale secondo me entra di diritto nei migliori della storia per la sua crudezza e allucinata razionalità.

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              • • L'assassino (1961) 7.5
                • I giorni contati (1962) 8
                • Il maestro di Vigevano (1963) 7
                • Alta infedeltà, episodio Peccato nel pomeriggio (1964)
                • La decima vittima (1965) 7.5
                • A ciascuno il suo (1967) 8
                • Un tranquillo posto di campagna (1968) 8
                • Ipotesi in Documenti su Giuseppe Pinelli (1970)
                • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 10
                • La classe operaia va in paradiso (1971) 7
                • La proprietà non è più un furto (1973) 6.5
                • Todo modo (1976) 7.5
                • Le buone notizie (1979) 7

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                • ELIO PETRI

                  Solo questo

                  • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 9

                  Il mio 9 a un film italiano dovrebbe essere autoesplicativo, nonostante ciò aggiungo qualche parola.

                  Film degno di Hitchcock, di Lang, di Lumet, di Welles e del miglior Stone, nelle loro filmografie non sfigurerebbe, anzi ne rappresenterebbe uno dei punti più alti.
                  Spero che il voto e questi paragoni vi facciano capire di che si sta parlando, perchè al momento non mi vengono parole per descrivere il film, inoltre penso che il film si goda al massimo senza avere neanche idea di cosa parli, io dal titolo (che probabilmente è la cosa debole del film, la sua lunghezza non è certo attraente) pensavo parlasse di tutt'altro.
                  La sensazione che ho avuto alla fine del film è che il degrado morale, politico e sociale del nostro paese dovrebbe aiutare a creare simili a capolavori, come dire: solo da noi succedono certe cose, quindi solo noi abbiamo la responsabilità e il dovere di ideare certi film.



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                  • ELIO PETRI

                    • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 9

                    recupero spielberg:
                    Spoiler! Mostra

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                    • Classifica aggiornata all'ultimo voto
                      Welles non sarebbe Welles, se tutti potessero essere Welles

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                      • Recupero quel poco che ho visto di Rossellini :

                        • Roma, città aperta (1945) 10

                        E voto Petri:

                        • Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) 10

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                        • Votate i registi che vi mancano.

                          Al solito pochi pochi...e vabbè qualcuno si aggiungerà in seguito..

                          CLASSIFICA FINALE FILM DI PETRI

                          Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto..9,71 10 (7 voti)
                          A ciascuno il suo................................................8 8 (2 voti)
                          I giorni contati.................................................. .7,75 7,75 (2 voti)
                          Un tranquillo posto di campagna............................7,25 7,25 (2 voti)
                          Ipotesi in documenti su Giuseppe Pinelli..................7 7 (1 voto)
                          La classe operaia va in paradiso............................7 7 (2 voti)
                          Todo modo.................................................. ......6,75 6,75 (2 voti)
                          L'assassino.................................................. ......6,75 6,75 (2 voti)
                          La decima vittima................................................6,75 6,75 (2 voti)
                          Il maestro di Vigevano.........................................6,25 6,25 (2 voti)
                          Le buone notizie.................................................6,25 6,25 (2 voti)
                          La proprietà non è più un furto..............................5,75 5,75 (2 voti)
                          Alta infedeltà.................................................. ...4 4 (1 voto)

                          COMING SOON

                          Spike Lee, Pedro Almodovar, Sam Raimi, Peter Weir, Marco Bellocchio, SPECIAL MUCCINO (Sorrentino, Virzì, Diritti, Ozpetek, Crialese, Garrone), SPECIAL HORROR (George A. Romero, Tobe Hooper), Bryan Singer, SPECIAL ORIENTE 3 (suggerimenti?)...

                          SCADENZA

                          sabato 15 gennaio (sto andando più veloce su questi per risparmiare tempo, in ogni caso i votanti sono pochi e comunque si può recuperare poi)

                          PIETRO GERMI (link seconda votazione)

                          • Il testimone (1945)
                          • Gioventù perduta (1947)
                          • In nome della legge (1949)
                          • Il cammino della speranza (1950)
                          • La città si difende (1951)
                          • La presidentessa (1952)
                          • Il brigante di Tacca del Lupo (1952)
                          • Gelosia (1953)
                          • Amori di mezzo secolo - III episodio: "Guerra 1915-1918" (1953)
                          • Il ferroviere (1956)
                          • L'uomo di paglia (1958)
                          • Un maledetto imbroglio (1959)
                          • Divorzio all'italiana (1961)
                          • Sedotta e abbandonata (1963)
                          • Signore & signori (1965)
                          • L'immorale (1966)
                          • Serafino (1968)
                          • Le castagne sono buone (1970)
                          • Alfredo, Alfredo (1973)
                          Ultima modifica di Gandalf; 11 febbraio 20, 18:36.

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                          • Un grande interprete del romanzo popolare italiano, vicino al neorealismo e capace di esprimere grande liricità ma anche caustica denuncia di costume. Sebbene siano in pochi a sostenerlo è stato uno degli artefici della grande "Commedia all'italiana" (che, non a caso, ha preso il nome dal suo capolavoro ) ed uno dei nostri registi migliori :sisisi:

                            PIETRO GERMI

                            • Il testimone (1945) 5
                            • Gioventù perduta (1947) 5
                            • In nome della legge (1949) 8
                            • Il cammino della speranza (1950) 7
                            • La città si difende (1951) 5,5
                            • La presidentessa (1952) 5
                            • Il brigante di Tacca del Lupo (1952) 7
                            • Gelosia (1953) 5
                            • Amori di mezzo secolo - III episodio: "Guerra 1915-1918" (1953) 5
                            • Il ferroviere (1956) 8
                            • L'uomo di paglia (1958) 7
                            • Un maledetto imbroglio (1959) 8
                            • Divorzio all'italiana (1961) 9,5
                            • Sedotta e abbandonata (1963) 9
                            • Signore & signori (1965) 8
                            • L'immorale (1966) 6
                            • Serafino (1968) 5,5
                            • Le castagne sono buone (1970) 5
                            • Alfredo, Alfredo (1973) 6

                            Spoiler! Mostra
                            "E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"


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                            • Di questo non ho visto nulla, per quanto riguarda lo special oriente direi Miike e Kitano

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                              Spoiler! Mostra

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                              • Questo me lo ricordo bene

                                Divorzio all'italiana 9

                                Davvero bello, una vera sorpresa.
                                I manifestanti se la prendono con una statua della Madonna. Tutta invidia per l’assunzione.

                                http://www.spinoza.it/2011/10/17/back-to-black/

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